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I contatori elettronici ENEL ci fanno pagare fino al 33% in più

di lipsia
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1.553 commenti

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  • 391
    Stefano Z -

    Riscontri oggettivi sulle letture???
    Parlavamo di “telestione” da remoto e non con sonda in loco!

    Ripeto che ho letto i consumi per 20 gg. consecutivi e per 3 volte al giorno, giorni pari e dispari, maggior consumo nei pari e basso/nullo in quelli dispari, risultato=stessi consumi!
    Invece il 21° giorno è ritornato tutto alla normalità!

    Non ho ancora sentito nessuno che mi riscontri questo fatto.

    RIngrazio e saluto tutti.

  • 392
    nico -

    buonasera a tutti, sono un ex installatore di contatori bianchi quelli carini!:) sapete quanti di quei cosi ho montato? in media 28 al giorno e ho guadagnato una schifezza! a parte questa premessa, vi dico cosa ci sta in quell’affare cinese che si chiama contatore: un magnetotermico controllato, un display, una basetta col circuito e cosa importante il fusibile che poi non è un vero e proprio fusibile ma lo chiamavano così, chiamarlo semplicemente tappo no e!? la differenza tra contatore vecchio e nuovo, consiste nel fatto che, come qualcuno ha precisato prima, il nuovo è elettronico e i controlli sull’energia prelevato sono precisi al 99%, quello vecchio invece aveva una precisione che variava da 85 a 93 %. in piu il nuovo ha una funzione particolare, quando superi per un certo tempo la potenza fornita di 3,3kw lui scatta, ebbene si per chi non lo sapesse i nuovi contatori erogano 3,3kw(se superi la potenza del 40% il distacco è immediato, del 20% qualche minuto e del 10% se ricordo bene una 20ina di minuti). quelli vecchi arrivavano a farti prelevare anche 3,8 senza staccare. adesso vi spiego dove sta il trucco, prendiamo per esempio uno scaldabagno che ha una resistenza da 2000w a 220v ha un consumo di 9,09 Ampere, se invece enel ci fornisce sulle linee una tensione di 208v abbiamo un consumo di 9,61 Ampere che in rapporto allo standard di funzionamento è come se stessimo consumando 2115,38 quindi il nostro scaldino ci consuma 115w in piu rispetto al normale. una cosa molto utile a tutti voi e ad alcuni installatori, quando montate il magnetotermico differenziale(il salvavita che non serve solo a quello ma anche a vedere se in casa abbiamo delle dispersioni e quindi corrente consumata a casaccio), posizionatelo il più vicino possibile all’appartamento altrimenti non funziona. saluti a tutti

  • 393
    Roberto -

    X nico
    Per la prima parte concordo con te.
    Per la seconda parte discordo con te. I nuovi contatori elettronici non scattano ad un certo valore di corrente che attraversa l’interruttore, ma scattano ad un certo valore della potenza assorbita. La differenza è fondamentale. Nel tuo esempio lasci intendere che se la tensione è più piccola assorbi più corrente e ti avvicini al limite dello scatto. Questo è completamente falso, visto che se la tensione è più piccola nella resistenza del tuo scaldabagno circolerà meno corrente (la resistenza di uno scaldabagno è un carico completamente resistivo, per cui se la tensione è più piccola la corrente è più piccola – legge di Ohm – e la potenza assorbita è più piccola). Comunque il nuovo contatore elettronico interviene solo se superi una certa potenza assorbita, indipendentemente dalla corrente e dalla tensione che sono presenti per generarla.
    Altro grosso errore è quando dici che il “salvavita” va installato il più vicino possibile all’appartamento altrimenti non funziona. La realtà è proprio l’inverso. Lo devi insatallarre il più vicino possibile al contatore per poter verificare anche il cavo che dal contatore arriva all’appartamento. Se lo colleghi dove dici te, la montante con cosa la controlli? Tieni presente che il differenziale funziona in base alla differenza istantanea delle correnti circolanti. Studia.

  • 394
    nico -

    x roberto
    il mio problema è stato sempre la teoria, avevo 4 in questa materia. in pratica però, ero il piu bravo di tutto l’istituto, e alcuni dei miei progetti sono ancora li, tipo il contatore sezionato quando fai l’esame per la CEI EN 50110 i LAVORI SOTTO TENSIONE. ho studiato un po per la laurea, se ricordo bene, l’Interruttore differenziale, è un dispositivo di protezione che determina l’interruzione automatica dell’alimentazione qualora rilevi il passaggio di una corrente verso terra superiore ad una data soglia. La soglia prende il nome di corrente differenziale nominale di intervento e viene indicata con Idn; valori tipici di Idn sono: 10mA, 30mA, 100mA, 300mA e 500mA. Esiste poi un parametro, detto corrente differenziale nominale di NON intervento e indicato con Idno, al di sotto del quale è garantita la continuità dell’alimentazione. Solitamente Idno è pari alla metà di Idn e il coordinamento della Idn e della Idno di diversi interruttori differenziali collegati in serie è utilizzato per la selettività fra gli stessi, che garantisce la continuità di servizio in rami del circuito non interessati dal guasto(teoricamente volevo dire questo
    Illusto il funzionamento del differenziale per il caso di un interruttore bipolare( carico monofase ) che è costituito, in ultima analisi, da un toroide, tre bobine e uno sganciatore, a sua volta costituito da un relé di sgancio e da un meccanismo di apertura : a ciascun conduttore che va verso il carico è collegata in serie una bobina ed entrambe le bobine sono avvolte su uno stesso toroide; vi è poi una terza bobina collegata al relé di sgancio: finché le correnti sui due conduttori del carico sono identiche i campi magnetici generati sono uguali e contrari e il flusso magnetico circolante nel toroide è nullo. Quando vi è una differenza fra le due correnti, sul toroide circola un flusso magnetico, che a sua volta induce una forza elettromotrice sulla bobina del relé e lo sgancia. se vuoi continuo…

  • 395
    Pietro da Firenze -

    X Roberto

    Ok. Grazie per la tua risposta e obbiettività sugli argomenti trattati. Per quanto riguarda l’effettiva misura dlla potenza lo so che il metodo indicato è un po’ artigianale e la misura non molto precisa, è solo che non volevo entrare troppo nel dettaglio su errori di insersione degli strumenti, precisione, accuratezza ecc. ( lavoro in un’azienda di elettronica, siamo a ISO 9000 … e quindi di tarature, verifiche ecc. ne ho le tasche piene …) Se utilizziamo strumenti di misura affidabili ( non certo il tester comprato alla COOP, con tutto il rispetto per esso) credo che otterremmo dei valori che non dovrebbero discostarsi troppo dal valore indicato sul contatore, nel senso che se ho un carico puramente resistivo da 500 W , sul contatore mi dovrei aspettare tale valore. Nel caso dei valori letti con gli struementi dovrei avere valori intorno ai 500 W , se il risultato fosse estremamente diverso (esem. 300 o 800 W) o gli strumenti utilizzati sono da buttare o il contatore sbaglia … un tecnico specializzato potrebbe risolvere il dubbio.

    x Blux
    Ricordo che nei vecchi contatori a roltella una volta staccato il magnetotermico a valle del contatore la rotella rimenva ferma… inoltre non suggerirei di far inserire un contatore a monte di quello di Enel , perchè oltre a non esserci protezioni locali sarebbe come manomettere il contatore…

    x Pietro Biondi in risposta al post 381.
    Diciamo che sono “vecchio” tanto da sapere alcune delle manfrinate ( alcune vere altre solo leggende metropolitane) sui vecchi contatori, vedi utilizzo di pellicola fotografica…,foro laterale sul coperchio ecc…
    In generale comunque deve dire che alcuni dubbi possono essere discussi e oggettivamente provati altri rimangono solo dubbi
    L’argomento iniziale per cui ero però entrato in questo blog era che il fornitore dei servizi, per un motivo o un altro, non utilizza sempre la lettura effettiva del contatore inviata dal distributore.

    Buona giornata

  • 396
    Blux -

    Pietro da Firenze, ricordi bene, bravo, ma non capisco la tua precisazione sulla rotellina, e ancor meno sul contatore a monte. è una tua fantasia, io non ne ho mai parlato.
    Se non hai niente di utile da scrivere, fai riposare la tastiera.

  • 397
    Roberto -

    X nico
    Bravo hai declamato la tua lezioncina molto bene. Comunque non si consiglia mai di installare il “salvavita” in una posizione errata, (“posizionatelo il più vicino possibile all’appartamento altrimenti non funziona”.) altrimenti dimostri che la lezioncina l’hai imparata a memoria, ma non l’hai capita. Tutto qui. Le cose vanno capite, e visto che qui, meno che pochi, gli altri non sono tecnici in grado di sapere se quello che scrivi è giusto oppure è errato, cerca di scrivere cose corrette. Non potrò sempre correggerti. Comunque visto che sei un pò padrone della materia, perché scrivi quella bischerata dello scaldabagno?
    PS Nel mio tempo libero faccio ripetizioni di elettrotecnica.

  • 398
    Roberto -

    X Pietro da Firenze
    Hai ragione al 100%. Il mio problema è che non è facile capire chi è del mestiere (per cui si può permettere delle semplificazioni mirate) e chi non è del mestiere che potrebbe fare danno a se o agli altri. Visto che sei del mestiere, la prova che proponevi la puoi fare, visto che sei sicuramente in grado di interpretarne i risultati in modo corretto. Per gli altri direi di affidarsi ad un tecnico esperto di propria fiducia.
    Per la mia esperienza diretta ho visto tecnici che sono elettricisti e tecnici che sono “luciai”. Dalle mie parti il termine “luciaio” è un dispregiativo di elettricista.
    Hai ragione quando dici che spesso e volentieri il “trader” (il venditore della corrente elettrica) non acquista le letture dal distributore (il proprietario del contatore elettronico), per cui emette fatture presunte. Per chi ha questo problema do un consiglio. CAMBIATE TRADER.

  • 399
    nico -

    x roberto

    carissimo, ti posso garantire che in non poche situazioni mi sono ritrovato ad avere ragione nelle mie teorie se pur poco “teoriche”, scusa il gioco di parole! ho capito che ne capisci qualcosa come me, piu o meno, non son se hai mai eseguito lavori sotto tensione BT MT, e fuori tensione AT, io si! una dei lavori che ho eseguito e seguito il progetto è l’area nuova dell’areoporto di milano malpensa; l’illuminazione nelle gallerie dell’autostrada (A14), prima di rispondere e di farti grande davanti a tante persone che leggono i post, capisci bene chi hai di fronte, magari le lezioni potrei dartele io nelle ore libere che non ho! con questo non volevo offenderti, anzi non te la prendere a male. volevo solo specificare che il differenziale ha una curva di intervento e funziona solo a specifiche distanze, riportate nel relativo manuale di costruzione, se tu non lo hai mai letto o non ne sei a conoscenze allora dovresti studiare tu. poi non ho detto che la montante non si debba proteggere, volevo dire che se hai un grattacielo di 100 piani va bene che proteggi la montante a monte ma all’ultimo piano cosa proteggi? in base a questa risposta capiremo quanto ne capisci! saluti

  • 400
    Pietro da Firenze -

    X bluex

    Chiedo scusa per quanto detto sul contatore, mi sono accorto stamanai di aver letto male il post 387 in cui effettivamente dici di inserire il contatore a valle. Per la “rotellina” volevo dire che quando era presente questo sistema di misura se l’interruttore a valle del contatore era staccatto questa non girava e di conseguenza non veniva conteggiato nessun consumo. Adesso nei nuovi contatori è presente una parte di elettronica che (salvo non via sia una betteria tampone interna, cosa che dubito) è sempre attiva , anche con il magnetotermico staccato. Immagino che il consumo sia di pochi mA o addirittura uA, qualcuno questo micro consumo comunque lo dovrà pagare… o no ?
    Infine ti sarei grato se utilizzassi un atteggiamento più “amichevole”, nei confronti di chi partecipa al blog ( compreso me ), senza fare apprezzamenti fuori luogo, come ” .. se non hai niente di utile da scrivere, fai riposare la tastiera.” Io gradisco parlere, discutere e confrontarmi con gli altri senza giudicare !
    Ad esempio, ho avuto scambi di opinione con Roberto anche divergenti, ma con questo non mi sono mai permesso di criticarlo o dirgli di smettere di scrivere !!
    Spero tu abbia capito il senso della mia parteciapzione a questo blog, non ho nessuna pretesa di insegnare niente a nessuno ma solo di confrontare le mie opinioni con altri ! Ti ricordo che non tutti nascono già “imparati”. Grazie e buona giornata.

    X Roberto
    Dalle mie parti si usa il termine “tira fili” come dispregiativo di elettricista … poco tecnico e ti dico che ne ho conosciuti diversi.
    Per il cambio del trader come ti ho già detto in precedenza ho forti dubbi, comunque non è detto che poi lo faccia. Per ora aspetto la prossima fattura, seguendo le indicazioni datemi dll’ultimo consulente Enel con cui ho parlato. Poi si vedrà.
    Buona giornata.

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