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Con il tempo l’affetto potrà trasformarsi in amore?

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Lettera pubblicata il 8 Maggio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 168 commenti

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  1. 141
    Suzanne -

    Comunque Golem, non vorrei sembrare troppo presuntuosa, ma io l’ho sempre capito se si trattava di un innamoramento da ormone oppure il germe di una “malattia più seria”. Anzi, aggiungo che l’ho sempre capito anche di chi ci provava. Non tutti i prendimenti sono uguali, e non credo nemmeno che si rimanga inebetiti troppo a lungo. Sull’amicizia concordo in pieno: fondamentale in un rapporto di coppia consolidato.

  2. 142
    Golem -

    Ma non mi appari presuntuosa Suzy, se ho imparato a conoscerti in tutto questo tempo credo di aver intuito il tuo modo di vedere le cose. Resta il fatto che la maggioranza non ha certe capacità di valutazione, neppure io a suo tempo, e credo che te ne sarai accorta anche tu leggendo le cronache di tanti “poveri amanti”.
    Non ricordo dove, ma come ho scritto ieri, la fase acuta della “cotta” dura proprio circa nove mesi, poi se il “trucco” ha dato i suoi frutti, con la nascita del cucciolo la tenerezza indotta dalle “forme” di questo, dovrebbe indurre il maschio a contribuire al mantenimento della prole e della puerpera, e da quel momento far subentrare un’affezione al nucleo. La Natura non spreca niente.
    Certo, il meccanismo è rimasto ancestrale, anche se l’uomo si è “evoluto” trasducendo quell’istinto in sentimentalismo tramite la regimentazione del desiderio sessuale. Ma ripeto, capire certi meccanismi serve a rudimensionare certe posizioni dettate più dal corpo che non dallo spirito. A me, inteso sia come uomo che come compagno e marito, è servito in modo sostanziale. Forse non è così inutile ribadire cosa succede in certi momenti e perché. Come ripeto l’amore vero viene dopo aver capito tutto questo. Oppure mai.

  3. 143
    Yog -

    Vabbè, si sa. C’era uno che aveva scritto un libbro su ‘sta cosa. “Nammoramento e Ammore”. Mi pare fosse Albergoni o un nome cossì, è uguale.

  4. 144
    Adam -

    @Golem
    ” Se avessi letto tutto quello ho scritto finora al riguardo sapresti perchè.”

    No, capirei il TUO perchè,..La tua visione, in cui peraltro, personalmente, trovo molti elementi condivisibili ((l’impotanza di amicizia, etc.) ma non altri.
    ——

    @Acqua, condivido molto di quanto hai scritto, ma seppur rimodulato e tendento a sfocare e perdere centralita negli anni, nel mio modo di vivere, il trasporto emotivo .resta.presente.

    Concordo l’innamoramento sia una fase,ma che peccato saltare un periodo cosi unico, e riallaccantomi a quanto scritto da Suzanne non trovo sia solo “ormone”
    Certo si è dopati dalle sensazioni che proviamo, ma quando non lo siamo?
    C’e’ chimica in ogni istante della nostra vita

  5. 145
    Golem -

    Ok Adam, ricevuto. Vorrei aggiugere un dettaglio, riguardo il tuo ultimo intervento. Io non demonizzo l’innamoramento, anzi, ne ho goduto anch’io, e ne godo tutt’ora verso mia moglie, cerco solo di riportarlo alla sua vera funzione. Quello chimico, cioè mancante di VERA conoscenza dell’altro è il più ingannatore, seppure dia le sensazioni più intense quanto relativamente effimere. Quello che credo di provare oggi, invece, è frutto della VERA conoscenza dell’amato, che finalmente si accetta per quello che è e non per quello che ci APPARE. È SOLO in questa fase che amore e innamoramento si fondono in un unicum che non ha paragoni con altri. Prima, quello chimico ormonale, oltre a essere involontario è uguale per tutti, per esordio, sviluppo e quasi sempre per gli esiti.
    Quando la storia è supportata dalla sola chimica non ha un’identità specifica. È un femomeno fisiologico. Come l’influenza.

  6. 146
    rossana -

    “L’amore somiglia ai funghi. Non si sa mai se sarà buono o cattivo fino a quando non sarà troppo tardi.”
    (Tristan Bernard, 1866-1947)

    quanto sopra è una delle ragioni per cui mi sembra preferibile, se possibile, non prolungare oltre i 3-6 mesi una nuova frequentazione che, fisicamente e mentalmente, non presenti sufficienti sintonie di fondo.

    il continuare, e il persistere a oltranza, nonostante le avvisaglie in negativo, è a proprio rischio e pericolo, anche se ritengo che ognuno sia in grado di sapere cosa SUL MOMENTO più desidera PER SE’.

  7. 147
    Irene -

    Ciao a tutti. Ho 26 anni, da un anno sono fidanzata con un ragazzo di due anni più piccolo di me, bravissimo, leale, rispettoso, fisicamente è anche bello e mi attraeva anche se è un po’ più basso di me (ho sempre cercato di andare oltre questa differenza tra di noi). Ho iniziato ad uscirci perché mi sentivo interessata, desiderosa di lui da molti punti di vista, uscendoci ho scoperto anche che è una persona riflessiva, spiritualmente ci troviamo ma mi è svanito quasi già dall’inizio quell’interesse che avevo quando ancora non ci conoscevamo. C’è anche da dire che lui è entrato nella mia vita mentre stavo attraversando dei problemi abbastanza gravi in famiglia, con entrambi i miei genitori malati e bisognosi della mia presenza, mi sono dedicata completamente a loro e al lavoro, trascurando lui, che intanto davo per scontato. Ora sto attraversando una fase di profonda crisi, l’ennesima visto che ne ho vissute diverse con lui, ogni volta domandandomi perché non mi sento completamente coinvolta e travolta dalla sua presenza. Ultimamente mi sono sentita anche attratta da altri ragazzi perché ma non riesco a lasciarlo perché so di volergli bene. Ho paura di fare la scelta sbagliata. Pensate che potrei di nuovo innamorarmi di lui?Grazie

  8. 148
    Bottex -

    Sinceramente Irene, mi pare ovvio che la vostra sia una bella amicizia, ma niente di più. Il fatto che sia più basso o la vostra differenza di età non c’entrano nulla (io ho avuto una lunga relazione con una ragazza più vecchia di me di ben 3 anni). Se non è scattata la scintilla prima, non credo proprio che scatterà a distanza di mesi.
    Ricordati questo: stare bene con una persona e amare una persona NON E’ LA STESSA COSA. Certo, starci bene è un presupposto fondamentale per l’amore, su questo non ci piove. Ma puoi stare bene anche con un semplice amico, no? Se poi dici che sei attratta da altri ragazzi è ovvio che l’amore non c’è: in questo caso esisterebbe solo lui e penseresti solo a far funzionare il vostro rapporto, senza farti troppi problemi.
    Quindi, se siete tutt’ora fidanzati, anche se gli vuoi bene credo sarebbe giusto nei suoi confronti che lo lasciassi SPIEGANDOGLIENE IL MOTIVO. Lui soffrirà per un po’, certo, ma almeno in questo modo non gli daresti false illusioni. Se hai capito che la storia non può funzionare, sarebbe molto più irrispettoso nei suoi confronti portarla avanti anzichè troncarla. In questo modo lui si può rassegnare e cercare un’altra, così come potrai fare anche tu. Pensaci.

  9. 149
    Golem -

    No.

  10. 150
    Yog -

    No.

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