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Evasione fiscale, detrarre dalle imposte quasi tutti i tipi di spesa

L’evasione fiscale, ogni anno, genera per le casse dell’erario un mancato introito di oltre 100 miliardi, nonostante che la lotta all’evasione sia stata considerata sempre dai governi una delle principali priorità. Ma, visti i risultati ottenuti bisogna cambiare pagina. Per primo, bisogna dare la possibilità al contribuente di detrarre dalle imposte quasi tutti i tipi di spesa. Poi, la detraibilità deve esser consentita anche in assenza di ricevute fiscali, a condizione che venga indicato nella stessa dichiarazione dei redditi l’esatto nominativo del percettore dalle somme pagate. Non sarà difficile al Fisco effettuare i dovuti controlli incrociati individuando gli evasori. Si determina così una contrapposizione d’ interessi fra il venditore ed il compratore del bene o del servizio. Le imprese ed i lavoratori autonomi sarebbero fortemente motivati ad emettere le regolari ricevute per non incorrere in pesanti sanzioni. Senza evasione si pagherebbero meno tasse e gli operatori economici cesserebbero di subire la concorrenza di chi evade. Ma è solo un sogno. – Angelo Ciarlo -NAPOLI

Lettera pubblicata il 4 Agosto 2007. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    filippo -

    “.. Non sarà difficile al Fisco effettuare i dovuti controlli incrociati individuando gli evasori …”

    mi spiace dover contraddire, ma il problema dell’evasione fiscale è proprio nel fatto che non si fanno controlli e che quando si fanno la guardia di finanza molto spesso chiude gli occhi. nella società dove stavo io il falso in bilancio e l’evasione IVA era di casa; i controlli erano saltuari e le mazzette pure.
    per non parlare del fatto che in questo paese di merda, come si dimostra con i comunicati TG, le forze di polizia sanno perfettamente nome, cognome, indirizzo, classe di business, fatturato annuo, di tutti i mafiosi, camorristi etc…, ma, guarda caso, non si fa nulla per metterli permanentemente ai lavori socialmente utili o, meglio ancora, in un forno crematorio.

    “.. Si determina così una contrapposizione d’ interessi fra il venditore ed il compratore del bene o del servizio …”

    di nuovo, devo contraddire. indipendentemente dalla giustezza delle detrazioni delle spese, in un paese civile non può essere il contrasto di classe alla base della lotta all’evasione, ma la bontà ed efficacia dei controlli e la certezza delle sanzioni, cosa che in questo paese di ladroni è una chimera.

    “.. le imprese ed i lavoratori autonomi sarebbero fortemente motivati ad emettere le regolari ricevute per non incorrere in pesanti sanzioni ..”

    molta parte delle piccole imprese e del lavoro autonomo evade, quando e dove può, per compensare la pressione fiscale e contributiva enorme in questo paese di papponi politici ed amministrativi, cose che rendono estremamente difficile stare sul mercato onestamente. la prova è nella porcata degli studi di settore (anticamente nota come accertamento induttivo, operante da tempo immemorabile in questo paese di burocrati ladroni), una vera e propria estorsione mafiosa, ma conforme anche allo stile della sinistra comunista (“quel che è mio è mio e quel che è tuo pure”).
    il resto evaderebbe comunque grazie alla certezza dell’impunità e quindi si torna alla questione dei controlli e a quella della disonestà di fondo della classe politica ed amministrativa.
    questo non è un paese di Democrazia e men che meno è mai stato un paese liberale, tolti forse i tempi di Roma repubblicana e quelli dello Statuto albertino e adesso la lotta è fra i liberisti di destra (=ladroni) e la sinistra comunista o ex-tale (=ladroni).

  2. 2
    Paolo Uccello -

    Per prima cosa direi che bisognerebbe riscrivere le leggi che regolano fisco e tributi.
    Ogni anno cambiano le regole e ogni anno son sempre più incasinate.
    Ormai è obbligatorio un commercialista pure per la dichiarazione dei redditi di un dipendente e per le aziende lasciamo stare, pure i commercialisti vanno a naso o a tentativi spesso (anche perché a volte ci si trova davanti a totali insensatezze).
    Pagare le tasse deve essere semplice!

    Poi penso che tra furti, amministrazioni incapaci e finanziamenti a lavori e a società dei soliti noti, i nostri soldi prendano per la maggior parte strade “sbagliate”.
    Esistono Paesi in cui le persone si son ribellate ad un abbassamento delle tasse (Belgio e Norvegia ad esempio) perché quando le tasse danno dei risultati concreti nel miglioramenti della nostra vita non c’è motivo di volerne pagar meno, tanto son soldi che ritornano a noi.
    Magari questo fosse un Paese civile!

  3. 3
    albert -

    Sono d’accordo con Filippo: in Italia non ci sono una destra e una sinistra “normali” e di livello europeo.

    Da un lato abbiamo quelli dei condoni a raffica, quelli che dicono: “con la mafia bisogna convivere”, ecc., dall’altro abbiamo gente che tasserebbe anche l’aria, e che rende faticosissimo lavorare normalmente, con tutto il carico di tasse e adempimenti che un’impresa (soprattutto piccola, che sono il 95% in Italia) deve sopportare.

    La proposta di Angelo è logica ed è già stata fatta da diversi economisti.
    Va nella direzione di un rapporto corretto e trasparente tra fisco e contribuente.
    Tuttavia, di per sè non eliminerebbe il rischio di evasione, perchè ci sarebbe sempre chi preferirebbe farsi praticare un grosso sconto in nero, senza fattura, piuttosto che farsi rilasciare la fattura con la possibilità di scaricarsela.

    Però sicuramente è sempre meglio che non – come vorrebbe fare questo governo – stare a controllare anche le somme minime versate sui conti correnti, o pretendere pagamenti solo con assegno o carta di credito, o fare la faccia feroce sempre con gli stessi, cioè piccoli autonomi e dipendenti, oppure pretendere che chi è in regola debba dedicare il tempo a compilare maree di carta e dichiarazioni.

    In altri Paesi europei e in America, le dichiarazioni dei redditi può compilarsele anche una persona senza alcuna conoscenza tecnica, non c’è bisogno del fiscalista o del commercialista, perchè le dichiarazioni sono semplici e chiare, e stanno su un modulo di un paio di paginette.

    Solo in Italia c’è questa marea di migliaia e e migliaia di leggi, leggine, regolamenti, decreti lunghi 20 pagine che rimandano ad altre leggi, una schifezza!

    Il fatto è che questi sono politici deboli coi forti, e forti coi deboli.
    Ad esempio, tutti sanno che le grosse società di capitali dichiarano spessissimo reddito zero, perchè possono giostrare i redditi e il fatturato tra varie sedi estere.
    Oppure che le società immobiliari possono lucrare cifre enormi speculando su immobili.

    Eppure non hanno il coraggio di mettersi contro di loro, molto più comodo alzare le tasse sulla casa delle famiglie (revisione estimi catastali), aumentare il bollo auto, alzare i contributi INPS per artigiani e apprendisti, ecc., alzare l’IVA sui carburanti per il riscaldamento domestico, cioè prendersela sempre con i piccoli.

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