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Separazione

Ho 55 anni e da circa un anno mio marito, piu’ giovane di me peraltro di ben nove anni se ne e’ andato. Siamo separati di fatto anche se legalmente siamo ancora sposati. Il mio stato d’animo e’ tra i peggiori in quanto non riesco a farmene una ragione dopo 24 anni e con una figlia adottiva di 13 anni da tirar su. Non posso dire che non sia presente, sia economicamente che con la figlia, ma a me non basta, quello che mi distrugge e’ la rottura di un progetto di vita, la fatica di ricominciare ad un eta’ in cui credevo di dover avere serenita’, la solitudine in cui mi trovo, la sua freddezza, le sue parole “fatti la tua vita” mi dice, come se fosse semplice dopo tutti questi anni…….Inoltre ho un assoluto disinteresse nei confronti dell’altro sesso, e pur sforzandomi di uscire di casa e incontrare gente, delle volte torno piu’ depressa di prima. Inoltre, l’eta’ non mi aiuta, e questo mi avvilisce ancora di piu’. Mi domando quanto tempo ci vorra’ per superare tutto questo? Chiedo aiuto a qualcuno che e’ gia passato da questa dolorosa esperienza.

Lettera pubblicata il 14 Giugno 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    roberto57 -

    Cara Mau,
    ti scrivo perché sono ancora fresco di una tragedia (perché questo è) assai simile alla tua.
    Ho all’incirca la tua età (53) e tre anni fa, quando mia moglie decise di buttare via 22 anni di matrimonio, mia figlia, che ora sono costretto a vedere due volte al mese (sono andate a vivere a 400km), era solo undicenne.
    Non so se è anche il tuo caso, ma la ragione determinante è stato … un altro. OLtre, naturalmente, ad una progressiva insofferenza nei miei confronti. Ma senza di ‘lui’, forse avremmo potuto cercare una soluzione diversa.
    Comunque, ancora oggi non sono riuscito a rifarmi una vita. Mi mancano le occasioni, certo, ma un po’ anche la voglia: alla nostra età si è troppo avanti per ripartire da zero e troppo giovani per rassegnarsi.
    Un consiglio? Se hai qualcosa in cui puoi ancora credere (amici, il lavoro, un hobby, affetti familiari), allora riscopri e rivitalizza il patrimonio che ti è rimasto.
    Se no (ed è il mio caso, che non ti auguro di certo), allora puoi solo sperare in una svolta casuale, magari ‘favorita’ (difficile cercarla): conoscere una persona sulla quale poter contare davvero, o avere un’occasione per impiegare il tuo tempo in un modo che ti assorba a tal punto dal cancellare velocemente dalla tua mente la ferita di ciò che ti è accaduto.
    Altro dirti non so.
    Se non che capisco fino in fondo quello che provi e …. coraggio!

  2. 2
    Robert -

    Non mollate

  3. 3
    manu -

    Io incece sono separata da un anno e ho due figli uno di tre e mezzo e una di diciassette. Anche se cerco di non mostrarlo sono nell’angoscia più profonda, non riesco a trovare un secondo lavoro per aiutare i miei figli a vivere meglio. Lui ora ha una nuova famiglia e vive serenamente. Noi invece siamo soli. Vorremmo almeno trovare una serenità interiore che non riusciamo ad avere. Sono stata sposata diciassette anni quasi piu’ della meta’ della mia vita, visto che ne ho trentotto, ma è difficile non avere accanto la persona che per me era un punto di riferimento.Vorrei almeno avere la sicurezza di un lavoro sicuro ma purtroppo ho un lavoro part-time che scadra’ a maggio. Ho provato a chiedere aiuto al comune ma mi vergogno, visto che mi hanno risposto che abito da poco qui e c’è chi ha più bisogno di me. Il mio coraggio di donna forte che ero sta svanendo e con essa la forza interiore e solare che avevo. Vorrei tanto tornare ad avere una vita felice e serena ma non solo per me ma anche per i miei figli che non hanno colpe.

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