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Telecom, prima di staccare la linea bisogna avvertire

Fatto: Qualche mese fa ci siamo visti addebitare inaspettatamente un importo di una certa consistenza per l’utilizzo di linee 166, 899 e così via, di cui non avevamo chiesto preventivamente la disattivazione. Contattiamo il 187 e chiediamo, pertanto, la disattivazione oltre che il rimborso dell’importo. L’operatore gentilmente ci spiega poi che è possibile tenere sotto controllo la fattura e, quindi, eventuali anomalie richiedendo la fattura on line. Provvediamo a tale richiesta ma, per un disguido, riteniamo che verrà, comunque inviato sempre il cartaceo con il relativo c/c.. La Telecom, quindi, per il 3° e 4° bimestre ci avverte via e-mail che si è provveduti alla emissione on-line delle relative fatture. Sulla base del nostro equivoco, però, noi aspettiamo anche il cartaceo. Passano due bimestri, uno scadente ad Agosto e noi assenti per ferie e intanto completamente dimentichi di controllare l’arrivo di tali fatture. Il 20 settembre riceviamo una lettera ordinaria datata 4/9/2006 in cui ci avvertono che se entro 13 giorni dalla data della lettera non provvediamo al pagamento (è arrivata il 20/9) non provvediamo al pagamento si provvederà al distacco. La lettera indica varie modalità di pagamento ma non indica il n. di c/c Telecom sul quale effettuare il pagamento in contanti. Il 21/9 cerco di ottenere questo n. di c/c per telefono. Tra il lavoro, il tran tran quotidiano e le attese inutili al telefono ci riesco solo il 22/9 alle otto e trenta del mattino. Mi faccio dare il numero, avverto che sto andando a  pagare, vado a pagare e faccio il fax della ricevuta. Arrivo a casa eil telefono è staccato. Morale: premesso che il mio ritardo è stato assolutamente in buona fede e che comunque pago i servizi di cui usufrisco, ritengo quanto meno arrogante l’atteggiamento Telecom. Prima di provvedere al distacco di un servizio bisogna avertire, avendo la certezza che il destinatario ne sia a conoscenza e quindi tramite raccomandata in cui fa fede la data di ricezione, e non con una semplice prioritaria o tramite servizi postali privati che spesso non mettono alcun timbro di spedizione e di ricezione, e stabilendo un termine per l’adempimento a partire dalla ricezione della lettera e non dalla data di stesura della stessa. Inoltre la lettera deve contenere tutte le indicazioni necessarie per potere adempiere nel termine perentorio imposto le obbligazioni richieste. Per tutto questo ora ho la linea staccata. Spero che il riallaccio avvenga nel piu’ breve tempo possibile e senza aggravio di ulteriori spese, vista la negligenza Telecom nel mettermi in condizione di pagare e di conoscere la mia insolvenza e date le mie sempre buone intenzioni.

Grazie dell’attenzione

Lettera pubblicata il 22 Settembre 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Consumatori

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