Un pene piccolo fa godere lo stesso?
di
ciabattina
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GRazie mille Michele per le belle parole e i complimenti..(I concetti che ho esposto sono frutto in parte di un percorso personale, in parte di una presa di posizione che vuole mettere in rilievo soprattutto gli aspetti psicologici che sono quelli sui quali bisogna lavorare maggiormente)
Io dico solo
che ognuno deve usare
le doti che ha
e non scavarsi psicologicamente
la fossa da solo.
Ci sono tante donne e ognuna è diversa, quindi…
Per assurdo.
Ammettiamo che i vari roland, leggenda e pessimisti/delusi cronici vari abbiano ragione.
Non ragione in parte o ragione a certe condizioni, ma ragione totalmente.
Mettiamo quindi che sia così, che a MOLTISSIME donne interessi MOLTO un pene nella norma o sopra la norma, e che lo preferiscano DI MOLTO a un pene poco sotto norma o di poco nella norma (cioè tutti i peni di cui ho letto qui fino a oggi).
Bene ragazzi, è così, questa è la realtà dei fatti.E quindi? La conclusione qual è? “Poveri noi”?
Sì, poveri voi. Sì,sarà un po’ più difficile fare il playboy.
Conosco molto da vicino chi questo complesso lo ha avuto pesantemente,e io del resto ne ho avuti altri.
Lo so che sembrerò retorico, ma non mi interessa,perchè è davvero il mio pensiero: vivere è complicato. Nessuno di noi parte mai con tutte tutte le carte in regola. Nessuno di noi è alla pari coi migliori in tutti i campi.
Tutti abbiamo certi campi in cui siamo subnormali o svantaggiati più o meno pesantemente. In molti di questi campi non ci importa di esserlo, in altri sì, in molti possiamo migliorare.
Già il fatto che siamo/siete qui a scrivere, e spesso, di pene piccolo e dei riflessi psicologici e relazionali che questa condizione ha, è indice che possiamo permetterci di fare questi ragionamenti e di parlare di questi problemi…perchè non ne abbiamo altri.
Non voglio sminuire i vostri problemi,vorrei solo che qualcuno di voi, o magari di quelli che leggono senza intevenire,credo tanti, si rendesse conto in meno tempo di quel che ci ho messo io di quel che ho capito e credo interiorizzato: le difficoltà ci sono. Sempre. Per tutti. Non siamo tutti uguali certo, voi avete più problemi di alcuni e meno problemi di molti altri.
Però provateci,state sul pezzo, non abbattetevi. Non ne avete motivo. Delusi?fa niente,il mare è pieno di pesci e troverete il vostro. Alla fine della fiera conta questo.
Correte. Anzi corriamo. E soprattutto non buttiamo il nostro tempo.
Quoto Michele,
ognuno di noi ha i suoi problemi,
io non ho questo, ma ne ho altri.
Nessuno è il migliore in tutti i campi,
in alcuni siamo svantaggiati, ma mica dobbiamo
vincere il campionato del mondo della vita, no?
e soprattutto evitiamo di darci la zappa sui piedi.
Io sono ben dotato, ma se andassi da una donna
magari esigente o molto esigente, una tigre da letto,
insomma e senza avere confidenza, beh se mi prendesse
l’ansia..ti saluto a prestazioni;)
Sì, dai. Nessuno sminuisce i vostri problemi. Ci mancherebbe. Secondo voi sono già così piccoli!
http://www.lastampa.it/2017/03/13/italia/cronache/sterilit-raddoppiata-in-anni-e-pene-pi-corto-cosa-succede-al-maschio-doggi-ufdkp09IC6eO9NZ9cKE73N/pagina.html
leggete quest’articolo. E poi siamo noi ad avere una visione concettualmente deforme della realtà?
Si associa la “femminilizzazione” all’accorciamento del membro maschile.
E’ un’espressione solamente funzionale al messaggio mediatico o è un’associazione mentale legata ad uno stereotipo che e’ diffuso?
Ma quale stereotipo? Ma dai i numeri? È una cosa logica, più estrogeni uguale più femminilizzazione del maschio, cioè caratteristiche maschili meno accentuate: barba, voce, peli, e anche pene.
Bravo Michele,
sintetizzando in una parola hai usato quella hiusta: estrogeni. Le altre possono essere concause ma con effetti molyo minori.
Anni fa lessi che l’accorciamento tispetto ai nonni era quantificabile in 2 centimetri. In più la mortalità, per aborto spontaneo dei feti, stimato, è maggiore di sette volte per i feti masci rispetto alle femmine. Mortalità maggiore che continua dopo che alla nascita ci sono 105 maschi ogni 100 femmine. La parità fra i sessi è intorno ai 20 anni. Ed il famoso detto che ci sono 7 donne per ogni uomo si avvera a 103 anni…..
l’ articolo postato da Roland è emblematico :
l’accorciamento del pene viene associato a una diminuita virilità .
Ovvio, gli interferenti endocrini causano questi problemi, e qualche giornalista ha titolato con un derisorio ” ciao maschio ” .
http://www.ilgiornale.it/news/salute/maschio-si-sta-femminizzando-sterilit-raddoppiata-e-pene-pi-1374534.html
Gli effetti ci sono. E cominciano a vedersi. L’uomo sta cambiando, il maschio alpha non c’è più e si sta “femminizzando”: pene più corto, testosterone ridotto e seno maschile
Quindi, uomo beta = pene corto, testosterone scarso.
Invece, se qualcuno dicesse che sempre più donne sono grasse e a forma di frigorifero, con una fecondità che sfiora quella di una mula, apriti cielo, altro che ” ciao maschio “.
Tra l’altro, qualcuno dica ai giornalisti col senso dello sfottò, che gli interferenti endocrini sono forse tra le cause di cancro del seno e dell’ ovaio, non so se mi spiego.
@ Michele 1991 : Roland ha centrato il punto , inutile aggredirlo .
Quello che è scritto sopra è :
pene corto = scarsa virilità
una riduzione della fertilità non è un male in un mondo sovrapopolato. Konrad Lorenz, etologo, affermava che in una realtà troppo densanente popolata si sviluppavano tre caratteristiche nella popolazione: aumento della sterilità, sella aggressività e delle deviazioni sessuali considerando la norma l’eterosessualità perchè porta alla riproduzione.
unpic
ho letto solo il titolo, ma anche l’articolo del Giornale porta a questo. E la fertilità maschile non è condizionata dalle dimensioni, ma dalla riduzione o assenza degli spermatozoi.