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Come lasciare una persona che ami, ma che non ti ama

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Lettera pubblicata il 4 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 76 commenti

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  1. 21
    Aida -

    “non ti ama e non ti amerá mai”
    chissà se cè un modo per invertire la
    situazione 🙁

  2. 22
    Golem -

    Saresti la prima a scoprirlo. Ma se ci tieni te lo auguro.

  3. 23
    maria grazia -

    golem
    dove per te c’è stato il nulla, magari per quella donna che lo ha vissuto NON E’ COSI’. è sempre tutta una questione di .. PUNTI DI VISTA!

  4. 24
    rossana -

    Aida,
    nessuno può prevedere con esattezza il futuro. magari, avendo possibilità di realizzare quanto desideri con l’uomo che ti interessa, potresti essere tu a disamorarti per prima.

    c’è chi ama il fuoco dirompente e chi preferisce la quiete di una brace accesa. a me sono piaciuti tutti e due, o meglio uno soltanto, che li conteneva entrambi, in tutta spontaneità, senza dover costruire proprio niente.

    c’è chi aspira a una meta, che può poi magari anche deludere, e chi ama godersi il viaggio. a volte tutto non si può avere: basterebbe scegliere con serenità quello che meglio ci soddisfa sul momento, senza ipotecare il futuro ma anche senza lamentarsi della propria scelta.

    se s’incappa in un passaggio obbligato, poco gratificante, magari proprio quello ci è utile per rompere i nostri schemi interiori e progredire. vivere e lasciarsi vivere può essere una buona regola per evitare di farsi del male inutilmente…

  5. 25
    Golem -

    Assolutamente. Ma intanto Aida soffre. Qualcosa significherà. Ciao

  6. 26
    Aida -

    Io non penso che per essere definito grande o vero amore, debba essere ricambiato per forza. Da parte mia è vero e viscerale in me quindi è difficile troncare. Sarei molto felice se non fosse cosi ma purtroppo il sentimento è vero e dura da tanto tempo anche avendo ricevuto poco o nulla in cambio. Deve prevalere l’istinto di sopravvivenza e la razionalitá all’amore, pare facile.

  7. 27
    Valinda -

    Cara Aida,
    ti comprendo benissimo è vero e sacrosanto ciò che dici nel tuo post 26. Mi sembra di capire che hai poco più di 20 anni e credimi, alla tua età tutte queste sensazioni sono ancora più belle, forti e viscerali. Non pensare a cosa vuole-fa-dice-pensa lui…pensa a cosa vuoi tu, a cosa fa star bene te e segui l’istinto, segui ciò che senti…perché di solito il nostro istinto ci conduce sempre verso la strada giusta. E cerca di ricordare ciò che di buono ti ha portato questa storia senza arrovellarti e rimuginare troppo sugli sbagli. Sono sicura che hai tanti momenti belli da ricordare, conservali e portali con te anche se questa storia finirà…perché in ogni caso fanno parte del tuo percorso, della parte più intima della tua vita e grazie anche a questi che crescerai e diventerai “donna”.

    Rossana bellissima la metafora del fuoco che arde e della brace..!! 🙂

  8. 28
    Golem -

    E allora di cosa ti lamenti Aida. Goditi questo grande “amore” non ricambiato, ma non confondere l’innamoramento con l’amore. L’amore deve essere ricambiato, gli altri sono tentativi.
    Naturalmente parlo di un rapporto di coppia. Quello della madre per il figlio, di un credente per Dio, di un tifoso per una squadra non può prevedere di essere ricambiato, per ovvi motivi. Ma immagino che se ti innamori di un tizio ti aspetti che lui faccia altrettanto sennò assomiglia a quello di una fan per il suo idolo pop del momento. Grandi emozioni, trasporto, lacrime ma costruzione di un rapporto zero. Però se questa condizione ti fa star bene saremo tutti felici, ma non mi sembra che salti dalla contentezza.
    Ti manca, ma se tu lo amassi, come ho in mente io proponendoti un esempio estremo, gli faresti fare le sue scelte senza penare se non ti vuole. Se lo amassi (…amo tutto di lui, anche i suoi difetti) accetteresti che lui stesse con un’altra, magari si facesse una famiglia e forse ogni tanto ti frequentasse, accontentandoti del tuo stato, che non consisteresti subordinato, perché…lo ami. Invece non è così. Tu hai bisogno di lui perché ti produce delle belle sensazioni.
    L’amore prevede l’indipendenza dal “bisogno”. Sottintende una condizione di equilibrio con se’ stessi che non necessariamente contempla la presenza dell’Amato nella propria vita, quanto questa tua vita nella vita dell’Amato. Spero di essermi spiegato.
    Pochi ci riescono, la maggior parte confonde l’Amore col desiderio dell’Amato. Ma quello è un sentimento più vicino all’egoismo (buono, intendiamoci) che all’amore, anche se è dipinto con le più belle e buone intenzioni. Ed e’ un sentimento più istintuale che proveniente dal cuore. Il cuore lo sdogana come amore, ma deve farne ancora molta di strada per diventare tale.
    Però ripeto, se tu sei convinta che sia amore, rispetto la tua opinione e ti invito a godertelo per quello che ti da’. Io ho solo detto la mia.
    Auguri.

  9. 29
    maria grazia -

    vedi Aida, anche se da un punto di vista maschile non è così, già il fatto che lui faccia vibrare in te delle corde che altri non riescono a far vibrare, è DARTI COMUNQUE UN QUALCOSA, aldilà della non ufficializzazione di questo rapporto. e a differenza di quanto dice golem, non penso neanche che tu in questa situazione ci soffri e basta, altrimenti l’ avresti già chiusa del tutto.
    tranquilla che alla fine l’ istinto di sopravvivenza prevale SEMPRE. il più è sapere in quanto tempo e sopratutto IN CHE MODO…

    ciao !

    un caro e “priaposo” saluto anche a golem 🙂

    “E la farfalla?”
    è da ieri che non la vedo. si sarà nascosta in qualche anfratto della casa ..

  10. 30
    rossana -

    Aida,
    “Io non penso che per essere definito grande o vero amore, debba essere ricambiato per forza.” – pure io sono in linea di massima dello stesso avviso, precisando, però, che per me non esistono grandi o veri amori: esiste l’amore, in tutte le sue forme e sfumature. ad ognuno il suo, in base alle sue connotazioni personali, mai uniformi, e alla sua buona o cattiva sorte negli incontri.

    amare o non amare, preferire un sentimento stabile e appagante nella quotidianità oppure un temporaneo uragano dei sensi, essere o accettare di non essere ricambiati, sono scelte personali, a mio avviso insindacabili, spesso legate anche a diversi momenti di vita e di maturità, purché non si pretenda la luna e non ci si lamenti se questa c’è soltanto a metà.

    spesso, quando la ragione subentra nelle scelte amorose, già è cessato l’impulso del cuore, così come, quando si cerca in un altro partner sesso o conforto emotivo, già è finito in precedenza il rapporto di coppia.

    niente è facile e standardizzabile nei sentimenti. resta la possibilità di scegliere, come e quando si decide di farlo, rispettando i tempi e i desideri che ci sono propri.

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