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Essere lasciati: opportunità

di

Nel momento di maggior sconforto dopo la separazione dal mio marito, ho scoperto questo forum. Ho letto tante lettere e mi hanno aiutato. Intanto la mia vita procede (non molto bene), grazie sopratutto agli amici che ringrazio di cuore e sto passando attraverso le varie fasi che una separazione “subita” comporta, come riportato nelle lettere di chi ha condiviso in questo forum la sua esperienza prima di me. Provo ad elencarle: shock, negazione, depressione, rabbia, distacco, rinascita, (l’ordine di queste esperienze legate alla perdita credo sia soggettivo, tranne la prima e l’ultima). Adesso mi trovo ancora nella fase depressiva, piango spesso, non dormo e non mangio molto. Ho iniziato con il pensare che le responsabilità nell’allontanamento di mio marito (si è innamorata di un’altra) fossero più mie che sue. Avevo cominciato a piangermi addosso, cosa che ho capito presto non aiuta affatto, se non a sprofondare sempre più nel baratro. Ho continuato comunque ad analizzare per bene i miei comportamenti, cercando le mie effettive responsabilità nel fallimento del ns matrimonio. Oggi ho fatto questa riflessione, che mi sta aiutando e che voglio condividere con voi, fratelli e sorelle di dolore, per sapere che ne pensate. Nel mio mettermi pesantemente in discussione, mi sono resa conto di tante cose, ad esempio che mi ponevo con mio marito in modo non più amabile e ho cercato di capirne i motivi. Ho cominciato a scontrarmi con i miei limiti, quelli che abbiamo tutti, a vedere le cose in una prospettiva diversa, a chiedermi chi per primo abbia smesso di investire nel nostro rapporto. Non vi tedio con le mie personali conclusioni, però ho capito una cosa: questa mia grossa messa in discussione, mi aiuterà a diventare una persona migliore. Ho scoperto cose di me che non mi sono piaciute affatto ma che con la consapevolezza di oggi posso affrontare e se non risolvere, almeno attenuare. Ho assunto le mie responsabilità. Spero che questa nuova ricchezza interiore (si, penso che lo sia) mi aiuterà a non cadere in errori già passati, insomma ad avere un giorno un rapporto più autentico, più gratificante con una nuova persona o anche solo con me stessa. Insomma penso che l’essere stata lasciata alla fine rappresenta una grande opportunità di crescita per me, cosa che chi mi ha lasciato non ha! Chi lascia è forte delle sue convinzioni, non si mette veramente in discussione, non si appropria delle proprie responsabilità del fallimento adducendole tutte ad altro (mi sono innamorato, tu non mi capivi, siamo troppo diversi, ecc. ecc.). Questo vuol anche dire che non avrà un vero cambiamento, sopratutto se si rituffa in un nuovo rapporto. Insomma i suoi limiti se li ritroverà pari, pari. Insomma, l’opportunità è solo nostra, se la sappiamo cogliere! Un abbraccio a tutti

Lettera pubblicata il 11 Agosto 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    mildred-tiffany -

    Buonasera,
    rispetto molto il tuo dolore,anche perchè ci sono dentro fino all’ultimo osso del mio scheletro,quindi comprendo la disperazione,i pianti,le paure e la voglia di rinascere.
    Non sono daccordo sul fatto che chi lascia sia forte delle sue convinzioni,spesso ci vuole più coraggio a lasciare che a rimanere in ua relazione statica ma sicura.
    Mettersi in gioco è anche cercare nuovi orizzonti,poco giudicabile considerato che hai ammesso di essere forse anche tu la causa di questa separazione..
    Non pensare più a quello che avresti voluto o dovuto fare,il passato è andato VIVI !!!Tutto questo ti porterà ad un nuovo,piu’maturo amore,ma la scelta è solo tua prova a riflettere senza rancore,perdonalo se puoi e vedrai che tutto arriverà da solo.
    L’amore fluisce,ricordalo è dentro di te,non li fuori..nessuno puo’renderci felici se non lo siamo con noi stessi..
    Con sincerità..Mildred

  2. 2
    brunetto87 -

    Ti quoto!
    Essere lasciati è la cosa più triste ed isoppotabile del mondo,però ti aiuta a migliore i piccoli difetti che uno ha.
    Chi ci và a perdere secondo me sono entrambi,solo che chi lascia si assume tutte le responsabiltà e in un futuro potrebbe avere solo ripensamenti,cioè le cosa più brutta!
    Come si dice:si chiude una porta e sia apre un portone…non piangerti mai più addosso,non lo meriti,anzi lo dovrebbe fare lui….
    Chi lascia non stà male…lascia perchè sicuramente al 90% già ha un’altra via…quindi non pensarci più e ama più te stessa!
    ciao e buona fortuna!

  3. 3
    Valinda -

    Ciao,
    anch’io sono stata lasciata e ti capisco. non era un matrimonio ma la
    storia di un anno..e dopo le solite scuse da parte sua sono stata
    rimpiazzata alla velocità della luce con un’altra. fa male molto male,
    perché io l’ho amato e gli ho creduto moltissimo. le fasi di cui parli
    sono proprio quelle ci passiamo tutti. puoi migliorarti, ricostruirti
    e capire nuove cose di te stessa tutto vero. solo una cosa però: NON
    COLPEVOLIZZARTI. non è colpa tua se la storia è finita, delle tue
    mancanze o per il fatto che non eri abbastanza amabile con lui. non
    conosco la tua storia ma se ti voleva bene ti avrebbe capita no? non
    sarebbe certo andato con un’altra. anch’io mi sono colpevolizzata
    anche perché lui me l’ha fatto pensare…scaricandomi le colpe addosso
    per i miei nervosismi dell’ultimo mese e bla bla bla. tutte cavolate
    per alleggerire la sua coscienza! semplicemente non sono persone
    adatte a noi, non ci amavano più, si erano stancati ecc. è troppo
    facile dire eh ma tu eri nervosa, non eri più carina con me…i
    problemi si affrontano con amore e comprensione..se uno fa il passo di
    andare con un’altra donna le conclusioni sono ovvie.

    un abbraccio e buona rinascita !!!

  4. 4
    rosarossa -

    certo un pò di riflessione sull’accaduto fa bene ma non cercare di capire dove tu hai sbagliato perchè non hai fatto nulla.semplicemente lui non ti amava più ma certo non perchè tu eri poco affettuosa o non lo capivi.
    Io ho messo un ragazzo su un piatto d’oro (non d’argento!) eppure alla fine ha scelto di stare con un’altra.Il problema non siamo noi.Se uno ti ama,ti ama per quello che sei.

  5. 5
    Monic6 -

    Grazie per le vostre risposte! Per l’incoraggiamento ad amarmi di più di brunetto 87, a lasciare che il passato sia passato di mildred, ad una buona rinascinata(bello!)di Valinda, al punto di vista di rosarossa.
    Penso che le responsabilità di un fallimento matrimoniale (o di qualunque rapporto che veda in gioco i sentimenti tra due persone) siano sempre al 50% indipendemente se si è chi lascia o è lasciato, assumersi le proprie senza piangersi addosso (quoto brunetto87)è il vero salto di qualità. Tocchare i nostri limiti per andare oltre di essi. Per me da qui inizia la mia rinascita, costruendo sul dolore insopportabile di oggi, la mia felicità di domani.

  6. 6
    Sergio -

    Trovo inopportuno il discorso di tiffany:
    in condizioni normali (in assenza di violenze o altre cose strane) che
    lascia ha la forza di cercare nuovi orizzonti e rimettersi in gioco
    rispetto ad un rapporto stabile ma statico?

    Ma che idiozia è questa?
    Molte volte volte chi lascia è proprio quello incapace di creare nuove
    opportunità nella coppia, è proprio quello che cerca la novità perchè
    è annoiato o perchè è stanco di affrontare i problemi reali o finti
    che siano. é troppo facile dopo anni rimettersi in gioco
    preconfezionando un set di colpe e mancanze verso l’altro in modo tale
    da definire la propria discolpa, e questo soprattutto nel caso in cui
    c’è un terzo incomodo…
    E questo a qualsiasi livello, si passa dai problemi di incompatibilità
    caratteriali al vogliamo cose diverse dalla vita… una volta una mia
    ex mi accusava di annoiarsi con me perchè non facevamo cose
    interessanti, lei non credo abbia mai preso un’iniziativa in 7 anni di
    storia, e la sera doveva andare a dormire max alle 21 altrimenti erano
    problemi…
    Oppure l’ultima che dopo 4 anni si è accorta che faccio un lavoro in
    continua trasferta…
    Quello che ho capito e per me è una regola sacrosanta su cui si basano
    i comportamenti di chi lascia è la seguente:
    chi interrompe una relazione sana e stabile malamente ha come unica
    difficoltà quella di svincolarsi dall’ex partner in modo tale da
    attirare meno giudizi esterni e meno rotture di scatole in generale
    (il dare spiegazioni ad esempio).
    L’ex diventa di botto inopportuno nel chiedere spiegazioni e diventa
    mediamente una brutta persona da evitare. Le nuove fiamme saltano alla
    luce del sole anche mesi dopo la separazione e magari erano presenti
    da mesi prima. L’ex e le persone a lui vicine sono di botto pettegoli
    falsi e bugiardi.
    Non ho mai sentito dire da che sbaglia: Ho sbagliato, ma quello che
    voglio io, seppur futile o offensivo/doloroso ha per me la priorità a
    prescindere dalla morale. Questo sarebbe molto più accettabile della
    melma che si cerca di confezionare e spacciare per crema chantilly.

  7. 7
    Sergio -

    @Monic6
    non è vero che le responsabilità sono al 50%.
    In tantissimi casi chi fa qualcosa lo fa perchè è libero di scegliere.
    Queste persone con la libertà di scelta alle volte scelgono di
    distruggere qualcosa di sano per altro, a prescindere da come sia
    quest’altro.
    Sarebbe come dire che se io attraverso sulle strisce e qualcuno mi
    investe, cmq la colpa è anche mia perchè non mi sono fatto da parte.
    Il male fa parte dell’uomo, e chi sceglie di farne ad altre persone lo
    fa consapevolmente per il puro ritorno personale.

    Se un uomo tradisce la moglie perchè lei dopo aver fatto due bambini
    non ha più lo stesso aspetto fisico, o perchè non c’è più la passione
    di una volta non c’è colpa al 50%. semplicemente chi tradisce non ha
    avuto la lungimiranza di capire che il tempo passa e che sua moglie
    avrebbe potuto negli anni perdere in bellezza.
    E di esempi se ne possono fare tanti.

  8. 8
    key -

    Sergio, ho letto il tuo post con molto interesse e mi trovo d’accordo su quasi tutto quel che affermi.
    Sarebbe molto onesto da parte di chi lascia tentare di prendersi le responabilità del suo gesto in toto, senza false ipocrisie per salvarsi faccia e di dietro agli occhi degli altri o far tacere la propria coscienza.
    Ma penso anche che la prospettiva di chi viene lasciato, il tentativo di prendersi un 50% di responsabilità, sia dovuto al desiderio di ricominciare con prospettive nuove.
    Tu credi, chissà se questa volta mi risponderai, che, pur avendo subìto un torto al 100% non siamo in parte responsabili, quantomeno, nell’aver sbagliato a credere che quella fosse la persona giusta?
    Avere una parte della colpa può significare salvare noi stessi in un futuro approccio, quello giusto magari, anzichè innamorarci degli aspetti del carattere di una persona e non della persona come nostro compagno di viaggio. Nel bene e nel male.
    Altrimenti mi toccherebbe pensare che tutte le storie sono dei potenziali fallimenti. Allora solo il caso deciderà se una storia finirà bene o meno. E’ tutta una questione di fortuna e non la capacità di scegliere una persona adatta a noi.
    Preferisco pensare di non averci visto giusto, e qui la corresponsabilità, di aver scelto in base a visioni distorte dell’amore, costruendo qualcosa a senso unico e ricevendo come premio un bel calcio nel sedere. Colpa mia e della mia visuale corta.
    Nel perdono non si rivaluta la persona, si tenta di rivalutare se stessi, nel tentativo di non nutrire quel rancore che c’impedisce di aprire gli occhi.

  9. 9
    tiffany -

    Caro Sergio,
    non me ne volere,non è un attacco nei tuoi confronti,anzi ti invito a leggere la lettera che ho scritto “il principe-bruco-azzurro”cosi almeno non avrai dubbi sul fatto che non sempre chi lascia lo fa per altri interessi,tantomeno esalto chi lascia perchè innamorato di un’altra,lungi da me dare colpe,o giudicare..credo invece che non tutti i mali vengano per nuocere,se suo marito ha trovato la scusa più banale del mondo lei ora la possibilità di guardare avanti e non aggrapparsi più ad una storia che forse aveva già qualche crepa,voltare pagina non sempre è peccato, tutto qui.Se la sproni a guardare i torti di lui,lei non farà altro che sentirsi sempre più vittima e depressa,deve, come me e te ,imparare a vedersi speciale,a migliorare,a riconoscere i” sosia delle anime gemelle”.
    Non so cosa a te sia capitato,ma credimi non e’ il mio caso quello che e esponi,e non credo di altri,ogni storia ha un suo perchè,ogni fine ha un suo preciso motivo,non ne fare di un’erba un fascio,io di certo non lascio mio marito per un altro o perchè ne ho uno da un pò,anziiiii!!Meglio sola per ora.
    Non essere arrabbiato, il risentimento non porta da nessuna parte.Sai quanti mi hanno consigliato di denunciare mio marito e chiedere la separazione per colpa?sappi che potrei farlo,ma non riesco a essere cosi vendicativa.
    Mi basta sapere che sarò libera,perchè alcuni uomini ti chiudono in gabbia e poi si raccontano bugie per non riconoscere colpe.

    Le persone che sono intorno a me mi vorrebbero come una vittima sacrificale,a piangermi addosso,mi dicono tutti che sono in forma,ed io rido,non faro’più sentire felice nessuno davanti alle mie lacrime,sicuramente penseranno che avevo premeditato,che ho un altro,che ho trovato scuse,ben venga..io so chi sono e non ho paura di giudizi,gli amici sono ben altro.
    io spronerò chiunque a guardare avanti senza odio anzi a perdonare prova a farlo anche tu.
    Ad ogni modo io faccio il tifo per lei e per tutti quelli che come me scrivono qui per problemi di cuore.
    Ad Maiora..
    Tiffany

  10. 10
    Sergio -

    @Key
    Ovvio che la nostra colpa è aver scelto la persona sbagliata, ma
    innanzitutto non credo che a parte i vari “teenager” a livello
    mentale, una persona matura scelga una persona che gli farà del male
    (io non mi faccio una storia seria con chi so mi tradirà o so che è
    abituata a farlo), quindi noi ci innamoriamo di ciò che ci viene
    proposto, perchè gli altri per quanto pensiamo di conoscerli saranno
    sempre estranei.

    Successivamente ti dico che cmq scegliere la persona sbagliata non è
    una colpa verso quella persona ma verso noi stessi, quindi se la
    storia va male perchè uno dei due ha deciso così, la colpa è solo di
    quella persona.

    @Tiffany
    Valgono le stesse cose dette a key.
    Inoltre ti confermo che sono incazzato nero. Sono incazzato per aver
    dedicato quasi 12 anni di vita a due perfette merdacce. Due persone
    che mi hanno succhiato tutto come fossi un’aragosta, si sono fatte un
    futuro sulle mie spalle e poi mi hanno cestinato.
    Soprattutto l’ultima, che di fatto prima di conoscermi era una fallita
    in tutti i sensi (io in questo ho sbagliato). con me si è ripulita e
    si è migliorata sfruttandomi fino all’ultimo.
    Io proverò sempre rabbia e odio verso queste persone, e grazie a
    questa rabbia che colleziono successi in tutti gli altri campi della
    vita, proprio perchè devo essere migliore di loro e di tutto ciò che
    le circonda. E le mie vendette un pò alla volta me le sto prendendo
    tutte.

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