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Comportamento scorretto di uno psicologo, come denunciare il fatto?

di feliz76
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Lettera pubblicata il 1 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 835 commenti

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  1. 501
    maria grazia -

    A chi ha vissuto la mia stessa situazione ( cioè aver a che fare con familiari e partners affetti da narcisismo patologico ) consiglio di documentarsi in rete su questo disturbo. Troverete moltissimo materiale prezioso ed esaustivo – e gratuitamente fruibile – al riguardo, e anche dei blog di auto aiuto dove chi non può permettersi un percorso psicoterapeutico mirato per riprendersi dallo stress della violenza psicologica troverà ascolto e sostegno da parte di chi non giudica e non colpevolizza la vittima ( un aspetto questo che è fondamentale ). Ci sono inoltre psicologi, psichiatri e criminologi molto preparati e in buona fede che trattano in modo opportuno questa materia, ma si possono contare sulle dita di una mano. Come tutti i professionisti DAVVERO competenti, del resto.

    Comunque si, anch’io ho in mente di espatriare.

    Un saluto.

  2. 502
    marc -

    Fino ad ora io ho attaccato i psicologi impreparati e disonesti, ma anche se la mia storia è stata negativa posso generalizzare e dire con assoluta certezza che tutti i psicologi sono disonesti e incompetenti? che prove evidenti potrei portare?
    Possibile che tutti sono migliorati perché hanno subito una specie di lavaggio del cervello?
    C’è la possibilità che questo non sia vero?
    Anche se mi faccio prendere dal rancore per questa categoria posso pensare di essere stato solo sfortunato ma che forse esistano psicologi seri?
    Se non ho questa certezza posso rimanere almeno con il dubbio?
    Le storie quì raccontate alcune anche raccapriccianti rappresentano una minimissima parte di chi si rivolge allo psicologo, non possono formare la verità secondo la quale tutti i psicologi sono disonesti e incompetenti.
    Non equivale a verità perché molti altri potrebbero sostenere che sono migliorati andando dallo psicologo quindi possiamo finire di giocare a questo tiro alla fune?
    Anche se stò andando fuori tema posso chiedere a chi si è rivolto a uno psicoterapeuta che tipi di miglioramenti ha riscontrato e in quanto tempo?
    Non siete obbligati a rispondere ma se rispondete ascolterò con estremo interesse. Nella vita non si finisce mai di imparare.

  3. 503
    angela -

    Maria grazia Golem parla di incompletezza riguardo la preparazione professionale degli psicologi/psicoterapeuti .

    Non è un caso che tu lamenti un’esperienza lacunosa anche tu e che consigli piuttosto blog e video on line che nomi di psicoterapeuti bravi. Non ne hai,non ne hai conosciuti,tu personalmente,come la stragrande maggioranza delle persone hai trovato piu informazioni utili e rispetto emotivo da articoli postati on line e video su youtube che da psicologi professionisti,anzi la tua esperienza narra che non hai ricevuto questo da loro.
    Perchè ? C’è qualcosa di gravemente lacunoso nella formazione o nell’approccio di questi “professionisti” se articoli e video trovati on line fanno il lavoro che loro dovrebbero fare in quanto professionisti del settore ma non sembrano esserne capaci,oppure alcune personalità psicologiche non devoo essere avviate a questa professione ?
    Non si può dire che “il paziente ha un incompletezza che non gli permette di capire quello che fa il professionista ” quando nella realtà dei fatti il “professionista” gli sta solo estorcendo danaro senza aiutarlo affatto ,e non perchè sia complesso il lavoro dello psicologo ma perchè è un ‘incompetente lui se, RIPETO, articoli e video mi sono di aiuto e lui no . E’ ferrea logica.

  4. 504
    Golem -

    Bè, Beetlejuice, te ne vieni dalla mia parte se alla fin fine andare dallo psicologo si riduce ad avere una pacca sulla spalla, se va bene. A quel quel punto quel “mestiere” potrebbe farlo chiunque abbia un po’ di spirito empatico e un minimo di esperienza di vita. In fondo già Charles Schulz -il papà dei Peanuts- lo aveva simpaticamente messo in evidenza quando disegnava Lucy dietro il banchetto con la scritta “Psichiatric Help 5c”. I suoi fumetti erano sempre garbati nel mettere in luce i tanti aspetti -anche quelli grotteschi- della vita visti col candore di un bambino, ma se ha potuto “giocare” con quell’aspetto “professionale” nelle sue deliziose storielle, è perchè già all’epoca qualche motivo di scarsa affidabilità si intravedeva in quel “settore”.

  5. 505
    beetlejuice -

    Golem, dicevo un’altra cosa. Credo che la psicologia racchiuda un vasta gamma di scuole di pensiero, che si rivolgono ad altrettante problematiche e traumi che affliggono l’essere umano. È scientificamente provato ad esempio, che alcuni timori o blocchi possono ricondursi ad eventi traumatici, spesso subiti in età infantile. Traumi che talvolta limitano l’esistenza dell’individuo adulto. Al cospetto di gran parte delle casistiche, credo che molte non siano risolvibili con il semplice ascolto “profano” e la rassicurante pacca sulla spalla. Sicuramente sono esplose depressioni, fobie, ansie e di conseguenza il lavoro degli psicologi, ma tali cause sono un altro discorso..
    Nei casi meno gravi, di semplice ascolto, anche quello deve essere di qualitá. Intendevo questo.

  6. 506
    Golem -

    Beetle, io sulla “Psicologia” in “vendita” ovviamente mi sono un po’ documentato come avvocato del diavolo, cerco sempre la faccia nascosta della Luna insomma. Lo faccio con tutto per abitudine, e si scopre che molti professionisti vivono dell’immagine salvifica che il termine stesso della materia tende a creare nell’immaginario comune. Se poi pensiamo che chi si rivolge a questi “psicologi” sono persone in condizioni particolari non si fa fatica a immaginare che quasi sempre il prodotto finale tra aspettative e risultati effettivi è quasi sempre negativo.
    Ma ripeto, tolti i “marciatori”, che pensano ad allungare il brodo, il rapporto tra paziente e analista è frutto di un grosso equivoco di fondo rispetto alle possibilità salvifiche della psicoterapia condotta da tanti mister “nessuno”. Non ho bisogno di dirti che conosco direttamente decine di laureati in psicologia che fanno “tenerezza”, tra le quali una mia cara cugina laureata a Padova che oggi vende vino per telefono, per fortuna dei possibili pazienti. Come ho detto spesso le persone che scelgono quella facoltà lo fanno per “tentare” di risolvere i “loro” problemi, e già questo approccio è un limite che se non superato non potrà dare frutti utili al processo “terapeutico” >>>.

  7. 507
    Golem -

    >>> e poi c’è il problema delle scuole di pensiero. Quante ce ne sono di “autorevoli”? Tre, quatto? Ma allora, viene spontaneo chiedersi quale di queste sia quella valida, perchè va da sè che se quella di Lacan non combacia con quella adleriana che non coincide con quella freudiana a sua volta diversa da quella di Pincopalla, c’è qualcosa che non quaglia in almeno tre di queste. A quel punto il risultato positivo è legato a tali e tante variabili che forse richiamare il miracolo come causa del buon esito non è del tutto fuori luogo. Ricordo che lo stesso Woody Allen, che ha potuto pagarsi decenni di analisi, ebbe modo di riconoscere che quegli anni avrebbe potuto impiegarli diversamente e con gli stessi risultati. Insomma si dovrebbe andare dallo psicologo come un fedele va a Mediugorjie. C’è chi vede la Madonna perchè la vuol vedere non certo perchè appare realmente. Ma può andar bene se funziona per aumentare la Fede non per confermarne l’esistenza. Uno scettico come me dovrebbe apparire alla Madonna e non viceversa per credervi. Spero che la metafora non sia troppo ostica, ma non dimentichiamo che la capacità di suggestione ci fa vedere e credere anche alla famosa Isola che non c’è. Salvo poi accorgerci che davvero non c’è. 30 mila euro dopo.

  8. 508
    beetlejuice -

    Comunque la si pensi, credo che chi senta la necessità di andarci e la curiosità di provarci, dovrebbe farlo. Prima di arrivare a 30 mila euro ne passa, si possono semplicemente fare alcune sedute per vedere se è possibile trarne qualche beneficio.
    Un appunto per quanto riguarda la tariffa, che rientra nell’ eterna questione della giusta retribuzione e del giusto valore delle cose e parlando di cugini, mi hai fatto pensare a un mio cugino ingegnere che mi diceva :”lavoro ne ho, è farmi pagare che è un problema. Quando vedono la cifra mi dicono: per due righe e una firma tutti sti soldi?”.

  9. 509
    marc -

    Quindi Angela, adoperando il metodo scientifico asserendo che: “Io avendo conosciuto 3 psicologi impreparati” la tesi è: “tutti i psicologi d’Italia
    sono impreparati”.Purtroppo non posso sostenere questo.
    Con lo stesso metodo posso forse dire invece che date
    le più numerose denunce e testimonianze di
    malapsicoterapia dovute purtroppo per i motivi quì
    elencati trovare dei bravi psicoterapeuti non è
    facile.
    E se consideriamo il fattore tempo secondo il quale
    specialmente per alcuni tipi di psicoterapia non ci si dovrebbe impiegare molti anni come invece accade per ragioni di lucro, la percentuale viene drasticamente ridotta.
    Per sapere la verità ci sarebbe solo un modo utopico e fantascientifico dovrei conoscere bene la psicologia (pura utopia) dovrei essere presente contemporaneamente virtualmente analizzando paziente e psicoterapeuta in ogni seduta per tutti i giorni lavorativi per almeno 10 anni.(Questa invece è
    fantascienza)
    E il mio nome non sarebbe Marc ma Mandrake….
    Golem e Suzanne, non sono maleducato, grazie per i complimenti.

  10. 510
    Golem -

    E vabbè Beetle, la questione retribuzione segue la legge del Mercato in primis, e per alcune professioni si aggiungono quelle degli Ordini. Io sono architetto e per mantenere l’iscrizione devo schiopparmi una ventina di “crediti” l’anno sotto forma di corsi di aggiornamento, dove puoi pure dormire ma basta che li paghi. A questo si aggiunge l’iscrizione annuale e tutta la pletora di ammenicoli e gabelle che dissuadono la maggior parte delle nuove leve che finiscono a cuocere hambuger da MacDonald. Insomma è sempre la “grana” che muove tutto. E con gli psicologi è lo stesso quando devono mantenere studio e dignità professionale, dove tra l’altro il costo sembra sempre una garanzia di bravura quando non sempre, se non mai, lo è. A Milano la media per seduta è 70 euro. 30mila euro sono tanti, ma in tre o quattro anni di sedute ci arrivi, il punto è come, Woody Allen docet.

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