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Sono inconsapevole di tutto ciò

Pensavo di poter ricominciare, con Mirco intendo.
Da quando il nonno è morto e la famiglia è ”crollata”, credevo di non poter ritrovare la serenità persa, invece Mirco mi ha aperto una porta. E si sa, chiusa una porta, se ne apre un’altra.
Sto con Mirco da circa due settimane, ma vorrei che fossero mesi su mesi spesi in felicità. Lui è un tipo ”normale”, ma quanto sto per dire non lo fa sembrare tale. E’ un mezzo fascista che su Facebook (dannazione) condivide link sui Camerati e via discorrendo, poi mi dice che di politica non gliene frega niente. Non che la politica sia tutto, eh. Ma è certamente un punto a suo sfavore. Con lui non si ”riesce a parlare”, non c’è il dialogo che io cerco in un rapporto, eppure quello che ”sento per lui”…è qualcosa di strano.
Io ho sempre avuto i miei standard, il classico ”Darcy di Pemberly” misto a poesia e sogni. Ero una gran sognatrice. Ed ora sto ricercando quella voglia di Vita, quello sprint, quella cosa che avevo e che ho perso. Forse un’amica.
Avevo un’amica che era molto simile a me, ma per molte cose superiore. Abbiamo chiuso circa sette mesi fa. La mia stima nei suoi confronti era arrivata al limite, non potevo più di lei. Il fatto è che con lei avevo come una perla dentro, un tesoro, che però ora non trovo più.
Pensavo che qualcuno, voler bene a Mirco, mi aiutasse a ritrovare la poesia che avevo di dentro dimenticando ciò che sono ”diventata”.
Ebbene, ho maturato, in questi giorni, che mi manca l’aria. Mirco è tutto quello che forse non volevo, ma chiudere con lui adesso non avrebbe senso.
Non sono mai stata una negli schemi, è questo ciò che sono diventata. Un’ordinaria ragazza come le altre.
Due settimane, due settimane e poi crack. Chiusi i battenti.
A me piace innamorarmi degli occhi della gente, salire sul pullman e fantasticare sulle mani di un ragazzo, incrociare uno sguardo e ritrovarmi sulle ali di un sogno, creare il mio uomo perfetto sfruttando la gratuità indiretta e incosciente degli elementi vivaci delle persone.
E poi ritrovarmi dentro a un mare, e nuotare. Io ho bisogno di qualcuno con cui parlare, con cui sfogarmi, alla quale dire ciò che penso senza essere fraintesa.
Mirco dice solo: si, va beh, tutto apposto, ….
E poi viene fuori con cose del genere: Ma perché..? Ma cosa volevi dire…? Ma a me non sta bene…
Perché non ne possiamo PARLARE, benedetto ragazzo?
Insomma. Io lo vorrei lasciare, ma poi? Fin fine ci lascio la faccia anche io, e non mi sembra il caso importante in cui lasciarcela.
Io sono una che pensa, forse anche troppo, e la minima cosa mi fa .
Voi , estranei, che ne pensate? Come ”leggete” questa storia?

Lettera pubblicata il 20 Marzo 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

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