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Vivere con una compagna che soffre di ansia e depressione

#ciao a tutti. Scrivo con il desiderio di condividere con te una situazione che sta avendo un impatto significativo sulla mia vita e sul mio benessere emotivo.

Vivo da tre anni con la mia compagna, una persona straordinaria che, negli ultimi tre anni, ha affrontato con grande dedizione e passione il suo lavoro di medico. Tuttavia, negli ultimi tempi, ho notato un aumento notevole dello stress e dell’ansia legati al suo lavoro. La situazione è giunta a un punto critico quando doveva sostenere l’esame di stato e ha manifestato attacchi di panico, che sembrano essere solo la punta dell’iceberg di una possibile patologia psichiatrica.

Parallelamente, anche suo fratello sta attraversando un periodo di depressione molto difficile da due anni, senza evidenti segni di miglioramento. Tutto ciò sta mettendo a dura prova la mia capacità di gestire la situazione, in particolare perché temo di perdere il mio lavoro e sto iniziando a sperimentare una profonda stanchezza e preoccupazione per la mia stessa salute.

Mi rendo conto che è fondamentale starle vicino in questo momento difficile, ma devo essere onesto con voi riguardo ai miei sentimenti. Da settimane, questa situazione sta assorbendo gran parte delle mie energie e sta influenzando negativamente il mio benessere. Ho paura di affrontare le conseguenze a livello personale e professionale, e questo sta avendo un impatto significativo sulla mia felicità.

Riflettendo sul passato, mi rendo conto che ci sono stati segnali subdoli di questo problema che affligge la mia compagna già da molto tempo, come la stanchezza cronica e le lamentele continue sul lavoro in ambulatorio. Questi aspetti, combinati con le difficoltà di suo fratello, hanno creato in me sentimenti contrastanti che, purtroppo, hanno fatto emergere la consapevolezza che la nostra storia potrebbe non rendermi felice.

Ho ancora da affrontare la questione con la mia famiglia, che vive lontano da me, ma sento il bisogno di cercare consiglio e supporto in questo momento difficile. La famiglia di lei sembra onestamente incapace di fornirle l’aiuto di cui ha bisogno nonostante la amino tanto. Ma passare solo tempo con lei ad accarezzarla non basta, e questo aggiunge un ulteriore livello di preoccupazione.

Spero sinceramente che possiate offrirmi qualche consiglio o prospettiva che mi permetta di trovare una luce in questa situazione buia. Sono aperto a qualsiasi suggerimento che possa portare un po’ di speranza e chiarezza in questo momento complicato della mia vita.

Grazie per aver dedicato del tempo a leggere la mia lettera. Apprezzo molto la vostra disponibilità e sostegno.

Lettera pubblicata il 28 Novembre 2023. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Luca -

    Ora sto per mettermi alla guida dunque non ho modo di dilungarmi troppo.
    Deve rivolgersi ad uno psichiatra, spesso si tratta di squilibri chimici. Potrebbe bastare una pasticca di cipralex per ristabilire i giusti livelli di serotonina. Le cure durano qualche mese e hanno effetti positivi già dalle prime settimane. Sono regolatori dell’ umore SSRI che non hanno nulla a che vedere con psicofarmaci ipnotici forti come il Tavor per citarne uno. Rivolgetevi ad un esperto chiedendo esplicitamente di non voler intraprendere cure pesanti.
    La depressione non si cura con le carezze oppure a parole. Deve rivolgersi ad un bravo specialista.
    Da fidanzato tu preoccupati che non le diano cure da cavallo, ma come dicevo pocanzi soltanto dei regolatori dell umore. Specificate bene questo aspetto

  2. 2
    gauss39 -

    Grazie del commento e del tempo che hai preso per scriverlo Luca, hai ragione. Seguiro’ i tuoi consigli.

  3. 3
    Gabriele -

    Prendere coscienza anche del fatto, che vi sono altre due lettere precedenti dove l’autore manifesta malessere nei confronti di relazioni. Bisogna anche tenere presente che l’ambito dei medici, non è che sia proprio allegro e privo di stress, specialmente ora che ci sono tutte queste pressioni, derivate dal dover recuperare situazioni, che durante l’emergenza da Sars-Cov2, quindi immagino sia normale che la tua compagna sia “depressa”. Provaci tu a sopportare tali livelli di stress, senza un confine netto, fra lavoro e vita privata, e dopo prova a dircelo. Io credo sia difficile. Credo anche che non sia da tutti. Cerca di fare uno sforzo e selezionate dei momenti di svago, insieme, ricordandole che non c’è solo “l’essere medico”, ma anche una donna, e la tua compagna ed ha il diritto di essere un pò più serena.

  4. 4
    maria grazia -

    Sono cresciuta con una madre che da sempre soffre di ansia e depressione. È un vera croce.. ti capisco. Sono persone che hanno bisogno di un sostegno psicologico professionale e probabilmente a monte c’è un problema organico. Noi persone a loro vicine non c’è assolutamente niente che possiamo fare. Mi dispiace

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