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La discriminazione delle donne senza figli

di fradel
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Lettera pubblicata il 14 Giugno 2022. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 119 commenti

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  1. 41
    maria grazia -

    Max, analisi impeccabile. Se io ad esempio vado in un altro paese, prima di tutto cerco di creare già prima di partire i presupposti perché io ci possa restare senza gravare su quella nazione, e in secondo luogo cerco di adeguarmi alle norme e alle consuetudini di quel paese, non pretendo che gli abitanti di quel posto si adeguino a me e soprattutto non mi aspetto che mi sia tutto dovuto.
    Meno male che c’è anche chi, come te, si sa confrontare con razionalità e con rispetto invece di lanciare invettive senza costrutto, dettate solo dall’ emotività e da astio personale. Oltre che da tentativi viscidi e provocatori per farmi fare passi falsi. Tempo sprecato per costoro/costei. La sottoscritta non abbocca.

  2. 42
    Golem -

    MG, io parlo in termini assoluti, e sai da quanto tempo parlo delle difficoltà di dialogo tra diverse culture, e non solo di quelle “locali”, quanto soprattutto di quelle personali, e quando entrambi non comunicano i guai non mancheranno. Io col mio egiziano ne so qualcosa, eppure pensa che l’ho reincontrato, e senza risentimento, per quanto so che proprio per quella cultura non poteva comportarsi diversamente. Ma la Storia non la fermi, e noi “italiani”, siamo già di nostro
    un cocktail di “razze” per le stesse ragioni per le quali tra mille anni lo saranno i discendenti degli immigrati che bussano ai nostri confini. Ma noi siamo vecchi, e quello che dice Suzy è inequivocabilmente vero: se non c’è ricambio una società si estingue, e l’unica possibilità perchè non succeda è accoglierli “cum grano salis”. Perché la vera sfida è questa, e con la,qualità politica che abbiamo sembra una sfida persa in partenza. Ma se va bene non potremo che trarne giovamento. Perchè come diceva Leonardo,”non abbi genio sanza ibridazione”

  3. 43
    Max -

    Suzie, personalmente anch’io sono molto tiepido nei confronti degli aspetti di derivazione meramente religiosa che allignano nella nostra società (ad esempio il crocifisso), ma se noi, come società, abbiamo ritenuto di rispettare certi equilibri di rapporto fra Stato e Chiesa, siamo noi a dover eventualmente decidere se e come modificare tali equilibri e non deve essere qualcuno che viene da fuori a dircelo: e mi dispiace, ma ciò pè avvenuto in casi come questo
    https://lanuovabq.it/it/adel-smith-lislamico-che-odiava-i-crocefissi
    Di Dio Patria e Famiglia intesi in un certo senso, ne faccio volentieri a meno ma anche in questo caso, non accetto lezioni da chi proviene da luoghi dove c’è ancora molta strada da fare verso il raggiungimento della parità di rapporti uomo-donna ecc. Che le leggi siano leggi e vengano fatte rispettare, davvero lo spero e mi parrebbe il minimo che ci si possa aspettare. Accogliere è sì sacrosanto, ma pretendendo in cambio rispetto e civile convivenza.

  4. 44
    Suzanne -

    Viscide sono le tue numerose dichiarazioni da neo nazi simpatizzante Casa Pound che mi fanno ritorcere lo stomaco. I passi falsi li fai da sola con i tuoi sproloqui.
    Il melting pot culturale nella storia ha sempre smussato tradizioni forti da un lato e dall’altro. Nell’era del mondo globalizzato questo discorso del “devono adattarsi LORO a casa NOSTRA” non ha alcun senso. Ci sarà sempre piú mescolanza fino ad arrivare ad un ibrido di nuove tradizioni e nuovo orizzonte culturale. Cosí procede la storia, nonostante il terrore della contaminazione razziale e altre cavolate da subumanoidi.

  5. 45
    Max -

    È vero, il melting pot è stata la formula vincente di Paesi come gli Stati Uniti d’America e di realtà più piccole come il nostro Altoadige, dal quale, peraltro, io provengo. Ma si è trattato di situazioni in cui la fusione è avvenuta per osmosi, non perché qualcuno l’abbia imposta. Infatti in Altoadige, durante il Fascismo, che tentava, appunto, un’italianizzazione coatta, gli scontri ci sono stati, ma nel dopoguerra, grazie alla sapiente opera della DC e di De Gasperi in particolare, appunto si è aiutato le diverse parti in causa a trovare un accordo di convivenza, con reciproci diritti e doveri, e questo ha contribuito, appunto, a smussare le asperità di ciascuna cultura. Questo, e non altro, è ciò che io auspico.

  6. 46
    maria grazia -

    Golem, io non cerco polemiche, ma se uno risponde sotto ai miei post accennando all’ ignoranza, è ovvio che ce l’ avesse ANCHE con me. Comunque ho voluto solo puntualizzare certi concetti, francamente non è che mi interessa molto l’ apprezzamento di chi considera “saputa” una come Suzanne. Scusa ma è così.
    Sul discorso figli, secondo me tu parli sull’ onda dell’ emozionalità, perché vorresti tanto diventare nonno. Un desiderio legittimo, ci mancherebbe. Ma se analizziamo oggettivamente i fatti, direi che siamo molto lontani dall’ estinguerci. Ti porto l’ esempio della mia famiglia: mia madre e mio padre si sono voluti privare del loro appartamento a Milano per darlo in dote a mio fratello e a mia cognata e ai loro due pargoletti. Io stravedo per i miei nipotini, intendiamoci, ma è anche vero che, in termini prettamente pratici, se mio fratello avesse fatto la mia stessa scelta, cioè quella di non sposarsi e di non riprodursi, oggi avremmo una casa in più, staremmo tutti più comodi e

  7. 47
    maria grazia -

    con meno problemi finanziari e logistici e magari potremmo anche affittare il nostro immobile milanese a lavoratori o studenti che vivono sul posto.
    Il mondo può andare avanti benissimo senza necessariamente che ci mettiamo tutti a fare figli, i quali – devo ricordarlo – andranno curati, nutriti, vestiti e istruiti ( almeno fino alla laurea al giorno d’oggi ). Non è più come quando li si generava appositamente per mandarli a lavorare nei campi o nelle fabbriche.
    Se fossi vecchia mi darebbero la pensione. E invece no, me tocca lavora’. Quindi tanto vecchia non sono, evidentemente.

    Suzy mi spiace deluderti ma:
    1. CasaPound è accogliente, inclusiva e aperta al confronto, ben lontana dall’ essere come tu la descrivi.
    2. Tutti i popoli del mondo tengono alla loro identità e alle loro tradizioni, il mondo ibrido che tu sogni non si realizzerà se non forse tra alcuni secoli.

    Datti pace.

  8. 48
    Golem -

    Sì, MG, è un discorso molto complesso che non si conclude con il fare o non fare figli, ma coinvolge una società sempre più allargata, che solo mezzo secolo fa si fermava alla propria provincia, tanto per dire.
    Io sono sicuro che se le mie nonne avessero potuto scegliere, invece di 6/8 figli, forse ne avrebbero fatti due, forse tre. Ma all’epoca i figli non costavano “niente”, anzi in molti casi erano forza lavoro gratuita. Oggi, cambiati usi, costumi e stili di vita sociali e personali, costano una fortuna già prima di nascere, ed è naturale che le famiglie si “trattengano”. Insomma, ragioni che si sono ripetute migliaia di volte quando si parla di questi argomenti, e che nessun incentivo statale farà cambiare in senso opposto.
    Si potrebbero scrivere tomi sull’argomento, e notare come tutte le società “opulente” alla fine si sono estinte proprio a causa di quell’opulenza.
    C’è chi obietterà sulla nostra “opulenza”, e lo capisco, ma per un sub sahariano che vive con due dollari al mese siamo dei nababbi, e se emigra lo fa in quella direzione.

  9. 49
    ARGO -

    “Solnze, Ah quindi secondo te è meglio una guerra per ridurre la popolazione?”

    Tanto a crepare sono sopratutto uomini, che problema vuoi che sia per solnze? Per lei è giusto che i maschi si sacrifichino per le femmine, così si fa ulteriore selezione

    ” Esiste però la razza degli scimmiunniti, un incrocio tra scimmioni e umani scemi. Sempre in abbondanza.”

    LOL. La Littizzetto ti fa un baffo

    Golem sei massone?

  10. 50
    Golem -

    No: interista.

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