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Sono ad un bivio

Ho 27 anni e mi trovo davanti ad un bivio. La mia situazione lavorativa è la seguente: dopo aver lasciato l’università l’anno scorso per scarsi risultati, ho seguito un corso di formazione di 6 mesi, grazie al quale ho trovato lavoro come impiegato in spedizioni. Ho lavorato 5 mesi, cioè fino ad un mese di fa. Ho deciso di dimettermi per il numero troppo elevato di ore (60 a settimana) che mi ha causato un certa “instabilità mentale”. Il lavoro comunque non mi dispiaceva. Sono stato da uno psichiatra con cui si è deciso di iniziare una cura farmacologica (già seguita in passato). Pensavo comunque di trovarmi un lavoro da settembre, cioè nel pieno della cura, in modo da non venire nuovamente travolto dallo stress lavorativo.

Nel frattempo però ho riflettutto sul mio futuro lavorativo. Un mio amico, insegnante isef, spinge perchè mi iscriva a Scienze Motorie. Amo quell’ambito (gioco a basket e ho sempre allenato), un anno provai il test di ingresso, ma la mia impreparazione nel nuoto mi penalizzò e non passai il test. Mi rendo conto di non essere più giovane e che frequentare l’università costerebbe enormi sacrfici (da anni sono indipendente economicamnte dai miei, tranne casa e alimenti), però troverei il modo di realizzarmi in un settore che amo. Anche per il mio modo di essere, sarebbe meno stressante lavorare in una palestra che non in un ufficio. La mia idea era quella di lavorare un anno, mettere via soldi, seguire un corso di nuoto e cercare di passare il test a 28 anni… Mi rendo conto che sarà durissima, ma comunque stimolante.

Qualche giorno fa però mio fratello mi ha chiesto se avevo voglia di andare a vivere con lui ed un suo amico a settembre. Se avessi soldi, non ci penserei due volte e accetterei. Vorrebbe dire conoscere nuova gente e per me sarebbe una svolta, dato che nelle relazioni sociali ho qualche problema (nel periodo dell’adolecenza mi sono isolato e ora ne pago le conseguenze) e desidererei farmi una compagnia. Altra cosa positiva, non vivrei più con i miei genitori con cui non ho rapporti. Sarebbe un modo per diventare finalmente uomo, non dipendere da nessuno.
Il grosso problema è quello economico: ho appena acquistato un’automobile con un finanziamento (quella vecchia non andava più) che comunque pensavo di pagarmi con i soldi del basket. Fatti due conti ci starei dentro se trovassi un lavoro da 900-1000 €, ma vorrebbe dire rischiare di sforare ogni volta capitassero spese extra notevoli.

Voi che fareste? Seguo la mia passione oppure comincio a vivere veramente?

Lettera pubblicata il 28 Luglio 2008. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Spectre -

    vai con tuo fratello.

  2. 2
    Ari -

    Sei indipendente dai tuoi tranne che per mangiare e dormire però non hai rapporti con loro.
    Lavorare ti stressa però avresti bisogno di soldi.
    Eh già.
    E’ un mondo difficile.

  3. 3
    paolo -

    Non ho capito bene il tuo progetto di vita….secondo me trovati un lavoro, tienitelo stretto e lascialo solo se hai un’altra proposta di lavoro(non come hai fatto tu lasciando un lavoro senza alternativa)Poi puoi anche cercare di sognare e cercare di realizzarlo, ma solo dopo avere una solida base su cui contare

  4. 4
    Unlovable81 -

    in questi anni ho preso scelte sbagliate per indecisione e scarsa autostima ma non me la sono proprio spassata…
    ho lasciato il lavoro che stavo facendo perchè le ore di lavoro erano troppe.. mediamente finivo alle 8-9 di sera, mentre il venrdì finivo alle 2-3 di notte… purtroppo io non ce la facevo e non mi aiutava il fatto di soffrire d’ansia….
    x paolo: capisci che se lavorassi 8 ore al giorno non potrei in alcun modo seguire scienze motorie che prevede l’obbligo di frequenza.. chiaramente un lavoro, probabilmente part time lo troverei…..

  5. 5
    Spectre -

    Brutta bestia l’ansia, ormai è difficile trovare chi non ne soffre (così come degli attacchi di panico). Bella società di merda abbiamo. Ringraziamo chi ci ha preceduto.
    Comunque mi pari in un buon momento di slancio, di rinascita personale dopo anni di buio, per cui prendi il toro per le corna ma fai scelte ponderate. Non vorrei che l’entusiasmo (indispensabile) ti fregasse. Sennò oh, te ne freghi, e ti butti a capofitto dandoci un taglio.

    Certo se hai da pagarti la macchina, per me devi per forza trovare un lavoro da otto ore che ti frutti attorno al migliaio di euro come dici. A meno che tu non decida di scordarti alcune comodità tipiche del ragazzo che vive in casa… potresti finire per lavorare soltanto, allenarti, curare la casa e la tua sopravvivenza e non aver soldi per tanto altro. Ci penserei.

    Non mollare questa idea però, hai un progetto in mente che potrebbe esserti di grande aiuto per gli anni futuri, intendo come scuola di vita. Io voglio metterne in piedi uno, ci sto lavorando, per cui ammiro chi intravede già una strada per sé.

  6. 6
    Ari -

    Spectre, cosa rimproveri alla generazione che ti ha preceduto?

  7. 7
    paolo -

    Ari , non sono giovane ma mi sembra che noi vecchi stiamo facendo di tutto per fare un mondo che vada alla rovescia e non tuteli i giovani….noi d’altra per le nostre cose ci tuteliamo benissimo Unlovelable….tieni presente che il il tuo sogno di fare scienze motorie può fallire …allora ti troverai a trenta trenta cinque anni senza niente in mano e allora sono dolori…tieni presente poi che trovarsi in un universita con giovani 20 enni è certamente imbarazzante….comunque ogni scelta è personale , ma tutto va preso in considerazione con ponderazione

  8. 8
    Spectre -

    @ ari
    Ha risposto paolo. Da trentenne mi trovo a mezza via tra vecchi e giovani e noto come ci siano vecchi che dicono che il mondo fa schifo, guardando i ragazzetti che fumano a 8 anni, o che distruggono la loro scuola filmandosi. Però chi ha creato le condizioni perché ciò avvenga? Di certo non i giovani.

  9. 9
    Ari -

    Di certo non io, caro Spectre.
    Datti da fare tu, piuttosto, invece di stare li “a mezzo” a guardare come va.

  10. 10
    ChiaraMente -

    Sei indipendente tranne che per casa e cibo? allora sei TOTALMENTE dipendente. Non hai rappporti coi tuoi? E come speri di riuscire ad averli con gli altri se con la tua famiglia ti fai mantenere senza tentare neppure di averci a che fare? L’ indipendenza non è solo un fattore economico, e di certo non è tagliare i ponti. Io al posto tuo studierei perchè per fare lavori che non ti piacciono hai tutta la vita, per studiare ti sta già partendo il cervello ed è meglio che lo sfrutti subito, magari proprio con l’aiuto dei tuoi. Per quanto riguarda la macchina se proprio ci tieni tanto trovati un lavoro part time..Ma questo è quello che farei io, che per realizzarmi sicuramente rinuncerei anche alla macchina. Mi pare di capire, poi, che al lavoro di otto-nove ore sei allergico, quindi dove vuoi andare? Per vivere rimane solo quello, lavorare, e non hai detto che è meglio lavorare per qualcosa che ti piace piuttosto che per qualcosa che poi mollarai dopo un pò, magari con l’incubo di dover tornare a casa con la coda tra le gambe? Non mi sembri molto stabile per andare verso l’indipendenza, ma è solo una mia impressione.

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