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Voglio sapere cosa vuol dire “soffrire per amore”

Gentili Direttori,
ad alcuni di voi il titolo della mia lettera apparirà solo “leggermente diverso” dai tanti che leggete qui o altrove. Ad altri, apparirà strano.
Non voglio farvi perdere tempo a leggere le mie altre lettere, quindi mi descriverò: sono di Sondrio, laureato triennale in Scienze del Turismo con Master, ho un lavoro impiegatizio a Milano che anche una scimmia potrebbe fare (ma non posso pretendere altro perché sono più stupido e sfigato di una scimmia) e…compirò 35 anni domani.
Ho notato che il motivo più comune che vi spinge a scrivere su questo sito è un “problema amoroso”: amori non corrisposti, tradimenti, abbandoni….l’elenco è molto lungo, impossibile essere esaustivi.
Non so se ciò che provo può essere considerato effettivamente una “sofferenza d’amore”: io sono sempre stato solo. Sembrerà ridicolo ma – le poche volte in cui sembrava dovessi cominciare una cosiddetta “storia”, l’ultima delle quali risale ormai a dieci anni fa – la controparte si è sempre tirata indietro dopo pochi giorni. A volte mi è stato spiegato il motivo, altre volte non sono stato ritenuto degno nemmeno di questo.
In ogni caso, vorrei dirvi una cosa: vi invidio. Sì, avete letto bene: vi invidio.
Non nego che i problemi di cuore possano arrecare sofferenza ma, se non altro, presumo che sia un tipo di sofferenza “diversa” da quella che ho sempre provato. Ho usato frasi ipotetiche perché….sono sempre stato solo. Data l’età, penso lo sarò per sempre.
La cosa fa talmente male che ho indosso gli occhiali scuri ogni volta che esco in strada. Non lo faccio certamente per “apparire figo”: lo faccio solo perché i passanti non vedano gli occhi arrossati dalle lacrime che non riesco a trattenere ogni volta che vedo una cosiddetta “manifestazione d’affetto” (si tratti di un bacio, di una carezza o – più semplicemente – di uno sguardo).
Gli unici momenti in cui riesco a non pensarci sono al lavoro e mentre scatto una fotografia. Nello stesso in cui timbro il cartellino d’uscita o la luce non mi permette più di scattare le foto che vorrei…La solitudine ritorna. Un tempo, anche un film di qualunque genere poteva sortire lo stesso effetto: oggi basta una carezza fra due personaggi a rattristarmi.
La mattina vedo il mio viso riflesso allo specchio e non posso negare a me stesso di essere brutto. Come può pretendere un “brutto stupido” di trovare qualcuno che lo ami? Dovrebbe rinunciare. Io – razionalmente – l’ho già fatto ma – irrazionalmente o, per meglio dire, istintivamente – non ce la faccio.
Vorrei solo soffrire d’amore come soffrite voi…Se non altro, è un modo diverso di soffrire.

Lettera pubblicata il 24 Gennaio 2014. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Lorenzo1968 -

    Ciao mpoletti, la tua lettera mi ha rattristato e fatto dispiacere molto, quindi se vuoi un amico sincero, io ci sono.
    La mia mail: Lorenzo1968@hotmail.it
    Coraggio.
    Un abbraccio.

  2. 2
    haily -

    secondo me dovresti provare ad aprirti di più agli altri, provare ad entrare in un gruppo di persone che si rivedono ogni tanto organizzando cose ti aiuterebbe ad aprirti sempre più. le persone se ti vedono chiuso, silenzioso, scuro in volto, penseranno che non vuoi essere disturbato e si terranno lontani, quindi vedi? in questo modo ottieni il contrario di ciò che vorresti. dovresti cambiare atteggiamento, aprirti di più alla vita, amare anche le piccole cose, le piccole bellezze del mondo in cui viviamo, dovresti sorridere di più, abbandonarti senza trattenerti troppo, anche ad un semplice sorriso, recuperare il bambino che è in te, essere più spensierato, vivere senza aspettarti per forza l’amore grande della vita o la delusione grande della vita, insomma rilassarti di più. spegni il cervello e vai in mezzo alla gente. le cose poi verranno da sé. spero di averti dato utili suggerimenti.

  3. 3
    TheInvisibleMan -

    Ciao Mpoletti. Io sono nella tua stessa condizione, ho 33 anni e non ho mai avuto una ragazza, mai un bacio, mai un’amica, figurarsi un appuntamento. Devo dire che nn è che soffro piu’ di tanto, diciamo che ho accettato la cosa anche se alcune volte ci penso, magari rimuginando quando sono mi sveglio durante la notte. Non ho mai capito però se il problema sono io: nn sono bello, nn sono interessante, nn ho la stoffa del leader. Una cosa è certa nn mi piace stare al centro dell’attenzione, nn mi piace fare il cabarettista e di conseguenza in una comitiva uno come me passa in secondo piano: solo la bellezza potrebbe rimescolare le carte perché saresti preso comunque in considerazione. Molte ragazze parlano di autostima: ma l’autostima te la crei con l’esperienza, i risultati positivi, i feedback positivi, i riscontri: uno non puo’ avere autostima senza esperienza e senza dei riscontri positivi, anche nelle piccole cose: esempio banale, nel lavoro, quando guido la macchina o quando gioco a calcetto io ho molta autostima e fiducia in me stesso, ma nn l’avevo così la prima volta (e’ solo un esempio). Poi a complicare le cose mettiamoci le ragazze di oggi che sono in larga parte diffidenti, fredde, pretenziose, calcolatrici e nn fanno uno sforzo che sia uno per venirti in contro, anzi la maggioranza “castrano” già in partenza, ti fanno passare la voglia anche solo di fare conoscenza e/o chiacchierare, nonostante i tuoi propositi piu’ che buoni. Anzi vedendo tutta sta diffidenza in giro mi stupisce di come la gente oggi riesca a fidanzarsi. Perciò ti dico una cosa: su il morale, non fare il problema piu’ grosso di quello che è, vivi la tua vita e pensa solo a te stesso al lavoro e a migliorarti (anche in senso estetico, palestra etc.); conosco decine di ragazzi nella tua stessa situazione, ultratrentenni e single da sempre (per contro ultimamente non ho mai incontrato una ragazza single, forse nn lo sono con me). Se poi incontrerai una ragazza che ti farà venire la voglia di metterti in gioco bene, te lo auguro con tutto il cuore ma ne deve valere veramente la pena. Ciao

  4. 4
    Nathan -

    Ciao

    Come prima cosa devi imparare ad amare te stesso, come potrebbero farlo gli altri se tu per primo non lo fai ? L’aspetto fisico è una delle componenti delle persone ma non l’unica fortunatamente. Devi trovare un tuo equilibrio e fatti aiutare da uno psicologo. La gioia di vivere, la serenità devono essere componenti della tua vita a prescindere dalle donne. Le donne per la maggior parte dei casi, oggi ci sono e domani chissà, il mondo è pieno di false opportuniste che ti usano e poi ti danno un calcio nel sedere. E per quanto di possa sembrare strano non ti sentiresti meglio di quanto ti senta ora. Il senso della vita non è conquistare una donna ma conoscere te stesso. Qualunque sia il tuo aspetto ci saranno persone più brutte che comunque non si sono arrese. Non hai scelto di venire al mondo, non hai scelto il tuo aspetto la tua psicologia. Quello che puoi scegliere è se arrenderti o combattere ogni giorno per realizzare i tuoi sogni. Forse ci riuscirai o forse no ma quando un giorno più in là negli anni ti volterai indietro potrai dire: c...., almeno io ci ho provato, ce l’ho messa tutta e non avrai nulla di cui rammaricarti.

    Coraggio

  5. 5
    Lonely9 -

    Ciao. Ho letto la tua lettera, piena di tristezza e solitudine, e mi sono commossa..vorrei dirti che le cose cambieranno ma non posso darti alcuna certezza, ma io ci spero. Ho 24 anni e mi sento esattamente come te. Vorrei tanto amare e preferirei soffrire e disperarmi per un amore, perchè vorrebbe dire che ho provato quel tipo di sentimento. Invece sono sola e mi chiedo ogni giorno se prima o poi potrò sentire le farfalle nello stomaco, se amerò e se stringerò la persona amata.
    Ti mando un abbraccio

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