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Ci si può lasciare senza soffrire troppo?

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Lettera pubblicata il 4 Maggio 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 42 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 11
    micione72 -

    ..correggo: sono sempre convinto, pero’ che lui ti Ami e che tu a lui vuoi “solo” BENE!

  2. 12
    ondanomala -

    devi capire ciò che provi…ma forse ha ragione micio…se tu lo avessi amato veramente gli avresti aperto la porta di casa senza tanti problemi….è onesto lasciarlo andare anzi cacciarlo via…..

  3. 13
    ChiaraMente -

    Innanzi tutto grazie a tutti per i numerosi commenti. Anche io ho girato attraverso tutte le riflessioni fatte qua e le capisco tutte, anche se su delle cose non mi sento molto d’accordo, ovvero sul fatto che io lo abbia usato per uscire da una situazione, che chi lascia non soffre e che non bisogna mettersi con persone depresse a priori.
    Lui stesso ammette e riconosce che non avevo bisogno di lui, che tutto ciò che ho fatto per tirarmi su già lo stavo facendo prima di rifrequentarlo e che lui lo rendeva più piacevole semplicemente, perchè, aggiungo io,semplicemente il suo amore è stata una motivazione in più, perchè per quanto possa sembrare strano a qualcuno IO L’HO AMATO VERAMENTE e desideravo offrirgli molto di più come compagna. Ho capito che come dice micione anche se mi ama non è in grado di dimostrarlo appieno, tant’è che ha bisogno di una persona da accudire per poter dimostrare il suo sentimento, e ha iniziato lui a presentare insoddisfazione sul fatto che ero cambiata nel momento in cui ho mostrato di essere più positiva e fiduciosa, come se aldilà del ruolo di chi aiuta o è aiutato lui non riuscisse ad andare- non sono stata certo io a sentirmi meglio per mandarlo a quel paese, ho proprio visto che quando son riuscita a concretizzare le cose lui si è sentito perso e insicuro al punto da togliemi il respiro. Spingeva la leva sempre sulle cose negative, più la nostra situazione migliorava più per lui peggiorava. Io ho creduto seriamente di poter avere una relazione con lui, di crescere insieme e condividere la vecchiaia ma ho dovuto fare i conti con il suo modo di pensare, dove niente deve andare bene perchè lui possa possa fare del bene, e ho dovuto troncare perchè ho capito che, anche se era molto più ragionevole che in passato, tuttavia ancora era talmente insicuro da preferire impedirmi di crescere per non perdermi anzichè crescere insieme a me. Vorrei sfatare questo mito per cui chi lascia è il più forte e soffre meno perchè non ama più, IO LO AMO ANCORA, ma amo anche me stessa e so che purtroppo ancora non è pronto per una relazione che non sia di possesso. Forse per dimostrare di amarlo avrei dovuto aspettare, spiegare, credere alle parole senza il supporto dei fatti? Forse siamo abituati a lettere strappalacrime in cui ci si dichiara folli di dolore per cui un sentimento non sbandierato non esiste? E’ troppo facile dire che io non lo amo solo perchè riconosco che gli sono grata del sostegno: anche lui si sente grato del sostegno che gli ho dato io, eppure diventa quello che ama solo perchè è stato lasciato, come se lui non avesse parte in questa decisione, come se non mi avesse più volte portato a livelli di insofferenza tale per mettere alla prova i miei sentimenti da dire veramente basta. Io posso rassicurarlo fino a un certo punto, oltre spetta a lui fare un passo e rischiare di prendersi le responsabilità di andare avanti. Ma già chi lascia è sempre chi vuol andare avanti, mai chi vuol restare indietro….

  4. 14
    ChiaraMente -

    Comunque alla fine abbiamo parlato. Lui per la centesima volta mi ha detto che non vuol vivere a casa mia, che gli sta bene vedermi anche solo due volte al mese, ma io so già che è impossibile perchè gli avevo già proposto di dedicare il fine settimana a noi e la settimana al lavoro e allo studio, pur sentendoci, eppure come ho già detto dopo tre giorni era a casa mia che pretendeva di stare da me per paura di un altro e non riuscivo davvero a fargli capire, ormai per questione di principio, che volevo andare a dormire e che l’indomani mi dovevo alzare presto e mi mandava in tilt la sua presenza. Lui ha capito che non tornerò più e ci è rimasto molto male, ma alla fine chi piange, vai e cerca perchè, sono io. Mi ripeto nella mente tutto ciò in cui credo per non fare l’errore di seguire l’emozione e tornare da lui, perchè so che non siamo riusciti a trovare un’intesa neppure stavolta non la troveremo certo per la paura di non vederci più. Spero di continuare a sapere come sta almeno, di sapere che si da da fare, che magari si senta più sicuro di sè e non abbia più bisogno di controllare una donna per averla, perchè magari spero di reincontrarlo più avanti, ma adesso è così. E non pensiate che chi lascia sia lo spietato senza cuore. Io so che lui soffre e piange ma anche se non siamo più assieme piango assieme a lui. L’unica cosa che mi tiene è che se non lo avessi lasciato forse non si sarebbe trovato neanche quell’alloggio di fortuna, nè si cercherebbe un lavoro, nè andrebbe avanti contando dolo si me. Forse perde me ma guadagna sè stesso. Grazie a tutti comunque, verammente.

  5. 15
    Victor -

    Leggendo chiaramente mi convinco sempre più che alla fine se si sente che non si può star più con una persona, aver provato seriamante “assieme” tutto per risolvere i problemi e non esserci riusciti, se proprio si sente che è inutile continuare una relazione, anche se è dura si deve lasciare (o farsi lasciare) con maturità e decisione…. che significa parlar chiaro, spiegare motivi e immaginare “assieme” le conseguenze che possono nascere col tempo con questi “difetti del Noi”. Forse quello che ti rimprovero cara amica è il tempo… un anno e mezzo per capire che non poteva andare, anche se avevi delle difficoltà, sicuramente avevi già capito da tempo e ti sei dilungata troppo a prendere questa dura decisione. Insomma, lo hai fatto cuocere ed ora lo abbandoni.
    Chi non ha mai lasciato qualcuno o rifiutato un amore? Il distacco è duro, lo sappiamo, ma nessuno può dire che a volte non è anche necessario.
    Volevo scrivere due parole riguardo al titolo di questa lettera.
    Alla domanda “Ci si può lasciare senza soffrire troppo” rispondo di si. SI se si comprende da ambedue le parti quali sono i problemi e che, dopo averci provato seriamente per un pò di tempo (direi proporzionale alla durata della relazione – credo che un rapporto 1/10 sia sufficiente come tempo per capire cosa non può andare; è un periodo da affrontare insieme), si è compreso (sempre da ambedue le parti) che c’è qualcosa di inrisolto ed inrisolvibile. Assieme si decide di distaccarci per un pò.. vedere di capire meglio da soli, senza il contatto con l’altro, quali erano i problemi. Se con maturità si riesce a comprendere allora il dolore dell’abbandono reciproco sarà minore, sarà più semplice passare le varie fasi di dolore e sarà più facile anche rialzarsi.
    E’ difficile, lo so!! ma parlo per esperienza personale legata alla mia ultima, lunga, storia d’amore ormai finita.

  6. 16
    Isis -

    Hai preso la decisione giusta Chiaramente, lo so è dura, ma se avanti non si va e a vote si torna addirittura indietro….bisogna chiudere, per quanto doloroso sia…

  7. 17
    ChiaraMente -

    Grazie Victor, grazie Isis. Sicuramente è così ma volevo spendere una parola sul tempo. A volte il tempo è relativo e proporzionale al valora che si dava alla cosa.

  8. 18
    confusione84 -

    chiaramente io sono perfettamente d’accordo con te…ci sono casi in cui chi lascia è costretto a farlo dalla situazione,dalle incomprensioni,o semplicemente dal fatto che l’altro non fa niente per capire e venirti incontro..in un rapporto si cresce insieme…non uno cresce e l’altro si appoggia sulle sue spalle e si fa trascinare…il rapporto diventa sbilanciato,malsano…non sarà facile portare avanti la tua decisione,soprattutto visto che lo ami…avrai mille pensieri,mille ricordi che busseranno alla porta della tua anima e ti diranno:”RIPENSACI,FORSE LE COSE NON SONO COME TU CREDI!”…ma ci sono momenti nella vita in cui bisogna guardare in faccia la realtà e non si può fuggire da essa…lui ha lasciato a te la parte più sporca…le responsabilità,le decisioni….ti ripeto:deve essere un momento di crescita per te ma soprattutto per lui…FORZA!

  9. 19
    Rox -

    Buh…sarò sbagliata io,ma certe cose le vedo in un modo strano,evidentemente.Dare una mano a chi ci sta accanto è e resta una delle azioni più nobili che un essere umano possa compiere verso un altro essere umano.Ma aiutare non significa abnegazione,annullamento di se stessi,anche perchè nella dinamica dell’aiuto è necessario che entrambe le persone siano mature.E dalla tua lettera mi pare che solo tu,ChiaraMente,lo sia.Che altro potevi fare?Hai fatto di tutto per sostenerlo,non può certo pretendere che tu viva al posto suo.Non devi sentirti in colpa nemmeno per un’istante.La tua generosità è lodevole,oltre che rara.Il dramma è che lui non ha capito niente e dubito che possa farlo in futuro (almeno nn in un futuro immediato)e tu non puoi farci proprio niente e nn devi nemmeno sentirti in colpa,ci mancherebbe,mica sei tu la causa del suo malessere e della sua non capacità di agire per farvi fronte!E poi l’hai amato,non l’hai amato…buh…l’hai ospitato a casa tua,sei stata il suo punto di riferimento,ti sei messa a disposizione per trovargli un lavoro,lo hai ascoltato,gli sei stato accanto…per me lo hai amato,nel senso che non mi pare tu l’abbia odiato!Mah,forse sono io che non ho capito niente dell’amore!Se non gli avessi voluto bene e non ci avessi tenuto a lui non avresti fatto tutto cio che hai raccontato e poi penso un’altra cosa (magari,sbaglio anche qui)l’amore non è un qualcosa di statico,nel senso non è un barattolo di marmellata che posso andare a comperare al supermercato,poi lo chiudo in uno stipetto e resta lì,buono,buono,ogni tanto apro lo stipetto,lo vado a guardare e poi richiudo di nuovo.Io ho sempre pensato che l’amore sia più simile ad un fiore,appunto a qualcosa di vivente,che passa attraverso un’evoluzione (o involuzione),che va,quindi,coltivato,alimentato.Tu hai cercato di farlo, C.Mente,ma non lo potevi fare certo da sola,avrebbe dovuto farlo anche lui.Come puoi,quindi colpevolizzarti se non senti più verso di lui il trasporto iniziale?E ci credo!Avrei fatto la stessa cosa,anzì tu sei stata anche fin troppo paziente.Quando ami qualcuno ami delle cose di quella persona,non so il suo sorriso,la sua voglia di fare,di provarci,nonostante la paura di non farcela;se questo ragazzo mostra solo il peggio di sè,mi chiedo,come potrebbe mai il tuo amore alimentarsi?Di cosa potrebbe mai vivere?Di nulla,per questo muore.L’amore,secondo me,è meno astratto di quanto ci possa sembrare.Ma,forse,è la mia idea di amore ad essere sbagliata,però è l’unica che conosco e l’unica con la quale vorrò sempre avere a che fare!Quindi,C.Mente sii orgogliosa di te,perchè non tutti siamo capaci della tua generosità e non sentirti sbagliata,perchè non lo sei affatto,anzi!Ti abbraccio.

  10. 20
    ChiaraMente -

    Grazie,cara confusione 84, in effetti è proprio come tu dici: a me è rimasta la parte più sporca e tutti i dubbi chi ama ancora. Non passa ora che io non mi chieda cosa faccia, se stia bene, se mi pensa, e cerco sempre di ripetermi che ho fatto la scelta più giusta per entrambi. Lui è ancora molto perso ma già dal suo volto ho percepito che le cose per lui son migliorate come per magia: ha finalmente portato le sue cose in un posto nuovo, per quanto a rischio, ma più grande e più pulito, pensa a come arredarla nelle piccole comodità, a chi chiedere la macchina per andare a lavorare e io stessa, che non sono riuscita a chiudere di taglio netto tutti i rapporti, mi limito a leggere i suoi sms senza rispondere e a farmi viva solo se vengo a sapere di annunci che lo interessano- in verità cerco lavoro per due, ma a lui non lo dico. Perchè so che non lo apprezza. O forse reagiva male perchè aveva paura di non farcela e adesso che non ha più niente da perdere magari ci ripensa e si butta senza stare a pensarci troppo. Lui è troppo pensieroso, ha bisogno di scosse. Anche la prima volta che ci siamo lasciati è stato così, anche se molto più allucinante. E forse perchè non speravo fosse riuscito a cambiare così mi sono così stupita da potermi reinnamorare del mio cucciolo, non di un mostro.( Adesso Ari riderà, lo so….). Così ci son cascata, perchè mi è sembrato possibile, dimenticando tante altre cose “normali” in una coppia che devono essere affrontate e anche subito. Come questa di oggi per esempio. Certo che lo penso ancora, ma come dici tu in un rapporto si cresce assieme. E io purtroppo non posso permetermi di restare piccola. Se poi avrò fortuna questo è un altro discorso ma bisogna almeno provare. Cosa che ancora non fa lui, ma chissà…

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