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Deaglio, sospetto di brogli alle ultime elezioni

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Lettera pubblicata il 24 Novembre 2006. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    leo -

    visto il DVD di Deaglio (copiato, ovviamente).
    una correzione minore al post di Usul: Pisanu non si recò a casa del Berlusca ad Arcore quella sera, ma, scandalosamente – trattandosi di un ministro della repubblica – al P.zo Graziol, quasi quartier generale di un tentativo di Golpe cileno (forse, per un po’, lo fu davvero).
    ora, tolta un’inutile rivisitazione della strage di Portella della Ginestra e un’interessante intervista a un miliardario USA, il film dimostra in modo poco efficace non “il broglio elettorale” ma “una possibilità di broglio”, basata sostanzialmente sui seguenti dati concreti:
    1. crollo del numero delle schede bianche a %li molto basse, nient’affatto omogenee sul territorio come si pretendeva, ma oscillanti tra 0,8 e 3,3%;
    2. turnover di 12 prefetti qualche giorno prima delle elezioni;
    3. un programmatore americano ha detto alla magistratura americana di aver creato un software per brogli e ha mostrato a Deaglio e a noi come tale software avrebbe potuto produrre i risultati ottenuti qui in Italia;
    4. l’appalto per la produzione del software elettorale sperimentale fu dato ad una società in cui figura il figlio di Pisanu;
    5. istituzione dell’Armata blu (FI) di controllo dei seggi elettorali in una specie di bunker supersorvegliato;
    6. il burrascoso andirivieni di Pisanu dal Viminale alla sede di FI la sera delle elezioni;
    7. un’anonima “gola profonda” presente a P.zo Grazioli.

    il primo dato è compatibile con la tesissima situazione quasi-referendaria dello scorso 10 Aprile.
    vero che un software di broglio avrebbe potuto simulare il piccolo spread casuale con una routine di randomizzazione, ma chi può dirlo senza un esame del software?! e il software è proprietario e non può essere controllato senza una disposizione della magistratura. in tale software il figlio di Pisanu non c’entra, perché il prodotto della Accenture è stato rifiutato e il software risviluppato dall’EDS. quanto al conflitto d’interessi, in Italia il più pulito ha la rogna.
    il turnover dei prefetti, l’istituzione dell’Armata blu e il vergognoso andirivieni di Pisanu tra Viminale e Palazzo Grazioli sono giustificabili con l’attitudine dittatoriale del CDestra e il nervosismo del Berlusca sull’esito elettorale, che avrebbe di lì a poco significato la sua fine come ducetto P2ista.
    ora Berlusconi, per ns fortuna, è finito, il CDestra si sta riorganizzando (vedi Casini) e abbiamo un Governo di larghe intese mascherato, nostro malgrado, per 5 anni, come s’è già visto con l’Indulto.
    nessuno ha perciò interesse a sollevare polveroni sulle elezioni di Aprile, manco la discutibile magistratura italiana, non su una denuncia così vaga come quella dello sconsiderato Deaglio, che avrebbe fatto meglio a “ipotizzare”, più che “denunciare”.
    alla fine si dimostra una cosa sola, già vera peraltro da decenni:
    IN ITALIA IL VOTO DEI CITTADINI NON CONTA UN c....!!!
    perciò, dal prossimo giro, co***oni di Sinistra e di Destra, NON ANDATE ALLE URNE!!!

  2. 12
    Antonio Bigoni. -

    In realtà nel 2006 le schede bianche non erano affatto omogenee.
    Quella è una delle tante inesattezze dette da Deaglio in quel documentario.
    Ammettiamo che nel 2001 in una provincia del nord le bianche fossero il 4% ed in una del sud l’8%.
    Nel 2006 sono scese all’1% nella provincia del nord ed al 2% in quella del sud.
    Si sono livellate in una percentuale quasi uguale e per questo c’è stato un broglio da parte del Nano malefico !
    In realtà non c’è stato un livellamento.
    Vero che tra l’1% ed il 2% c’è meno differenza che tra il 4 e l’8.
    Però la proporzione tra le 2 province è sempre la stessa.
    E cioè la prima provincia ha sempre votato la metà di bianche della seconda.

  3. 13
    Antonio Bigoni. -

    Segnalo poi che nel 2008 e nel 2013 col CDX fuori dal ministero le schede bianche sono rimaste comunque basse,solo 485000 nel 2008 e solo 395000 nel 2013.
    Quindi smentendo ulteriormente la teoria di Deaglio.

  4. 14
    Tony 76 -

    Beh oggi,2020,è la destra che parla in USA di voti rubati alle elezioni presidenziali.
    Quindi quello di spararle grosse quando si perde è una tendenza comune a tutte le parti politiche.

  5. 15
    Tony 76 -

    Ovviamente concordo che pure Trump e la destra americana le sparino grosse.

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