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Stanco di essere ancora qui!

Ciao a tutti! Il mio nome è Matteo, 21 anni… vorrei raccontarvi una storia particolare : da circa 4 anni la situazione in famiglia non è delle migliori : mio padre non lavora o lavora saltuariamente e per amici, io non riesco a trovare nulla malgrado abbia un diploma di maturità, da circa un anno le cose si mettono peggio : la mia ragazza mi lascia solo, non ho un lavoro, una casa, in famiglia si vive in tre con 1000 euro al mese… insomma, non so proprio dove sbattere la testa, litigo di continuo con i miei, li mando a quel paese, e a volte mi capita di augurare loro brutte cose! Beh ma un motivo c’è realmente : ogni cosa che faccio per i miei genitori è inutile! Ad esempio per loro è inutile che io vada a portare in giro curriculum di mio padre per aziende, quando dovrebbe essere lui ad andare, è inutile che io cerca di trovarmi un lavoro perché dicono che con il mio carattere nessuno mi vuole! tutto è inutile… Mi ritrovo da mesi costretto a vivere con 20 euro a settimana, soldi che mi bastano un giorno… mi ritrovo costretto ad aver venduto tutto pur di aiutare la famiglia, moto, strumenti musicali, computer… mi è rimasto solo un cellulare, un computer che ho in prestito da un amico e basta! Sono giovane per dirlo ma con una situazione del genere la cosa migliore per me è farla finita, dato che ho sempre avuto una sfortuna enorme! Questa c.... di crisi sembra esistere solo a casa mia… vedo i miei amici che vanno all’università…. hanno 100 euro dai suoi ogni settimana, macchina, vestiti bene… e io che ho sempre sognato di andare all’università che mi ritrovo senza ragazza, senza soldi e senza un lavoro! ripeto… sembra che la crisi sia solo a casa mia, veramente… non capisco il perché le altre persone che conosco non abbiano nemmeno una su 100 problemi economici e io debba averli!…. e purtroppo devo pure avere genitori idioti che valorizzano le stronzate al posto di valorizzare ciò che per loro ho fatto!…. aspetto consigli… la mia idea è quella di scappare da tutto e da tutti… di farla finita!

Lettera pubblicata il 2 Agosto 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    T.D._ -

    Matteo,
    ciao. Io solitamente sono una che propende per il resistere anziché mollare, una che è contraria all’andare via dall’Italia, bensì restare, nonostante tutto, e lottare per cambiare le cose..o almeno provarci. Questa è una mia convinzione, con i mille (ragionevolissimi) motivi per cui uno mi direbbe che sono utopistica, visionaria, idealista, sognatrice. Consapevole di ciò che sto facendo.
    Tuttavia, ci sono dei casi in cui secondo me vale l’opposto. Il tuo. Io credo che se i tuoi non ti valorizzano, (come d’altronde è sempre successo anche a me), se tutto quello che fai sembra inutile (idem), non ha senso restare ancorati a questo.
    Ti consiglio di provare a recarti ad un “informagiovani” e chiedere.. Il problema è che per partire serve sempre un gruzzoletto da parte per dormire, mangiare finchè non si trova qualcosa..almeno i soldi per 3-4 mesi per sicurezza..
    In alternativa, hai pensato all’esperienza dell’ecovillaggio? Potresti partire con l’idea di fare una prova di qualche mese, poi chissà! E’ un’occasione per incontrare coetanei e gente più grande con cui imparare ad autosostenere te e quella sorta di “famiglia allargata”, non ci guadagni in soldi ma hai il vantaggio di guadagnarci in autostima, fare conoscenze, e imparare a cavartela da te, oltre che vivere in un contesto più solidale e amichevole.
    Personalmente non ti voglio fare discorsi moralistici. La gente crede che il suicidio sia una vigliaccata, io una libera scelta. Però credo non sia molto intelligente buttare via qualcosa che possa ancora dare tante sorprese. Quindi sì…..lascia tutto e tutti….ma per una nuova vita!!!
    Se non stessi provando a costruirmi da sola qualcosa del genere, verrei anch’io..
    Non abbandonare né la vita né questo sito: potremmo inventarci insieme qualcosa visto che siamo in molti nella stessa barca!!!!!

    ciao

  2. 2
    unless -

    Ciao matteo, anch’io come te ho un rapporto con i miei pessimo. Non mi hanno mai incoraggiato in niente, e mi hanno sempre detto “c.... tuoi” per ogni problema. Ora la storia sarebbe molto lunga ma è te che ora hai bisogno.

    Senza dilungarmi ti posso consigliare, secondo le mie esperienze, cosa fare concretamente per il lavoro che è la cosa che ti farebbe rinascere, ed essere indipendente.

    Io sono laureato, ma ti dico che non serve a un emerito c...., a meno di non diventare ingegnere meccanico. Il lavoro che ho trovato, e che ora non ho più, è stato ottenuto grazie a un corso di pochi mesi che ho fatto.

    io ti direi di puntare tutto su questi corsi, fanne più che puoi, seguendo però, se possibile, una linearità con i tuoi studi superiori.

    e poi sono gratis se sei dicoccupato, puoi scegliere quello che vuoi, occupi il tempo e conosci della gente.

    Io non so di dove sei ma ad esempio nella mia regione, il piemonte, abbiamo la casa di carità http://www.casadicarita.org/it/sedi/sede-centrale, e queste strutture ci sono in tutta Italia. Sono istituti privati che vengono finanziati dalla Regione. Da non confondere con Cepu e altre stronzate.

    Se non ne conosci o non li riesci a trovare nelle pagine gialle, vai all’ufficio di collocamento e lì ti diranno tutto.
    Ci sono molti corsi su cui puoi puntare, anche serali se nel frattempo magari trovi qualcosa.

    Appena iscritto fai un bel curriculum in cui 1 metti che stai per avere una qualifica in …. e 2 ingigantisci un po’ le cose che hai fatto prima.

    Altro passo è iscriverti a tutte le agenzie interinali possibili e immaginibii, non solo della tua città ma nel raggio di 20 km.

    un’ultima cosa. iscriviti a infojobs.it e guardalo giornalmente per vedere se ci sono offerte per te. Candidati ogni volta che ti senti giusto per quel lavoro e hai le competenze per farlo. Fai un bel curriculum mi raccomando.

    Per il resto ti consiglio di non fare lo stesso sbaglio mio che pensavo di cambiare i miei, mi ostinavo a farlo e alla fine quello che ci stava male ero solo io. pensa per te stesso.

    Stammi bene

  3. 3
    sarah -

    fidati che i problemi che hai tu li hanno in tanti…cmq se vuoi studiare puoi farlo,puoi informarti sulle borse di studio e gli alloggi,con il tuo redditto familiare dovresti pigliarla anche se le regole cambiano da regione a regione,io non pagavo quasi nulla a firenze,avevo la borsa di studio,non pagavo le tasse universitarie,alloggio e mensa gratis.lascia perdere ciò che dicono i tuoi,cercati un lavoro.continua e non fermarti.

  4. 4
    zaratustra -

    Si Matteo, il tuo desiderio di fugge è sacrosanto. Cerca di organizzarti per andare all’estero (meglio se in Inghilterra o nei paesi del Nord) dove puoi trovare ospitalità fantastica (gli ostelli per la gioventù in tutto il nord europa hanno prezzi ridicoli e trattamenti 5 stelle, colazioni pantagrueliche incluse) e cerca qualsiasi cosa da fare per raggranellare qualche lira. All’inizio va bene un posto di cameriere in UK o in Olanda o in Svezia, etc. Poi una volta lì, comincerai a ragionare con calma sulle opportunità che il mondo offre e troverai la tua strada. Ti sarà di grandissimo aiuto incontrare ragazzi della tua età con i quali farai amicizia, scambierai idee, opinioni e progetti futuri. Purtroppo qui in Italia la situazione sociale che stai vivendo tu è molto generalizzata. Tutti abbiamo la sensazione che tutto quello che facciamo non serva a niente, e abbiamo dentro di noi un’incredibile rabbia perché sappiamo di avere tante a energia, tante idee, tanta voglia di fare, tanto potenziale da esprimere, ma semplicemente non esiste la possibilità di fare niente. Vai via da tutto questo, e vedrai che c’è un mondo là fuori che offre tanto. Anch’io ho passato tanti anni a disperarmi e a cercare, cercare, cercare. Finalmente ho trovato una soluzione. Parto a gennaio per l’Olanda e costruirò un futuro nuovo. E così sarò anche in grado, nel giro di un anno, di aiutare la mia famiglia. Auguri.

  5. 5
    Triste90 -

    Ciao Matteo, sono una tua coetanea. Mi rendo conto che il perdiodo che stai (stiamo) passando non è dei migliori, ma “farla finita” sicuramente non è la soluzione (a niente). Anche io, come te, non lavoro. L’unico che lo fa nella mia famiglia -ne siamo in quattro- è mio padre e credimi guadagna forse un 100 euro in più rispetto alla tua di famiglia. E’ lui che mantiene sia me che mia sorella all’università. Non ho una macchina. Non faccio richieste di abiti firmati. Non mi interessa nulla di tutto ciò. I miei fanno dei sacrifici enormi ed io mi sento maggiormente in colpa perché ahimé sono nata tutta difettata: ogni tot di tempo devo controllare la vista (miopia, che come sai aumenta sempre e devo ricambiare le lenti che non costano poco) e a fine mese dovrò iniziare la ginnastica correttiva perché sono affetta da scoliosi: 300 euro ogni 3 mesi. E dovrò tenerla sotto controllo probabilmente per tutta la vita. Ti ho detto questo per farti capire che, è vero che la crisi non è ASSOLUTAMENTE un fatto da assecondare, ma con un po’ di buona volontà si supera tutto. Il bello viene invece quando manca la salute. In bocca al lupo.

  6. 6
    MepiùME -

    Ciao Matteo, sono un tuo coetaneo. Se la cosa ti può consolare io un padre nemmeno lo tengo, e con mia madre non ci tratto dato il nostro cattivo rapporto, non ho mai un euro, non ho una macchina, non ho proprio niente. Però in compenso sai che ho? Voglia di vivere amico mio, ho scelto di non seguire il classico copione (nasci, cresci, studia, compra cose stupide, compra e compra ancora, trovati un lavoro, raccogli i soldi, sposati, fai figli, spendi i soldi, alimenta il sistema) preferisco vivere la vita con positivismo, e credere che siamo noi gli auturi della nostra vita. Prendendo con leggerezza questa del lavoro, sono riuscito a trovarlo dopo appena 2 giorni. Un consiglio, non pensare a “fortuna” e “sfortuna” sono solo delle scuse, delle entità astratte che la società usa per giustificare le cose. Prendi con leggerezza amico, e vedrai che saranno gli obiettivi che vengono da te. Il mio sogno è andarmene questa Italia che proprio non fa per me, ho scelto di licenziarmi dal lavoro dopo soli 5 giorni, (causa scarsa professionalità da parte dei miei superiori) e sono certo che con la mia positività e la mia volontà di potere, riuscirò sia a trovarmi un lavoro, sia ad andarmene, per sempre. Non ti abbattere mai, si vive solo una volta, già per il fatto che possiamo pensare è una grande cosa se si pensa che una volta morti la materia e il nostro io non esisteranno più. Noi poveracci non abbiamo mai i soldi, e quindi ne siamo maggiormente più schiavizzati, perchè gli diamo un valore maggiore. Niente soldi = Più problemi, cosi dice la società, bhe allora sfrutta questa stupida credenza per divertirti e prendere tutto come una sfida.

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