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Dalla violenza psicologica è possibile uscire

di niikilaa
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Lettera pubblicata il 2 Giugno 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 184 commenti

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  1. 151
    ricomincio da 4 -

    Mi sgomenta sapere che da anni non vedi i tuoi figli…a tal punto può arrivare una manipolazione??? credevo che i figli, una volta diventati grandi, riuscissero a prendere le distanze da certe situazioni, potessero valutare le cose liberamente…
    Mio marito ancora oggi mi rimprovera di non essermi impegnata nel rapporto, di buttare all’aria un matrimonio per i miei “capricci” e io mi sento disorientata e disperata…lui dice che mi maltrattava perchè io lo trascuravo e mi occupavo solo dei figli, che se io fossi stata una moglie affettuosa e disponibile sarebbe stato diverso…e ancora adesso dice che non gli ho dato la possibilità di cambiare, che non ho voluto vedere i suoi miglioramenti; a parte che non ha più detto parolacce ai figli, io cambiamenti di certo non ne ho visti…ho avuto anzi l’impressione che mi sfuggisse come la peste ogni volta che cercavo un dialogo, e comunque poi finiva sempre in tragedia, con le solite accuse di pazzia e insulti di vario genere. Lo psicologo che frequento da 10 mesi dice che io lo provoco, che mi sono cercata le botte, io non so più cosa pensare,è vero che lo vado sempre a cercare io, vorrei solo che lui mi capisse, che capisse le mie ragioni, che umiliazioni e maltrattamenti subiti per anni non si cancellano dall’oggi al domani, che alla fine una non ne ha più voglia…e che la rabbia mi esplode ogni volta che lo vedo. Mio marito insiste col dire che io dei problemi, e va a finire che mi convinco davvero di averli, forse davvero ho sbagliato io? forse sto sbagliando tutto? sono confusa…ho l’impressione che neppure lo psicologo mi capisca, lui vedeva buone possibilità di ricostruire la storia, io non sono riuscita a trovare un solo buon motivo per impegnarmici. Non riesco ancora a capire che tipo di storia ho vissuto: so solo che non mi ha reso mai felice…

  2. 152
    francy2 -

    Una storia simile alle vostre. 18 anni di matrimonio separata da circa 2. Il mio ex nei primi anni ha avuto nei miei confronti un atteggiamento orribile. Mi accusava di essere un incapace, di non saper gestire la casa e i soldi e con questo pretesto mi toglieva pure il mio stipendio costringendomi a chiedere a lui anche gli spicci per il quotidiano.Mi mortificava in tutti i modi facendomi scenate per i pretesti più sciocchi dicendomi che ero buona solo ad allattare i figli dopodichè avrei anche potuto andarmene ed tante altre frasi amorose che non sto qui a ripetere anche per non essere riconosciuta. Il problema è che, data la sua età(dieci anni più grande)è riuscito per anni a farmi passare persino davanti ai miei per la ragazzina immatura e capricciosa che non era capace di assumersi la responsabilità della famiglia e quasi riusciva a convincere anche me che lo vedevo come un uomo duro ma retto.Un giorno ho scoperto che il sant’uomo non rinunciava alle sue gratificazioni collezionando storielle e molte delle sue scenate servivano come pretesto per uscire di casa quando aveva qualche tresca.Lì ho avuto un moto di rabbia e ho cambiato atteggiamento. Sono iniziati anni duri di scontri e qualche schiaffo (pochi per fortuna). Un paio di volte sono tornata da mia madre e rispedita a casa “per il bene dei figli”.i suoceri che mi descrivevano ai ragazzi come una psicolabile.Rivalutare il mio ruolo davanti ai figli è stato faticoso anche perchè nei momenti più neri cercavo conforto nell’alcol. Devo dire che la sua stupida arroganza ha fatto più della mia debolezza. I ragazzi col tempo hanno capito perfettamente la situazione e mi hanno appoggiata. Sono storie che lasciano il segno.Ancora oggi a volte mi metto in discussione, nutro perfino sensi di colpa, e per ritrovare un pò di grinta (e un pò di equilibrio) devo rileggere i pezzi di carta scritti nei momenti di crisi per cercare di trovare un perchè a tutto questo.

  3. 153
    francy2 -

    per ricomincio da 4. Non cercare spiegazioni. Lui non te ne può dare. Io credo siano uomini che hanno delle enormi difficoltà nei rapporti, forse vengono da famiglie dove a loro volta non hanno mai avuto manifestazioni d’affetto. Il mio ex suocero era uguale e la moglie alla vigilia delle nozze d’oro piangeva depressa perchè non aveva nulla da festeggiare. Forse sono consapevoli delle loro scarse capacità relazionali ( il mio ex non l’ho mai visto con un amico e i rapporti con i familiari sono solo convenzionali) e cercano di contenere le loro frustrazioni “dominandoci” psicologicamente ed attribuendo a noi le colpe delle LORO difficoltà. Finchè il gioco gli riesce si sentono gratificati.Quando iniziamo ad alzare la testa e diventiamo consapevoli iniziano a vacillare. Quando comprendono che siamo ormai in gradi di lasciarli spesso crollano, piangono, si disperano. E’ doloroso. Ci sentiamo anche noi delle fallite perchè non siamo state in grado di far funzionare il rapporto ma credimi, purtroppo non possiamo essere noi a guarirli. Noi in questi rapporti siamo solo strumenti casuali e vittime.Bisogna solo decidere se e come vogliamo continuare a vivere.

  4. 154
    tina -

    @ ricomincio da 4:
    ho solo pochi minuti per scrivere e lo faccio in volata per dirti di cambiare immediatamente psicologo. Non ti fidare del primo che incontri, e nemmeno del secondo se il tuo sesto senso te lo suggerisce. Se io avessi dato retta ad una delle prime persone a cui mi sono rivolta e avessi seguito i suoi consigli, ora, probabilmente, non ci sarei più e i miei tre figli sarebbero orfani! E quella persona è un uomo vestito di nero con un colletto bianco (che apposta non definisco prete perchè non lo è neanche lontanamente) che nove persone su dieci stimano (perchè non lo conoscono affatto!). Non tutti sono all’altezza del ruolo che ricoprono perchè tutti sono essere umani. E a volte, come in questo caso, possono fare danni irreparabili.
    Tieni duro.
    @ fl53 Un abbraccio immenso 🙂

  5. 155
    ricomincio da 4 -

    Vi ringrazio tutte dell’attenzione e dei consigli. Il problema è che lui ora fa leva sulla famiglia, per attribuirmi l’etichetta di irresponsabile e immatura, oppure sul fatto che io lo caccio fuori di casa e continuo a fare la “mantenuta”, perchè secondo lui sono una fallita che non si è mai guadagnata da vivere, e con disprezzo mi dice di andare a lavorare(peccato che ho 4 figli, la piccola ha anche problemi di salute),insomma, cerca in tutti i modi di farmi venire i sensi di colpa, quando la famiglia, il più delle volte, siamo stati io e i miei figli.Minaccia anche di andare a parlare alla mia famiglia (i miei non sanno ancora nulla…)tanto crederanno a lui perchè sanno che io sono una squilibrata…la cosa che più mi fa rabbia è che fuori appare diverso, anche se ai più attenti non sfugge che è sempre “impostato”, mai spontaneo…mio marito ha rapporti superficiali con tutti, infatti non ha neppure un amico vero. Penso davvero che sia un frustrato, insicuro,complessato, che mi ha sempre vista migliore di lui, io capace di affettività, di impegno, piena di amici, solare ed energica…e che abbia cercato di “distruggermi” per farmi pensare che una poveretta come me non avrebbe trovato di meglio al di fuori di lui…ma con me non ha funzionato.

  6. 156
    fl53 -

    ciao a tutti e ciao a Tina ;)) ricambio l’immenso abbraccio e ti ringrazio di aver scritto cose sacrosante circa la scelta dell’aiuto. Una persona (psicologo,avvocato,prete,amico,ecc)può essere deleteria anche se ha una sfilza di titoli attaccati al muro.
    Ricomincio da 4 (scusa sono sparita, ma sono presissima e il tempo mi vola; non riesco a seguire LaD, ma se vuoi scrivimi a mremfmd@mail.com): E’ proprio come dici tu! la manipolazione ‘arriva a tal punto’ perché è un crescendo di assurdità, di meccanismi invischianti, una palude in cui affonda la ragionevolezza.Nella mia storia ci sono stati psicologi, consulenti, preti e avvocati incapaci: deleterio gruppetto di gatti-e-volpi cui io però davo retta, macerandomi in dubbi su di me, chiedendomi se ero un mostro, se sbagliavo tutto, sopportando ogni giorno sempre di più, cercando un colloquio impossibile con chi mi usava ormai una violenza tanto costante che per me era ‘normalità’:sofferenza elevatissima ed inutile..infine ho deciso di riprendermi la mia vita e il controllo su di me, ho scelto persone giuste cui chiedere aiuto,capaci di riconoscere e confermarmi la violenza subita.Questo non ha certo fatto diventare agnello un lupo, anzi. Lui ha intensificato le folli interpretazioni,ha manipolato e comprato i figli. Io ho smesso di cercare con lui un dialogo impossibile.Ho cambiato consulenti e avvocato(con uno giusto,donna,di gran cuore ed esperienza),scelto amici,inventato un’occupazione.Non vedo più i miei figli: è dolore,ma so che sto facendo per loro la cosa migliore..quando e se vorranno,vedranno che si può non farsi distruggere dalla violenza, e che la violenza è perdente. Un ‘lupo’ è lupo: malgrado la violenza subita,siamo comunque noi a dover cambiare e smettere di aspettarci dialogo,amore e sicurezze da un ‘lupo’ e invece svegliarci dall’incubo, riprenderci vita, dignità e rispetto … questa è vera eredità per i figli.Buona Pasqua

  7. 157
    ricomincio da 4 -

    Ricambio di cuore gli auguri di buona Pasqua a tutte voi, questa è la mia prima Pasqua da sola, senza i miei figli, e cerco di allontanare la tristezza facendo piccoli lavoretti, ma ho visto i miei figli felici di andare col padre che ora si mostra molto benevolo nei loro confronti, secondo me perchè ha paura della solitudine e perchè vuole dare loro la sua immagine di uomo equilibrato mentre la mamma, poveretta, piange sempre ed è esaurita…scusate la malignità, ma io di quest’uomo non mi posso fidare, e ora temo di vedere il male anche dove non c’è…intanto sono andata in un centro antiviolenza, lì mi sono sentita davvero capita, tra 1 settimana incontrerò una nuova psicologa, spero che mi aiuti davvero, là dove invece il terapeuta di coppia ha fallito, non prendendo nella giusta considerazione la mia situazione, facendo sorgere in me ancora più dubbi circa le mie responsabilità, cercando di tenermi legata a lui per continuare a collaborare in vista forse di una riappacificazione mentre io ora sto male solo a vederlo…ieri ho parlato con i miei genitori, mia mamma mi ha capita, anche se le ho dato un enorme dolore…già aveva intuito che il mio figlio maggiore avesse subìto rifiuti e maltrattamenti, forse però non immaginava in che clima vivessimo in casa, temo che anche lei mi abbia ritenuta in parte responsabile.
    Però sono fiduciosa, non credo nei miracoli, ma in quella grande forza interiore che noi donne siamo capaci di tirare fuori nei momenti di disperazione. Lo auguro a me stessa e a tutte le donne che, come me, si trovano ancora invischiate nella confusione mentale che questi uomini, bambini mai cresciuti, hanno generato in noi.
    L’ Amore, è tutt’altra cosa….Auguri a tutte.

  8. 158
    Layla -

    Sto vivendo l’inferno. Sono una d quelle donne che avevano il destino segnato. Ho scoperto da poco di essere vittima di violenza psicologica nn solo da parte di mio marito ma anche da parte d mia madre. Non avevo mai saputo dare un nome a questo senso d frustrazione, stordimento, anestesia paralizzante che hanno sempre caratterizzato la mia vita. Da ragazzina ricordo una madre che io amavo tanto ma che usava questo mio amore per lei per pretendere che la mia vita non fosse mia ma sua. Ha sempre fatto leva sui miei sensi di colpa e quando sbagliavo in qualcosa mi diceva frasi orrende: “sei la figlia che non avrei mai voluto avere”; sei incapace di intendere e di volere”; “ti devo salvare da te stessa” e tanto altro ancora… Le mie scelte nn sono mai state mie…ora ricordo che quando esprimevo un desiderio, comunicavo un’ambizione ero sempre lì pronta a domandarmi se le mie parole potessero gratificare mia madre. Se lei potesse essere orgogliosa di me.Non appena esprimevo desideri che lei non approvava con il suo viso disgustato mi comunicava che era delusa da me.
    Alla fine un matrimonio sbagliato con un uomo che piaceva a lei ma nn a me. Dopo 11 anni d matrimonio e 2 bimbi e dopo una forte crisi ansioso depressiva decido d separarmi da questo uomo che, tacitamente d’accordo con mia madre, ha continuato il suo gioco perverso e malato. Da tutti dovevo essere considerata una bella mocciosetta che nn cresceva mai, incapace d essere autonoma e per questo sempre scortata dal marito. Mai andata in banca o a pagare una bolletta, Mai ho potuto gestire un euro dei soldi guadagnati anche da me nell’azienda d famiglia.Mai stata retribuita per il mio lavoro e mai ho avuto un conto bancario personale ( e ora che ho chiesto la separazione mio marito ha prosciugato il conto cointestato in cui c’erano i soldi del mio lavoro). Ho la patente ma nn ho mai potuto avere una mia auto. I tabulati telefonici del mio cellulare sempre controllati da lui. Non potevo avere amiche con cui avere frequntazioni fisse: tutte le mie amiche nn andavano bene. Mi sono allontanata da tutti.Dice ancora che sono stupida, che nn capisco nulla della vita pratica, che non sono in grado di vivere da sola e che ispiro solo sesso percio’ mai nessuno mi prenderà sul serio nemmeno in campo lavorativo.
    Ora il problema è che da quando ho avviato la separazione, mio marito e mia madre mi stanno massacrando. Mia madre mi ha abbandonato nelle sue grinfie e ogni tanto mi chiama per dirmi che sono una malat

  9. 159
    ely -

    Ciao a tutte, sono disperata, distrutta, annientata….Vittima di violenza psicologica ormai da diversi anni, un matrimonio da oltre 16 anni 2 figli di 16 e 10 anni e tanta, tanta amarezza…..Mi sono rivista in ogni storia che ho letto, chiaramente anche io vengo etichettata come una “pazza”, una che urla sempre, che non potevo trovare altro che lui nella vita, che io sono un errore dopo nl’altro….Credevo cambiasse ogn i volta che ho preso la porta, ogni volta che sono andata in un centro antiviolenza (3) e non ho mai avuto il coraggio di denunciare…per i figli….Che non vogliono questa separazione, il padre non fa altro che interpellare il figlio maggiore dicendogli di intervenire per non farmi uscire da casa, attribuendomi la “colpa” di non voler andare avanti…..Aiuto, ho bisogno di aiuto…..Sostiene che io sono la causa di ogni situazione in cui lui mi urla e mi dice cose cattive, che io ho la colpa di tutto e che mi devo vergognare se sono andata in centri antiviolenza, figuriamoci se sapesse che ho scritto tutto questo…..

  10. 160
    cucciola -

    ciao a tutte,purtroppo anch’io sto passando un momento cosi e non so quanto sia giusto.ho letto che la violenza psicologica non è riconosciuta dalla legge,che schifo!!!mi dispiace tantissimo per tutte voi,almeno adesso so che non sono l’unica

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