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Io vorrei un bimbo ma lui no

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Lettera pubblicata il 2 Gennaio 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 71 commenti

Pagine: 1 2 3 4 8

  1. 11
    Sarah -

    e ci sono donne che è meglio se non si riproducono…

  2. 12
    vudoppia -

    Maria Grazia, le persone sono come sono sempre, non cambiano a seconda che siano insieme ad un’altra persona o no. E’ ovvio che se due persone sono diverse, insieme stanno peggio che da sole, dunque hanno problemi che da sole o insieme ad una persona giusta non avrebbero. Ma l’affinità c’è tra due persone buone o intelligenti, come tra due persone cattive e stupide.
    Maria Grazia, è proprio vero, sei una frustrata, te lo dici da sola.

  3. 13
    Everest -

    Ciao Maria Grazia
    Ovvio che, come dici tu, se c’e’ una forte incompatibilità caratteriale, si tira fuori il peggio di se stessi. E allora meglio mamme o padri single.
    Ma si da il caso che un figlio si fa in due. E, soprattutto, tra un uomo e una donna. E, un figlio, per crescere, ha bisogno di un elemento padre maschile e di un elemento madre femminile. Singolarmente ci si arrangia. Ma la famiglia é “zoppa”
    Come “zoppa” é la famiglia con genitori incompatibili caratterialmente. Ma, mi chiedo, e ti chiedo: possibile che la nostra società offra costantemente coppie così incompatibili? O forse é solo una continua giustificazione al fatto che non siamo più in grado di far funzionare una coppia e/o famiglia?
    E non é oggi anche “zoppo” il desiderio di avere un figlio invece di desiderare una famiglia?
    Desiderare un figlio, desiderare una famiglia….sembrano desideri uguali ma, nella realtà attuale non lo sono.
    Oggi, le donne in particolare, sembrano desiderare solo un figlio piuttosto che una famiglia.
    A me spaventa molto questa distinzione.
    Un compagno non é un mezzo per procreare. Ma é “il” compagno con il quale “insieme” formare “la” famiglia che dovrà garantire la crescita di un figlio.
    Serena notte.

  4. 14
    maria grazia -

    certo Everest! un compagno non può e non dev’essere un MEZZO, ma un fine. o, se vuoi, un piacevole accompagnamento… proprio per questo secondo me alcune donne fanno bene a desiderare un figlio, ma non un compagno. perchè donne così vedrebbero l’ altro solo come un’ intrusione nella loro vita quotidiana e nell’ educazione che desiderano impartire ai figli, con tutte le tensioni che ne scaturirebbero. e allora, come madri riescono ad essere più positive se agiscono in maniera individuale e indipendente! vedi Everest, fino a non molto tempo fa le unioni avvenivano solamente perchè ci si sentiva vincolati dalle convenzioni sociali a creare una famiglia, e anche per i miei genitori credo sia stato così. se non si fossero mai sposati e se non avessero messo al mondo dei figli, entrambi sarebbero stati più felici! invece, PER CONVENZIONE, hanno fatto una scelta che si scontrava con la loro vera indole! e siamo stati noi figli a pagarne le conseguenze. io al contrario ho cercato di vivere solo secondo il MIO sentire, e anche se ho fatto degli errori, perlomeno non mi sono unita ad un uomo che dopo un pò avrei avvertito come soffocante, e non ho messo al mondo un piccolo essere che probabilmente sarebbe stato infelice, avendo accanto un padre pressato e soffocante e una madre SOFFOCATA, proprio come erano i miei genitori nel contesto del loro matrimonio. anch’ io come te penso che i bambini debbano avere, preferibilmente, entrambe le figure genitoriali di riferimento, ma queste figure devono saper adempiere efficacemente e serenamente al loro ruolo, altrimenti fanno solo danni incalcolabili! molto di più di quanto farebbe un genitore single. se anzi il genitore single alleva il figlio in maniera impeccabile, supera ma DI TANTO la famiglia tradizionale ispirata al modello cattolico!

  5. 15
    Everest -

    Maria Grazia non sono proprio d’accordo che un genitore single allevi un figlio meglio di una famiglia. Cmq rispetto il tuo pensiero anche se non lo condivido.
    Il problema sai Maria Grazia é che molti uomini si sono accorti che spesso molte donne desiderano più un figlio che un compagno (alias famiglia). E l’uomo spesso scappa da questa cosa. Io per primo sai, se incontrassi una donna, che dopo pochi mesi di relazione mi chiedesse un figlio (succede molto spesso), mi porrei subito questa domanda. Se cioè questa donna mi voglia usare come “mezzo” per il proprio (unico) desiderio.
    E, molto probabilmente, non mi fiderei. Datosi le numerose situazioni simili che oggi accadono di frequente.
    Ciao

  6. 16
    Sarah -

    MG concordo, sposarsi solo perchè si usa così è da idioti patentati, io preferivo rimanere single a vita piuttosto che sposare uno solo perchè sennò pareva male!Poi è arrivato mio marito, l’ho fatto per amore e non per convenzione anche perchè, come dici tu, i figli messi al mondo per convenzione sono infelici!!!Ho una sorella che a 25 anni mi diceva “devo trovare un ragazzo perchè devo pensare a sistemarmi.” Poi si è trovata uno che la pensava come lei ma già’ immagino il disastro ma tanto dove stanno loro(sai che io sono scappata a più non posso 😀 ) non si divorzia, semmai se ne fanno di cotte e di crude ma non sia mai che uno divorzia, scandalo!E figurati se due possono convivere prima del matrimonio, non sia mai!

    U_U

  7. 17
    maria grazia -

    sarah
    come sempre hai pienamente ragione. i figli “nati dalle convenzioni” sono destinati a rimanere infelici, proprio come lo siamo stati io e mio fratello. in questi casi i figli lo sentono che in famiglia si respira un’ aria “sbagliata” e non c’è una vera unione familiare. per te e tuo marito le cose sono diverse, perchè siete due persone genuine ( qualità sempre più rara ) e la vostra è una VERA unione solida basata su sentimenti e valori autentici. ma nella maggior parte dei casi, in queste cose sono il perbenismo e la grettezza a farla da padrone, con tutti i risultati che vediamo, anche in questi spazi virtuali.
    Everest, quelle donne di cui tu parli sono quelle che sentono l’ incalzare del loro orologio biologico e quindi cercano di “affrettarsi”. probabilmente mi sbaglio, ma la vedo così. quindi secondo me fai bene a non accontentare nessuna di loro. ma sulla questione dei genitori single continuo ad essere della mia idea: meglio un genitore single equilibrato piuttosto di due non coscienziosi. e non sto affatto dicendo che un figlio, in questi casi, dev’essere allevato solo dalla madre. molti padri sono molto più adatti a fare il genitore di tante madri. il mio è un discorso ambivalente esteso a entrambi i sessi!

  8. 18
    Sarah -

    MG concordo sul fatto che sia meglio un genitore single buono che due sbagliati.
    Capisco perfettamente ciò che provi, un figlio non voluto lo sente, si pensa che tanto si è piccoli e inesperti e quindi non si capisce niente, non è così, io capivo perfettamente gli sperperi della mia famiglia e la differenza di trattamento solo perchè una faceva i capricci e quindi per non farla gridare le si dava tutto, vedevo la malignità’ dove la si negava, l’invidia e l’egocentrismo, tanto hanno sempre ragione loro. Ti dico solo una cosa, un giorno ho pianto al telefono con mio padre per una brutta situazione in cui mi ci sono trovata, la risposta è stata:”il tuo culo te lo devi alzare da sola”, sapevo già’ che non mi avrebbe aiutata mi sbatte la porta in faccia sempre ma almeno un minimo di conforto me lo poteva dare, mentre continua a mantenere le bamboccione, soprattutto una che è diventata la santa della casa anche se nessuno la sopporta, ma sai le bastano due moine e loro si bevono di tutto e di più, la cattiva sono io. Che ti devo dire, se non cambiano le cose non sapranno nulla di me. Il mio culo se riesco me lo alzo sennò forse qualcuno, un giorno, dira’ loro come sono finita, se gli interessa, molto meglio inventarsi che sono stronza che essere una vera famiglia!Di sicuro crescere con un padre che diceva tutti i giorni che non voleva una famiglia non ti fa sentire amata.

    Ti abbraccio MG!

  9. 19
    maria grazia -

    il problema sarah è che loro davvero si credono NEL GIUSTO, non si rendono neanche conto di farci del male. sai quante volte, quando mio padre era ancora in vita, mi sono sentita ripetere: ” se non fai come diciamo noi non metterai più piede in questa casa! “.
    Non dubito che fossero in buona fede, anzi senz’ altro lo erano, ma non si può obbligare un figlio a fare scelte che vanno contro la sua indole e le sue convinzioni solo per accarezzare il proprio orgoglio! non si possono mettere al mondo dei figli con il presupposto: ” Li ho messi al mondo, quindi già solo per questo mi devono essere grati”. NO ! NON FUNZIONA COSI’ ! Non bisognerebbe assolutamente crearsi una famiglia, se poi ne si avverte SOLO IL PESO. e come dici tu sarah, anche per me era così. MI SONO SEMPRE SENTITA UN PESO.

    “un giorno ho pianto al telefono con mio padre per una brutta situazione in cui mi ci sono trovata, la risposta è stata:”il tuo culo te lo devi alzare da sola” ”

    già ! in certi momenti non hai bisogno di STRIGLIATE, ma solo di un pò di conforto morale. ma non tutti lo capiscono…

    “se non cambiano le cose non sapranno nulla di me.”

    già. anche per me è stato sempre così, specie dopo che me ne sono andata via di casa. d’ altronde di cose avrei dovuto parlare con loro ? quelle poche volte che accadeva ci saltavamo addosso come pazzi ! io e i miei genitori eravamo due mondi completamente a sè stanti, non mi avrebbero mai capita. o meglio, non si sforzavano proprio di farlo. e alla fine le tue rogne e i tuoi problemi più delicati te li tieni per te. non è questione di mentire, ma di PROTEGGERSI per non essere continuamente vessati da chi tanto non entrerà mai nell’ ottica che il mondo non è più quello degli anni ’60!

    un caro abbraccio anche a te!

  10. 20
    Everest -

    Maria Grazia, credo sia chiaro ad entrambi che é meglio uno che cammina spedito su due gambe che due zoppi. Ma….meglio 4 braccia sane che due braccia sane.
    Io facevo un altro discorso. Quello cioè che spesso nella nostra società, e in particolare in molte menti femminili, stà prendendo sempre più piede il desiderio di un figlio, come elemento unico. Distaccato cioè dall’idea di famiglia: padre, madre, figlio.
    Questa cosa inganna. Inganna soprattutto chi crede ad un’unione di coppia, eventualmente finalizzata, alla generazione di un figlio.
    Ma figlio inteso come progetto di famiglia, non altresì, inteso come completamento e/o realizzazione di se stessi.
    Personalmente ad esempio non penserei mai di fare un figlio con una donna che non amo, o con una donna con la quale non condivido pensieri e modi di intendere la vita.
    Non so se riesco a spiegarmi ma un figlio non può essere generato tanto per farlo, o solo come bisogno e/o desiderio egoistico o per scadenza orologio biologico.
    Che senso ha fare un figlio per crescerlo da sola/o, senza cioe’ l’appoggio e l’amore dei propri compagni?
    E’ un dilemma ormai di moda oggi. A me spaventa molto. E soprattutto mi fa porre domande e generare dubbi su quanto la coppia oggi si fondi su basi d’argilla.

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