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Truccarsi per essere belle, provocanti o semplicemente trash?

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Lettera pubblicata il 21 Aprile 2008. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 43 commenti

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  1. 31
    lupetto -

    Io parlo di lesbiche o comunque sporcaccione che IMPONGONO le mani e te lo impongono come REGOLA DI GRUPPO pena l’emarginazione.Comunque penso ci sia una differenza tra il tuo e il mio ambiente di lavoro:per sentito dire nel privato si può parlare di + e c’è + libertà di espressione,nel pubblico si è in una CASERMA rigidamente avvolti da clima MAFIOSO.Anch’io non saluto quasi mai per prima in ufficio,ma nel clima di mobbing in cui ho vissuto molti me lo hanno tolto senza alcun bisticcio tra noi,solo perchè ero in conflitto coi capi.Saluto solo le persone con cui ho certezza che i rapporti sono buoni.Il direttore mi ha rimproverato che non saluto,ma un anno prima fu lui a togliermi il saluto negando successivamente.Il saluto se non supportato da correttezza è una grandissima str…… e ipocrisia,che senso ha salutare una persona che si calpesta?Per me certi valori vengono prima del saluto,se non avessi la conferma a fine precariato pensi che vado a salutare i colleghi che mi hanno maltrattato approfittandosi del mio mobbing?Il saluto viene ingigantito quando ci sono tanti altri malesseri,in fondo è solo una formalità e per molti un modo di manifestare apparente concordia con concreto dispetto.
    Quanto poi al toccare,se rispetto una persona non la condiziono a fare una cosa che so che non vuole,lavorare non è prostituirsi e molti sul lavoro FANNO FINTA DI NON CAPIRE.

  2. 32
    Isis -

    NOn so io per educazione saluto…in quanto altoccare…se è una specie di regola e a te, giustamente non piace non capisco perchè isolarti….nel senso loro isolano te….mah…che strana situazione…

  3. 33
    lupetto -

    Lavoro in mezzo a galline spennacchiate,sciacalli,gorilla,volponi,maiali.Una massa di str…i e str…e.

  4. 34
    Isis -

    Ma sei proprio sicura che nel privato stavi male…che il lavoro per lo stato è stato un buon rifugio per te…..sedevi lavorare in questo ambiente mille volte meglio il privato…. o coem ti soggerivo sopra..meglio un lavoro di più basso profilo…

  5. 35
    lupetto -

    Infatti,nello stato non puoi fare un’intera giornata a protocollare o a passare carte senza vivere la schiavitù psicologica.La malattia ha fortemente condizionato la mia scelta,avere un posto statale definitivo e lasciarlo non è facile…sempre che sia confermata.Se non mi confermano ci dovrò pensare al privato.

  6. 36
    Leilaluna -

    certo che roba.. perchè non possiamo lavorare serenamente?? nel mio ambito lavorativo esistono le classi sociali: i miei capi, le cocche dei capi, i lecchini, la plebe (io).
    si li definisco in questo modo per far capire meglio le mie condizioni, stronzi son tutti, avvolte essere asociale fa bene.. io non esco con i miei colleghi, ne parlo delle mie cose intime.. non mi piacciono e non do confidenza a persone con cui sono costretta a stare per forza per arrivare a fine mese, per lavorare pulirei pure i cessi.. quello si.. infatti sono 5 anni che sto li e subisco tutti i loro umori.
    Non sono come quelle persone che lavorano 3 mesi e poi ritornano ad alzarsi alle 3 di pomeriggio e a farsi mantenere dai genitori.. e io ne conosco tanti.
    Vorrei realizzare il mio futuro, farmi una casa, sposarmi, avere una famiglia, se questo è il prezzo lo pago mio malgrado.. ma è talmente ingiusto non essere mai gratificati e con un contratto a tempo determinato.

  7. 37
    Isis -

    Io sono in confidenza con le colleghe solo perchè è gente che conosco dz prima di lavorare li, ex compagne di lavoro, amiche del passato etc…certo in una realtà più grande penso che anche io non darei troppa confidenza, senza contare che comunque in questo piccoloambiente ci sono le cocche e le lecchine ma che ci vuoi fa, io tiro dritto per la mia strada, faccio ilmio lavoro bene e meglioche posso, ame basta quello e lo stipendio a fine mese..ho troppi problemi al di fuori del lavoro per pensare anche a quello..

  8. 38
    lupetto -

    Se fosse un lavoro tranquillo pulirei anch’io pavimenti e quant’altro,ma la plebe proprio perchè fa lavori plebei non può permettersi di lavorare tranquillamente nemmeno con mansioni umili.Lavorare tutto il giorno a computer con moli ripetitive e meccaniche e un bel po’ di segreteria direi è mansione umile e snervante,proprio perchè sei nella polvere te la devi respirare fino in fondo e ingoiartela per bene:guai se stacchi per un caffè,se ti permetti di non fare straodinari,se osi dire qualcosa e reclamare un minimo diritto.Il plebeo deve fare il servo di tutti capi e pseudocapi,ti calpestano e sottomettono per farti andare avanti a fare il plebeo.

  9. 39
    Isis -

    Che ambientino…come quando stavo in ipermercato….ora invece lambiente è tranquillo…in qunato a pause caffè e bagno…a questo punto mi ritengo più che fortunata anche se prendo pochino di stipendio…

  10. 40
    lupetto -

    Credimi,preferirei anch’io guadagnare qualcosa meno e fare un’altra vita.Forse tu però riesci ad andare + d’accordo di me coi capi,la tua indole + aperta ti porta a avere e vedere meglio le cose.

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