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Chissà che diamine è successo

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Ho deciso di tagliare tutto il racconto su chi ero prima. Verso i 25 26 anni ho avuto una crisi esistenziale e spirituale che poteva essere sana e riparatrice solo se protratta per poco, ma che invece é diventata un’abitudine. Un’abitudine che mi ha chiusa in casa come un eremita per degli anni. Me ne prendo senza problemi la responsabilità, ma i veri colpevoli sono stati falsi amici di cui ero circondata. La loro cattiveria gratuita e indiretta mi ha creato un dissociamento indefinibile. Avevo una vita che purtroppo negli altri generava invidia, e lo capisco ora, che vedo le cose a distanza e da un’altra prospettiva, ma all epoca ero ingenua, giovanissima, felice, e pensavo che gli amici condividessero con te la gioia, soprattutto se venivano inclusi come SEMPRE cercavo di fare io.
Nessuno avrebbe mai immaginato che proprio io mi sarei isolata. Io stessa sono sbalordita dalla sorpresa che mi sono fatta. Chi se lo sarebbe aspettato che la sensibilità avrebbe preso così tanto il sopravvento sul mio spirito, sulla mia anima… e invece inspiegabilmente mi sono fermata. Ho cancellato tutti. Anche chi magari non c’entrava niente. Tabula rasa.
Oggi ho 33 anni. Voglio venirne fuori a tutti i costi e con tutto il desiderio possibile, ma non so COME. Le mie esperienze lavorative sono poche e tutte a nero. Il titolo di studio è un semplice diploma (scelta mia perché credevo che volevo fare l’artista e nessuno degli artisti che adoravo aveva una laurea). Da 3 anni sono fidanzata con un ragazzo che per certi versi sta a problemi peggio di me e con cui non abbiamo mezzo amico di coppia, quindi siamo sempre soli. Entrambi spigliati ed intraprendenti, sia chiaro, ma con scelte di vita sbagliate alle spalle che ci hanno isolati sia a lui che a me.
Non posso contare su di lui come salvatore della mia esistenza, devo puntare su me stessa, ma nel mondo in cui viviamo, con le sue regole ormai ferree, il mio destino dipende anche da quante e quali porte sono aperte. Lavorativamente ad esempio si sta rivelando estremamente difficile trovare uno straccio di posto. La voglia non mi manca, ma l’opportunità si.
Pensate che il mio ragazzo credo mi sia stato mandato dal cosmo. Da chiusa in casa non avevo certo modo di conoscere chissà chi. Uscivo infatti solo per prendere aerei e andare 2 3 giorni in altre città e fuori dall’Italia. Per il resto, qui dove abito, manco il pane andavo a comprare. Lui mi chiese di uscire su internet, ed accettai solo perché ci conoscevamo di vista da una vita. Il ricordo di lui apparteneva ad un’epoca in cui ero ancora VIVA. Mi ha fatto comunque bene avere lui con cui uscire in questi anni, ma non è servito a cambiarmi radicalmente la vita. Ho fatto solo dei passi avanti (ho pure lavorato ma puntualmente mi licenzio perché la paga è poca rispetto al lavoro o perché non può definirsi lavoro. Avevo pensato di puntare su cose artistiche, ma ciò che leggo su Google mi scoraggia. Se non sei nessuno e non hai stuoli di titoli accademici, o di soldi, o di case produttrici a sponsorizzarti, o di followers sui social network che io non utilizzo proprio più, una tua ipotetica opera resterà sempre e solo tua).
Intanto i miei coetanei hanno genitori che gli comprano case, gli aprono attività, e sono pochi quelli che si fanno da soli. Io non chiederei mai tanto e so anche che non mi possono aiutare più di tanto. Vivo con loro e l’ipotetico acquisto di una casa per me è al momento fuori dalla visione. Datemi qualche consiglio per riprendermi la vita, ho bisogno di un po di positività!!

Lettera pubblicata il 15 Novembre 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Paolo Grande (life & business coach) -

    Cara High, mi dispiace per il periodo che hai passato.
    Ora vuoi uscirne. Evito i consigli: potrebbero non essere adatti a te e a dove vuoi arrivare, che mi pare il tassello mancante della lettera.
    Come è fatta la
    Vita che vuoi? È prioritario migliorare o ampliare le relazioni? Avere più soldi / più stabilità / più soddisfazioni nel lavoro?
    Avere una direzione chiara è la prima cosa utile per iniziare un viaggio.
    Poi bisogna scoprire come andarci: sei disponibile a mettere in discussione ciò che blocca le tue possibilità o ad aprire nuove strade?
    Vuoi migliorare competenze e occupabilità, hai valutato cosa aggiungere al tuo diploma? Oppure per lavorare con l’arte: hai qualcosa che ti piacerebbe proporre? Rivaluteresti di usare i social? Quali alternative puoi avere per non darla vinta a ciò che hai letto su Google?
    Comunque tutto parte da quale direzione vorrai dare alla tua vita: cosa è prioritario e a cosa non rinunceresti? Da pochi elementi concreti si può costruire!!!

  2. 2
    MisterT -

    Dai sicuramente ci sono situazione peggiori della tua e di gran lunga..in passato hai avuto un momento buio della tua vita ma da alcuni anni hai un ragazzo che,da quello che ho capito, non è perfetto ma ti ama e quindi anche se non avete amici stretti di certo non sei sola…dovete solo trovare quella stabilitá economica che può darvi un buon lavoro. Non è facile trovarlo al giorno d’ oggi ma vedrai che perseverando ci riuscirai.

  3. 3
    Michelle -

    Ciao. Non sei l’unica a vivere una realtà del genere e a parte non avere una stabilità economico/lavorativa, hai piú di tante altre persone che conosco. Quell’aspetto, come già ti hanno detto, è risolvibile.
    Per il resto trovo molto utili le domande del primo commento. Spesso il blocco è nella nostra mente e dobbiamo porci domande e possibili soluzioni per sbloccarci.

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