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Ritorno alla natura, felicità del reale e crisi del virtuale

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Lettera pubblicata il 18 Aprile 2014. L'autore ha condiviso 24 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 21 commenti

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  1. 11
    oliviero trombini -

    Povero colui che giudica senza conoscere da 21 anni vivo in campagna tra la natura e quel che voi chiamate fatica ve la fate pagando in palestra,la tv guardatela a cas,le relazioni sociali sono migliori con i veri amici della campagna che con animali che non si devono per forza ammazzare,vedremo quando mangeremo i fax ,meglio conoscere le erbe buttate tutto nella differenziata intanto anatre e galline si mangiano i vostri avanzi,se non vi ingozzate di prodotti pieni di veleni che comprate nei discount vi fa bene anche l’uovo di gallina,a proposito sapete che differenze ci sono nei cosmetici che usate come i vostri meravigliosi bagnoschiuma ed i miei fondi di olio di oliva od aceto?che a 57 anni il sottoscritto ha ancora i capelli neri,ma quel che conta e’ che la vita si puo’ viverla sia nella natura che con contatti col mondo senza per forza dover avere 4 auto e 40 tasse da pagare,ancora ci sono nel mondo milioni di ettari di terra che vi aspettano se non la volete lavorare nessuno vi obbliga dovete solo capire come vivevano per migliaia di anni gli uomini sino ai vostri nonni noi siamo quel che vogliono farci essere,macchine da soldi x banche e finanzieri le comodita’ e quel che dovete comprare ve lo insegnan loro con la tv

  2. 12
    rossana -

    Aton,
    credo che più che “nato” si dovrebbe avere una naturale inclinazione per quel tipo di lavoro e di vita. sono figlia di una contadina, ho vissuto il lavoro dei campi nell’infanzia e nell’adolescenza ma prediligo l’attività della mente a quella delle mani.

    in quel luogo della memoria ho trascorso una delle più belle estati della mia vita (prima che cominciassero i guai): era stupendo girare qua e là nel piccolo podere quasi sempre seguita da un bimbo in età prescolare, dal cane e dal gatto, tutti mantenendo fra loro le debite distanze!

    in città non ci furono più animali (con grande sofferenza dovemmo lasciare anche il cane); ripresi a lavorare in ufficio e il bimbo iniziò malvolentieri ad andare all’asilo… un po’ di bianco e un po’ di nero dovunque!

  3. 13
    Aton -

    I fax devono averti traumatizzato, ma non si usano più da molti anni. Proverò invece a usare i fondi d’olio per i capelli. Oggi ho messo in testa il residuo del multigrado che ho cambiato a uno dei miei SUV per Pasqua ed hai ragione, i capelli mi sono tornati nerissimi. Se non fosse per il fatto che sono biondo, sarebbe perfetto.

  4. 14
    oliviero trombini -

    offesa sui traumi non mi riguardano come specifica il sito non servono la mia proposta riguarda una vita nella natura che mi sembra migliore di quella che chi ha il suv non mi sembra odino in massa la natura visto che serve per andare dove con l’auto non si riesce,non lo acquisteranno tutti solo per prestigio,altrimenti propongo che lasciate per il giorno di pasqua il suv ed andiate a vedere come vivono gli altri camminando un po..magari negli stessi parchi della citta’ .a proposito di suv in passato ne ho venduti abbastanza per garantirvi che e’ meglio un vecchio fuoristrada o una semplice utilitaria anche il mito dell’auto e’ una buona cosa per banchieri e chi ve li vuol finanziare

  5. 15
    Zero -

    Salve, io sono un ragazzo di 21 anni con una grandissima passione per l’informatica e i videogiochi. Ho sviluppato questa passione nonostante io sia cresciuto in campagna con un padre muratore che ha la passione per l’agricoltura. In particolare ci occupiamo di olive e olio, ma abbiamo anche molte piante da frutto, e un orto molto vario. Secondo me la vera intelligenza sta nel non fossilizzarsi su nessuna strada, ma di seguire i propri interessi e coltivarli. Io sono programmatore e coltovatore e artista marziale e religioso. Una cosa non esclude l’altra, assolutamebte. Anzi, la vera felicità si ottiene secondo me quando si media fra le varie sfaccettature della nostra esistenza. Lei stesso, scrivendo su questo sito, nonostante dica di voler gettare il pc alle ortiche, lo sta utilizzando. Io passo le giornate fra videogiochi, campagna, libri, fidanzata, chiesa, e i miei amatissimi cani. Mi sembra ridicolo che un 21enne dia un consiglio ad un uomo adulto, ma faccia come le dico, non escluda nulla. C’e inoltre da dire che per avere una terra da coltivare bisogna avere i soldi per comprarla. Le auguro do trovare la sua strada. Con affetto, Zero.

  6. 16
    rossana -

    Complimenti, Zero, e tanti auguri per il tuo futuro, ricco e sfaccettato, aperto e libero!

  7. 17
    oliviero trombini -

    Ognuno da lezione chi con Suv chi con mediazione chi ha il coraggio di parlar male del virtuale,nessuno ha il coraggio di dire che si e’ impossessato della gran parte di noi , internet, videogiochi ,senza confronto, e l’errore e’ proprio esserne assuefatti non gettare questo alle ortiche, esserne succubi non ci mostra altra vita,ma il rimedio ideale per impedire che il virtuale si impossessi di voi e’invece allontanarvi da esso dai videogiochi o dal cellulare ormai non piu’ telefono ma internet. Usatelo a far ricerca quando dovete scrivere una relazione un libro o studiare Ed altra falsa contrapposizione il proporre la tecnologia e l’informatica utile alternativa in quanto poveri alla proprieta’ della terra non e’ essere proprietari di terra vivere la natura nei boschi o nei campi ci si puo’ andare senza cellulare anche senza essere proprietari di nulla, giornate spese sui cellulari in simbiosi con il lavoro del raccoglitore di olive e’ non veritiero conosco molto bene la raccolta delle olive,proprio oliveti,so cosa significhi stare mesi nei campi per guadagnare con fatica,quanto tempo serva,intere giornate da mattino a sera per potare le piante bruciarne i rami concimare e la raccolta non e’ certo possibile farla col cellulare in mano, Ben venga l’informatica che aiuta ma questa generazione sta solamente esagerando,lo sviluppo delle comunicazioni e dell’informatica ben venga,possiamo scambiarci meglio oggi domenica queste opinioni, e’ soltanto alternativa alla macchina da scrivere, scrivere dei libri puo’ esser fatto meglio su un computer ma non toglie nulla alla diversa meravigliosa vita della natura reale in rapporto al mondo virtuale e il lavorare la terra e’ si piu’ faticoso che schiacciar tasti ma anche molto bello!

  8. 18
    Cassandra -

    Che bella questa lettera, condivido ogni parola…

    Per fare una vita meno dura, rossana, la comunità è la soluzione. In 2 sole persone non si riesce a portare avanti una fattoria e senza le dovute competenze!
    Forse siete partiti in quarta con idee troppo ottimistiche 🙂 magari con più umiltà ed aprendo le vostre porte di casa a chi avrebbe potuto aiutarvi avreste preservato il vostro sogno.

  9. 19
    rossana -

    Cassandra,
    in effetti, la vita di campagna, scelta in coppia negli anni ’70, avrebbe dovuto aprirsi a una specie di cenacolo per artisti e simpatizzanti. Avevamo fondato in piena regola un’associazione a tali fini, e avevamo iniziato ad organizzare spettacoli teatrali amatoriali all’aperto…

    ma… in quel periodo la mia salute faceva acqua da tutte le parti, per cui non ho potuto trarne più di tanto… è stata comunque una bella esperienza!

    ora sono tornata ai prati e campi di quand’ero bambina. la maestra delle elementari mi aveva insegnato il nome di quasi tutti i fiori spontanei, nomenclatura che negli ultimi anni ho ampliato con una ricca raccolta di cartoline di fiori di tutto il mondo.

    mi piace moltissimo contemplare quasi tutti i vegetali che mi circondano, nel susseguirsi dei loro cambiamenti stagionali. sto anche approfondendo le possibilità di comunicazione con il mondo animale…

    tutto molto più piacevole e rasserenante di qualsiasi relazione con qualsiasi essere umano!

  10. 20
    Cassandra -

    Gli esseri umani stancano… anche me, non ti credere!

    Preferisco lavorare piuttosto che ciaccolare di stronzate od interagire con persone superficiali.

    Invece la natura mi rilassa e mi dà soddisfazione.
    Mi stanca, anche, ma è una stanchezza buona, positiva.

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