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Il coraggio di dire la verità alla persona che amo

di lory1208

Ciao a tutti,
Non è la prima volta che scrivo qua, sono passati 2 anni dall’ultima volta che ho voluto dire al mio ragazzo un segreto che avevo. Ho aspettato e ho cercato “il momento giusto” ma ho capito che non esiste il momento giusto.
Dopo quasi 4 anni di relazione, ho trovato il coraggio di confessare al mio compagno che ho una figlia.
Una parte della mia vita che non avevo mai condiviso, per paura. Temevo che, se lo avesse saputo subito, mi avrebbe giudicata o lasciata.
Non volevo perderlo prima che potesse davvero conoscermi per come sono.
Quando gliel’ho detto, è rimasto scioccato. Mi ha fatto qualche domanda, ha ascoltato, poi ha detto che aveva bisogno di tempo per riflettere. Mi ha anche detto che non dovevo andarmene. Ma dopo quel giorno, il suo silenzio è diventato totale.
Io gli ho scritto con sincerità, spiegando da dove veniva la mia paura.
Che non era mancanza di amore, ma il suo esatto opposto.
Lui mi ha risposto solo con dolore: “Come hai potuto tenermi nascosta una cosa così per 4 anni?”
Non ha più voluto parlarne.
Così, ho scritto una lettera. Non per convincerlo, ma per lasciargli tutto quello che avevo dentro. La dedico anche qui, perché magari c’è qualcuno che si è trovato nella mia stessa posizione.

La lettera per lui:

Ho scritto qualcosa che sento il bisogno di dirti. Non per farti cambiare idea, ma solo per spiegarti fino in fondo quello che sento. Se e quando te la sentirai, ti chiedo solo di leggerlo col cuore, non con la rabbia

Se c’è una cosa su cui non ho mai mentito, è quello che provo per te.
La mia paura non nasceva dal non amarti… ma dal fatto che ti amavo troppo. Così tanto da temere che la verità potesse spaventarti, potesse farti allontanare da me prima ancora che potessi mostrarti davvero chi sono.
Forse per te è difficile da accettare. E se credi che chi ama non nasconda nulla, lo capisco, e rispetto il tuo pensiero.
Ma io sono fatta così… non perfetta, non sempre forte. Sono umana. E sì, ho avuto paura.
Non sono fiera di come ho gestito le cose, ma una cosa non la metto mai in discussione: il mio amore per te è stato reale, ogni singolo giorno.
Ti ho scelto anche mentre dentro di me lottavo con quella parte che non riuscivo ancora a condividere.
E se oggi sono qui, è perché non voglio più nascondermi.
So che rischio di perderti e fa male, ma ho scelto di essere vera. Di mostrarti tutto, anche quello che avevo paura di far vedere. Perché ti amo.
So che la fiducia si è incrinata, e che forse niente sarà più come prima.
Ma quello che abbiamo vissuto non era una bugia. Non ho mai costruito una vita falsa con te. Ti ho nascosto una parte per paura… ma tutto il resto era sinceramente nostro.
Se hai bisogno di tempo, o se senti che non riesci a superarlo, lo accetterò.
Ma ti chiedo solo una cosa: non cancellare il nostro amore come se fosse stato finto. Perché io non ho mai finto, nemmeno per un istante.
Non credo di averti mai ringraziato abbastanza per tutto quello che mi hai regalato in questi anni.
Per aver reso le mie giornate più luminose, per avermi tirato su il morale e per tutte le piccole cose che significano tanto per me.
Ho trovato rifugio negli occhi di qualcuno che sentivo casa in questi 4 anni.
Ho avuto qualcuno che voleva tornare a casa subito quando staccava dal lavoro. Hai fatto diventare le giornate ordinarie, straordinarie.
Ho conosciuto la tua famiglia e ho capito cosa volevo costruire io.
Voglio una famiglia come la vostra, che sa accettare le difficoltà, accoglie tutti come se ne facessero già parte.
Mi mancherà Tommy, Claudio, Valeria, i tuoi genitori e non per meno importanza, Luna.
Sei stato un amore che non pensavo di meritare, e la mia vita è migliore grazie a te.
Non ti chiedo di restare a tutti i costi, solo di sapere che hai lasciato un segno importante nel mio cuore. Per me la parola mi manchi, avrà sempre un significato speciale.
Ti ricordi la prima volta che mi dicesti: “quando ti dirò che mi manchi, saprai che qualcosa è cambiato in me e che sei diventata importante”.
La mia fragilità non cancella ciò che provo. Racconta solo che sono umana, e che ho sbagliato. Ma adesso sto cercando di rimediare, anche sapendo che potresti scegliere di non restare.
Non posso costringerti a fidarti o a credermi.
Ma se non riesci a vedere che dietro quell’errore c’era solo paura — e non una bugia pensata per ferirti — allora forse non sei pronto ad amare anche le parti più fragili di me.
Ti auguro una vita piena d’amore come l’amore che hai dato tu a me.
Spero che un giorno, guarderai indietro alla nostra storia come parte di un viaggio. Non mi pento di niente, perché le cose che ti ho detto sono state vere, sentite dal mio cuore. Purtroppo ho sbagliato, ne sto pagando le conseguenze, ma per la prima volta ho capito, che le cose vere sono più belle da amare, perché nascondono le nostre imperfezioni, e sono belle proprio quelle che ci rendono unici.
Tu sei stato l’eccezione che mi ha fatto dubitare di ciò che ero,ma che mi ha fatto amore ciò che sono. Solo un anima gemella ha il potere di fare una cosa così forte.
Sei stato l’amore che non ho mai avuto, quello che ho sempre cercato… e quello che, nonostante tutto, continuo a volere.

Ti amerò per sempre,
Marghe

L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lory1208.

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Categorie: - Amore - Relazioni

7 commenti

  • 1
    Cogitoergosum -

    Eh vabbè mettiamoci anche dal punto di vista del tuo compagno, però. Può essersi innescato un meccanismo di senso di colpa del tipo “a causa mia, la donna che AMO, ha rinunciato o messo da parte la propria figlia” questo é il pensiero che secondo me é scattato, istantaneo nel momento in cui gli hai detto di avere una figlia. L’altro pensiero é “dice di amarmi, di amarmi tanto però non mi ha dato la fiducia corrispondente a questo amore dichiarato, sui fatti non ha fiducia in me”. Non potete uscirne da soli, perché questo può minare la base della relazione. É anche comprensibile, dal suo punto di vista essere deluso, per la mancanza di fiducia e dopo ben 4 anni, in cui si pensa di conoscere una persona venire a sapere questa cosa. Potrebbe sembrare anche, che tu sia abbastanza egoista, ovvero che volessi privilegiare la relazione, mettendo al secondo posto tua figlia, potrebbe anche pensare questo. In ogni caso essendo che hai chiesto un parere, ti ho concesso la sincerità

  • 2
    Cogitoergosum -

    … di pensiero e tengo a precisare che nessuno può giudicare o biasimare quello che é successo, però so cosa significa cercare di farsi carico del punto di vista degli altri, per cercare di risolvere situazioni gravi familiari.

  • 3
    rossana -

    Cara Lory,
    questa volta il tuo scritto nulla chiede agli utenti del sito. Sembra esprimere soltanto uno sfogo al dolore che provi e il fortissimo desiderio di essere compresa, soprattutto da chi tanto ami.

    Ti auguro di tutto cuore che con il tempo il tuo compagno possa superare questa tua grande debolezza e la carenza di fiducia nei suoi confronti.

    Ma ti auguro anche di smettere di considerare la nascita di una creatura un errore. Se si accetta di mettere al mondo figli e si decide di non allontanarli dalla propria vita, questi non potranno che farne parte per sempre.

    È vero che “non esiste il momento giusto” per questo tipo di condivisioni ma un figlio al seguito resta un importante aspetto da non sottovalutare nell’instaurare un rapporto di coppia.

    Scusa la franchezza, che un po’ mi colpevolizza non avendo abbastanza nozioni per meglio calibrare l’attenzione alla situazione.

    Un abbraccio.

  • 4
    MisterT -

    Non si puo nascondere una cosa come questa per ben 4 anni hai sbagliato..dovevi dirglielo subito..poi sarebbe da capire come ha fatto lui a non accorgersi che avevi un altra persona nella tua vita a cui badare dato che accudire una figlia toglie un sacco di tempo e non é un sopramobile che puoi semplicemente mettere da parte quando ti fa comodo..purtroppo mi sa che ti lasciarà non perche hai una figlia ma perche glielo hai mascosto perche cosi tanto tempo e ripeto lui si sentirà veramente un cretino per non essersi accorto della cosa.

  • 5
    rossana -

    Lory,
    secondo me, più che il “momento giusto”, nei casi come il tuo si tratta di avere la fortuna d’incontrare la “persona giusta”. Quella cioè capace di accogliere senza distinzioni.

    Non è che hai atteso tanto a lungo a rivelare di avere una figlia perché intuivi che non sarebbe stata accettata come avresti desiderato?

    In tal caso, sapevi da tempo che la relazione non avrebbe potuto proseguire e ne hai preso, quasi rubandolo, il meglio che potevi, il più a lungo possibile.

    Magari non è nella tua reticenza l’intoppo quanto nella tipologia di persona in cui hai trovato amore.

  • 6
    Max -

    Ciao Lory, mi spiace essere un po’ severo, perché il mio motto sarebbe: Chi sono io per giudicare? ma purtroppo questa volta non posso proprio farne a meno. Un figlio non è un particolare da poco e può essere magari nascosto se quella in cui si è coinvolti è un’avventura o comunque una relazione occasionale. Ma un rapporto qual era il tuo, durato per ben 4 anni, con conoscenza della famiglia dell’altro e con tutti i crismi dell’ufficialità e della serietà avrebbe richiesto maggiore sincerità e un’assai più tempestiva condivisione col partner di un elemento così importante. Per cui, se lui c’è rimasto male, temo sia più che da capirsi. Sono convinto che tu non abbia agito in malafede e per questo ti auguro che lo stallo in cui vi trovate possa essere superato ma d’ora innanzi mi permetto suggerirti di mettere al bando le paure e le insicurezze e di agire con trasparenza su questo come su qualsiasi altro punto, soprattutto se la relazione con lui vuol essere di un certo spessore.

  • 7
    maria grazia -

    “non è un particolare da poco e può essere magari nascosto se quella in cui si è coinvolti è un’avventura o comunque una relazione occasionale.”

    Max, ottima osservazione. Il riporre cieca fiducia nell’altro e il mettersi completamente a nudo abbattendo i nostri NATURALI confini, deve o dovrebbe presupporre una conoscenza reciproca approfondita, che richiede necessariamente una frequentazione protratta nel tempo. Frequentazione la quale dovrebbe avere come scopo la costruzione di un legame duraturo a livello profondo, e non semplice divertimento tra le lenzuola. Qualunque forzatura adoperata per accedere agli aspetti più intimi della vita dell’altro rapidamente e senza averne titolo, è semplicemente una VIOLAZIONE.

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