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Come fanno gli altri ad essere felici?

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Lettera pubblicata il 18 Agosto 2012. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Candida -

    @Mara: un bacio Tesò, hai una mia mail privata da leggere. Quando vuoi. Tua Candida

    @Paolo: uè tu, guarda che sto per mettermi all’opera per criticare una donna, se vuoi leggi bene così non penserai più che son qui a fare la paladina della categoria. 😉

    @Cyber: niente da dirti in particolare, ti ho citato solo per un giusto tributo all’Uomo che sei

    @banduran: sto per dirti cose che NON ti piaceranno su Valeria. Quindi al limite.. non leggerle. Te le scriverò quasi in forma di racconto, è una metafora della vita, devi essere TU a capire cosa sto cercando di dirti.. E’ la teoria dell’annegato, della quale parlavo giusto stamattina con un nuovo amico (conosciuto QUI sul forum): l’annegato è in confusione, in panico, non sa uscire dal gorgo, è completamente incapace di badare a se stesso in mezzo al mare e non si sa salvare. Arriva il soccorritore, che è forte e deciso, vuole aiutare e salvare l’annegato. Sai come va a finire in centinaia di tragici casi? L’annegato si aggrappa al soccorritore per tenere la testa fuori dall’acqua, grida piange annaspa ma respira. Il soccorritore tenta di guadagnare la riva e portare in salvo tutti e due, perché dopo un po’ capisce che l’annegato lo fa bere e lo sta mettendo in pericolo, cerca strenuamente di non bere, di aiutare l’altro e se stesso a stare a galla, di uscire da quella situazione, ma ha i polmoni pieni d’acqua di mare, ha la testa sotto ormai, le forze iniziano ad abbandonarlo. L’annegato riacquista un briciolo di lucidità, riesce anche a fare qualche bracciata, arrivano altri, che lo aiutano ed ormai non è più un problema perché è più lucido, riescono a metterlo su un motoscafo e lo portano a riva. E’ salvo. Il cadavere del soccorritore si gonfia a mezz’acqua, sul volto del soccorritore c’è una smorfia, a metà tra felicità e dolore.

  2. 12
    banduran -

    irenemaria – ciao! ho 24 anni. è quello che più volte mi sono proposto. soffrire, sono disposto a soffrire ma per me. quindi in più di un’occasione ho provato con le famose pause di riflessione. abbiamo un rapporto molto profondo e difficilmente sarei riuscito a troncare dall’oggi al domani. il problema è che queste pause sono durate sempre troppo poco. finivamo per cedere, chiamarci e cercarci dopo massimo una settimana. lei dice che se riesce ad andare avanti è per me e grazie a me. mi sento leggermente minacciato da ciò. sai quale è la cosa che mi infastidisce? è che se “la tratto male” nel senso che perdo la pazienza e inizio a urlare, lamentarmi, parlare di lasciarci…lei è come se tornasse in sè e per una settimana ad esempio diventa la ragazza ideale…ma appunto 1) io non mi sento in diritto di urlarle in faccia, non mi piace farlo con nessuno men che meno con lei 2) mi illudo ogni volta che le cose si stiano sistemando. 3) dopo una settimana siamo di nuovo punto e capo.
    mi sento come un genitore e lei la mia bambina. devo stare lì a seguirla passo passo, starle vicino e incoraggiarla per tutto.
    credetemi non so che fare!!!
    grazie a chi mi risponde, parlarne con qualcuno mi è di aiuto. i miei amici, parenti e conoscenti reali, non sanno niente nè del mio malessere nè di quello suo. siamo la classica bella e brava coppia, che fino a un pò di tempo fa tutti cercavano. facevano a gara per uscire insieme a noi. oggi invece ci ritroviamo quasi sempre soli, in macchina, a litigare. io che ripeto: “non ce la faccio più, mi sono stancato di questa situazione” e lei: ” ti prometto che mi impegno e che cambio”.

  3. 13
    irenemaria -

    è esattamente come mi sono sentita io per tanto tempo, tanto tempo… lui che ritorna il ragazzo perfetto per un po e poi si ricomincia…
    ma non è colpa sua, lui di per sè E’ perfetto… è che semplicemente non era perfetto per me…
    e lei non ti rende felice, per quanto le vuoi bene e pensi che sia speciale non ti rende felice perche dalle tue parole traspare solo frustrazione…
    e anche io dico “sono disposta a soffrire io, per non far soffrire gli altri”, lo dico sempre, però come fai a far felice una persona se non sei felice tu per primo?

  4. 14
    Andrea74 -

    Banduran: “mi sento come un genitore e lei la mia bambina”.. sì e peraltro ti stai annientando ma mi sembra una storia dove uno dei due è drogato o alcolista, e dopo l’ultima sbornia, minacciato di essere lasciato, piagnucola che non berrà più, poi dopo una settimana corre al bar e si concia per le feste. Pensaci bene, ‘sta Valeria ti farà a tranci se no..

    Irenemaria: no tu sei quella che ha lasciato un ragazzo che ti ama e che non riesce a dirtelo perché è affetto dalla sindrome di Asperger e tu sei in calore per un manzo da spiaggia. Non fare paragoni offensivi per chi come Banduran sta soffrendo davvero e davvero non sa cosa fare. Buon sesso col tuo nuovo ganzo, ma per cortesia non prenderci per i fondeelli ok? Grazie

  5. 15
    Paolo25 -

    Cyber quello che non ho detto è che c’erano degli strascichi pesanti risalenti ad un anno fa. Purtroppo lei vedeva in mia madre una nemica per via di un fatto che è successo…se solo trovassi la forza di riaffrontare tutta la storia e riscriverla per bene qua sopra capiresti

    Candida: ottima la teoria dell’annegato applicata all’amore o a quello che dev’essere…difatti ho fatto la fine del soccorritore…geniale!
    e credo che sia arrivata l’ora che il ostro amico decida chi salvare: se stesso o lei…non è facile decidere per chi ama e per chi è disposto a dare tutto. Se lui si sente più genitore che il ragazzo bisogna che si faccia chiarezza su stesso e su quello che cerca in lei…sapete anch’io con lei avevo la stessa situazione ma lei me lo ricordava quando vedeva che stavo facendo più il padre che il moroso…ma questo succede quando veramente si ama troppo…si perde il senso della realtà quasi senza rendersene conto

  6. 16
    Candida -

    @Paolo: l’importante è ritrovarlo, il senso della realtà.. perché un domani “l’amato” ti rinfaccerà pure che quello che è successo è colpa tua!

  7. 17
    Paolo25 -

    Alla fine va a finire sempre così lo so candida

  8. 18
    banduran -

    salve a tutti.

    Candida – beh diciamo che più volte mi sono ritrovato ad essere il soccorritore. il fatto è che ancora adesso che non sono ancora del tutto morto mi ritrovo con sulla faccia una smorfia mista a metà tra gioia e dolore. gioia…quando mi dice che se si sforza di andare avanti è grazie a me e in effetti ha fatto passi in avanti (per me sono delle sciocchezze, per lei piccoli “traumi” superati). dolore, quando penso.

    mi chiama mia madre, che è in vacanza.
    M: “Ma perchè sei così nevroso. ti sento troppo triste. prendi il treno vieni da noi. secondo me, tu vuoi noi e noi vogliamo te”.
    Io (quasi in lacrime): “no mà sto bene non preoccuparti. è solo il caldo. qua mi sto divertendo, esco quasi tutti i giorni con Valeria. mi sto riposando. ti stai sbagliando. divertiti e non ti preoccupare”.

    questo week-end ho architettato una specie di “scherzo”. dopo che, nonostante io fossi rimasto qui per lei, per starle vicino, non farla sentire sola e per non darle modo di sentirsi inferiore e mancante, lei pre ben due giorni non ha avuto tempo per vedermi. era “impegnata” a lavare sè, la sua stanza. a complecarsi la vita e a condurre una difficile battaglia contro germi e batteri. per chi non lo avesse capito lei è affetta da disturbo ossessivo-compulsivo.
    incavolato nero, lei madai un messaggio dicendo che sarei partito.
    lei il giorno seguente mi chiama, spaventata. mi dice di sentirsi in colpa. che ho ragione. che sta perdendo anche me, l’unica persona rimasta nella sua vita. passiamo un sabato sera tutto sommato piacevole con lei che mi abbraccia e mi chiede di restare. io continuo la recita, le mostro la valigia dicendole che era piena e pronta! il giorno seguente, domenica, mi chiama alle 8 di mattina. con una voce molto gentile, calma tranquilla. mi dice ancora una volta di sentirsi in colpa. mi dice che ho ragione, che lei merita di star così male e che se non fa sesso con me è perchè si sente troppo cattiva, così che non può e non deve godere. le dico che stavo scherzando. che non parto. lei replica dicendo di esserne felice. che la lezione le sia servita per capire quanto ci tiene a me. che mi ama. che si sente cambiata.
    tutto questo succedeva ieri.
    oggi?? non possiamo vederci perchè ieri sera, all’ una di notte più o meno ha dovuto fare doccia, shampoo ect ect…perchè si sentiva sporca. è andata a dormire quasi alle 3! lei lavora, stamattina alle 8 era a lavoro. è quindi stanca e stasera vuole andare a letto presto. e io?? passerò la giornata e la serata a casa da solo, o al massimo con persone di una certa età la cui vitalità è su livelli bassi almeno quanto i miei! se penso che fino ad un paio di anni fa le mie estati erano all’insegna di divertimento, alcool (nei limiti), belle persone, sole e mare.

    andrea 74 – non so se hai un vago sospetto di chi io sia…Amico!

  9. 19
    Candida -

    @Banduran: “Io (quasi in lacrime): “no mà sto bene non preoccuparti. è solo il caldo. qua mi sto divertendo, esco quasi tutti i giorni con Valeria”: ma caspita ragazzo nooooooo, quel quasi in lacrime lo conosco! Noooo! Valeria non deve farti affogare..

    “condurre una difficile battaglia contro germi e batteri. per chi non lo avesse capito lei è affetta da disturbo ossessivo-compulsivo”

    Lo sai che normalmente le manie ossessivo-compulsive tendono a PEGGIORARE? E possono sfociare in gravissimi problemi di conflitto con la sessualità?

    “non fa sesso con me è perchè si sente troppo cattiva”: caspita vedi che non ho torto?!?

  10. 20
    Andrea74 -

    NOOOOOOOOOOOOOO… Dimmi che NON SEI chi penso io. No Cristo Dio, NON DEVI essere chi penso io!!!!!

    Ci sono cose che solo io e te sappiamo, e questa frase “alcool (nei limiti)” che era per me vero?

    Perché non mi scrivi più? Cosa accade? Hai il mio numero!

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