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Un tempo diceva di amarmi

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Quando ci siamo conosciuti, 16 anni fa, lei diceva di amarmi ed io le rispondevo: “idem”, perchè non conoscevo il significato della parola “ti amo”. Era la prima donna della mia vita anche se avevo già 26 anni ed anche se sapevo di volerle un bene che non avevo mai provato per nessun’altra donna, mi chiedevo se questo era abbastanza per dirle che l’amavo.
A quel tempo pensavo che nessuna donna si sarebbe mai avvicinato a me perchè ero e sono tuttora una persona schiva, riservata e…..grassa tanto quanto basta per crearmi i complessi che mi hanno accompagnato per tutta la vita. Lei, invece, mi appariva bellissima ed in poco tempo le chiesi di sposarmi così, dopo 2 anni la portai all’altare e da allora non ho fatto altro che adorarla ed anche lei sembrava amarmi tanto da riuscire a superare due situazioni tanto dolorose quanto spesso causa di problemi di coppia: la prima fu la scoperta della mia “impotentia generandi” ( spero si scriva così) a cui seguì tutto l’iter della procreazione assistita, mentre la seconda fu la nascita di un bambino con una grave patologia che ci costrinse a quasi 2 anni di vita in ospedale ma che si risolse positivamente.
Per altri 3 anni dopo la nascita di nostro figlio, la nostra vita continuava tranquilla e lei non mi dava preoccupazioni di nessun tipo, credevo di essere l’uomo quasi più felice del mondo, quasi perchè a causa del mio lavoro ero e sono costretto a stare circa 7/8 mesi all’anno fuori di casa in 2 periodi di 4 mesi ciascuno ma, a lei, sembrava che andasse bene e così continuavo a partire tranquillo e sicuro che niente avrebbe potuto rovinare la nostra storia: anzi!…proprio questa sicurezza mi dava la forza di stare lontano tanto tempo.
Poi, circa 5 anni fa, lei decide di andare in palestra e per il primo anno tutto sembra continuare come prima, al secondo anno comincia a lamentare di annoiarsi, di aver bisogno di distrarsi, comincia a frequentare nuove amicizie ed a vestirsi in modo più curato ed a volte appariscente. Sulle prime ne fui anche contento ma, ben presto mi accorsi che le cose cambiavano troppo in fretta, ed allo stesso tempo cominciai a notare che il nostro conto in banca(e guadagno molto) calava sempre di più tanto che non riuscivo a stare a casa abbastanza tempo ed ero costretto a partire sempre più in fretta. Tutto questo mi faceva male perchè intuivo che stando lontano la situazione sarebbe peggiorata sempre di più. Ho incominciato ad avere paura di quello che sarebbe potuto accadere e giorno dopo giorno sentivo la delusione e la rabbia aumentare dentro di me: ho provato a trovare un lavoro vicino a casa ma, a causa della sua stessa natura, riuscii a trovarne solo uno sempre lontano ma che pensavo mi avrebbe permesso di tornare un pò più spesso ma, questo era sempre e solo promesso cosicchè ero costretto a continuare a partire. Cominciai allora a chiederle di lasciare la palestra perchè credevo (e credo) fosse la causa dei suoi cambiamenti, pensavo che se lo avesse fatto sarebbe tornato tutto come prima, pensavo che un piccolo sacrificio da parte sua mi avrebbe dimostrato che ancora mi amava e pensavo tante altre cose ma lei non volle anzi: più le chiedevo di lasciare quel mondo, più lei si induriva verso di me. Un giorno, parlando di noi, gli chiesi se mi amava e lei mi rispose “idem”, che no..non poteva dire di amarmi, mi disse che per lei ero diventato “un amico” per cui nutriva molto affetto ma amarmi no!
Impazzii di gelosia e da allora cominciai sempre più frequentemente a chiederle di lasciare quella stramaledetta palestra, a volte la imploravo a volte non riuscivo a trattenermi e le dicevo che volevo il divorzio che seppur amandola non potevo più tollerare quella situazione. Ma lei dura come la pietra!: “noooooo! non lascerò mai quella palestra è la mia valvola di sfogo”, non riusciva più a stare in casa: sempre fuori, sempre in palestra o con gli amici ed io ero sempre più pazzo, non riuscivo a completare i miei periodi di lavoro ed ero sempre più arrabbiato, deluso! fu allora che cominciai a sognare ad occhi aperti il suo tradimento esattamente con le stesse modalità in cui si verificò poi. fu allora che le proposi tante volte, implorandola, di cominciare un progetto assieme che ci accomunasse, speravo che passare del tempo assieme ci avrebbe ridato se non l’amore almeno un pò di affetto ma…niente non volle sapere ragioni e così continuai a dirle che non poteva continuare che era meglio separarci ma lei non voleva neanche questo: che altro potevo fare? non lo sapevo non sapevo che fare che dire. Arrivai anche a dirle che avrei potuto farmi del male ma…..niente.
Così tre giorni fa, tornando a casa dopo altri 4 mesi di lavoro, ho scoperto, per bocca di altri, il suo tradimento ( esattamente come lo immaginavo) durato da Febbraio a Luglio del 2007. Lei voleva negare ma davanti all’evidenza dei fatti non ha potuto e poi è crollata. Dice che era depressa che non si sentiva capita che non la aiutavo in casa: in parte forse è vero, non le ho dato un grande aiuto in casa ma ogni volta che ci provavo non faceva altro che inveirmi contro dicendomi che non ero capace e che se avessi continuato poi lei avrebbe dovuto rifarlo spendendo più lavoro e tempo.
Ora io sono completamente distrutto, da tre giorni non esco di casa, la notte non riesco a dormire e non ho più appetito. La mia famiglia dice di perdonarla di metterci una pietra sopra ed andare avanti per nostro figlio, lei dice che nonostante tutto mi vuole ancora bene ma che se dobbiamo ricominciare io devo riuscire a “DIMENTICARE” a non chiederle niente ma, io, non riesco a far finta di niente, anche se so che la amo, ora che so, ora che i miei dubbi sono realtà non riesco a dimenticare: forse col tempo ma non sarà mai più la stessa cosa.
Adesso ho molta paura per il domani e per nostro figlio ed ancora una volta non so che fare, mi sento vittima dei luoghi comuni e tutte le paure, tutte le fobie di questo mondo sembrano essersi concentrate dentro di me.
Non so cosa mi aspetto da questa lettera, di certo non una soluzione indolore ma, forse, una parola una frase in una risposta che mi illumini in un modo o in un altro.

Peppone 65

Lettera pubblicata il 27 Giugno 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 45 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 31
    roberto44 -

    isis che faccio?
    ma peppone che fine ha fatto?

  2. 32
    wmichi -

    pure franca è sparita…è il caso che ci preoccupiamo?

  3. 33
    Peppone65 -

    Sono stato via un po di tempo in casa di parenti, vi ho detto che lei non vuole che continui a scrivere, siamo andati dallo psicologo ma io mi sento ancora più confuso.
    La mia vita non vuole ripartire ed ho paura di non essere capace di ritornare da lei sebbene la AMO…..

  4. 34
    roberto44 -

    lei non vuole che tu scriva e ti ha portato dallo psicologo?
    peppone, capisco che sia molto difficile, ma …. svegliati.
    tu non hai fatto nulla, anzi, è lei ad averti tradito, è lei che ti ha detto che non ti ama, è lei che ti tratta con sufficenza.
    peppone …. rialzati

  5. 35
    Leilaluna -

    peppone ti sta trattando come un cagnolino.. ma mollala.

  6. 36
    Peppone65 -

    Lei dice che non ha giustificazioni il suo gesto e che per questo non vuole dirmi niente di più oltre al fatto che mi ha tradito e che indietro non si può tornare. Dice di volermi bene (da tanto non dice la parola T’AMO), ma che non farà nulla ne per convincermi a restare ne per il contrario. Dice che accetterà qualunque cosa io decida e che lo psicologo serve per capire i veri motivi del suo tradimento (ci andiamo entrambi). Dice che non è stato amore ma un modo per fuggire una vita che non la soddisfaceva e che comunque entrambi sapevamo che eravamo da tanto tempo in crisi. Io le rispondo che comunque ero io a cercare di affrontare la crisi e che comunque anch’io avrei potuto tradirla e che se non l’ho fa

  7. 37
    Peppone65 -

    Se non l’ho fatto è perchè ho sempre messo davanti l’amore.
    Oggi la vedo dura, so che anche lei sta soffrendo ma, allo stesso tempo non riesce ad aprirsi veramente con me. Io la AMO e vorrei riuscire a perdonarla me desidero anche conoscere i suoi veri sentimenti. Ho paura della gente…di quello che pensano di me….e di lei. Ho paura di non riuscire a superare tutto questo ma allo stesso tempo ho paura di perderla.

  8. 38
    roberto44 -

    Peppone, caro, perdonami se sono duro, ma in questo momento tu non sei lucido.
    NON ti AMA questo è certo!!!
    Soffrirai comunque, ma se esiste una sola possibilità che lei rinsavisca, lo verifichi solo se ti stacchi da lei.
    La tua presenza non giova né a te né a lei.
    Sii duro, anche se non è facile.
    Ti sono davvero vicino

  9. 39
    Isis -

    Caro Peppone io sono d accordo con Roby, l unico modo per farla risavire se vuole davvero farlo è staccare….sarà dura ma devi farlo per te e per lei..
    Un abbraccio forte, Isis

  10. 40
    Peppone65 -

    Io ci provo a dirle che comunque non vedo un futuro assieme e, sinceramente, mi sembra di avvertire un fortissimo senso di colpa da parte sua, ma non attraverso le parole o i gesti. Abbiamo rifatto l’amore e mi è sembrato di tornare indietro di tanti anni perchè ho sentito davvero che lo voleva anche lei: dopo mi ha detto un mezzo ti amo…..
    Purtroppo però, appena concluso, ho chiuso gli occhi ed immaginate un pò cosa ho visto!

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