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Triste finale di una storia d’amore

di

Ciao a Tutti,

la mia storia iniziata quasi 4 anni fa, è finita stranamente, forse, o forse no.
Io oggi 49 anni di bell’aspetto, brillante, etc.. lei, 31 anni, splendida, simpatica, tosta. Coppia da invidiare a vedersi. Non ci è mai mancato nulla.. vacanze, ristoranti, disco e così via. A questo aggiungi il fatto che i nostri figli (io 2 lei 1 ) andavano d’accordo. Lo scorso anno attraversiamo una crisi, poi superata, io subisco un intervento al cuore, ma mi riprendo bene. Vacanze estive in barca ovunque e così via. All’inizio di Marzo dice di non amarmi più e che comunque era da un po’ che se lo sentiva. Sicuramente io ho commesso molti errori, il più grande forse quello di non darle lo spazio e l’individualità che voleva. Sono passati 2 mesi, e non riesco a farmene una ragione. Lei ha iniziato a lavorare. Vuole dimostrare il suo valore, prima a se stessa e poi forse anche a me. provo per lei amore immenso e stima, molta stima. Sapete quando siete convinti di avere trovato l’altra metà della mela? Ho cercato di rimettere in carreggiata la storia, ma non ci sente. Non credo abbia un compagno, sicuramente in molti la corteggiano… Ora non la chiamo e se ci sentiamo per qualsiasi cosa.. indifferenza. Trovare la forza di lottare o mollare il colpo? Non riesco a farmene una ragione..

Lettera pubblicata il 12 Maggio 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    diletta -

    secondo me non hai raccontato tutto. devi aver commesso tanti errori x averla perso, ma sbagli gravi se lei non ha intenzione di darti un’altra possibilità. Se vuoi avere dei consigli dovresti almeno in un virtuale aprirti di più. Avevi avuto la fortuna di trovare la persona e te la 6 lasciata scappare. 6 stato ingrato con la fortuna, non hai saputo apprezzare quello che la vita ti aveva dato ed ora cerchi una pozione magica x cucire la tua storia. Non so, se è tardi, questo lo sai solo tu.

  2. 2
    toroseduto -

    [..]Sicuramente io ho commesso molti errori, il più grande forse quello di non darle lo spazio e l’individualità[..]
    In questa tua frase è racchiusa la sintesi del fallimento “momentaneo”. Evidente che lei intende realizzarsi.
    Ed è da ammirare per questo, quindi penso che devi “lavorare” su questo aspetto per recuperare. Ciao

  3. 3
    orgoglio -

    Ciao jote60; io di anni ne ho 45 e mi trovo nella tua situazione; unica differenza che il nostro rapporto è durato meno; lei è cambiata, dice di non sentire nulla; tanto bene, quellome lo vuole sempre, ma l’amore non c’è più.
    Mi sono chiesto i perchè, i per cosa sia successo…. alla fine ho desistito e mi son reso conto che conta solo una cosa: Lei ha deciso diversamente… è un dato di fatto incontestabile ed immutabile; inutile che mi stia a torturare ancora!
    Devi anche tu datti da fare e per prima cosa accettare l’evidente (cosa non semplice e te lo dice chi fa ancora molta fatica): essere capace di accettare un rifiuto da parte di chi ti ha amato.
    Rifletti: tu vuoi una persona che NON TI VUOLE PIU’. Non è la stessa persona di cui ti sei innamorato, Lei è cambiata nel momento stesso in cui ha deciso che tra voi è finita.
    Devi saper sopportare questo,o rincorrerai solo vane speranze, ti annullerai del tutto, per non ottenere nulla se non altro dolore.
    Lasciala andare per la sua strada, se la ami ancora devi saper accettare la sua scelta: non puoi diventare la sua gabbia; fatti forza, riprendi in mano la tua vita, sii entusiasta di quello che sei e puoi ancora essere; solo così potrai condividere con un altra un nuovo amore.
    Diversamente non avrai nulla da offrire, sarai solo oggetto di commiserazione, verrai valutato come un perdente non meritevole di interesse.
    Ma lei DEVI LASCIARLA ANDARE, se la ami come dici non c’è scelta diversa.
    Un caro saluto, da chi come te è ancora nel tunnel e cerca la luce.

  4. 4
    m -

    magari hai finito i soldi….

  5. 5
    glosstar -

    Sono un quasi coetaneo che sebbene abbia un vissuto differente dal tuo, ha sempre guardato la vita con un certo disincanto. Forse per ragioni di spazio, carenza di consapevolezza o quant’altro qualche verità te la sei tenuta nella tastiera e viste le tue poche righe, e’ difficile stilare una analisi che risulti affidabile. E tuttavia quel che scrivi evidenzia alcuni spunti degni di riflessione.

    Età. Inizi sottolineando di essere di bell’aspetto, brillante, etc. quasi a voler girare in senso antiorario l’orologio del tempo forse perché tu stesso percepisci il gap anagrafico come un problema. E la tua compagna come si pone, l’ha davvero metabolizzata questa differenza? Se cosi non fosse, questo spiegherebbe la sua presa di coscienza in occasione di un evento traumatico come il tuo intervento chirurgico al cuore. Proprio quello può aver generato una serie di considerazioni tra cui la vulnerabilità fisica di un uomo assai più anziano, specialmente in relazione al fatto che la parola futuro nel suo caso si declina col termine “domani”, mentre nel tuo quella data e’ “oggi”.

    Progettualità. “Coppia da invidiare a vedersi…vacanze, ristoranti, disco…” Situazione molto attraente ma forse un po’ adolescenziale nella sostanza. Condividevate il medesimo tetto oppure ognuno a casa sua? Visto che entrambi avete figli, sarei indotto a pensare alla seconda opzione, (il suo vive con lei, mentre i tuoi con la tua precedente compagna) e se questo era il caso, tale condizione alla lunga castra la progettualità e conseguentemente inaridisce la relazione. Vacanze, ristoranti e barche a vela hanno un senso se sono funzionali a un progetto comune altrimenti, si trasformando in un dorato ma sterile esercizio adolescenziale. Tutti noi abbiamo bisogno di sognare un futuro, e quando questo ci viene negato la frustrazione che nasce può sfociare nel guardare con occhi nuovi quel che stiamo vivendo a cui segue un legittimo desiderio di cambiamento.

    CONTINUA

  6. 6
    glosstar -

    I bambini andavano d’accordo. In linea generale, i bambini vanno sempre d’accordo e trovano spesso modalità di gioco comuni. E’ quando aumenta il contatto, specialmente se vivono insieme, che si creano attriti e gelosie. Questo e’ un altro elemento che mi confermerebbe quanto descritto sopra ovvero che la vostra relazione veniva vissuta ”ognuno a casa sua”.

    Spazio e individualità. Forse hai la natura del controllore, di colui che desidera avere sempre il pallino in mano, quello che definisce le regole del gioco. Il lavoro certamente contribuisce indipendenza economica ma quando e’ scelto (per pochi fortunati) e non dovuto (per il restante qualche miliardo di esseri umani) contribuisce gratificazione e senso di essere (“…vuole dimostrare il suo valore prima a se stessa e poi forse anche a me.”). Togliere a lei questa possibilità e’ stato un gravissimo errore che l’ha posta nella dimensione dove forse tu la volevi, quella della subalternità dalla quale, a un certo punto ha deciso di affrancarsi.

    Ultimo appunto il compagno. Probabilmente hai ragione nel dire che non c’e’ nessuno che ricopra questo ruolo. Forse pero qualcuno con cui lei si confida, a cui rivela il suo sentire esiste anche perché una maturazione della sua condizione cosi rapida può certamente essere il risultato della sua mente vivace ma forse e’ stata incentivata o accelerata da qualche fattore esterno.

    Non so che altro aggiungere per darti una mano, e forse dovresti fare come Orgoglio che datosene una ragione, decide di amare senza ingabbiare. Credo tuttavia che da parte tua sia doverosa un’analisi approfondita delle dinamiche che hanno determinato l’abbandono di quella tua “metà mela”. Se non in questa occasione, ti sarà almeno utile per un futuro che ti auguro sereno.

    G.

  7. 7
    jote60 -

    Rispondo a Diletta,
    ero geloso e probabilmente questo era dettato da una sua naturale spontaneita’. Forse anche ingenuità nei confronti del prossimo. Ho avuto con tutta probabilitàpaura che me la portassero via.
    Ho provato a coinvolgerla nella mia attività, non so.. non dovevo farlo.. dovevo lasciarla piu’ libera , forse oggi non sarebbe cosi’.

  8. 8
    diletta -

    per primis non va confuso la gelosia con la possesività poi, quando c’è la fiducia non dovremmo comportarci come se il nostro compagno/a fosse una nostra proprietà.
    Punto 2: dovevi lasciarla libera: non 6 tu a decidere x lei, dovevi avere + rispetto, capire le sue necessità, assecondarla non reprimerla. coinvolgere la persona che amiamo nelle nostre attività ritengo che sia positivo, costruttivo in una coppia.La risposta migliore ti è stata data da “orgoglio”, io incomincierei a lavorare su questo. un in bocca al lupo.

  9. 9
    anny -

    Caro jote60, sintetizzo al massimo il mio pensiero, prendendo a prestito il titolo di un film del grande massimo troisi: ” pensavo fosse amore, invece era un calesse” (questo da parte della tua lei, naturalmente)… Ti consiglio di voltare pagina, sicuramente troverai una donna, forse meno bella, forse meno giovane, ma sicuramente più adatta a te. Auguri.

  10. 10
    Maurizio Spagna -

    Io e noi, il nostro contrario
    Di un amore antiorario

    L’amore termina
    Quando la sua vocina a cantilena
    Ci accompagna nel buio incapaci
    E si muove a ritroso
    Nel riposo del peccato

    Ciò è avvenuto, è amato, è perdonato
    e il brusio di uno sfondo saprà proteggerci dal nuovo amore.

    ©2011
    Maurizio Spagna
    e il

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