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Andare via di casa per amore?

Salve, vi scrivo per parlarmi della mia situazione. Ho quasi 20 anni ed i miei genitori sono sempre stati protettivi nei miei confronti. E’ da 6/7 mesi che sono fidanzata ad insaputa di mio padre con un ragazzo Veneto, io sono lombarda. Ci amiamo molto e, avendo avuto altre esperienze prima e vedendo la situazione dei miei, che si conobbero alla mia età, penso che lui sia davvero l’uomo della mia vita.

Il Mio problema sorge poiché i miei non sono favorevoli alla cosa assolutamente, poiché pensano che sia troppo lontano e perché non gli piace la famiglia. Io provengo non lo nego da una famiglia benestante e potrei avere un roseo futuro davanti.. Se solo mi piacesse il lavoro di mio padre. Cerco di accontentarlo nelle richieste di studio, ma ormai all’ultimo anno di liceo artistico non so più quale sia la mia strada. Vorrei vivere tranquilla, non preoccuparmi del lavoro dei miei nè dell’eredità, vorrei solo fare una famiglia con lui, ma so che i miei, se restassi a casa, non me lo permetterebbero mai. Avrei pensato di finire la scuola, prendere il diploma ed andarmene di casa, dove lui lì avrebbe un azienda già avviata, una casa sua e una macchina e potremmo costruire la nostra vita insieme in un posto tranquillo ed a misura d’uomo, senza preoccuparci di nulla.

Oltretutto i miei genitori sono iperprotettivi e fino a poco tempo fa non si sognavano neanche di farmi prendere la patente, mentre i mezzi tutt’ora me li negano. Ho sempre avuto una situazione un po’ brutta in casa, per causa dei miei ho avuto dei traumi da piccola e non mi piace assolutamente come la pensano sulla vita e sulla gente e su come condurre un’esistenza felice.

Il mio fidanzato verrebbe comunque aiutato da nonni e mamma (essendo il papà andato via tanto tempo fa) e contribuirebbero a cercare lavoro ad entrambi se non offrircelo direttamente in azienda oltre a pagare la scuola (ai suoi nonni piaccio molto e vorrebbero che fossimo felici) .

Mio problema è che mi sento molto legata ai miei, ma è un legare “morboso” penso: ho sempre avuto paura del loro giudizio e delle loro pressioni, ho sempre dovuto dimostrare qualcosa per poter essere considerata loro figlia perché se no “ero una fallita”. Mio padre quando era arrabbiato con me mi ha sempre minacciata di diseredarmi, anche se non facevo ciò che avrebbe voluto lo diceva. Secondo lui l’unica strada per essere felici e vincenti è fare qualcosa della vita, ma come lo dice lui.

Io vorrei vivere col mio uomo, ed aprire un giorno una pasticceria/panetteria/bar, un po’ di tutto diciamo, e gestirlo con cura e senza pressioni perché avrei il “culo” parato dall’azienda dei suoi nonni; Mentre a casa mia avrei solo da sgobbare per tenere un lavoro precario nell’azienda di famiglia, basato sul terziario avanzato e sulle aziende che stanno in piedi (recupero crediti e phonecollection/legale) . Ma è un lavoro che non mi piace assolutamente e lo sto capendo forse in tempo per cambiare. Non ho però il coraggio di “tradire” così i miei genitori, anche se sotto certi aspetti me ne andrei di casa anche seduta stante.

Ho sempre pensato che per essere felici non servono una barca di soldi ma vivere dignitosamente e basta.. Con chi ami e circondata d’amore. Ma ora mi trovo in una situazione difficile, i miei non sanno nulla ed andarmene tra un anno, dopo il diploma, così di punto in bianco mi farebbe male poiché in un certo senso sono legata a loro e sento come se ci sia una costante pressione di essere una brava figlia per loro, cerco sempre la loro approvazione ed ho paura di questo perché vorrebbe dire dipendere da loro.

Dall’altra parte potrei decidere di andarmene via adesso, con tutti i problemi legati al cambio di scuola all’ultimo anno, alla mancanza di soldi ed al fatto che dovrei lavorare, studiare e badare alla casa, cosa che tra un anno si trasformerebbe in lavoro e casa solamente avendo preso il diploma e la patente.

Ho bisogno di un parere esterno poiché non so cosa fare e come comportarmi, come dirlo ai miei genitori, come fare per cambiare vita, e di incoraggiamento soprattutto. Vorrei un parere, ma non so cosa fare.

Grazie mille per l’aiuto.

Lettera pubblicata il 25 Agosto 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Angwhy -

    vent’anni,quanti bei sogni

  2. 2
    Confusa30 -

    te ne vai dopo il diploma, parli con i tuoi gli dici cio’ che hai scritto.
    sicuramente non capiranno.
    Vattene allora altrimenti sarai infelice a vita,
    gli lascerai una lettera poi colma di amore per loro se sono intelligenti capiranno, altrimenti l’ignoranza che sovrasta in loro ti porterà all’esasperazione,
    a te la scelta!

  3. 3
    Rossella -

    Io non mi trasferirei perché in passato il cambiamento di vita, e quindi anche il trasferimento, richiamava ad un tipo di vita quasi eremitico. Lo sposo, a quanto mi è sembrato di capire, vestiva di nero per simboleggiare la scelta di “morire a sé stesso”, di abdicare ad una parte delle sue passioni. Di conseguenza c’era un certo equilibrio. Oggi le cose vanno diversamente e non si tiene conto del fatto che la donna ha delle esigenze che la portano ad avere difficoltà nel legare con gli altri. Io nella vita sono abituata a fare un passo indietro perché a pelle potrei suscitare delle antipatie che non dipendono certamente dall’invidia. Una persona che non ti conosce potrebbe avere la sensazione che stai mettendo in discussione l’aria che respira. Quando ci sono delle affinità è possibile recuperare nel tempo, ma quando non ci sono (e la cosa è palese) si rischia di creare un clima claustrofobico. Alla mia età guardo alla compagnia con un’altra concretezza e non mi va di tirare in causa i sentimenti e le emozioni perché rischierei di mettere una distanza tra me e il mondo. Scelgo una persona perché tra di noi, al di la dell’amicizia o della parentela, c’è un’unità d’intenti che ci porta a sentirci parte di una compagnia. Non giudico nessuno, ma non voglio sentirmi a disagio in casa mia. Per la stessa ragione non vivo male un certo tipo di freddezza… talvolta è sufficiente trattarsi, stare in buoni rapporti, scambiarsi il saluto. Questo è quello che penso. Ad oggi, sono sincera, non ho incontrato nessuno che mi facesse sentire a casa. In una parola “non mi sono mai innamorata” e dentro di me custodisco l’intima certezza che l’amore non conferisce potere sugli uomini. Detto questo prendo atto di non averlo trovato, ma non rimprovero prepotenza, indifferenza o altro perché non manco dell’amore necessario per andare avanti. Ti consiglio di essere pragmatica e di fare la tua scelta in totale autonomia. Un caro saluto!

  4. 4
    Yog -

    Dì al tuo ragazzo che si trasferisca lui da te e andate a vivere vicino a duecento metri dai tuoi. Prendi il diploma e apri una panetteria lombarda. Che problema c’è?

  5. 5
    gimmy -

    Scappare a 20 anni per uno che conosci da circa 7 mesi sulla scia del 2 cuori e una capanna sarebbe un passo azzardato e sconveniente. Ti consiglio di non correre troppo con la fantasia che la vita è molto imprevedibile. Non metto in dubbio il vostro amore, ma e troppo presto per pensare ad un futuro cosi lontano; quando si è innamorati il per sempre viene in automatico, ma durante il tragitto ci sono svariati mutamenti che possono far cambiare le persone, le idee, le posizioni. I tuoi genitori fanno solo il loro lavoro, ti amano troppo e cercano di tutelarti come meglio possono perchè vorrebbero vederti felice, è una normale prassi che scoprirai anche tu a tempo debito. Se non ti piacciono certi discorsi puoi sempre affrontare l’argomento esprimendo quello che pensi per dimostrare i tuoi criteri di responsabilità, di crescita e di buonsenso anche fino alla nausea qualora sia necessario, il carattere è sempre un punto a favore tirato nei modi giusti. Mi rendo conto che è difficile avere le ali tappate quando si ha voglia d’indipendenza, ma devi capire che non sei abbastanza adulta da comportarti come ti pare. Continua a frequentare il tuo ragazzo come hai sempre fatto, impegnati nello studio e divertiti che sei in un età gioiosa, fatta per diletto non per accasarsi. Sono sicuro che se mostri ai tuoi ragionevolezza, capacità di giudizio, fiducia, col tempo come tutti acquisirai quell’autonomia tanto ricercata e la libertà di vivere come meglio credi. La vita non è facile per nessuno e la tua non è un dramma, c’è tempo per fare quello che vuoi, tanto se è destino stare insieme a lui, non ti preoccupare che non ci saranno genitori che tengano. Hai il diritto di fare le tue scelte, le tue esperienze che puntualmente contesteranno ma se avrai audacia e caparbietà sono sicuro riuscirete a trovare un punto d’incontro. 🙂

  6. 6
    Sofia -

    Concordo perfettamente con gymmi..bravo. ;

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