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Tentazione forte di abbandonarmi

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Agosto 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 44 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 11
    Unamanoanonima -

    PER XxBeaxx
    Coprendo cio’ che dici,capita anche a me una sensazione del genere,proprio staser mi sentivo solo e triste,neanche so il motivo,forse sara’ il frutto di delusioni passate che mi hanno scombussolato,un disinteresse totale,come se sono demotivato,ammetto che per fortuna non sono tutti i giorni cosi,e con la mia forza di volonta riesco a camuffarmi con le persone perche non voglio far trapelare nulla,comunque ci sono quei giorni che e ‘ proprio difficile,e debbo fare di tutto per minimizzare la cosa e aumentare il mio morale che di certo aiuta,cerco di pensare il meno possibile allo sconforto,negli ultimi anni poteva andare meglio,ma come ripeto guardo il lato positivo che mi aiuta un po,cerco di rifuggiarmi nelle cose terrestri per tamponare la cosa,sai ai primi tempi davo la colpa agli altri,alla famiglia,alla ex,agli amici,poi ho capito che forse un po anche io ho la parte di colpa,saro propio cosi che mi abbatto facilmente e non trovo lo scopo nella vita,diciamo si vive giorno per giorno aspettando che si sia felici in futuro.
    Ringrazio tutti quelli del forum
    ringrazio te per aver condiviso con noi
    un piccolo consiglio,che ripeto a tutti
    iniziare a piccoli passi per mantenere l’umore un po piu alto, giorno per giorno,aiuta ,non guarisce da certi malesseri ma l’umore conta nelle nostre scelte quotidiane

    Un abbraccio io ci sono sempre per tutti
    unamanoanonima

  2. 12
    xxBeaxx -

    Vi ringrazio nuovamente.

    Ho riletto diverse volte i vostri interventi, tutti. Mi sono sorte alcune domande, se vorrete rispondermi vi leggerò attentamente.

    La prima è più che altro una richiesta per te, Filipp. Di ampliare e dettagliare il tuo pensiero.
    Inoltre mi piacerebbe se tu mi raccontassi secondo te, seguendo il filo della teoria darwiniana, l’essere “inadeguato” -quello cioè che si deve adattare pur non essendo nel suo contesto ideale (ho capito ciò che intendi?)-, che cosa può fare per rendere l’intento meno difficoltoso, ammesso che qualcosa a tuo parere ci sia. Tu hai trovato la tua dimensione? Ti và di parlarmene/parlarcene?

    Unamanoanonima,
    riconosco i momenti di sollievo nella tua ultima frase; anni di tormenti mi hanno condotta a pensarla come te. Quali sono i tuoi piccoli passi? Cosa sono le piccole cose che allietano le tue giornate? Non importa se possono sembrare banali a qualcuno, per me -e spero non solo- potrebbe essere un aiuto concreto se tu volessi parlarmene e trovassi l’ispirazione di imitarti.
    Grazie dell’abbraccio, lo contraccambio. Arrivato?!

    E un grazie anche a te Francesco e a te Katie, siete carini.

    Raffy, posso chiederti quanti anni hai, cosa studi? E tu, LupaSolitaria?

    Ivano, ho apprezzato davvero il tuo suggerimento di tenerci in contatto, in parte come Giovanna. Se qualcuno tra di voi vuole mettersi in contatto privatamente, ne sarei lieta nel caso in cui la mia lettera ne sia stata da spunto. Ma per me stessa mi sono ripromessa di non affezionarmi più a nessuno dietro ad un monitor. Però sono qui, sono contenta, sempre nei limiti di contentezza che mi sono concessi, che i nostri pensieri si siano incontrati, anche se solo per una sera, e se volete continuare a scrivere vi leggo e vi rispondo! 🙂

    Sim, sono consapevole che a non molto possa giovare, ma un mancato effetto pratico non rende banale l’incontro con questi ragazzi, per quanto su un forum, dietro alle parole ci sono persone. Ciao anche a te.

    Spero di non aver dimenticato nessuno; in tal caso, scusatemi.

  3. 13
    raffy -

    Faccio Lettere [mi sono scelto la facoltà intrinseca al mio carattere.. 🙂 ] e ho 22 anni a Gennaio 23. Ma forse cambio se riesco viste le prospettive, se non ci riesco faccio ciò che sto facendo.
    E’ difficile esprimere a parole questi stati e farsi capire, pure questa lettera, secondo me non è completamente esaustiva nel senso che è qualcosa di più profondo, e non ricordiamo la prima volta che abbiamo provato una cosa simile quando è stato..? se no ne comprenderemmo la causa, io per me stesso so, per certo di essere ipersensibile, fingo di mostrarmi freddo e distaccato o normale e penso che ciò influisca, ma ipersensibile a cosa?? io penso a tutto e tutti, wabè sono stato egoista ho parlato molto di me in questi tre commenti, gli amici ce li ho.. non è che son solitario ma è come sentirsi soli in mezzo ad una folla, incompresi.. ma per cosa?? il nostro è magone, una melanconia.. fa parte di noi e basta,penso, se non ci sai trattare ci stai male, malissimo, appunto io da qualche tempo ho cominciato a meditare (meditazione buddhista) e devo dire che osservare questi pensieri come estranei a me mi giova molto, in più ho riempito una parte incompleta di me, che doveva essere espressa in questa maniera qui, poi l’ ho capito dopo però.. .Se prima odiavo questa sofferenza ora ne ho un profondo rispetto, quasi sacro, e mi rendo conto che è intrinseco a tutti in realtà,lo sento, ma io l’ avverto di più. Provo pena per me un quanto “Essere” che sono soggetto a tutto ciò.

  4. 14
    TiPrendoeTiPortoVia -

    Devi, più o meno semplicemente, cambiare l’ambiente esterno, troverai, come me, nuovi stimoli e rinnovata forza per affrontare il quotidiano rapportarti con te stessa. Io l’ho fatto, ho cambiato città ed ora sono più sereno. Alla fine tutto riemerge in ogni caso, mi ritrovo sempre a fare i conti con me stesso, ma credimi, farlo davanti ad un tramonto sul mare, sulle vette innevate in un rifugio, sotto un cielo notturno di montagna…ogni cosa è uguale ma tutto è diverso.

  5. 15
    Unamanoanonima -

    Ti spiego un po la mia situazione xxbeaxx
    I miei litigano sempre,mio fratello e’ peggio di un estraneo,mi fiderei piu’ degli altri che di lui,io mi lasciai 10 anni fa,ammetto che ne sono uscito male da quella storia,ammortizzata malissimo,comunque continuo a fare brutti sogni,spesso ho ansia e problemi nell’addormentarmi.
    Diciamo che ho portato con sforzi la mia vita tra alti e bassi in una situazione di quasi sufficenza,non mi sono abbattuto troppo,altrimenti sarebbe stato peggio,
    il mio consiglio e’ questo.
    Cambiare tutto in una volta e’ impossibile perche siamo gia noi fatti cosi con questo carattere che ci impantaniamo piu facilmente degli altri,pero ce una soluzione,anche se molto lunga come tempi.
    io mi prefisso delle piccole cose durante la giornata per poterla passare e aumentare leggermente il mio umore,do piu valore alle piccole cose,e guardo solo quelle piccole cose che posso ottenere e non le grandi cose che non ho e che mi scoraggerebbero.
    In programma ad esempio,per oggi andarmi a prendere un gelato con un amico e passare qualche ora che mi aiuti ad alleviare il mio stato,costa poco ed e facile come obbiettivo e di cerrto non peggiora la situazione,esempio magari domani faro una passeggiata al viale qialche ora a piedi con qualc’unaltro,oppure vado al centro commerciale a comprare qualkosina che possa farmi passare il pomeriggio e farmi uscire e distrarre,magari la proxxima volta vedro il film preferito su internet,posso sempre aggiungere qualke pezzo alla mia collezione come ho soldini,anche se stupida ma mi da un obbisttivo,dare da mangiare ad un animale che io ne ho uno,qualsiasi animale baste che ti faccia stare un po meglio,spesso ascolto musica rilassante a internet quando ho finito i miei obbiettivi,oppure prendere un po di sole ni momenti liberi,oppure confidarsi solo con qualke amico sincero pero,creare un bel disegno,certi giorni vado a mangiarmi qualkosa in qualke locale tranquillo per passare la sera,oppure metto in programma di fare delle visite alle chiese e fotografarne i prospetti e postarli,questi sono esempi che ti faccio,io capisco che non ti fanno stare bene e non ti guariscono da certi malesseri,pero e’ un modo per migliorare partendo dalle piccole cose e piano piano nellarco di qualke anno il tuo umore sara migliore,tutto sta nel mantenersi occupati e guardare queste piccole cose,di certo non peggiorerai,piccoli passi e guardaa le piccole cose ,aumenta l’umore piano piano,se guardi cio che non hai e ci si…

  6. 16
    Unamanoanonima -

    se guardi cio che non hai e ci si prefissa grandi obbiettivi che poi non riesci a raggiungere ci si sente peggio,le cose che per noi non ci si arriva bisogna lasciarle,inutile chi dice,sforzati fai questo ti passa,fai l’altro,devi fare questo che e ottimo,non aspirare a grandi cose x ora perche se fallisci
    poi e’ peggio ognuno di noi ha un modo per mmortizzare le cose,esempio mio fratello mi dice,trovati una ragazzza,vai all’estero trovati un lavoro pesante e ti scarichi,tutte cavolate,poi non ci si riesce a raggiungere certi obbiettivi e ci si crolla tutto in un colpa,perche non e ancora il momento,con cio non ci si deve sentire in colpa,si deve fare quello in cui si crede di riuscirci,almeno per ora il tempo di avere dei miglioramenti e alleviare questo stato d’animo,fai piccole cose in cui riesci e che ti facciano sentire un po meglio,non si cambia la vita in una mossa o in due questo succede nei film chi e’ un genio e da queste dritte stupide che basta fare questo o l’altro e starai subito bene, sono solo cavolate.
    Inizia con oggi,prefissati qualkosa e accontentati di quella cosa,giorno per giorno fai bene i tuoi obiettivi ma falli,mantieni l’umore un po piu alto del giorno precedente,che ovviamente e la cosa piu difficile,io prima stavo cadendo malato perche la mia vita era pessima,ora sto superando la cosa,non guardo gli altri,e le lore splendide vite,e neanche chi sta peggio,mi demoralizzerebbe,gli altri sono gli altri,io debbo raggiungere le mie cose e vivere la mia vita,fare quello che riesco a fare,quando migliorero ancora di piu poi si vedra,di certo rispetto a prima ho avuto qualke,anzi molti miglioramenti,a me non piace la gente che dice cosi….dai esci vai a ballare,divertiti,trovto qualkuno/a o altre porcherie del genere,come si puo dire una cosa del genere a chi si trova in uno stato del genere ,non potrebbe,sarebbe peggio,nascono persono conflitti interiori,ci si sentirebbe peggio e si peggiorerebbe,le mosse sono differenti da fare in questi stadi,si inizia da piccole cose,che si possono fare e aumentiamo l’umore cercare di fare ogni giorno cio che ci possa fare sentire meglio o comunque l’importante non peggiorare,non guardare le vite altrui,e gli obbiettivi altrui,altrimenti ci si demoralizza,spero di essere stato utile
    un abbraccio
    cordiali saluti

  7. 17
    ivano -

    Ciao Bea, ti posso chiedere quanti anni hai? Io ho 33 anni.
    Secondo me, noi non siamo diversi dagli altri, semmai siamo persone più sensibili, forse più riflessive. Ma questo non è un difetto… Darwin è un modello, come tale va preso, ma non credo sia idoneo a spiegare il pensiero umano, tanto quest’ultimo è complesso. L’essere sensibili non comporta svantaggi, se la sensibilità è ben gestita, anzi…per noi difficile è incontrare persone più a noi affini: questo può essere il problema! Ma grazie ad internet, pure questo è risolto.
    Alle volte, bisogna anche cambiare il punto di vista delle cose…Ciao a tutti!

  8. 18
    lana -

    Cara bea, desidero anche io lasciare due parole. Purtroppo l animo sensibile non si cambia, si sará sempre portati a convivere con il dolore. Io penso perché si riescono a vedere molte cose che ai più passano inosservate: sono le incongruenze della vita, le ingiustizie, la mancanza di senso. Daltronde, la felicitá é propria delle anime semplici … le più portate “darwinianamente” parlando, e mi allaccio al discorso di cui sopra. Accettarsi é gia un primo passo. Accettare quei pochi momenti belli che la vita offre. E ricercarli con costanza. Non sempre ci si riesce. Penso che tu sia giovane. Ancora non lo sai ma questo fa la differenza. Nella giovinezza c é la speranza. Ciao cara, ora non ti sentirai piu così sola.

  9. 19
    Angelo9 -

    “Sono l’impero alla fine della decadenza, che vede passare i lunghi barbari bianchi”, scriveva il grandissimo Paul Verlaine all’inizio della stupenda poesia “Languore”. I barbari passano e noi,ormai senza forze, non abbiamo piu’ la volonta’ di reagire. Li vediamo passare, mentre ci calpestano, come se la cosa non ci riguardasse, non piu’ almeno. Noi non siamo perfetti, ma neanche il resto del mondo lo è, e l’insensibilità e l’egoismo ormai governano ogni cosa. Ti chiedi che senso abbia continuare a soffrire, ma finchè siamo quaggiù ci siamo dentro, in questa merda ( scusate l’espressione, in genere non sono così scurrile ), ed è in questa merda che dobbiamo annaspare, in “questi miasmi ammorbanti” da cui un altro immenso ingegno, Charles Baudelaire, aspirava a fuggire.
    Ho sempre creduto che vi sia un senso nella nostra vita, ho sempre creduto in Dio che non ci abbandona ma ci corregge permettendo la sofferenza, e ci credo ancora. Proprio per questo Gli chiedo spesso: perchè non mi lasci andare? che ci faccio ancora in un mondo che non mi appassiona piu’, dominato dall’ingiustizia e dalla prepotenza? che posso fare io, essere minuscolo, quale contributo potrei dare? Ci sono persone che hanno ancora bisogno di me? i miei figli? i ragazzi con cui sono in contatto ogni giorno?
    Ma nessuno è indispensabile. Andranno avanti da sè, col Tuo aiuto e con quello di qualcuno più bravo di me.
    DECADENZA è il nome della nostra epoca. Il genere umano c’è già passato, ed ora tocca a noi che viviamo in questa età infame.
    Il pensiero della morte mi affascina in modo perverso. Abbandonarsi al nulla. Hai proprio ragione. Lasciarsi andare ed essere finalmente liberi. Nessuno potrà più perseguitarti, non essere più costretto a subire il pianto innocente senza poter far nulla. Sarebbe bello, si!
    Si chiedeva Amleto: che ci stanno a fare esseri come me ad annaspare tra terra e cielo? Me lo chiedo anch’io, e non solo io a quanto pare.
    Troppe domande, e nessuna risposta, se non la nostra vita che continua….. e non è poco…
    Se ci siamo ancora dentro ci sarà pure un motivo. Lo scopriremo alla fine della corsa…presto o tardi che sia….sono curioso di conoscere la conclusione, e la curiosità, nonostante tutto, mi spinge ad andare avanti, annaspando si ma non dandola vinta a questa vita. Forse la curiosità è la soluzione?

  10. 20
    xxBeaxx -

    Ciao a tutti,

    oggi vi provo a scrivere un pensiero un po’ più compatto nel tentativo di rispondere trasversalmente un po’ a tutti.

    Come scrive Raffy, questa lettera, così come i vari apporti e dettagli che di volta in volta posso aggiungere, non sono esaustivi. Le parole sono il mezzo che abbiamo in questa sede per comunicare, ma fungono da filtro e la completezza di espressione è pressoché impossibile. Certe sensazioni, certi stati d’animo per me sono indescrivibili, concordo con te Ivano, siamo talmente complessi!

    Mi sforzo nell’intento di un pensiero quantomeno leggibile. Qualcuno sostiene che certi pensieri corrispondano all’età di chi li formula. Credo che l’età, le esperienze che nel tempo facciamo, le intuizioni che intrecciamo negli anni comportino, spontaneamente e senza accorgersene nel mentre li si incarna, dei mutamenti di punti di vista, pensieri e forse anche tratti caratteriali. Però fondamentalmente io oggi, a 23 anni, ritrovo in me pensieri, meccanismi molto vicini a quelli che avevo a 15. Sì, ho cambiato gli approcci -e come accennavo la maggior parte tra questi cambiamenti dipendono purtroppo dalla rassegnazione, cosa che non considero un bene- ho provato determinate cose che mi erano inimmaginabili e di conseguenza me ne sono creata delle idee nuove e dei sentimenti. Ma, fondamentalmente, il fulcro della mia persona rimane immutato, forse per staticità, difetto mio o forse succede un po’ a tutti, questo non lo so. Ragion per cui, se in una decina d’anni a questa parte la me che sono è più o meno sempre la medesima, penso che in linea generica difficilmente cambierò di molto in futuro, per quanto potrei sbagliarmi.

    E’ come se fossi nata con la malinconia nel sangue. Ricordo che ero malinconica anche da bambina. Trovo conferma dei ricordi tra le foto della mia infanzia, già a 4 o 5 anni la inizio a scorgere negli occhi e nello stesso sorriso dietro il quale oggi inghiotto e ricaccio dentro lacrime (come ripeto, apparentemente immotivate, improvvise, tac! arrivano e mi appannano gli occhi in momenti inaspettati). Mi sono sempre sentita fuori posto, strana, diversa. E di conseguenza sola. E, chissà come chissà perchè, nella solitudine mi ci rifugiavo. Nei giochi solitari, nei libri, nelle creazioni o nei lavoretti con cui passavo il tempo. Mi sento sola, ma paradossalmente e assurdamente non è la mia abituale solitudine il problema, quando sono sola e l’umore non è a terra sono gli unici momenti in cui mi sento davvero…

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