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Guerra dell’anima

Come posso dire al mondo che ho paura?
Come posso dire che sento qualcosa che mi perseguita ma sono so cos’è?
Ieri notte mi sono sentita smarrita e questa mattina mi sono alzata chiedendomi cosa c’è in me che non riesco a spiegarmi. Perché sono così? Perché sono così ossessionata e paranoica e perché faccio pensieri stupidi e malati? Vi giuro a volte mi sento malata. Disperarmi per delle cose talmente stupide che uno mi guarda e mi dice “Ma che diavolo ti prende? Ti rendi conto che stai facendo così per niente?” Per esempio io vengo avvolta da una scia di impressionanti angosce prima di partire per andare da qualche parte. Mi dispero, sento un vuoto dentro.. Una paura folle che dura solo nell’attimo del pre-distacco o della partenza e poi, di solito, sparisce ma finché me la sento addosso mi tortura. Ma non ce la faccio più a convivere con queste improvvise paure insensate. Così come non riesco più a chiedere alla persona che amo di farsi carico dei miei sfoghi e delle mie paure, non gli posso chiedere nulla perché finirei con l’essere solo un peso, una persona folle dai comportamenti inspiegabili.. Ma non riesco comunque a cavarmela da sola. Ieri notte l’ho chiamato disperata facendo la figura della scema. Mi sento davvero ridicola e mi vergogno di tutto questo perché davvero non riesco a capire.. Quand’ero piccola mi ero convinta del fatto che crescendo tutto sarebbe passato, ma com’è che molte cose invece di passare non fanno altro che peggiorare? E allora vado avanti così, nascondo ogni minima paura. L’unico che le conosce, ora come ora, è lui. Un mio carissimo amico anche le conosce ma non tutte.. E così mi ritrovo a sentirmi scoppiare e a sentirmi un peso per lui che mi ama e davvero a volte mi chiedo come faccia.. Sono così fortunata. Vorrei solo cambiare questo lato di me così strano e scuro e vorrei donargli molto di più.

Lettera pubblicata il 3 Luglio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    jonnyno -

    ciao..ti consiglio di parlarne magari con qualcun’altro in modo da farti dare piu pareri in merito al tuo problema..chiedi agli amici di starti vicini in quei momenti..prova a farti venire a prendere o andare nei posti con qualcuno che conosci magari facendolo venire un po prima della partenza..sennò ci sono gli specialisti

  2. 2
    timoniere clark -

    Ciao…sento di dirti che…ognuno di noi ha bisogno di confidare le sue mancanze, sapendo che primo o poi trovi una soluzione…un rimedio che possa liberare ogni preoccupazione e ritrovare la giusta serenitá…spero per te ci sia una persona che…ti dona quel giusto dosaggio d’amore per renderti felice.

  3. 3
    Emily -

    Ciao “Sospiri”, ti capisco perfettamente.
    Nella tua lettera trovo pezzi di me. Stesse considerazioni, stesse domande, stesse paure, stesse ossessioni. L’ansia è sempre con me. Ad esempio, a te sale prima di partire, mentre a me si manifesta con gli appuntamenti, intensi come impegni/commissioni in dati orari da rispettare. E’ come se una parte di me fosse convinta che per un motivo o per l’altro non riuscirò ad arrivare in un esatto luogo in un esatto orario, come se qualsiasi imprevisto fosse dietro l’angolo, come se.. sembra assurdo, lo so, ma il fatto che “debba” essere lì mi privasse della libertà di poter essere altrove, di non avere orari, di poter far altro -magari anche un emerito niente- secondo ispirazione del momento.
    Esattamente come te, “c’è qualcosa dentro ma non so cos’è”… e come te mi sento in colpa nei confronti dell’unica persona che mi accetta per quella che sono.
    So esattamente cosa significhi sentirsi smarriti, “malati”. So cosa vuol dire chiedersi “perché proprio a me?”. Anch’io sono cresciuta tra paure insensate, credevo che crescendo tutto sarebbe cambiato. Invece sotto certi aspetti non sono cambiata proprio neanche un po’ rispetto quella che era la me bambina. Molte volte mi spavento della mia fragilità, perché se è vero che tante preoccupazioni che mi attanagliano sono di portata “adulta”, riconosco che ci sono anche molte paure paragonabili a quelle dei bambini. E a differenza tua non riesco a fingere. Ogni singola emozione purtroppo mi si legge in faccia.
    A differenza degli altri commenti, quello che io ho capito è che non è il caso di parlarne “agli altri”, se non con persone di cui ti fidi al 100%. Per esperienza, aprirsi con le persone sbagliate (di contro, non saprei proprio quali siano “quelle giuste”) potrebbe causarti enormi voragini in fatto di autostima e seri e ancor più gravi problemi affettivi-relazionali. E’ verissimo che il bisogno di sfogarsi e aprirsi è molto pressante, lo so bene, ti sto però suggerendo di essere veramente molto cauta. Purtroppo molta gente (non tutti, ma è più facile inciampare nella maggioranza) è tutto tranne che realmente sensibile ai disagi degli altri. Ti abbraccio forte.

  4. 4
    Sospiri. -

    Ciao Emily.. Grazie mille per le tue parole. Leggendo quello che hai scritto mi rendo conto che mi capisci davvero e che siamo sulla stessa lunghezza d’onda e non sai quanto questo mi faccia sentire sollevata.. Meno “strana” per così dire.. Condivido ogni singola virgola che hai scritto. E ti ringrazio di cuore davvero perché è in momenti come questi che realizzo che non sono sola. Non ci conosciamo è vero ma il fatto che proviamo le stesse cose ci avvicina. Credo proprio che dovrò convivere con tutto questo peso che mi trascino dentro perché come dici anche tu non son cose che si “curano”. Sono cose che abbiamo dentro e che se passano passeranno col tempo o perché abbiamo avuto la fortuna di trovare qualcuno (sensi di colpa a parte) che riesce a “sconfiggere” questo malessere.. Comunque sia ti ringrazio davvero, avevo bisogno di parole come queste che non sono parole di conforto ma sono parole sincere e non c’è nulla di più bello della sincerità e del fatto di sentirsi capiti da qualcuno, di non sentirsi gli unici al mondo con questi problemi che per me sono davvero imbarazzanti.. Quindi grazie di cuore davvero e ricambio l’abbraccio forte che mi hai mandato con un abbraccio ancora più forte. Grazie di cuore.

  5. 5
    jonnyno -

    @emily,@sospiri..io ho sofferto di anoressia e so bene cosa sia l’ansia

  6. 6
    Gabriele -

    Ciao ho letto il tuo sfogo.

    Partiamo con una considerazione. Sei molto viva, sei persuasa da sentimenti che in cambio di darti gioia, ti danno dolore.

    Sei normale. Hai delle preoccupazioni, delle ansie, delle paure, dettate, presumo dall’insicurezza.

    Pensieri stupidi e malati. Non mi pare il tuo caso. Sono pensieri umanissimi. C’è chi da loro poco peso e chi come te, da un peso come un macigno.

    Non ti fare problemi con il tuo ragazzo. Se è tale deve essere solo fiero e contento di essere la tua spalla, sulla quale tu posi il tuo viso.

    Una curiosità. Un esempio di cosa stupida per la quale ti disperi.

    Ciao.

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