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Figlio mio, tuo padre ti parla

di Attimo Ogi
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 153 commenti

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  1. 51
    Golem -

    >>> te lo dicono gli altri. È uno sforzo di volontà personale. Itto lo farà? Non lo sappiamo. Ma mi chiedo, cosa ne sarebbe oggi di questa discussione se Ogi avesse ricevuto solo pappette e “pezze calde”? La situazione di Itto restava immutata, le donne che fanno sesso sono sempre tutte tr..., lui è uno dei pochi che la vede giusta e gli altri sono mentecatti.
    Però almeno un mentecatto gli ha fatto sapere che si è accorto della sua sofferenza, e che sente pena per questo, ma ha usato un atteggiamento provocatorio per farglielo sapere, impopolare, antipatico ma che alla fine ha prodotto anche la recente risposta di Rossana, finalmente “vera”, concreta e che lascia intravedere una “strada” per una soluzione se la si vuole percorrere.
    Itto lo farà? Non è dato sapere, ma di una cosa sono certo, se non ci fossero stati certi stronzi provocatori, ma solo “concordatori”, non si sarebbe mai arrivati a questo importante punto.
    Perchè la netiquette salva le apparenze ma mai i contenuti.

  2. 52
    Bohemien82 -

    Eccolo li il vero messaggio della lettera:

    “guardarti intorno e vedere solo scimmie urlanti senza valori che si ingroppano una con l’altra ”

    E mi spiace per chi dice che la realtà è questa e bisogna saperci stare dentro e non essere pessimisti, tristi, ecc. ecc.
    Sciocco chi crede che la realtà sia quella che si vede (e si legge..). Purtroppo però devo ammettere che dietro a questo paravento di esseri umani (apparentemente) forti, ci sono davvero un sacco di persone fortemente deboli: ogni giorno sento gente che parla di psicofarmaci e sedute dallo psicologo come se parlasse di vacanze al mare..
    In radio passa da un pò una canzone di C. Cremonini, il cui testo recita:
    Sai quanta gente ci vive coi cani/E ci parla come agli esseri umani/E quanti inutili scemi per strada o su Facebook/Che si credono geni, ma parlano a caso/Mentre noi ci lasciamo di notte, piangiamo/
    E poi dormiamo coi cani.

    “Mentre noi ci lasciamo di notte, piangiamo e poi dormiamo coi cani.”

    Meditate…

  3. 53
    Suzanne -

    Rossana, io onestamente non voglio salvare proprio nessuno qui; ammesso e non concesso che sia il tipo che si prefigge questa missione, lo farei di sicuro con le persone a cui tengo veramente. Tutti coloro I quali sostengono un sistema di credenze forte hanno bisogno di un contraddittorio, che permetta loro di esporre, ripetere, riproporre, ciò in cui credono così fermamente. Se I commenti a questa lettera fossero stati tutti “bellissima”, Itto non avrebbe necessità di portarla avanti.
    Itto, conosci la storia del piccolo Principe e la sua rosa?

  4. 54
    rossana -

    Suzanne,
    conoscendoti, so che non ti prefiggi di salvare nessuno ma altri sì, pensano di poterlo fare con quattro parole in croce, che talvolta fanno effetto ma in altri casi arrecano soltanto un aggravio di sofferenza. in linea generale, bisognerebbe forse conoscere meglio la persona a cui si fa riferimento prima di andare sul pesante.

    il contradditorio va bene, ma fino a un certo punto. poi, a mio avviso, diventa linciaggio virtuale o tormento quotidiano. e ti assicuro che ne sono qualcosa in diretta, da ANNI.

    per amor di chiarezza (visto che miei aggettivi, virgole e punti e virgole vengono spesso fraintesi), ti preciso che mi è piaciuta non solo la lettera di apertura ma anche un paio di commenti da parte di nick maschili, per la loro apertura su intime interiorità. benché queste siano tutt’altro che allegre!

  5. 55
    Golem -

    Bohemien dixit:

    “Eccolo li il vero messaggio della lettera:

    “guardarti intorno e vedere solo scimmie urlanti senza valori che si ingroppano una con l’altra ”

    Ok, Bohemien, ammesso e non concesso che sia come la dipingete voi due la situazione, oltre che “constatare” e piangervi addosso cosa intentereste fare per risolvere la cosa? Cambiare il mondo, cambiare voi o continuare a ululare alla luna?

  6. 56
    Attimo Ogi -

    Quello che più mi piace di Golem è l’estrema dicotomia tra le sue “intro” e il messaggio che ne scaturisce alla fine.

    Prima inizia con concetti realistici, credibili, assolutamente corretti e condivisibili, e poi utilizza questa base per proporre una visione distorta del mondo.

    Caro Golem, il problema c’è. E siete voi, ovvero il mondo fangoso che avete contribuito a creare (anche solo non contestandolo). Oggi la gente è felice ? No, quindi il sistema è fallito. Sono io a chiedermi quando tutti, te compreso, farete un passo inverso, nella direzione giusta.

    Io vi vedo in molti, senza offesa, come tante pecore che vanno verso il precipizio, ma non è dato di avvedervene perché urlate tutti insieme che quella è la direzione giusta.

    Io non vengo qui per farmi una dose di commenti, io sono qui per denunciare pubblicamente la negatività imperante, e per trovare, a Dio piacendo, persone che condividono i miei valori (e ce ne sono.. silenziose ma vedono tutto !).

  7. 57
    Attimo Ogi -

    A tutti i vari lettori che commentano questa lettera: il sottoscritto non riconosce attualmente alcun tipo di problema in se stesso, al contrario vedo molti negare l’evidenza dei fatti. Sono certo che sia inutile continuare in una sterile polemica in cui c’è chi vorrebbe “guarirmi” magari in buona fede, mentre io vorrei “guarire” lui.
    Credo sia opportuno lasciarci malati entrambi… ma almeno meno stressati.

    Accetto volentieri le critiche al mio pensiero, ma limitiamoci a quello, senza continuare in modo subdolo e sottile a darmi del “malato” o del “problematico”. A mio parere, e anche altri la pensano come me, chi è malato non è certo il sottoscritto.

    Ringrazio per la comprensione chi vorrà capire, ed eventualmente scriverò in modo pesante per chi invece vorrà continuare a polemizzare. Non ho bisogno di falsi medici malati, so scegliere le mie cure come e quando voglio. Grazie

  8. 58
    maria grazia -

    Quelli che sono solidali con Itto sembrano continuare ad ignorare un punto fondamentale: e cioè che nel vedere la donna solo come un imene non c’è nulla di “sensibile”. Itto è alla stregua di un macellaio che deve selezionare le bistecche da portarsi a casa. Nella sua concezione del rapporto uomo-donna non vi è nulla di nobile, di romantico e di elevato. E men che meno di “empatico”. La sua è una visione tribale della donna, direi arcaica, e che prescinde da tutti quegli aspetti UMANI del rapporto che non dovrebbero mancare in una concezione evoluta. L’ amore infatti consta anche di fattori come la comprensione, il perdono, l’ accettazione di un eventuale passato turbolento e/o delle debolezze e dei difetti dell’ altro. Diversamente siamo davanti ad un atteggiamento adolescenziale che non ha superato una visione narcistica delle relazioni interpersonali. Ecco perchè quello di Itto è un disturbo psichiatrico a tutti gli effetti, che andrebbe trattato in sede clinica.

  9. 59
    Yog -

    Meglio i gatti dei cani. Sono più puliti. Cremonesi avrebbe dovuto documentarsi prima di cantare.
    Itto, conosci la storia della piccola fiammiferaia di Havelin e della Listeria che le fece passar la tosse per sempre?

  10. 60
    Attimo Ogi -

    Golem, ti ringrazio per la domanda che hai posto: “oltre che “constatare” e piangervi addosso cosa intentereste fare per risolvere la cosa? Cambiare il mondo, cambiare voi o continuare a ululare alla luna?”

    Precisando che non mi commisero per niente, e che quando scrivo lo faccio esclusivamente per sostenere altri e dialogare con chi è allineato, ti rispondo che:

    1) il mondo non si cambia, non sono illuso.
    2) io non mi faccio cambiare dal mondo, non sono un debole
    3) comunicare è libertà, l’unica cosa che ancora ho. E dignitosamente la uso.
    4) I test senza possibilità di vincita, come quello della Kobayashi Maru (Star Trek) si possono vincere solo cambiando le regole del gioco. E’ quello che cerco di fare, mostrando che esiste una alternativa al puttanesimo.

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