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Una famiglia alla deriva

Buongiorno a tutti, scrivo questa lettera per sfogarmi e per sentire qualche parola di conforto. Da maggio 2011 io sto letteralmente impazzendo. Io ho sempre vissuto in una famiglia in cui mia madre è sempre stata un tesoro, mi ha sempre sostenuta e dato affetto, il tutto contrastato da mio padre, un uomo egoista e pigro, maschilista e assolutamente incapace di prendere alcuna iniziativa. Non fa niente in casa, perfino per tagliare l’erba bisogna insistere per giorni, e ha bisogno per le più semplici cose SEMPRE dell’aiuto di qualcuno(anche per andare in posta per es.); più che altro non ha voglia di fare niente, e bisogna pure chiamargli il dottore se ha male.
Poi spara sentenze senza mai giudicare se stesso (perché è perfetto lui) urla, bestemmia(mi urlava in faccia per sciocchezze da piccola e questo mi ha fatto crescere con tanta insicurezza) e pretende che ci occupiamo noi di sua madre (mentre urla se per caso mia mamma si azzarda a andare a trovare mia nonna). Io negli anni ho sviluppato un autentico ODIO nei suoi confronti, tanto che spesso vorrei che sparisse. Vorrei che morisse. La situazione però è stata “sotto controllo” grazie al fatto che lui è sempre stato fuori tutto il giorno per lavoro, da quando ero piccola finora. Adesso però con la crisi è in cassa integrazione e lavora poco,e sta a casa tutto il giorno.
Poi la tragedia: a mia madre è stato diagnosticato un tumore al polmone in stadio avanzato. Io sono terrorizzata nel perderla, e sono terrorizzata nel rimanere sola con mio padre e mio fratello. Tante volte mi sono chiesta perchè non fosse venuto a lui il tumore, gli ho augurato ogni male perchè se lo merita. Adesso mia madre segue una terapia biologica senza effetti collaterali per fortuna, ma per mio padre lei è sana ed è sicuro che passerà..non ho parole. Anche adesso che soffre, non aiuta minimamente in casa, se ne frega, pretende che la accompagni nei suoi giri a centri commerciali perchè lui non ha niente da fare poverino. Non c’è mai quando piange perchè perde i capelli o perchè lui non le permette di far venire qui la nonna perchè non la vuole vedere, sto stronzo patentato. Se mia madre dovesse non farcela giuro che vado anche sotto i ponti pur di non starci a casa insieme. Ho rinunciato già da tempo a rispondergli male o a fargli capire che sbaglia perchè è tempo perso, lui è quello che lavora e porta a casa i soldi e noi siamo merde. Da notare che lavoro da 7 anni anche io ma siccome sto in ufficio mi gratto tutto il giorno. Gli lancio solo frecciatine quando necessario ma ho una rabbia tale dentro che vorrei solo riempirlo di sberle.
Ho provato un sacco di volte ad andare a vivere da sola ma adesso anche io sono a part time e prendo troppo poco, poi non voglio abbandonare mia madre con quel disgraziato. Pensate che da quando è a casa non si lava nemmeno, gli puzzano i piedi ed è difficile stargli vicino. Bisogna insistere perfino perchè si lavi. Sta sempre al pc su facebook a fare chissà che, va a letto tardissimo e così sveglia pure mia madre che già sta male di suo.
D’altra parte mia madre continua a essere succube di lui e non osa ribellarsi, anche se io le ripeto ogni giorno che è malata e lui deve metterselo in testa, però poi lascio perdere perché non voglio farla preoccupare troppo.
Io non so come faccio a resistere. Io vorrei solo che sparisse. Mi chiedo se è giusto che io taccia sempre, però non serve a niente litigare sempre, anche perché non fa bene a mia madre. Lei lo sa che lo odio, e mi ha detto pure lei che avrebbe voluto che se lo prendesse lui il tumore.
Addirittura son arrivata a sperare che mio padre si suicidi, nell’eventualità che mia mamma non ce la faccia.
Io so solo che mi sta rovinando la vita, mi sta mangiando dentro come se avessi anche io il cancro. Scusate per lo sfogo e grazie per l’attenzione.

Lettera pubblicata il 25 Novembre 2011. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Riccardo -

    Certo resta tuo padre e si può tentare forse di (ri-)costruire un rapporto meno teso e più comunicativo?Più che altro per il fatto che è un essere umano e può darsi che trovando come prenderlo, ad esempio scoprendo che cosa egli stimi e che cosa potresti tu apprezzare di lui..bè vi sarebbe così uno spazio per una convivenza indubbiamente più riuscita.
    Tuttavia dal punto di vista tuo personale, indipendentemente da ciò che potresti riuscire a recuperare (nell’eventualità fosse davvero possibile recuperare), credo convenga che tu abbia ben stretta la consapevolezza di quanto tuo padre risulti arrogante, egoista, insensibile e pure lazzarone!Di conseguenza non avvertiresti più un senso di oppressione tale, poichè in qualche modo ti saresti affrancata dalla sua “imponente” figura che, da quanto mi è apparso, ti condiziona molto (benchè ti renda conto di quanto sia arrogante, insensibile ecc..).Insomma, liberi dall’incombente presenza di qualcuno si placano da sè l’ira e l’angoscia. A mio avviso perciò credo che la risposta fondamentale segua dalla domanda: come ottenere una simile liberazione? Ed io penso che si consegua semplicemente a partire da ciò che TU stessa riconosci ed hai riconosciuto: il valore delle tue azioni e soprattutto del tuo sentimento (specie in relazione a come ti senti e stai vicina a tua mamma, non è affatto scontato comportarsi così) in parallelo alla piena consapevolezza dei gesti spregevoli e sensibilità pressochè assente del tuo papà.
    Infine concludo invitandoti a considerare che probabilmente ci sia da parte tua un’enfatizzazione di questa situazione che dipinge tuo padre forse più duramente di quello che è; e con questo intendo banalmente suggerire che potresti tranquillizzarti di più poichè avresti a che fare con qualcuno un po’ meno mostruoso di quanto sia. Ma è un’annotazione conclusiva un po’ marginale forse..
    Ad ogni modo sono certo che hai tutte le risorse per trovare quando vuoi la serenità, ti auguro davvero ti superare presto questo momento un po’ più complicato [ma non drammatizzarlo troppo poichè nulla merita il corrodimento della nostra anima, dico sul serio 🙂 ]del solito. Un abbraccio!

  2. 2
    vava -

    questi rapporti vanno ricuciti ma dovrebbe essere la persona piu esperta a muoversi in tal senso
    per te è sicuramente un peso enorme la situazione, ma cerca di distaccarti, di non colpevolizzarlo….. è un padre che ha sempre lavorato del resto… non puoi sapere perchè ha dentro di se tanta disillusione e rabbia, le persone non hanno solo colpe

  3. 3
    miky -

    prego per te,e per la tua mamma!a volte la vita è ingiusta,chi come me ha un padre malato ma che nonostante tutto è ancora la mia spalla,pur essendo sposata,e chi,come te,soffre a causa di chi lha messa al mondo!!!stAI VICINO A TUA MADRE,DIO NON VI ABBANDONERà,IL SOLE PRIMA O POI SPLENDERà ANCHE PER TE!CON LA SPERANZA CHE TUO PADRE SI RENDA CONTO DEI SUOI ERRORI.

  4. 4
    zulfia85 -

    grazie a tutti per l’aiuto, non mi sono collegata per vari problemi.
    la situazione è sempre uguale, mio padre mi fa una rabbia infinita e ci sto rimettendo la salute ormai. non penso ad altro. voglio solo fargliela pagare. vorrei solo che mi dicesse che sono brava invece di criticare sempre e pensare solo a se stesso. non so come fare per imparare a fregarmene.
    grazie in anticipo se qualcuno vorrà rispondermi.

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