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Continuo a sentirmi terribilmente solo

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Salve a tutti, sono un ragazzo di 20 anni, quasi 21, e voglio scrivere nella speranza che questo mi aiuti a sfogarmi un po’. Detto in poche parole il dramma della mia vita è che continuo a sentirmi terribilmente solo. Probabilmente la mia situazione non è poi così fuori dal mondo considerando i tempi e la società, sento però che questa cosa mi sta uccidendo piano piano. Non è un’impressione che ho ultimamente, tirando le somme di quello che ho vissuto fino ad ora, sono sempre stato sostanzialmente solo: ho sempre faticato tantissimo a relazionarmi e questo ha creato solo rapporti di amicizia instabili e molte volte falsi che di volta in volta non hanno fatto altro che peggiorare la mia situazione. Causa studio due anni fa ho dovuto lasciare la mia famiglia e andare via, anche se un po’ amareggiato ho iniziato a nutrire la speranza che le cose potessero cambiare anche per me, eppure così non è stato: i muri che sono intorno a me si sono fatti ancora più alti e io proprio non ci riesco ad abbatterli. Sia chiaro, non che di gente io non ne abbia conosciuta, anzi, questa condizione di solitudine da fisica che era si è trasformata più che altro in psicologica. Non riesco a connettermi con gli altri e loro non riescono a farlo con me, quando parlo non mi sento ascoltato, vedo persone che sentono, annuiscono e aspettano il turno per poter parlare. Alla fine mi arrendo: sorrido, ascolto in silenzio e spero di trovare qualcuno che faccia come me. Pian piano sento che la cosa mi sta cambiando, che in qualche modo mi logori, ho smesso di sorridere e non trovo motivi per farlo. E a questo punto ciò che mi da il colpo di grazia è vedere la vita di chi mi sta intorno: in qualche modo spero di vedere qualcuno nella mia stessa situazione (“mal comune mezzo gaudio” si dice) ma il dramma è che non ci riesco. Più cerco e più vedo gente felice, innamorata e sorridente… non metto in dubbio che abbiano i loro problemi, ma sembrano comunque così sereni. E i giorni così vanno avanti, sento un costante peso sul petto che mi opprime e che silenziosamente si fa sempre più pesante. E’ triste come cosa ma ho anche più di una volta pensato a soluzioni drastiche come il suicidio. La cosa è sempre rimasta solo un pensiero (che però non riesco a togliermi dalla testa) e dubito che per ora riuscirei a metterlo in atto, da un lato ho paura e dall’altro, nonostante tutto, ho troppo rispetto per la vita. Ma il semplice fatto di pensarci così spesso percepisco che non è normale.
Eppure non mi sembra di volere molto… vorrei tanto essere felice

Lettera pubblicata il 28 Aprile 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Giovannis -

    Salve amico Cancer, chi ti scrive è un ragazzo della tua età. Non mi piace mai parlar senza saper a fondo le cose, perciò correggimi se sbaglio. Il tuo problema fondamentale è che ti senti solo, solo sopratutto dal punto di vista psicologico. Vuoi un pò per colpa dei tuoi muri che non ti permettono di buttarti pienamente in un rapporto vuoi per la gente idiota alla fine ti senti solo, però c’e una cosa su cui devi riflettere. “Non riesco a connettermi con gli altri e loro non riescono a farlo con me, quando parlo non mi sento ascoltato, vedo persone che sentono, annuiscono e aspettano il turno per poter parlare” trovar persone che non ci comprendono ed è normale ci può stare, ma averne accanto che non ti ascoltano è tutta un’altra storia. Cerca persone che ti ascoltano come tu ascolti loro, alla fine è come una specie di selezione, circondati di persone che sanno ascoltare, non importa se non son bravi con i consigli. Io è tutta la vita che sto solo, senza famiglia mi sono dovuto crescere da solo e anche in fretta se non volevo star indietro, ti posso solo dire che è normale sentirsi soli nonostante veda le persone fisicamente, significa che sei con le persone sbagliate. Poi comunque sia non puoi pensar di ammazzarti per questo, valorizzati, anche tu vali qualcosa, non si ha sempre bisogno degli altri per star bene. La verità e che non son gli altri la chiave per star bene, ma solo noi. Felicità? no amico non è uno status, la felicità è un qualcosa che deriva da un evento poco durevole nel tempo, ti compri un pantalone che volevi? bene ti senti contento per 5-10 minuti e poi stop. Non usare la scusa dell’essere soli per mollare tutto, un pò di colpa l’hanno anche i cosidetti muri.

  2. 2
    Geneve -

    Ciao.. Sono anche io nella tua stessa situazione , in un’altra citta’ per l’università .. E’ normale sentirsi un po’ soli o star male nel vedere coppiette felici o gente che e’ partita come noi e ora ha un sacco di amici .. Non e’ che forse il tuo non star bene con gli altri o il sentirti solo derivi dal fatto che non stai bene tu? Che ci sono altri problemi alla base? Hai mai pensato di andare da uno psicoterapeuta? In alcune città questi servizi sono gratuti per gli studenti..

  3. 3
    uffastrauffa -

    quanto ti capisco. leggendo ho avuto l’impressione che stessi parlando di me. anche io mi sento terribilmente solo e incapace di stringere legami “realmente” profondi con gli altri. mi nascondo dicendo che sono gli altri ad essere superficiali, che gli amici che ho o che avevo per un motivo o per un altro non andavano bene. anche io spesso provo a cercare chi sta peggio di me, e mi capitano quei giorni in cui vorrei realmente scomparire nel vedere tutti sorridenti, spensierati, gioiosi e insieme. ai miei occhi appaiono molto più belli di me. il fatto ancora più triste è che di gente ne conosco tanta. non ho difficoltà a socializzare, mi bastano 5 minuti per attaccare bottone. ma ad esempio, se mi chiedono di uscire, o magari di andare a ballare inizio a inventare le scuse più inverosimili e divincolarmi. il problema è proprio questo…che la solitudine innesca uno strano vortice…più mi sento solo, meno voglio stare con gli altri.

  4. 4
    Cancer -

    per Geneve: Anche io credo che sia normale sentirsi un po’ soli a volte, sarebbe inverosimile il contrario. E’ che mi sento così solo da così tanto tempo, non è un breve periodo, non riesco neppure a ricordare quando è iniziato. La cosa non mi diverte e mi disturba, faccio fatica a concentrarmi su altro ma questa non è una cosa che riesco a controllare. C’ho pensato molto, alle cause del mio malessere intendo, ho pensato che il problema fossi io ma in realtà non sono mai stato insoddisfatto di come sono, mi piaccio, nonostante i miei difetti, sia fisicamente che caratterialmente. Nonostante questo non riesco a comunicare, e ci provo, come ho scritto sopra non è che faccia la vita del relegato, di persone ne ho conosciute. E mi sento bloccato, guardo gli altri, sorridenti, impegnati, spensierati.. la cosa mi disturba e mi rattrista.

    per Giovannis:
    Hai pienamente ragione, ma non è neppure così facile “scegliere di chi circondarmi”. Non voglio ammazzarmi, voglio stare bene, ma il solo volerlo non basta, riesco a smettere di pensarci …

  5. 5
    usain88 -

    ciao, io sto più o meno come te, siamo coetanei?
    di dove sei tu?

  6. 6
    Cancer -

    ciao uffastrauffa, ora leggo il tuo commento e si, ed hai proprio centrato la questione…
    usain88, io ho 20 anni come ho scritto nella lettera, non mi va però di scrivere altro che mi riguardi qui in rete, se vuoi questo è il mio indirizzo mail Cancer_309@hotmail.it

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