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Abitazione ipotecata per debito cartella esattoriale

A mia totale insaputa, la mia casa è stata ipotecata dalle Esattorie; un commercialista mi ha detto che posso già ritenermi fortunato poichè ho almeno ricevuto la comunicazione dell’operazione effettuata, infatti, altri contribuenti si sono trovati con la proprietà venduta d’ufficio. EVVIVA L’ITALIA!!
Ma non è tutto.
Il debito iniziale, che ha fatto scattare l’operazione, ammonta a poco più di 8000 Euro per cartelle INPS non pagate; questi 8000 Euro, con more ed interessi INPS sono diventati circa 11500, ma non è finita, con i diritti, le spese le more, le truffe e chi più ne ha più ne metta, il conto con le Esattorie ha superato i 18000 Euro (calcolate voi la percentuale da usura), ma badate bene che l’immobile ipotecato è una villetta che ha un valore intorno ai 400000 Euro.
Mi pare che si possano riconoscere gli estremi di “abuso d’autorità”, “usura” e, vista la disparita di valori tra bene ipotacato e importo debitorio, si può parlare anche di “estorsione”.
Ma non è ancora finita.
Il debito INPS nasce dal mancato pagamento dei famosi “minimi” che vengono calcolati su un ipotetico reddito presunto.
Questo “reddito” non c’è mai stato e, secondo la Costituzione Italiana, le imposte dovrebbero essere pagate su redditi reali cioè su quelli che effettivamente concorrono a comporre il reddito effettivo, quindi non dovrebbero essere dovuti.
Altro punto molto importante è che le Esattorie effettuano un recupero crediti stragiudiziale e, sempre secondo la legge, nel recupero crediti stragiudiziale le more e gli interessi possono essere richiesti solo dal creditore mentre il recuperatore non ha nemmeno il diritto di chiedere il rimborso delle spese vive al debitore. Se a questo aggiungiamo che non si sa dove vadano a finire le somme richieste in più dalle Esattorie (alcuni funzionari Inps mi hanno assicurato che sui loro files non compaiono le registrazioni di quelle somme e non sanno che fine facciano), la LADRATA mi sembra che sia completa.
Dopo aver constatato personalmente il clima di omertà che esiste intorno agli affari dell’Agenzia delle Entrate e delle Esattorie ad essa collegate (omertà che coinvolge anche l’autorità giudiziaria)e avendo saputo che sono moltissimi i contribuenti che si trovano in situazioni simili alla mia e che sono sempre in aumento, sarebbe mia intenzione denunciare il tutto alla Corte Europea, c’è qualcuno che mi può aiutare o dirmi come devo fare?
Se qualche altro contribuente, in situazione analoga alla mia, vuole aggregarsi, sono disponibile a fare gruppo.

Un’ultima informazione, sono disoccupato e non riesco a trovare lavoro perchè, ricordatevi bene, che in un paese come l’Italia dove si pensa a salvare e mantenere i gatti randagi o i cani abbandonati, un uomo che ha superato i 50 anni, e per i casi della vita è uscito dal circuito lavorativo, per il mondo del lavoro E’ MORTO chiunque esso sia, un genio o un emerito imbecille, non c’è differenza; molto meglio i cani.

Lettera pubblicata il 14 Maggio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Cittadini

La lettera ha ricevuto finora 125 commenti

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  1. 1
    albert -

    Riccardo, prima di procedere all’iscrizione dell’ipoteca, occorre che l’ente impositore notifichi avviso bonario di pagamento, con la somma che ritiene sia dovuta, e solo DOPO può notificare la cartella esattoriale, e se non viene fatta opposizione alla cartella esattoriale entro 60 giorni dalla notifica, allora può iscrivere l’ipoteca sugli immobili, o pignorare l’auto, per debiti minori.

    Quindi, se non ti avevano prima notificato la richiesta bonaria del pagamento del debito, non potevano neppure notificarti la cartella esattoriale, che è NULLA (sentenza della Comm. Tributaria di Milano 220/40/2006) e quindi non potevano neppure iscriverti l’ipoteca sulla casa.

    Questo è importante, perchè in effetti questi mascalzoni a volte non notificano gli avvisi di pagamento, e poi magari mandano le cartelle esattoriali in ritardo o a indirizzi sbagliati, e procedono ugualmente a pignorare gli immobili all’insaputa dei debitori (veri o presunti)

    Sul fatto che l’INPS mandi i bollettini per pagare i contributi previdenziali su redditi minimi presunti, purtroppo è cosa nota, e tra l’altro quest’anno con la finanziaria di Prodi e Padoa Schioppa li hanno anche aumentati, benchè la gestione dei commercianti e artigiani sia IN ATTIVO, quindi questa è la dimostrazione di come i sindacalisti che gestiscono l’INPS cerchino di arraffare soldi vessando i piccoli lavoratori autonomi (negozianti, artigiani, ecc.) per poi sprecarli in mille modi.

    Però su quello non c’è niente da fare: inutile rivolgersi alla Corte europea (che ha già accolto 16000 ricorsi contro l’Italia) perchè anche se teoricamente si può avere ragione sul fatto che un autonomo che inizia l’attività debba pagare contributi previdenziali INPS su redditi che magari non ha conseguito, poi all’atto pratico siccome quei versamenti sono contrinuti che diventano pensione (quindi non sono una vera imposta, ma sono i contributi per la pensione di chi versa) di chi li versa, è ben difficile attaccarsi, e la maggior parte degli autonomi paga i bollettini.

    Io semmai ti consiglierei di trovarti un buon commercialista (quello che ti ha detto che sei “fortunato” lascialo perdere) che possa vedere se hanno rispettato le procedure, se sia possibile cancellare in fretta l’ipoteca e rateizzare il debito

    All’atto pratico è la cosa migliore da fare, per salvarti la casa.
    Se aspetti i tempi della Corte europea, possono averti venduto la casa 10 volte nel frattempo.

  2. 2
    bobby -

    Confermo quanto ha scritto Albert.
    C’è anche una sentenza della Commissione Tributaria di Napoli, della sezione 12 (sentenza n° 517/12/2005), depositata il 16/11/2006, che ha dato ragione al contribuente e ritenuto nulla la cartella esattoriale non preceduta da notifica di richiesta bonaria di pagamento.

    Secondo me Riccardo devi trovarti un buon commercialista o avvocato specializzato in questi tipi di ricorsi contro gli abusi delle esattorie e i pignoramenti e ipoteche illegali, e fare al più presto ricorso.

    Non perdere altro tempo.

  3. 3
    enzo -

    eg. Riccardo, a me era stato intimato il blocco ed eventuale sequestro della macchina, se non avessi pagato due euro di parcheggio.
    Ma un’abuso è stato commesso dall’agenzia delle entrate anche a me.
    Sono stato artigiano per 11 anni, ma purtroppo a causa dell’andamento del mercato e della concorrenza di improvvisati professionisti, nel 2004 ho cessato l’attività.
    Secondo gli studi di settore, nel 2002, avrei dovuto fatturare 3500€ in più di quello dichiarato. Per farla breve, ho dovuto versare a febbraio scorso, 2516€, di cui 800 ca. di iva. Secondo te, potrò mai recuperare almenol’iva?? NO COMMENT.
    PS.ti assicuro che nel 2002 tanto avevo fatto, e tanto ho dichiarato. siamo in uno stato di regime e facciamo finta di non saperlo.

  4. 4
    Piero 57 -

    In Inghilterra e Germania ed in tutti i Paesi Europei liberi, democratici e civili, i contributi per la pensione li pagano percentualmente solo coloro che guadagnano e possono permetterselo. Altrimenti , uno che non guadagna abbastanza cosa dovrebbe fare ? Pagare i contributi per la pensione di domani e morire di fame oggi? Evidentemente l’INPS italiana se lo augura, perchè in tal modo può continuare a sperperare e pagare le pensioni milionarie di chi non tanto il lavoro quanto lo stipendio assicurato ce l’ha. Per cortesia non parlatemi di paese civile. E’ una vergogna.

  5. 5
    roberto -

    anche io sono nella stessa situazione, ho un debito di 21.000 euro con l’INPS a causa di una doppia iscrizione ( ero socio di una srl e iscritto a gestione separata regolarmente versata, in seguito mi sono anche dovuto iscrivere alla gestione commercianti ) alla fine del 1993 la mia srl ha chiuso e io da allora sono disoccupato e alla mia richiesta all’INPS mi è stato detto che nonostante la mia situazione il debito va pagato…. che risposta tecnica; io comunque non ho reddito,non ho beni immobili e vivo in casa di proprietà di mia suocera e quindi non posso pagare… qualcuno sa quando decadono le cartelle esattoriali o i debiti inps… grazie e saluti

  6. 6
    roberto -

    scusate ho sbagliato, la mia società è stata chiusa alla fine del 2003 e non nel 1993.

  7. 7
    umberto -

    caro direttore. vorrei sapere se l,esattoria poteva chiedere di pagare le cartelle ke avevo condonato..e nn pagate del 100 x cento ma solo del 80 x 100. mi e stato riferito dall,esattoria ke scaduto il termine dovevo ripagarle togliendomi solo quel poco ke avevo pagato,, da premettere ke mi e stata messa ipoteca sulla mia quota di propieta della casa. x un debito di 4200 euro .mi e stata messa ipoteca x 8400 euro.. vorrei una risposta in merito.. grazie e saluti

  8. 8
    BARBARA -

    Mi hanno riferito che, se le cartelle esattoriali notificate non hanno indicato il nome del funzionario che ha rilevato il debito del contribuente, si può effettuare ricorso o addirittura farle annullare: ho fatto ricerche in merito ma non sono riuscita a trovare nulla, qualcuno mi sa dire qualcosa in merito? Grazie
    Barbara

  9. 9
    ROBERTO -

    egr. direttore, sempre in riferimento all’iscrizione dell’ipoteca su un immobile mi è successo che l’ente esattore per il mancato pagamento delle tasse di successione, ammontare di circa 3.000 euro come differenza tra quello già versato ed i calcoli eseguti dall’agenzia delle entrate, ha richiesto il pagamento con cartella esattoriale, notificata a tutti gli eredi, ed ha proceduto ad isrivere ipoteca su un immobile di proprietà, comune ed indivisa, di tutti gli eredi del de cuius. Alla notifica della cartella abbiamo proceduto al pagamento e l’ente esattore ha rilasciato ricevuta di pagamento a nome di mia madre ed all’estinzione del debito ci ha fatto pagare anche le spese per la cancellazione dell’ipoteca, regolarmente pagata e con ricevuta intestata sempre solo ed esclusivamente a mia madre. A distanza di circa due anni l’esattore ha notificato agli altri eredi (figli del de cuius) una ulteriore cartella esattoriale chiedendone il pagamento per la cancellazione dell’ipoteca sull’immobile e sulle parti intestate a noi eredi, diversi da mia madre. Pertanto, tenuto conto che le spese per la cancellazione dell’ipoteca se le paghiamo sono superiori all’importo dell’integrazione della tassa di successione, vorrei sapere se tale richiesta dell’esattore è regolare e leggittima, oppure visto che il debito è stato estinto avrebbe dovuto procedere alla cancellazione dell’ipoteca non soltanto a carico di mia madre ma anche a carico dei figli.
    ringrazio anticipatamente

  10. 10
    anita -

    mio marito ha ricevuto una notifica di cartella di pagamento …non aveva (perche’ non poteva allora e purtroppo non puo’ ora) pagare l’i.v.a di 13000.00 euro….considerato che la societa’ che c era allora non c e’ piu’,che non possiede nulla a suo nome ma solo furgone che va a lavorare…cosa succede se non paghiamo??non possiamo proprio e oltretutto ci siamo sentiti rifiutare un prestito per pagare

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