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Si può prendere una cotta a 39 anni ?

di J-Light
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Lettera pubblicata il 9 Giugno 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 112 commenti

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  1. 71
    markus -

    Se esci e ti innamori con un rapporto in corso significa che non ami la persona con la quale hai scelto di condividere il resto della vita. E il problema é tuo.

    Lei probabilmente continua a versare acqua nel secchio. Ma sei tu che hai un buco (nel tuo di secchio)

    Si, si ama e basta. Non c’e’ un metodo. Non si insegna ad amare nelle scuole. Ognuno ha un suo modo. E nessuno ha mai contestato il modo di amare. O si ama o non si ama. Colui che porta una rosa non vuol dire che ama più di colui che la rosa non la porta. Non é l’attenzione che fa l’amore.
    Non ci vuole una laurea per capire un sentimento. Non serve che ogni giorno ti si chiede “come stai”. Basta rimboccarti le coperte pensando che hai freddo. Anche quello é un gesto d’amore. Poi se tu non lo capisci perché cerchi altre prove il problema non é di colui/colei che ti ha rimboccato le coperte.

    Paradosso : mia madre nella vita non mi ha mai fatto una carezza, mio padre nella vita mi ha fatto tante carezze.
    Non ho mai avuto dubbio alcuno che entrambi mi andassero. Ognuno con il suo modo.
    L’amore é semplice caro Golem soprattutto quando é vero.

    L’amore non é romanticismo e miele e neanche passione e nemmeno desiderio erotico.
    É semplicemente voler bene all’altro.

  2. 72
    ets -

    Naturalmente sono daccordo sul fatto che molte donne sfoghino le loro frustrazioni con l’aggressività. E mi ricollego a quello che MG affermava circa la rinuncia alle proprie aspirazioni per inseguire il sogno della principessina nel castello fatato!
    Da un po di tempo rifletto anche su talune situazioni che mi sono capitate con alcune donne; aggressive e ciniche senza alcun senso né ragione compiuta.
    E in passato entrambe, per seguire il fidanzato, hanno rinunciato agli studi universitari. Inutile dire che poi il fidanzato le ha lasciate e il loro equilibrio psico-fisico è andato a quel paese.
    Come dicevo ne conosco un paio di donne così, con una stronzaggine innata e illimitata veramente senza senso.
    Una l’ho conosciuta anni fa, una in questi mesi. Inutile dire che dopo aver analizzato le situazioni me ne sto alla larga da entrambe.
    Certo che è dura eh.

  3. 73
    marinella -

    Ciao J-light, grazie per la risposta. Secondo te che tipo di sentimenti ha risvegliato in te vedere la tristezza nei suoi occhi? A cosa ti ha fatto pensare? Se ti va.. Ciao ?

  4. 74
    Golem -

    Sì ok Markus, non sarà la rosa o un tulipano che fa la differenza ma ‘sto bene come lo “dimostri” concretamente, solo dicendolo? Ci dovrà pur essere un modo concreto perché il partner lo capisca o no?
    È per questo che vado dicendo che l’amore è un progetto comune che nasce dal cuore e si realizza col cervello. È un “lavoro” che di fa in due ed è nella realizzazione di quell’obiettivo che si intravede e si legge quel “bene” di cui parli, con o senza rose. Quelle le lasciamo alle varie Rosy, Francesca, Dany e consimili che parlano di grande ammore, quando invece stanno vivendo la “vacanza” dell’amore, e in vacanza sono capaci tutti di divertirsi. Così come nella vita ci si realizza lavorando e “amando” possibilmente il proprio lavoro, allo stesso modo non ci si realizza sentimentalmente stando in “vacanza”, anche se piacerebbe a tutti ovviamente.

  5. 75
    maria grazia -

    ets esattamente! Se ci fai caso la dinamica è sempre la stessa: una donna incontra un tizio qualsiasi, se ne innamora ( o pensa di innamorarsene ) alla follia. E, forte anche dell’ educazione e del condizionamento ricevuti, insegue quel sogno d’ amore contro ogni logica evidente in nome del principio secondo il quale “la coppia deve vincere su tutto e che il fine ultimo di una donna è quello di appartenere a qualcuno”. Poi quasi sempre queste storie naufragano miseramente, spesso e volentieri nei modi peggiori con ritorsioni reciproche di ogni tipo e tradimenti fisici o morali. E la tizia in questione, dopo aver rinunciato alla sua autorealizzazione in nome “dell’ ammmore”, va in crisi totale perchè si ritrova solo con un pugno di mosche e con le sue mille frustrazioni, che scarica poi sul malcapitato di turno ( e non parlo solo di relazioni tra i due sessi ). Ma anche per molte donne che riescono effettivamente ad “accasarsi” con il loro “principe azzurro”, non è molto diverso quando a 40/50/60 anni si accorgono improvvisamente di aver rinunciato a progetti personali e ambizioni lavorative in nome della quiete familiare e dell’ accettazione sociale, senza che poi gli venga riconosciuto alcun merito per questo ( come invece loro si sarebbero aspettate ), ma anzi si ritrovano imprigionate in un’ esistenza misera, vuota e insoddisfacente, mentre i loro anni migliori sono volati via per poi fare posto all’ insoddisfazione e alla depressione galoppante. Niente di più ovvio che poi queste donne cerchino una via di fuga in relazioni clandestine ( che loro scambiano per l’ amore della vita ), illusioni di vario tipo, o che scarichino la loro alienazione sugli altri. Specie su chi, a differenza loro, ha avuto il coraggio di VIVERE DAVVERO e di non tradire se stesso in nome delle apparenze e delle imposizioni provenienti dall’ esterno. Certo, Il discorso vale anche per alcuni uomini, e per quelle donne separate o divorziate che si erano sposate e avevano fatto dei figli anche se tutto questo in realtà non corrispondeva con il loro autentico modo di essere ( le mie vicine di casa – quasi tutte stressate e isteriche per via dei figli da crescere da sole e del mutuo da pagare – ne sono un classico esempio ), ma semplicemente per rispondere a un dictat sociale. Ricordiamoci che moltissimi sono ancora convinti che se una donna non si sposa entro i 30 anni è perchè ha “qualcosa che non va”. Inutile continuare a stupirsi di certi comportamenti o…

  6. 76
    maria grazia -

    …o atteggiamenti. Sono semplicemente il risultato del modus vivendi di persone che non hanno il coraggio di prendere in mano la propria vita anche se questo comporta la disapprovazione di chi le circonda, e che poi si sfogano sugli altri. Ti potrei citare decine di casi di mia conoscenza, oltre a quelli che vediamo quotidianamente in questo forum. Non vivete per le apparenze, datemi retta, non ne vale la pena! Vivete PER VOI STESSI/E. Certo, se sarete AUTENTICI troverete sempre qualcuno che non vi approva o che cerca di mettervi fuori gioco ( magari solo per paura o per invidia ) ma non curatevene, non è questo a dovervi fermare.

  7. 77
    markus -

    Golem, ma secondo te è così complicato dimostrare di voler bene alla propria donna ? Ed è così complicato per lei capirlo ?
    Il bene si dimostra in tanti modi, anche e soprattutto dimostrando di “appartenere” all’altra persona. Facendole sentire sempre la propria presenza, il proprio esserci, per lei, per noi. Soprattutto nei momenti importanti.
    Chiedere scusa se si è sbagliato qualcosa e ribadirle quando meno se lo aspetta che è lei la donna che abbiamo scelto per accompagnarci nella vita.
    Ci vogliono insegnamenti per fare e capire questo ?

  8. 78
    Golem -

    Non è difficile se lei A SUA VOLTA te ne vuole “VERAMENTE”.
    Lo ripeto, l’amore, quando C’È, è un’esperienza semplice, seppure lunga nella realizzazione. Ma ai due richiede di essere “coordinati”.
    Solo in questo modesto forum puoi renderti conto di quanto varino tra loro le varie interpretazioni sull’argomento.

  9. 79
    Maldamore -

    Hai trovato solo ora l’amore della tua
    vita oppure ..è solo una cotta.
    Succede a tanti. la routine matrimoniale
    ripetitiva stanca, magari fai pure l’amore
    poco o niente con tua moglie.
    questa è una ventata d’aria fresca,
    finalmente sei vivo!

  10. 80
    markus -

    Scusa Golem ma di cosa stiamo parlando? Di chi si fa prete senza vocazione?
    “non é difficile se lei te ne vuole veramente”
    Si presume che se entri in un rapporto, ci stai anni e decidi pure di sposarti forse il sentimento ce l’hai.
    Quando mi sono sposato, sapevo quello che stavo facendo. Non ho pensato a coordinazioni e interpretazioni da studio psicologico. Anni di fidanzamento, di coesione, di discorsi, di chiarimenti, mi avevano indicato che davanti a me non c’era una banboccia immatura e inconsapevole del sapere ciò che si vuole dalla vita e da un rapporto come la maggior parte delle donne di oggi.
    Per cui ho semplicemente pensato che “questa donna mi vuole bene almeno quanto gliene voglio io”
    Sperando nel famoso detto: “un uomo sposa una donna nella speranza che non cambi mai”
    (solo che le donne sposano un uomo nella speranza di cambiarlo)

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