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Perché credo che l’80% dei forum sia una perdita di tempo

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Vorrei conoscere la vs. opinione a proposito dell’utilità o meno di molti forum e newsgroup, e vorrei dire la mia.

Io credo che almeno l’80% dei forum che si trovano in rete siano inutili, e spesso pericolosi. Mi spiego meglio. Ci sono forum che sono senz’altro utili. Ad esempio quelli medici specialistici, dove gli utenti possono trovare risposte (che magari possono salvare loro la vita) da molti esperti, e da altri utenti che possono parlare della loro esperienza, con malattie e/o terapie, ospedali, ecc. Un padre salvò la vita del figlioletto di 2-3 anni (che aveva un neuroblastoma, un tumore alla retina) perché qualcuno in rete gli fece notare che l’ombra bianca che si vedeva nella foto e nel riflesso nell’occhio del bimbo poteva nascondere quella malattia, mentre l’oculista dell’ospedale cui si era rivolto aveva detto che tutto andava bene.

Ma anche i forum “tecnici”, dove si possono ottenere risposte da esperti su problemi specifici, uno tra tutti i problemi col computer (virus, difetti di funzionamento, problemi nell’utilizzo di nuovi programmi, ecc.), sono sicuramente validi . Ovviamente questi forum sono utili e preziosi, e nessuno li discute. Anche questo forum – a ben vedere – è utile , perché gli utenti di solito sottopongono qui i loro problemi SPECIFICI.

Invece sono sempre più scettico sull’utilità dei forum o NG “generici”, quelli ad esempio che si trovano sulle pagine online dei giornali, o quelli rivolti ad appassionati di un certo tema (es. sportivi), o quelli dei blog di scrittori, giornalisti, ecc., dove si parla di mille argomenti d’attualità o di cronaca.

Li reputo enormemente pericolosi (credo sia davvero la parola giusta), e sconsiglio chiunque dal frequentarli.

In 16-17 anni da quando navigo in rete, ho SEMPRE avuto pessime esperienze da questo genere di forum. Normalmente li riconosci perché trovi sempre un gruppo di utenti (sempre gli stessi!) che ci hanno messo le radici da anni (e magari scopri che hanno postato 3 milioni di post, e hanno decorazioni tipo: “utente Maximus” , o 6 stellette, più del generale Eisenhower dopo la vittoria nella II Guerra Mondiale), e postano da mattino a sera.

Di solito hanno il loro gruppo scelto di “amici” con cui chattano instancabili, e tendono ad escludere gli altri. Ma anche quando trovi gente che interviene nei blog di giornali, giornalisti o scrittori, ecc., a me è sempre capitato di avere pessime esperienze. Capita magari di trovare utenti che scrivono commenti interessanti, e magari all’inizio scambi volentieri post con loro. Però poi finisce sempre che qualcuno si mette a provocare, o ad offendere senza motivo, o a fraintendere ciò che uno scrive, ecc.

Quindi poi capisci che è meglio lasciar perdere, oppure l’alternativa è litigare, anche perché capita di frequente che l’anonimato e la distanza favoriscano i toni arroganti, o aggressivi, o i veri e propri insulti.

Quindi anche le persone che all’inizio ti erano sembrate “interessanti”, poi a un certo punto in rete sembra facciano tutto per tirare fuori il peggio di sé, prima o poi succede sempre, ho notato.

Il problema è che mentre negli incontri della vita reale, vis-à-vis, è molto più facile capirsi ed interagire, perché vedi la persona, i suoi gesti, il tono della voce, le espressioni del viso, ecc., in rete manca del tutto l’interazione fisica, le persone sembrano solo “parole sullo schermo”, e spesso per ragioni di tempo si leggono i loro messaggi distrattamente e velocemente, saltandoli in più punti, e ciò aumenta il rischio di incomprensioni.

Ancor peggio accade quando provi a scambiare in rete messaggi con persone che conoscevi GIA’ nella vita reale.

A me è capitato di rompere rapporti cordiali, o d’amicizia, con persone che frequentavano il mio stesso ambiente sportivo una decina d’anni fa, perché alcune di loro intervenivano anche in un newsgroup, in cui postavo anch’io. E però mentre dal vivo, parlando con loro faccia a faccia, erano cortesi, educate, gradevoli, in rete queste persone si mettevano a provocare, erano sgarbate, aggressive, polemiche, litigiose, non di rado anche offensive. Era davvero sgradevole e deprimente vedere come questi forum e gli scambi d’opinione online tirassero fuori il PEGGIO di loro (salvo rare eccezioni).

Insomma, per farla breve, io credo che l’80% dei forum che si vedono in giro sia pericoloso. Spingono la gente a sprecare un’infinità di tempo (perché scrivere porta via tempo come ben sappiamo) in discussioni lunghe, estenuanti, con persone con cui poi immancabilmente nasceranno incomprensioni e litigi, perché purtroppo i messaggi scambiati online favoriscono le incomprensioni, i malintesi, e tirano fuori il peggio delle persone.

Io sono convinto che una delle massime più vere sia quella citata dal regista Ermanno Olmi in un suo film (“Centochiodi”): “Tutti i libri del mondo non valgono quanto un caffè al bar con un amico”.

E’ un paradosso, ovviamente, perché i libri sono necessari. Anche perché se non leggi un libro, e rimani analfabeta, poi non avrai nemmeno un lavoro con cui pagarti il caffè con l’amico!

Tuttavia l’aforisma vuole significare che le conoscenze solo teoriche, libresche, e oggi “virtuali” e a distanza attraverso la rete ed internet (che  accentua la solitudine delle persone e le  trasforma in parole sopra lo schermo di un pc), non valgono quanto la conoscenza  delle persone in carne ed ossa, e l’interazione DIRETTA vis-à-vis con loro .

Di persona è mille volte più facile capirsi e comunicare, e soprattutto trasmettere emozioni, idee e sentimenti VERI. Lo scambio di messaggi online è invece molto insidioso, e non favorisce affatto la comprensione e la vera amicizia, o il vero dialogo costruttivo.

Ma mi piacerebbe conoscere le esperienze di altri a questo proposito…

Lettera pubblicata il 4 Luglio 2016. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 41 commenti

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  1. 41
    D-Ego -

    iosonoio

    Guarda, che la realtà è come la matematica, mai “soggettiva”, soggettive sono solo le convenienze di tutti quelli che la deviano per vivacchiare ciascuno a modo proprio, perchè altrimenti oltre che ritrovarsi unanimi in web potrebbero tagliare molte cose inutili e costose dalla loro vita, e vedi come crolla la demoniocrazia degli oppiati consumisti consumati, nemmeno c’è bisogno delle sommosse popolari di piazza.

    Gnorri, eh?

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