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Quando all’amore subentra la disperazione

Ciao a tutti! È la prima volta che scrivo qui.
Quello che andrete a leggere è il risultato di mio uno sfogo: lo faccio qui per NON rovinare la reputazione della mia convivente.
Anni fa conobbi in chat una donna di dieci anni più grande di me che aveva appena subito una “pesante” operazione alla gamba destra. Durante la convalescenza si chattava e, una volta al mese le facevo visita, a 400 km dal mio paese dove viveva da sola.

Quando arrivò il momento della seconda operazione (stavolta alla gamba sinistra) si decise di vivere insieme: mi trasferii da lei e, tanto per cominciare, trovai un lavoro come barman in un locale che apriva alle 18: 00 e chiudeva alla 2: 00. Era il posto più schifoso della città: giro di tossici, ubriachi e impasticcati!
Quel santo del proprietario, che aveva comprato l’attività per tirare fuori dai guai il nipote, voleva solamente chiuderlo ed evitare che lo sciagurato giovanotto finisse nei guai. Fu per me un anno terrificante: situazioni difficili da gestire, risse, gente che rompeva bicchieri e bottiglie, per la “felicità” delle brave persone che abitano lì intorno. Con 1. 200€ al mese riuscivo a fare tutto, mentre l’attività lavorativa di lei, essendo convalescente, andava a rotoli: il “santo” di cui sopra, socio in attività (persona di buon cuore, ma molto disordinato e disattento) non pagava nulla, non dichiarava nulla!
10. 000 € da pagare al recupero credito!
Mi sono privato di tutto per pagare il necessario: sigarette, il treno per andare dai miei genitori, telefonate, cibo (mangiavo solo la sera! ) e vestiti!

Alla chiusura del locale, trovai un lavoro in un locale di lusso, dove guadagnavo 1. 400€ al mese. Nel frattempo nasceva una società di trasporti con a capo il “santo” e lei, oramai guarita, lo seguì, sbagliando per l’ennesima volta nella sua vita. Altri 7 mesi a lavorare gratis, mentre il “santo” faceva da “banca” a una serie di miserabili pezzenti, soci dell’impresa, sperando che la fata turchina avrebbe provveduto a fargli recuperare tutti i soldi che ha buttato nell’impresa!
Siccome io non ce la facevo ad arrivare a fine mese perché che lei, essendo una persona psicologicamente debole, ha bisogno di circa 200€ al mese di psicofarmaci, decisi di fare il corriere a 1. 800 € al mese. Sono stati massacranti quei giorni: 12 ore al giorno; scarichi pesantissimi tutti fatti a mano; multe non pagate dal “santo” (il recupero credito ha già fatto toc toc alla mia porta! ) . Quando lei mi disse queste frasi: ” Beato te che fai quel lavoro lì e non devi fare il contabile! ” e “Ho bisogno di spendere perché aiuta contro la depressione! “; mi è caduto il mondo addosso. Da quel momento mi sento una persona cinica e non provo più sentimenti se non quelli di rabbia e odio! Come se non bastasse, il padre di lei (con la spina dorsale in pezzi, demenza senile, mezzo cieco e infartuato) aveva bisogno di assistenza ed io, dopo aver lasciato il lavoro del corriere per due ernie al disco (BEATO ME che faccio il corriere!!! ) , lavorando come tuttofare in ufficio con lei (guadagno tuttora 500€ al mese e lei 1. 400€) , ho iniziato a fare anche assistenza al vecchietto (poveraccio… è messo male! ma non ha nessuna colpa! ) . Suo fratello lavora all’estero, la cognata non fa davvero nulla, la mia compagna è depressa e a me lo buttano in quel posto!!!
A tutto questo evito altre frasi di lei di grande impatto, perché sono consapevole di essere un fesso di prim’ordine! Va detto la che la società sta per chiudere, dopo aver assunto gente, considerata dal “santo”, di grande abilità. Lui ha licenziato questa gente per incapacità (la prima cosa sensata della sua vita) ! L’ultima frase rivolta a me è questa: ” Ma tu non sei del settore, certe cose non le capisci! ”
IO, per carità, ho fatto tanti sbagli: università a 30 anni, la sera quando scendevo dal furgone non mi studiavo per i concorsi (che sono davvero pochi) , trasferirmi qui con l’illusione di vivere meglio, ect.
Ma, cavolo, gli ex-dipendenti hanno fatto solo casino, il “santo” capo ha elargito denaro a chiunque venisse a piangere, i soci sono veramente degli inetti, la mia compagna non combina quasi nulla per via della sua depressione e SONO IO quello che non capisce???
Già… sono quello che sa pulire il culetto (letteralmente parlando) , cucinare e fare compagnia al vecchietto (ripeto, che non ha colpa! ) , quello che rinuncia anche ad accendere le casse del PC per risparmiare, quello che fa la spesa, quello che cucina e pulisce casa, quello che tappa i buchi in ufficio (e registra sta fattura, e vai alla posta e chiama lì e vai a prendere un caffè, ect. ) .
Ho 36 anni… spero possiate capire come mi sento!
Non ho un posto dove andare; tornare dai miei li farebbe morire dal dolore (sanno che sto bene e vivo bene) . Voglio solo TROVARE un lavoro che mi permetta di pagare un affitto e il necessario per vivere. Eppure sono bravo in informatica, anche non avendo titoli, ottimo retore, grandi quantità cose immagazzinate in testa (“cultura” vasta) , ho un QI anche leggermente superiore alla media ( ho fatto tutti i test perché ho iniziato a dubitare di essere un cretino… pensate come sono messo male ahahahahahah) , ma non trovo altro!
Chiudo qui e per la prima volta dopo 5 anni, inizia qualche lacrima a trasudare in quel muro di durezza che mi permette di andare ancora avanti… grazie per avermi fatto esprimere!

P. S. scusate se magari troverete qualche errore di ortografia o di forma del periodo… ho scritto tutto in un fiato.

Lettera pubblicata il 2 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    diana -

    Nicholas ma tu sei un infermiere non un compagno! Stai soffrendo della sindrome da crocerossina! No a parte gli scherzi, se l’hai fatto sicuramente l’hai fatto col cuore, ma ora riprendi in mano la tua vita, volta pagina, anzi cambia proprio libro e rinizia tutto daccapo!!! Davvero! Sei giovane non hai niente da perdere finora da ciò che ho capito ti hanno solo usato, lascia perdere tutto cambia città non hai qualche aggancio da un’altra parte? Perchè no anche i tuoi genitori, parlaci sicuramente capiranno e ti aiuteranno a trovare un altro lavoro poi pian piano potrai renderti indipendente e prenderai una casa tutta per te. I viaggi iniziano sempre con il primo passo. Dai fatti forza! Non perdere tempo! In bocca al lupo!

  2. 2
    LUNA -

    Ciao 🙂 hai fatto tu il quadro della situazione, dunque ne sei consapevole. Anche di quanto sei stufo. E incazzato come un toro.
    E disperato. Bene, ci sono i presupposti per voltare pagina.
    Hai fatto l’infermiere?
    Sei stato un fesso?
    Puoi smettere ora di fare l’infermiere e anche di sentirti un fesso.
    Quella che chiami durezza, che ti ha permesso di andare avanti, è stato forse un blocco emotivo per non ascoltarti, mentre dentro urlavi.
    Urlavi che non ne potevi più, che stavi male.
    Ma forse non c’erano vie di mezzo.
    Se ascoltavi l’urlo te ne saresti andato. Dunque gli hai tappato la bocca. A te stesso. Perché, appunto, altrimenti non saresti andato avanti. Già. Ma non nel senso che saresti crollato, ma che te ne saresti andato. Avresti detto a te stesso: e dove sono io, in tutto questo?
    Il tuo senso di responsabilità verso l’esterno (che ti fa sentire un uomo migliore di altri, perché in effetti lo sei anche, ma dipende anche da come si usa, anche, quella “migliorità”. Pensa se la usassi davvero per chi ha bisogno e sa restituire in cambio, in termini di amore, generoso, reciproco, spontaneo, invece che a perdere… faresti bene a te, e al mondo, quel piccolo pezzo di mondo con cui avresti uno scambio di vera reciprocità. perché costruiresti del buono per te e per qualcun altro. anche per te, mi senti?), dicevo, il tuo senso di responsabilità verso l’esterno è ottima cosa finché ti ricordi che sei responsabile anche del TUO BENE.
    Anche ora dici: i miei soffrirebbero se sapessero, perché ho mentito.
    Perché hai mentito? Per fare stare meglio loro.
    Ma anche tu puoi chiedere, dire la verità.
    Certo, non so le contingenze, non so quali siano i problemi dei tuoi, per cui li proteggi al punto da non poter dire una cosa umana come: DIFFICOLTA’

  3. 3
    LUNA -

    Le 3000 puntate precedenti fanno parte del tuo vissuto, e raccontarle a te stesso (a noi) ti serve anche forse per vederle nero su bianco, prenderne consapevolezza, dirti: cazzarola, veramente io ho vissuto tutto questo, e mi sono sentito così.
    Ti serve forse per dire a te stesso a che punto stai ora, nel presente, capire come ci sei arrivato, quali sono gli errori che pensi di aver commesso, le ingiustizie che pensi/sai di avere subito…
    Io sono arrivato qui, così, perché queste sono le 3000 puntate precedenti.
    Sono arrivato al punto di chiedermi se ero scemo, io che ho sempre saputo di non essere uno scemo.
    Ho usato la mia capacità di cavarmela in situazione estreme per buttarmi in un fosso.
    Ho confuso il farmi spremere come un limone con la generosità, reciproca.
    Ok, ok, tutto ci sta. Sai come, secondo te, sei arrivato sino a qui. Perché ti senti stanco, demotivato, disperato, incazzato, probabilmente anche con te stesso. Spaventato.
    Però vedi, ripercorrere quelle 3000 puntate precedenti, visto che già le conosci, a parte la rielaborazione di cui ci sarà bisogno, ora non ti serve. Non ti serve perché le sai.
    In questo momento ti servono le tue risorse per togliere TE STESSO dai guai. ORA. ADESSO.
    Cosa puoi fare?
    Hai valutato che lì non vuoi/puoi stare?
    Allora, minimi termini della questione:
    la tua sola soluzione al momento è tornare dai tuoi?
    Forse li fai anche più fragili di quello che sono.
    Forse sono in grado di reggere un figlio che torna a casa e dice ORA HO BISOGNO DI STARE QUI. PERCHEì? PERCHE’ ORA HO BISOGNO DI STARE QUI

  4. 4
    nicholas -

    Finalmente ho sentito (letto) due punti di vista completamente obiettivi dei quali ne condivido il senso.
    Anche se le vostre parole non possono dirmi nulla di nuovo, nulla che già non sapessi, rimangono di quanto più vero abbia sentito negli ultimi anni della mia vita; inoltre servono a ricordarmi che devo “usare le mie risorse per togliermi dai guai” (Luna) e che “non devo perdere tempo” (Diana).
    Avendo comunque preventivato una tale situazione, ho una somma di denaro tutta per me di cui nessuno è a conoscenza (racimolata grazie a un “gratta e vinci”). E’ ovvio che partirò da lì.
    Quando mi si dice “sindrome di crocerossina” non mi arrabbio (nonostante io sia un po’ permaloso ^_^) perchè è vero! Nonostante tutto ho conservato la lucidità necessaria per guardarmi intorno.
    Proprio ieri sera ho dato una grossa mano a due persone: mi hanno detto che sono a disposizione per qualunque problema mi si presenti!
    Riuscirò a risalire? Non lo so! Se non ce la facessi, mi presenteri dai miei genitori e direi loro semplicemente la verità (anche se una madre conosce sempre la verità, soprattutto quando gliela nascondi): ho provato a risolvere, ma per colpa mia o colpa del caso non sono riuscito a trovare una certa stabilità economica e un certo stato di benessere, quindi devo ripartire e non arrendermi mai!
    Grazie della disponibilità, ragazze! Vi farò sapere, anche se le cose non cambiano dall’oggi al domani! Fate una buona Pasqua, se ci credete.

  5. 5
    LUNA -

    :)))))))))
    e vaaaaaaai 😀

    buona pasqua anche a te 😀

  6. 6
    diana -

    Buona Pasqua anche a te! Aspettiamo belle notizie!

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