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Tristezza infinita dopo rottura

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Ciao a tutti, sono mesi che sono perennemente triste, dalla mattina alla sera, piango in continuazione e non riesco a farmene una ragione. Lui mi ha lasciata a luglio, ma poi è tornato a novembre, per poi rilasciarmi un mesetto dopo. é convinto di non amarmi e che non tornerà mai con me ma io non riesco proprio a farmene una ragione e questa tristezza non si affievolisce.. non lo vedo e lui mi ha bloccata ovunque, ogni tanto mi risponde a qualche chiamata (fatta con anonimo, ma lui sa che sono io a chiamarlo). E’stato il mio unico amore e ancora ricordo molti momenti passati insieme in cui stavamo insieme. So che il tempo sistema le cose, ma non riesco a farmene una ragione. Mi ritrovo spesso a fissare il vuoto e mi sento apatica, non riesco a concentrarmi in nulla, mi isolo completamente e non riesco a reagire. Mi raccontate le vostre esperienze?

Lettera pubblicata il 7 Marzo 2017. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Suzanne -

    Enbiee, posso dirti che dopo aver lasciato il mio compagno ( tredici anni di relazione, siamo cresciuti insieme) mi sono sentita persa e disincantata. Ancora adesso, ogni tanto, mi assale l’angoscia di non averlo più come punto di riferimento, anche se continua ad essere una delle persone più importanti della mia vita. Nel frattempo succedono altre cose, si conoscono persone e ci si innamora nuovamente. Ma, per me, quel vuoto non verrà mai colmato del tutto.
    Un abbraccio

  2. 2
    PotiPoti -

    Ho pubblicato anche io una lettera simile alla tua, perché adesso anch’io mi sento più o meno come hai scritto tu.
    Purtroppo di risposte non ne ho da darti, sappi solo che non sei sola

  3. 3
    Rossella -

    La stragrande maggioranza delle ragazze che conosco è riuscita a superare in maniera rapida ed indolore la fine di un amore perché fino a quando le cose fanno bene (dobbiamo essere sincere) si tende a non dare peso all’attività lavorativa e ad una serie di cose che fanno parte del vissuto della persona. Non a caso parlo di attività. Ogni donna ha la sua sensibilità. La sensibilità prescinde dai calcoli che facciamo durante il giorno per stare in equilibrio. Il corteggiamento, ad esempio, non dice niente sul trasporto verso quella persona. Sollecita la tua vanità. Quando il trasporto corrisponde ad un vero abbandono non arrivi neanche a dire buongiorno e buonasera. Ti senti libera. Non c’è neanche bisogno di dirsele certe cose perché le intenzioni viaggiano su frequenze radio che rendono superflua anche la parola. Ad una distanza ravvicinata, molto ravvicinata, tutte le virtù di un uomo (che si presenta come un probabile marito) vengono da me vissute come una forma di oppressione. Il bene comune per me implica la difesa. Quindi potrei andare d’accordo con un militare, o con un uomo che mi presenta il lavoro sotto forma di benessere economica. Le altre qualità mi fanno pesare all’amicizia, le trovo nobili. Per il resto anche se mi considero una persona abbastanza pudica tendo a non scandalizzarmi davanti ad una coppia che condivide determinati interessi lavorativi. Riesco a comprendere anche le storie finite, quando oltre l’emozione c’è stato un progetto di vita in comune. L’emozione da sola mi fa pensare alla storia della costola di Adamo, mi mette in crisi come donna perché da un uomo mi aspetto l’entusiasmo.

  4. 4
    Vic -

    Embie
    Io quando si è rotto il rapporto con la mia prima fidanzata ne ho sofferto, proprio perchè lei era per
    un certo punto il mio riferimento, però negli ultimi mesi della relazione qualcosa si era rotto.
    Il primo anno insieme invece era stato semplicemente
    perfetto.
    Così un litigio di per se non molto importante
    è stata la goccia che ha causato la rottura
    e questo perchè sono intervenuti i rispettivi genitori
    ognuno ovviamente in difesa del proprio figlio/figlia.
    E in questo i genitori non dovrebbero mai intromettersi.
    Comunque i problemi c’erano e col senno
    di poi sono contento che la storia sia finita.
    Questo rapporto però mi ha aiutato a crescere, perciò ringrazio questa mia ex fidanzata.
    Due anni dopo ho trovato un’altra donna, migliore
    sotto diversi aspetti.
    Più passionale anzitutto e poi più motivata,
    mi voleva a qualunque costo!
    Però mi aveva fatto notare che c’erano diversi altri ragazzi che la cercavano e non avrebbe avuto problemi a sistemarsi.
    Io un pò mi sono sentito sotto pressione, però considerando che era migliore di tutte le donne
    che avevo conosciuto (dopo la mia prima fidanzata ne
    avevo conosciute altre tre;)…
    Quindi non fermarti alla prima osteria…
    Si dice che il primo amore…non si sposa mai;)

  5. 5
    Golem -

    Embè? Si dovrebbe soffrire se ti lascia l’ultimo amore, quello della vita, non il primo, che è quello degli ormoni.
    Quanti anni hai, 16? C’era una vecchia canzone che lo diceva, ” sedicianni , non devi piangere mai così, è l’etá del sorriso non intristire gli occhi tuoi di primavera…l’amore tuo sarà quello che un dì verrà…”

    (A me però fa venire da piangere ‘sta canzone, e anche il latte alle ginocchia. Ma io sono refrattario a certi testi da baci Perugina, scusa)

    What can I say, don’t worry.

  6. 6
    enbiee -

    Grazie a tutti per le risposte. GOLEM, ne ho 28 di anni, 4 dei quali passati con l’ex

  7. 7
    Golem -

    Me cojoni! 28 anni? Si vede che oggi l’adolescenza dura molto di più.
    Ripeto, mettiti in lutto e aspetta che il tempo stenda un velo di pietoso oblio sull’evento.
    Se ti fa piacere ti faccio gli auguri per oggi oltre che per il futuro.
    Ciao

  8. 8
    Yog -

    ‘Azz. 28 anni. Che dire. Non ti scoraggiare! [Bottle & Mark T.M. recorded, pasienza].

  9. 9
    Gaudente -

    i pompini, i pompini , i pompini … non mi stanchero’ mai di dirlo: volete che un uomo non vi lasci mai ? fategli tanti pompini , e possibilmente imparate a farli bene , c.... !

  10. 10
    Neurology -

    Ciao enbiee, ti capisco. Anche io mi sono lasciato dopo 5 anni ma in pratica era da 10 che ero innamorato di questa ragazza…puoi immaginare tutto il casino fatto per conquistarla, farla innamorare ecc…ma alla fine niente, rieccomi al punto di partenza. Mi sentivo prp come te apatico, senza voglia di fare nulla. Però non accettavo di stare così di merda per una ragazza e quindi mi sono ripreso in mano la mia vita. Prima di tutto gli amici sono fondamentali. Riprendi i rapporti con più amici che puoi e fatti trascinare in ogni festa e semplice uscita k fanno, proponi tu nuove cose. Questo serve per controllare la cosa che più pesa in questa fase, il tempo. Quindi riprendi in mano le tue passioni e arricchiscile..anche se non hai voglia e ti pesa. Nel mio caso ho fatto dei viaggi, divorato libri che pensavo non avessi più tempo di leggere. Insomma buttsrsi nei soliti impegni non serve se non riusciamo a compierli; prenditi una pausa per quanto puoi. Soprattutto taglia tt i ponti con l’altro. Non serve a un c.... vedere tutte le foto di lui/leicon chissà chi e chissà dove. Quello k tu pensi sia lui nn è più lui. E infine, accetta il dolore. È normalissimo stare male, vuol dire che hai amato e ti servirà per creare una tua coscienza sentimentale che spesso non sviluppiamo appieno prima di un grande dolore. Io ti posso dire che ebbi un’altra grande storia di 4 anni, dove fui io a lasciare. Ebbene dopo quella storia io nn imparai nulla e ho ripetuto gli stessi errori con quest’altra ragazza. Quindi penso che solo chi viene lasciato ha l’opportunità di crescere in qualche senso..Chi lascia non impara nulla. Quindi sfrutta quest’occasione per riscoprire te stessa e non avere fretta di trovare un’altra persona per una storia seria. Esci più che puoi e vedrai quante persone interessanti ci sono li fuori. In bocca al lupo.

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