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Servizio Pubblico

Cari abbonati Telecom vessati e maltrattati che vi lamentate qui, di una cosa potete essere certi: siamo tantissimi a subire le angherie di questa società erede del servizio telefonico pubblico. La gestione piratesca di un servizio essenziale e delicatissimo ha raggiunto un livello di inefficienza talmente scandaloso che in qualunque altro paese governato democraticamente le istituzioni avrebbero cominciato a prendere provvedimenti severi. Dove sono i garanti, le autority, i ministeri, i tribunali? tutti sordi? ciechi? muti? Parlatene con un legale e vi sentirete suggerire contro il proprio interesse di non intraprendere nessuna azione legale: “con Telecom non la spunti; puoi avere tempo e denaro da buttare, ma loro ne hanno sempre più di te”. Ho letto lettere di persone esasperate. Le capisco perchè anch’io sono arrivato ad esserlo ed ho veramente sofferto per quel senso di impotenza che ti coglie quando ti senti impotente ed indifeso. In quel muro di gomma contro cui ti trovi a cozzare e ricozzare, ogni tanto si apre una finestrella e da lì qualcuno prima ti lusinga poi ti inganna e ti deride, ti sputa in faccia e infine ti mostra un ghigno feroce e ti minaccia. Vi risparmio le mie vicissitudini con Telecom perchè sono uguali o peggiori di quelle di tanti altri compagni di disavventura. Una chicca però ve la voglio regalare. Dopo 8 mesi di reclami al 187 perchè mi venissero disattivati servizi e noleggi che avevo disdettato con svariate lettere raccomandate R.R. mi sono sentito candidamente confessare dalla ragazzina di turno: “nooo.. ma lasci perdere le raccomandate! qui i dirigenti ci dicono che quelle manco le aprono: le cestinano subito.” Voglio dire a questo punto, anche per esperienza diretta, che anche altri operatori non scherzano quanto a mascalzonate ma il nostro veramente esagera. Credo che la cosa non sia più tollerabile. Negli anni settanta del secolo scorso i cosiddetti “pretori d’assalto” facevano tremare le società multinazionali. Oggi chi tutela il suddito italiano? Dobbiamo cominciare ad incatenarci ai cancelli delle ville dei finanzieri gestori delle concessioni o aspettiamo che qualcuno più fragile di nervi di noi tiri fuori il forcone. Svegliamoci tutti! Allegria! vostro Ivo

Lettera pubblicata il 15 Settembre 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    yalodè -

    Buongiorno, il nostro simpaticissimo Ivo ha simpaticamente sintetizzato una situazione grave, e purtroppo comune a molti….
    E purtroppo in questa Italia non c’è davvero nessuno che tuteli il normale cittadino, le Associazioni dei Consumatori predicano e predicano, poi però una volta che ti abboni e paghi un canone di circa 100 euro all’ anno, oltre a darti delle normalissime informazioni (che si reperiscono facilmente su Internet) non fanno altro per tutelarci…Dico questo per esperienza, perchè è un’ anno che cerco di risolvere una situazione molto seria, ma purtroppo per poter procedere devo affrontare delle spese medico/giuridiche al di fuori dalla mia portata e non c’è verso di muoversi diversamente.
    Ma la salute non è un diritto di ogni cittadino? Si fa molto per tutti gli extracomunitari che abbiamo qua in Italia, ma per noi Italiani, oltre al dovere di pagare le tasse non restano che i calci in c…. che prendiamo ogni qualvolta abbiamo una reminiscenza di ribellione,
    Saluti a tutti.

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