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Una vita di sofferenza mascherata

Buongiorno, le scrivo in quanto non so più a chi rivolgermi e come uscire da questa situazione, le risposte che ho ricevuto da psicologi e psichiatri e dalla mia famiglia per quanto idealmente corretti purtroppo non mi aiutano a uscire da questa situazione e sono inseguito da un bruttissimo pensiero che non voglio neanche dire ma che troppe volte mi sembra l unica soluzione per interrompere questa sofferenza e ansia che dura da troppo tempo. Nella mia testa regna una sofferenza, una depressione e una confusione costante. L’unico periodo davvero completamente felice di cui io abbia ricordo è stato durante l’asilo e le elementari, successivamente nel periodo delle medie e del liceo ho subito atti di bullismo che mi hanno profondamente segnato e creato solitudine e insicurezza interiore oltre che non permettermi di crescere e maturare, è da li che ho incominciato per reazione e per seguire i suggerimenti di mio padre ad avere un atteggiamento di finta superiorità ai problemi della vita e ai loro soprusi e di autoironia, ad essere costantemente agitato avendo problemi intestinali perenni che continuo ad avere, subendo sempre senza reagire per paura degli altri e perché mi sentivo inferiore, chiudendomi in me stesso e estraniandomi dal mondo con l immaginazione e la fantasia e la lettura, cercando in ogni modo di piacere per avere qualche amico, non chiedendo aiuto perché non sapevo a chi chiederlo visto che mia madre era sempre molto molto depressa vista la situazione in famiglia e mio padre non mi ha mai creduto e mi ha sempre dato comunque la colpa. Ho avuto come esempio paterno una persona molto strana, maligna e insicura che al posto di aiutarmi mi obbligava a vestirmi come voleva lui, ad affossarmi ogni volta che aveva dei problemi o dei desideri personali, a non lasciarmi spazi privati ma facendomi vivere senza privacy, a prendermi in giro, a pensare male del mondo intero soprattutto delle donne(per lui tutte false e tr..., un nemico), a non aiutarmi a trovare delle passioni personali ma anzi soffocandole ogni volta che le avevo, a obbligarmi anche con la violenza a seguire certi suoi dogmi e modi di vivere da persona anziana e totalmente estranea alla vita sociale come ogni sera scrivere sotto dettato parti della bibbia, imparare le canzoni fasciste e naziste a memoria, insegnarmi che più una persona ti tratta male più tu ti comporti bene per farle pena e limitare le offese e più una persona ti tratta bene più tu allora puoi approfittartene, ad essere estremamente gentile fino a risultare falso, che in compagnia bisogna fare il pagliaccio per essere simpatici, a sentirmi superiore agli altri e molto altro; al posto che insegnarmi a come vivere nel mondo, a come realizzarmi, a trattarmi come un figlio mi ha sempre trattato come un “amico”su cui addossare tutte le proprie sofferenze. Mio padre è sempre stato una persona estremamente immatura, con mia madre che oltre a crescere io mia sorella e mio fratello faceva tutto per lui e lui l’ha sempre trattata male affossandola e allontanandola dalla sua famiglia con la quale non abbiamo avuto rapporti fino al divorzio, dopo il quale mia madre è rinata, se guardo le foto di quando erano sposati e di adesso sembra due persone totalmente diverse, adesso è felice finalmente. Una persona costantemente agitata che scappava appena poteva da sua madre o da mia prozia lasciandoci soli. Lui non ha mai avuto amici e se l’è sempre presa con me per i suoi problemi personali e infantili, gli ha sempre dato fastidio vedere qualcuno che era migliore di lui persino se era suo figlio e sta attuando lo stesso atteggiamento con mio fratello, ma fortunatamente per lui da quando ha 6 anni vive con mia madre e l ha dovuto vedere solo il week end fino ai 14 anni, da quel momento si vedono raramente e quindi è potuto crescere in una situazione di pace e normalità; dopo tutte queste imposizioni, dopo tutti questi insegnamenti totalmente sbagliati e rigidi quando io avevo 17 anni tradì mia madre con un altra donna e ci lasciò soli, per anni non ho avuto praticamente nessun contatto con lui, proprio nel periodo forse più importante della mia vita, il periodo nel quale prendere le scelte e mettere le basi per tutta la mia vita, questo perché totalmente preso dalla sua nuova relazione. Questo suo atto totalmente opposto a tutte le sue imposizioni mi fece totalmente perdere certezze, ma come dopo tutto quello che ho subito per essere come voleva lui, un bambino e un ragazzo”perfetto” proprio lui faceva la cosa più opposta ai suoi dettami?, allora nulla ebbe più senso. Dopo la fine del liceo e di questa mia prima parte di vita, questi dieci anni pieni di sofferenza, nei quali i rari momenti di felicità li lego ai momenti dell’anno in cui non andavo a scuola, quindi durante le feste natalizie durante le quali avevo legato con qualche ragazzo a sciare, e durante l’estate quando andavamo al mare o soprattutto in campagna dove avevo una compagnia di amici abbastanza grande e con alcuni di questi ci vedevamo anche d’inverno, raramente ma succedeva a volte. Non so come avevo fatto ad avere queste amicizie ma le avevo.

Successivamente iniziai ad avere molto più tempo libero lavorando invece di avere l obbligo scolastico e lo sport o lo stare con la famiglia, che appunto dopo il divorzio non c’era più oltre al fatto che vivevo per conto mio, così pur di avere degli amici, qualcuno con cui stare mi legai con persone che erano da evitare attraverso l uso di hashish, senza rendermi conto che il mio era solo un modo per scappare dalla realtà e che stavo facendo del male a me stesso non a lui comportandomi così, che loro stavano con me solo perché io compravo la droga e loro potevano farne uso con me senza pagare ma anzi guadagnandoci vendendola a me e così iniziai a farne un uso spropositato, sono andato a vivere da solo o con queste persone appena finito il liceo fino a un anno fa, ho sempre lavorato cambiando molti lavori, ho lavorato come portapizze dall’età di sedici anni e ho proseguito per tutti questi anni abbinandolo ad altri lavori per potermi permettere di vivere senza chiedere nulla a nessuno, gli altri lavori sono stati al mc donald, in un magazzino, come segretario, come cameriere in due ristoranti, come postino, ed infine presso due case di spedizioni, adesso mi ritrovo a fare 10 ore al giorno 6 giorni su 7 l OPL, che sarebbe una specie di guardia giurata senza arma, guadagnando 600 euro al mese ed avendo turni pesantissimi come orari.

Lettera pubblicata il 9 Novembre 2019. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    scarcio -

    anche io cerco di trovare ogni giorno una risposta e farlo con se stessi è piu difficile di quanto io possa pensare. E l’ambiente di oggi non aiuta. Impossibile trovare risposte dal web. Forse dalla fede. Le persone solide sono cresciute in ambienti sicuri. il tuo, come anche il mio, è stato ostile. Di solito le persone angosciate si differenziano in qualcosa in cui riversare le loro nevrosi. Eccellendo. Ma in Italia scordatelo! e quindi accadrebbe il contrario cioè l’abuso di droghe. Mai più indispensabile e necessario fu aver trovato il luogo più azzeccato quale la nostra beneamata penisola per realizzarci la Chiesa.

  2. 2
    Lisuz -

    Ciao Enrico, ho letto un po’ di fretta la tua lettera. Una domanda: agli psicologi e psichiatri, hai detto tutto ciò che ti infastidisce o hai tenuto qualcosa nascosto?
    Non è che tuo padre di fronte a te faceva cose oscene o ti molestasse, anche in maniera minima (che ne so, una spinta sulla spalla o una pacchetta mentre ti sgridava)?
    Mi sembri un ragazzo tutto sommato a posto, razionale, anche se con comprensibili sbandate.
    Ciao

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