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Credere nel destino

Ho 24 anni. Non ho mai avuto un amico. Sono fermamente convinta che non sono io a deciderlo, ma che sia scritto così. Se lo sentissi dire da un altro, gli direi che ha il dono della scelta, che può cambiare le cose. Ma nel mio caso sono fermamente convinta che io non debba avere amici,  come se “Dio” volesse farmi vivere una vita in solitudine. Credo che tutti gli altri abbiano scelta, ma che io sia destinata a vivere la mia vita in completa solitudine,  bramando l’amicizia. Se un altro raccontasse la mia storia,  gli direi che la ragione per cui non riesce a fare amicizia è perché non ci prova, perché la timidezza e l’essere stata tradita dalle persone ti ha bloccata. Però nel mio caso io credo veramente che ci sia qualcuno là in alto che abbia deciso che io non debba conoscere l’amicizia.  Come uscirne? Non voglio piangermi addosso. 

Lettera pubblicata il 30 Gennaio 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Yog -

    Ti consiglio di cambiare prospettiva perchè la micizia va vissuta con amore; evidentemente ti manca l’entusiasmo perché i felini non piacciono. Ti capisco perché per le 24-enni oggi è molto più difficile trovare un bravo micio perché un tempo si poteva scegliere solo tra soriani e siamesi. Ti dico che spesso e volentieri mi capita di avere tra le mie micizie anche ragdoll e blu di russia, ma in cuor mio spero di non avere altro che ottimi europei.

  2. 2
    Rossella -

    Ci sono cose che non comprendiamo. Io, ad esempio ho avuto tantissimi amici… ma amici-compagni, nel senso che trascorrevamo del tempo insieme, ci frequentavamo. Finita la stagione (delle vacanze, della scuola, ecc.) ci perdevamo di vista… ad oggi potrebbe sembrare che io non abbia mai visto né sentito nessuno, invece non è così. In questo senso ci sono cose che non comprendiamo… poi è chiaro che crescendo perdi proprio il desiderio di metterti in gioco perché c’è tanta invidia. Tendi a cercare un tuo equilibrio, non hai più voglia di dipendere dalla vita degli altri e tante piccole cose non ti strappano neanche un sorriso. Il giorno che troverò una mia sistemazione continuerò a dedicarmi solo alla famiglia perché ho sempre patito la mancanza di sincerità. Per il mio carattere rimpiango di non essere cresciuta in un epoca in cui non era concesso neanche mettere il naso fuori dalla porta di casa. I genitori sapevano bene che saresti andata incontro all’impossibile. Per cosa poi? Non c’è più bella cosa che incontrare un uomo che ti rispetta e vivere serenamente a casa tua. Tanto la vita non risparmia niente a nessuno… se ai tuoi problemi devi aggiungere anche la fantasia della gente, direi che fai prima a guardarti le tue cose. L’amicizia è un dono.

  3. 3
    nevealsole -

    Apprezzo moltissimo l’intervento di Rossella. I rapporti più solidi sono quelli “istituzionalizzati” all’interno della famiglia. Al di fuori, trovi tante stranezze e situazioni che non ti conviene neanche risolvere, dato che ognuno poi va per la sua strada. Questo è l’amicizia: dura fin che dura senza incentivi a farla sopravvivere. Anche il più forte dei rapporti necessita di un collante “giuridico”. Mi rendo conto che sia una visione estremamente realista, al limite del cinismo, ma io la penso così, e crescendo mi rendo conto come Rossella dice che sarei stata meglio in un’epoca in cui i genitori non ti facevano uscire di casa, perché effettivamente all’infuori della famiglia vedo attualmente zero certezze. Fuori dalla porta di casa c’è tutto e non c’è niente. Comunque non credo nel destino e, scusami, crederci significa già di per sé rinunciare a migliorare la propria situazione. Io dico: sono ben contenta se avrò amici, ma di certo non vado in giro sperando di farmi amica una persona alla fermata dell’autobus. Ci sono incontri fortunati e altri no, ma si tratta di causalità, in cui l’uomo è incluso come numero e non come essere vivente (crediamo nel destino perché non accettiamo di essere numeri).

  4. 4
    rossana -

    Nevealsole,
    concordo con quanto hai scritto. trovo spesso nei commenti di Rossella molto equilibrio e molto buon senso. quasi sempre le sue considerazioni si esplicano alcuni gradini al di sopra del tema su cui si esprime ma con un minimo di concentrazione non è difficile coglierne il nesso di collegamento.

  5. 5
    rossana -

    Flora,
    se vuoi uscire dall’isolamento, per me non c’è che una possibilità: provare a infrangere la campana di vetro in cui ti senti imprigionata, provarci e poi ancora provarci.

    con pazienza, costanza e coraggio, se non miri troppo in alto, prima o poi ce la farai ad ottenere la compagnia che desideri!

  6. 6
    Ernè -

    Il destino mescola le nostre carte, sta a noi giocarcele. Io ci credo.

  7. 7
    Lux79 -

    Sei vuoi degli amici devi semplicemente non essere più te stessa. Cerca di sorridere sempre anche quando dentro stai male, fai complimenti anche quando vuoi fare critiche, fai la generosa anche quando vorresti dare calci, metti like o commenta (virtualmente parlando) foto/post di conoscenti senza tanto stare a guardare il contenuto…. Ecco, solo così vedrai che sarai presto circondata da persone. Oggigiorno essere sensibili, avere una opinione, avere un problema, é un difetto che allontana le persone! Guardati intorno: principalmente sono le persone più superficiali ad essere circondate da “amici” e ad essere felici! L’amicizia, quella con la A maiuscola oggigiorno é cosa rara!

  8. 8
    maria grazia -

    Lux79
    facendo quello che tu suggerisci non si trovano degli AMICI, ma dei GREGARI. che è una cosa diversa dall’ AMICIZIA. e mi pare che a flora interessi quest’ ultima.

  9. 9
    Golem -

    Lux79
    facendo quello che tu suggerisci non si trovano degli AMICI, ma dei GREGARI. che è una cosa diversa dall’ AMICIZIA. e mi pare che a flora interessi quest’ ultima.
    (Non potevo aggiungere altro.)

  10. 10
    Lux79 -

    Ero sarcastico. Se non realista.
    Puoi incontrare persone dove studi, lavori, ti alleni, ma secondo me le amicizie importanti sono quelle che spontaneamente crei da bambino e con cui cresci: crescere insieme ad altre persone é il segreto. Cresci ed impari a riconoscere chi condivide con te e vive come te certe esperienze. Crescendo insieme si rafforzano i sentimenti d’affetto, la stima e il rispetto. Non è impossibile conoscere persone da adulti e formati caratterialmente, ma non è che devi puntare all’amicizia. Conosci, condividi e basta. Poi se con una certa persona continui a condividere, a rapportarti, a frequentarti, ben venga. Ma adesso la vera amicizia o l’amore vero, sono difficilissimi da trovare perché è un mondo basato sulla superficialità, l’avere o l’apparire più che l’essere. L’egocentrismo oggi vince sull’altruismo e la condivisione.

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