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“Vivere davvero”: che significa?

Oggi pongo un quesito un po’…astratto. Ma che in realtà vuole trovare risposte più che concrete.

Quando una persona non vive davvero, e tutti attorno a lei se ne accorgono (quindi non è l’unica)…e per “non vivere davvero” intendo che lei non c’è veramente, né con sé stessa né con gli altri, e non si prende responsabilità, non rischia, non si impegna in niente (può sembrare che raggiunga risultati, a volte anche discreti, ma fa tutto come distaccata…e quindi niente al massimo delle sue possibilità)…intendo pure che non ha coraggio…che non ha il coraggio di amarsi anzitutto…e quindi nemmeno riesce a stabilire rapporti corretti con gli altri..quand’è così…quando non succede niente nella vita di questa persona…perché lei non cerca niente, non crea niente, sta sempre in casa infatti? Che cosa, di preciso, non scatta?

E’ forse accidia? Pigrizia? Debolezza (incapacità di accettare il brutto e di “danzare lo stesso sotto alla pioggia”)? Cos’è? E cosa significa “Vivere per davvero”?

Lettera pubblicata il 25 Maggio 2016. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 38 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Rossella -

    Per quanto mi riguarda ritengo che flessibilità del singolo dovrebbe essere sostenuta da scelte piene. Io penso che esista un bisogno, che io definisco domanda, di mettere da parte il pane per la vecchiaia. Ma non parliamo di un bisogno materiale perché una volta appagato (quando arrivano le prime gratificazioni) ci troviamo punto e a capo. Io penso che ciascuno di noi faccia una scelta, per quanto mi riguarda tengo molto alle mie abitudini e mi piacerebbe incontrare un ragazzo che ama la casa e che la concepisce nella mia stessa maniera. Il discorso lavorativo è di più facile attuazione… nel mentre cerchi di sistemarti con la casa perché a quel punto ogni giorno può essere il giorno giusto per fare un progetto. Alla mia età andrebbe bene anche una cerimonia molto sobria. Bisogna organizzarsi… un passo per volta. E’ difficile avere tutto subito… io ad esempio ho cominciato ad arredare la casa in maniera molto approssimativa. Per adesso mi trovo bene, poi si vedrà… un caro saluto!

  2. 2
    ILSaggio -

    Vivere davvero significa fare quello che ti rende felice, nel bene e nel male, alle volte in modo egoista se serve.

  3. 3
    Diego -

    kylie10, ma che siete tutti sponsors della ditta Affanni & Patemi? Ma godetevi la vita in pace, che non è il gran premio di Sion.

  4. 4
    ets -

    Come dice un mio grande amico, la vita è fatta da attimi di felicità, per il resto è una grande noia.
    Di attimi felici io ne ricordo pochi per la verità, quando ero piccolo e in casa vi era armonia, quando feci l’ultimo esame all’università e assaporavo la laurea, per qualche attimo di felicità che le donne mi hanno regalato, gli attimi di felicità che provo quando torno a casa in auto dopo una giornata di lavoro convinto di aver fatto quanto dovevo fare.
    Ecco, in questi frangenti credo si viva per davvero.
    Il resto è purtroppo noia

  5. 5
    Sofia -

    La persona apatica che descrivi in questa lettera è la perfetta descrizione di chi ne ha passate già tante nella vita…troppe….e ora non ha più la forza ne di lottare e ne di reagire! Vive…perché respira….conosco perfettamente la sensazione! Non scatta più nulla on quella persona perché dentro è morta già da tempo!…

    Vivere per davvero…. È una bellissima frase…ma non fa parte di questa vita,…questo è l’inferno e il massimo che possiamo fare è cercare di SOPPRAVVIVERE E NON AFFOGARE NELLA MERDA TOTALE IN CUI SIAMO…

    Un giorno TUTTI vivremo per davvero….

  6. 6
    nevealsole -

    Si vive davvero quando si riesce ad accettare se stessi nonostante questo possa comportare solitudine, riprovazione sociale, incomprensione. Mentire a se stessi credendo che prima o poi riusciremo ad adeguarci all’immagine ideale di noi è deleterio. Quando non hai paura di portare le tue idee davanti ad un plotone schierato, quando non ti vergogni delle debolezze e della tenerezza, sei libero. Il nostro cercare a tutti i costi la relazione spesso ci deforma… Sfrondare bene l’albero delle amicizie e frequentazioni e frequentare solo chi è sulla nostra stessa lunghezza d’onda sarebbe già un buon inizio. Per tutti gli altri, resta valido il saluto, e la normale solidarietà umana; nulla più. Vivere davvero è dare il massimo consapevoli che non sempre andrà bene al primo colpo, ma restare fieri della nostra fatica e impegno. È avere una spiritualità forte e valori alti e non tradirli anche se sul momento ci sembra la cosa che ci farebbe stare meglio. È non perdere mai il controllo della nostra dignità, è essere leali, onesti, generosi senza farsi il sangue marcio. Vivere davvero è pensare al passato senza che i rimpianti offuschino il presente…

  7. 7
    Diego -

    “Vivere per davvero…. È una bellissima frase…ma non fa parte di questa vita,…questo è l’inferno e il massimo che possiamo fare è cercare di SOPPRAVVIVERE E NON AFFOGARE NELLA MERDA TOTALE IN CUI SIAMO…

    Un giorno TUTTI vivremo per davvero….”

    Sofia!

    Beh, mica proprio tutti… solo quelli che avranno custodito l’Amore in sè stessi.

  8. 8
    Yog -

    Boh. Per me vi fate troppi problemi. Madre Natura mi ha favorito regalandomi grosse quantità di alcoldesossidrogenasi e la mia indubbia capacità mi permette un costante approvvigionamento di narda. Queste due cose mi permettono di vivere come un sofà.

  9. 9
    kylie10 -

    Non so. Oggi mi sono svegliata particolarmente egoista e non riesco a concentrarmi sulle cose che avete detto, anche se mi sembrano tutte pertinenti. Però vorrei dire la mia: secondo me vivere davvero è essere profondamente nel momento. Io spesso dall’infanzia ho coltivato la dissociazione…una profonda dissociazione da ciò che mi circondava, non so se per eccessiva debolezza o per eccessivo egoismo, peggio ancora per non voler accettare e allo stesso tempo combattere. Non lo so perché sono, e ne ho mille prove, ufficialmente un po’ debole, un po’ egoista, e poi non combatto mai. Come se sapessi che tanto niente andrà bene e quindi volessi difendermi così, non mettendo niente in campo.
    Un paio di volte ho avuto grossissime delusioni e mi sono abbandonata ancora di più. Però poi solo col tempo ho capito che avevo posto condizioni impossibili, e quindi avrei solo dovuto piangere me stessa, perché in realtà le cose che ci succedono devono avere in sé il potere di poterci succedere (esempio: inutile morire d’amore per una ferrari se non si ha un conto in banca da miliardario).
    Oggi penso che vivere davvero si applichi spesso anche a chi vive condizioni di vita molto dure in cui si sacrifica e rinuncia a sé. Però sono presenti nel momento e hanno coraggio, anzi quando stanno sereni magari sorridono pure più di te che hai tutto facile eppure sei un frustrato lo stesso.
    Ecco..”vivere nel momento”…accettare le proprie responsabilità, versare lacrime amare per non declinarle mai ma un attimo dopo ritrovarti spensierato e leggero, parte di quest’universo, come a dire…”mi sono dimenticato pure d’averci provato e fallito…io sono in ordine e va bene così”….vivere davvero è anzitutto una serenità, una forma d’amore, un darsi a sé stessi. Chi si è dato a sé stesso trova la forza di andare avanti e quindi è presente, insomma non è “rifiutante”. Non vive davvero solo chi rifiuta sé e quindi ciò che c’è fuori.
    Chiaramente penso dipenda un po’ da un’attitudine che si sviluppa. Bisogna parlare il proprio linguaggio e bisogna capirsi, comprendersi, spronarsi, bisogna possedersi tutti. Una persona che si possiede gode anche solo per il suo stesso respiro e lì si rincuora. Decisamente conosco persone che vivono davvero e hanno anche la forza per superare i momenti avversi. Si dovrebbe vivere davvero e mai per finta.

  10. 10
    Diego -

    “E’ forse accidia? Pigrizia? Debolezza (incapacità di accettare il brutto e di “danzare lo stesso sotto alla pioggia”)? Cos’è? E cosa significa “Vivere per davvero”?”

    Ma kylie, che domande paradossali e superflue che fai… di quanti fakes hanno bisogno per credere di studiare gli utenti? Ridicoli 🙂

    Assecondiamoli ancora:

    Vivere per davvero significa la partecipa-zione totale a questa bella società a delinquere di stampo diabolico, ovviamente proni ai dettami femminini e del potere, ovvero produrre, consumare e crepare possibilmente ricchi ed inquinati davanti alla partita di calcio in Tv, regalando la stessa meravigliosa eredità ai propri figli, in modo che questa “vita” ineguagliabile si perpetui all’infinito, come desidera il signore dei dannati, tra gl’illusori godimenti compensati da lacrime, sangue e lapidi veri, il sogno di ogni realizzato ed equilibrato dottore in psicologia, il quale sulle manne appena elencate fa la sua fortuna da speculatore incallito, per potersi ubriacare di protagonismo idiota, negando l’evidenza per pura malafede.

    A riprova di quanto dico c’è la censura di alcuni miei reply molto mirati, tipico deficit del subdolo regime vigente a cui tutti si prostrano. Da fare pena.

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