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Trovare un senso (2)

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Buonasera a tutti. Sono una ragazza di 26 anni.

Sì, forse ho sbagliato a definirmi ragazza, oramai dovrei chiamarmi “donna”. Ma forse è proprio questo il punto. Non voglio ammettere che la mia vita mi è scivolata di mano e che non posso più tornare indietro, a quando ero “ragazza”.

Inizio con ordine. Sono uscita dalle superiori con il massimo dei voti. Tutti riponevano grandi aspettative su di me; i professori, la mia famiglia, il mio ragazzo (oramai ex). Eppure io non ho mai avuto passioni o inclinazioni particolari. Ho scelto una facoltà, giurisprudenza, che pensavo fosse l’unica adatta a me…ma, dopo il primo semestre (e un esame dato, che non era andato neanche male), mi sono accorta che non avrei mai potuto farcela. Forse ho sbagliato ad iniziare questa nuova esperienza partendo dal presupposto che avrei fallito. Ciò sicuramente ha influito ma, 5 anni in quel modo, non avrei potuto viverli. Soffrivo d’ansia in quel periodo, e qualsiasi cosa che rimandasse allo studio o all’università, mi provocava malessere e tristezza.

Quindi mi sono ritirata.

Da lì è iniziato il mio calvario. I miei non hanno mai cercato di comprendere il mio malessere. Hanno iniziato a pensare che fossi una scansafatiche e che il mio intento fosse quello di vivere a loro spese, senza far nulla e senza cercare lavoro. E forse, è stata una profezia che si auto avvera, perché è quello che sono diventata. Sono al secondo anno fuori corso di una facoltà che non mi darà alcuno sbocco. Mi manca più di un anno per finire, ancora. E prendo tempo, oltre che perderlo, perché io non ho ancora capito cosa farne di me, della mia vita. Non so cosa fare, non so cosa voglio essere. Non mi sento in grado di fare nessun lavoro; sono un autentico disastro. E, comunque, credo che oramai sia troppo tardi per ogni cosa. E’ troppo tardi per capire cosa voglio e indietro non posso tornare.

Ho lavorato poco e senza esperienza nessuno ti assume!

I miei vorrebbero che io me ne andassi, che avessi la mia indipendenza. 5 giorni su 7 sono in conflitto con loro, che non capiscono che io me ne andrei volentieri via di casa. Ma con quali soldi? Dove? E a far cosa? Il senso di colpa per sentirmi un peso per loro, mi divora. La mia mattinata la spendo a sbrigare le faccende di casa, poi aiuto mia sorella con i compiti. Ma, nonostante questo, mi sento di essere un grande problema per loro. E tutto questo, invece di stimolarmi ad impegnarmi, mi inibisce ancora di più.

Intanto, adesso, la mia autostima rasenta lo zero.

Non solo sono priva di stimoli, ma non mi interessa coltivare alcun tipo di rapporto. Per quanto riguarda le relazioni d’amore, ho sempre cercato persone con un’intelligenza spiccata, forse per compensare quello che a me manca. Adesso, invece, mi chiedo perché una persona intelligente dovrebbe star con me, che sono senza prospettive né piani futuri. 

Quindi, mi sento totalmente vuota. A volte mi chiedo per quale motivo io stia continuando a (soprav)vivere. Con quale obiettivo, con quale intento?

Il tempo passa inesorabilmente e l’unica certezza che ho è che i miei sbagli non mi sono serviti a niente, perché continuo a commettere gli errori che ho iniziato a commettere 7 anni fa.

Se solo avessi seguito una strada, con la convinzione di potercela fare, con la certezza di cosa avrei voluto essere e di cosa sarei voluta diventare, forse non starei qui a scrivere e non mi sentirei così!

Cosa ne sarà di me? Cosa posso fare?

Scusatemi per la pesantezza di questa lettera, avevo un  gran bisogno di sfogarmi.

Grazie a chi leggerà e commenterà.

Lettera pubblicata il 29 Agosto 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Marco Azzinnari -

    @blackrose90 c’è la farai,fidati. Mai sottovalutarsi per nulla al mondo. Le insidie ci saranno sempre e cmq, ma vanno affrontate a testa alta. Purtroppo la mala sorte, sembra che abbia virato diritto su noi, ma mai arrendersi e chi te lo dice è uno che per seguire “l’amore” è rimasto solo a 30 anni e con un lavoro che lo fa solo per campare in modo dignitoso. Sogni e progetti nel cesso, ma sono ancora qua’ ?

  2. 12
    ets -

    ALT ! Andiamo con ordine:
    1) a 26 anni non sei vecchia, sei nel fiore della gioventù e puoi fare esattamente quello che ti pare
    2) il sottoscritto si è laureato a 27 e passa stando a casa fino ai 30 perché non avevo i soldi per andar via
    3) a 29 ho cambiato totalmente lavoro. Ho fatto il master e iniziato una nuova carriera
    4) a 34 ho una bella macchina comprata da me, una casa in costruzinoe senza mutuo e tra qualche settimana andrò ad abitarla.

    Dunque cosa ti spaventa? Sei nell’età per poter fare tutto, esattamente tutto quello che ti serve.
    Certo se avevi l’idea di sposarti a 30 e fare un figlio a 31 direi che devi quantomeno posticipare di qualche anno, ma vabè, non mi sembra proprio un dramma eh???
    O vuoi finire come il 90% delle coppie che a 28 si sposano e a 40 si lasciano per debiti e vita insoddisfacente??

    Dai blackrose su con la vita, ce la puoi fare !!! Investi molto in te stessa e scegli, un volta laureata, cosa ti piace fare. Dedicata molto tempo al lavoro e solo così potrai realizzarti e scappare via dalla tua casa e dai tuoi genitori.
    Non ti crucciare molto del fatto che loro non capiscono, può essere normale a volta non essere compresi dai genitori. Non serbare a loro rancore, resisti solo quanto basta per laurearti e andar via di casa. Il resto, se sei in gamba, verrà da se.
    E in gamba lo sei dato che comunque hai fatto una auto analisi e credo tu riconosca i tuoi limiti, credimi è una ottima base di partenza.

  3. 13
    Marea -

    Blackrose90 ti capisco perfettamente. È proprio come mi sento io…
    Mi è sembrato come se la tua lettera l’avessi scritta io. Ho solo due anni più di te e, forse, solo nell’ultimo anno sto tentando di uscirne in qualche modo. Ma non è facile e ancora non ci sono riuscita del tutto. È un lavoro (su se stessi) molto lungo. Ma non è mai tardi per iniziarlo!
    Se ti va, se hai bisogno, possiamo scambiare due parole in privato se mi lasci un tuo indirizzo email.

  4. 14
    blackrose90 -

    @xleby No, forse non mi sono spiegata bene. Non è solo un discorso di prospettive e lavoro. Io non solo non posso garantirmi e garantire alcun futuro a nessuno, ma non ho nulla da offrire, da nessun punto di vista, proprio perché mi sento completamente vuota.

  5. 15
    xleby -

    Volevo scriverlo ma poi mi so scordato, lo dico ora: a te serve una consulenza psicologica. È evidente che c’è in atto un circolo vizioso di qualche tipo. Vista da fuori questa situazione non è tragica sinceramente. Hai ragione se non ti ami tu per prima non so cosa potresti dare, chi amerebbe una depressa? E cmq non vali poco in sé, ma tu ti svaluti e piangi sul latte versato e ti condanni prima del tempo. Fai tutto tu. QUI NON POSSIAMO AIUTARTI, TI SERVE UNO SPECIALISTA CHE TI SBLOCCHI. Buona Fortuna 🙂

    Che poi dico ma sai che è strano vedo ragazze giovanissime fare le commesse ma che hanno queste più di te? Un lavoro del genere ti darebbe già indipendenza… però se hai già tenuto non saprei dirti…

    (e mi raccomando seguilo il consiglio, che può la vita è dura per tutti però c’è chi si adatta meno perché ha una sensibilità maggiore)

  6. 16
    Marco Azzinnari -

    Hai solo bisogno di recuperare un po di serenità e di autostima. È normale vedere tutto nero, nessuna luce, ma solo negatività. A volte, basta poco x svoltare o x guarare la vita in modo diverso. 26 anni sognori’ hai… e di certo una persona con le tue qualità non si perde x strada, nonostante ci siano parecchie curve nel percorso. Prova a fare una qualsiasi cosa di semplice, una cosa umile che ti permetta un minimo di autonomia e poi si vedrà…

  7. 17
    Marius -

    Ciao come ti hanno risposto già in tanti sei in una fase di totale rassegnazione e disperazione e per questo motivo vedi tutto nero.
    Purtroppo viviamo in una società che ti giudica solo in base a quanto vali economicamente.
    Ora ti disperi perchè da tutti sei vista come una scansafatiche e una che non è capace di nulla, ma sicuramente hai ottime qualità che dovresti scoprire.
    Forse saresti un’ottima madre, un’ottima compagna, un’ottima amica. Ma non hai avuto possibilità di dimostrarlo.
    Inoltre il continuare a crogiolarti sul passato perso non ti aiuta. La storia del treno che passa una volta è una grandissima ca**ata.
    Per alcuni il treno non passa mai e per altri passa ogni giorno. La fortuna non esiste. Uno se le deve andare a cercare le opportunità.
    L’unico consiglio che posso darti è quello di cercare di capire cosa vuoi fare, dimenticare il passato e rimboccarti le maniche.

  8. 18
    blackrose90 -

    @Yog; Forse hai ragione. Me lo dicono in molti. Ma il problema è: come si riesce ad esser diversi da quello che siamo, se tutta la vita l’abbiamo vissuta così? come posso pensare che il muro sia bianco, se lo vedo nero?

    @Marea: Sono felice che qualcuno possa capirmi. E’ sempre difficile parlarne con chi non ha attraversato quello che stiamo attraversando noi.

    @ets: Io a 27 anni non finirò nemmeno la triennale! Pensa te! E il bello è che, quando finirò, non saprò comunque cosa farne di me! Mi congratulo con te per il tuo percorso, però! Non ho intenzione né sposarmi né aver figli, per cui non m’importa di questo. Io non ce l’ho con i miei genitori, magari anche io, nella loro posizione, non sarei in grado di capirmi. E lo so che, in fondo, lo fanno solo per spronarmi, solo che ottengono l’effetto opposto.

    @xleby: Ho fatto un ciclo di psicoterapia, in quanto, in quel periodo, vedevo tutto molto nero. Quando ho finito, mi son sentita esattamente come prima. Quindi, almeno su di me, non ha funzionato.

    @Marius: Grazie per il tuo commento, però non credo di avere alcuna qualità. tra quelle elencate, forse l’unica cosa in cui sarei in grado, è fare l’amica. Le opportunità si creano se si sa cosa si vuole. Ma “non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”

    @Marco Azzinnari: Ti ringrazio. E tu sii forte, hai un lavoro e l’amore tornerà, prima o poi! coraggio!

  9. 19
    ets -

    @blackrose90 se non hai l’idea della famiglia allora tanto meglio, un problema in meno.
    Una volta laureata puoi fare quello che vuoi, mettitelo in testa!

  10. 20
    Sirio -

    L’età anagrafica è solo un dato buono per le carte d’identità e la burocrazia in generale.. contano gli anni che ti senti dentro, quelli vissuti sulla tua pelle.. non di certo quelli scritti su un pezzo di carta. Detto questo, secondo me il punto critico è un altro: dovresti trovare il modo di concentrare le tue energie su qualcosa che possa veramente motivarti.. da come scrivi si percepisce che hai provato a frequentare l’università giusto per onor di firma, insomma per compiacere qualcun’altro che non sei tu e per reggere quindi una delle tante “maschere sociali”. Se tutto ciò che ti circonda non ti motiva più ma al contrario ti deprime in modo così profondo, dovresti intanto cambiare il tuo cielo, il resto verrà da se. Trova il modo per farlo, altrimenti rischi veramente che la paura di vivere abbia la meglio sul tuo desiderio di sognare. Penso sia il minimo che devi a te stessa dopo tutto questo malessere, anche perchè non c’è errore più grande che scegliere secondo quello che le persone si aspettano da noi piuttosto che secondo quello che desideriamo noi veramente. Nelle righe di questo forum potrai trovare parole di conforto e magari qualche buon consiglio, ma tutto ciò potrà esserti d’aiuto solo se prima troverai la forza di ricostruire la tua autostima e la tua voglia di fare. Sirio

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