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Un solo pensiero, morire

Ciao a tutti, ammetto di non aver mai parlato a nessuno del mio problema, e voi siete i primi con il quale lo faccio.

Sarà ormai da 3 anni che non vivo una vita, una vita normale, sono circondato da gente felice, spensierata, come se la vita gli andasse alla grande, ma io lo so che ognuno di noi ha problemi, che sicuramente si possono risolvere con la buona volontà, ma il mio no.

Sono nato in Argentina, all’età di 5 anni sono partito verso una nuova vita con mia mamma e il compagno, Italia la grande meta, mi ricordo che da piccolo ero molto felice ma crescendo le cose cambiarono, iniziarono le prime discussioni con il compagno di mia madre, ma io non prima dei 18 ero consapevole che il compagno, fosse il mio vero padre, io lo sentivo, tra me e lui non c’era un rapporto da padre e figlio, è anche vero che lui c’é stato, ma in che modo? Da piccolo il mio grande sogno era diventare calciatore, come la maggior parte dei adolescenti, ma crescevo e non riuscivo a raggiungere il mio sogno, nonostante giocassi bene non andavo oltre a squadre regionali, cosi decisi di volare dall’altra parte del mondo, pensando che avrei avuto più fortuna, pura illusione, la mia vita è stata ed è illusione, ho provato in argentina, niente, nonostante ci fossi arrivato vicino, solo delusioni e prese in giro, e allora decisi di ritornare in italia dove mi ero già fatto una vita, con tanti amici e una fidanzata che mi amava molto, ma sapevo che il mio padrastro non mi avrebbe sopportato se non avessi portato a casa uno stipendio, per aiutare la situazione economica, e nel mentre era nata mia sorella, ma io non volevo lavorare, ci ho provato ma cambiavo lavoro ogni due giorni, non riuscivo a interagire con le persone, non mi piaceva quel mondo, e cosi iniziarono i litigi tra mia madre e lui, solo per colpa mia, siamo arrivati vicini al metterci le mani addosso ma mia madre ci ha sempre divisi, sono una delusione per mia mamma, ve lo giuro io ci ho provato a farlo per lei ma era più forte di me, l’unico lavoro che volevo fare era il calciatore.

Ho provato varie volte a suicidarmi, non sopportavo più quella vita, mi sentivo una nullità, un fallito, ma non ho mai avuto il coraggio di buttarmi da quella finestra, avevo tanta paura, ho pensato di prendere delle pastiglie, ma la mia fidanzata riusciva a farmi dimenticare di quei pensieri.

Ora sono tornato in Argentina, insieme a mia mamma, mia sorella e lui, ho iniziato ad avere un rapporto più civile, ora lavoriamo per fino insieme, ma il mio sogno si è riacceso, sono andato a provare in un club regionale, che potrebbe entrare nei professionisti ma lui e mia madre vogliono che io lavori e che porti a casa soldi per dividere i costi, la luce, il cibo, ecc. ma questo club non mi paga e ho dovuto mentire, dicendogli che sono andato in un altro club professionista e che hanno intenzione di farmi firmare un contratto con tanto di stipendio a fine mese, e ora non so come uscirne e so già che oggi sarà la fine, voglio soltanto chiudere gli occhi una volta per tutte.

Lettera pubblicata il 13 Settembre 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Angwhy -

    caro amico anche io volevo fare il musicista,ho le qualità e invece ho dovuto fare il facchino e il disoccupato ma sarò sempre una superstar echissene di tutto il resto.forza e coraggio dai!

  2. 2
    Sofia -

    Sei un ragazzo molto immaturo…hai ancora tanto da imparare… E capire sia del mondo che della vita..
    Che significa che il compagno di tua madre hai sempre saputo fosse tuo padre???
    Ovvio che lo era no!?ma…

    Cmq il mondo del lavoro non è facile ma i sogni rimangono tali!
    OK hai il sogno di diventare calciatore? Va bene.. Sogna e prova a fare qualcosa ma I SOGNI FINISCONO ALL’ALBA! devi vivere nella vita vera e reale…e aiutare la tua famiglia.. Devi aiutarla economicamente! Nel mentre che sogni è questo che devi fare!
    Che stronzate sono che cambiavi lavori ogni due giorni e non riuscivi ad adattarti?!!!
    Tutti chi piu’chi meno…mangiamo MERDA ogni giorno… Eppure dobbiamo ancora dire che è buona!

    Sono sicura che il tuo è un buon padre..e hai anche un ottima madre…
    Pensa alla tua famiglia e pianta la di raccontare palle di finte club o stipendi! NON farai altro che peggiorare le cose e ingarburgliarti sempre di più perdendo per sempre la fiducia di tua madre!

    Cresci e diventa maturo una buona volta!

    E non suicidarti per ste cose che vai solo in posti orrendi..sta attento..

  3. 3
    Michelle -

    Non e` mia intenzione sminuire come ti senti, ma non mi sembra che la tua situazione sia cosí disperata da indurti al pensiero del suicidio. Sul fatto che tu debba lavorare e portare a casa qualche soldo, purtroppo e` cosí, tocca a tutti, quindi ti consiglio di trovarti un lavoro e diventare indipendente, e di cercare di coltivare il calcio come una passione da affiancare alla tua vita ma che non ne sia il centro. Vedrai che tra qualche anno avrai un punto di vista diverso su queste cose..

  4. 4
    Anna81 -

    ciao… ma scusa…. hai un lavoro stabile che di questi tempi è un’ utopia trovarlo!!! lavori col tuo patrigno (o tuo padre? non ho mica capito???) quindi non sei sotto padrone ma bensi sotto un familiare…. gioca a calcio nel tempo libero!!! sapessi anche io quante cose avrei voluto fare nella mia vita e invece ho dovuto rinunciare… che faccio? cerco di accontentarmi di quello che ho! chi si accontenta gode ragazzo mio… i sogni lasciali nel cassetto… sono sogni alla fine!

  5. 5
    Suzanne -

    Perdona la brutalità ma tra tutti i motivi per suicidarsi quello di non riuscire a diventare un calciatore affermato non si può sentire! E’ veramente sentore di una società con seri problemi! Io mi vergognerei già solo a pensarlo; cerca di avere un po’ più di rispetto per te stesso; pensi che la vita valga davvero così poco?

  6. 6
    Plutone77 -

    Mi riallaccio a quella bellissima frase di Angwhy: “ho dovuto fare il facchino e il disoccupato ma sarò sempre una superstar”.
    E’ questo il punto di partenza, a prescindere da quello che FAI, SEI e SARAI sempre una persona speciale.
    Che senso avrebbe bruciare tutto e buttarlo via?
    I sogni non finiscono all’alba, devono restare vividi il più possibile perchè sono il carburante della nostra vita. Per raggiungerli però devono essere tramutati in OBIETTIVI, altrimenti rimarranno solo sogni per tutta la vita.
    Ti tocca lavorare?
    Sai, ho letto di tante storie di ragazzi che lavoravano e si allenavano fin quando i loro sacrifici non sono stati ripagati.
    A volte gli obiettivi vengono centrati, a volte disattesi ma la cosa più importante è continuare a credere di poter fare della propria vita un capolavoro.

  7. 7
    Yog -

    Io invece aspiravo a sfondarmi di narda ogni santo giorno e, invece, mi devo limitare al sabato, alla domenica e a qualche giorno infrasettimanale. Pur tuttavia, mi sono adeguato a questa triste realtà.

  8. 8
    Marco 91 -

    @YOG
    Ti adoro !!!!!!!!!!!

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