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Raggi X a giovani ragazze e clisteri all’ospedale

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Lettera pubblicata il 13 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cittadini - Salute

La lettera ha ricevuto finora 57 commenti

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  1. 21
    Ale -

    io sono stato ricoverato in terapia intensiva e non mi facevo nessun
    problema a farmi vedere nudo,che si fosse trattato di un’ infermiera o
    di un infermiere per me non cambiava nulla. Vergognarsi del personale
    sanitario non ha senso, quando si sta male davvero si pensa solo a
    sopravvivere e ad avere un’assistenza adeguata, tutto il resto passa in
    secondo piano pudore compreso.

  2. 22
    Likaweb -

    Ma ormai e da 3 o 4 anni che non si usa piu a spogliarsi e ne togliere i vestiti. perche da 3 o 4 anni si usano e raggi X la mia ragazza lo ha fatto vestita, anche se lo stronzo del ragazzo gli ha detto di togliere i vestiti. li ha detto subito di andare di nuovo nella scuola dove aveva fatto e ricominciare dal inizio i studi, come per magia non c’era piu bisogno di togliere i vestiti. perche era da un bel po che non c’era bisogno di togliere niente. e solo che non dovevi avere dei feretti nel regisseno. tutto qui

    Scusate il mio Italiano non corretto

    Comunque lo fano aposta..

  3. 23
    piero -

    I radiologi sono medici chirurghi specializzati in Radiologia Medica.
    I tecnici di radiologia sono tecnici appunto, tra l’altro con corso di laurea anche loro.
    Gli infermieri sono professionisti autonomi, si occupano dell’assistenza e ne sono gli unici responsabili.
    I medici sono professionisti dell’assistenza medica e ne sono gli unici resposnabili.
    Il resto sono commenti idioti!
    Ci sarebbe da fare una bella denuncia all’albo degli infermieri per le vergognose frasi che si sono lette qui dentro.
    Credo che la libertà di parola e di opinione non può sfociare nella cattiva informazione.

  4. 24
    Sara -

    Ha ragione Scrigno, questo è un maniaco che gode a porre falsi temi che
    lo eccitano. Che pena.

  5. 25
    RafFaela -

    Mia esperienza diretta: quando ero minorenne, per una banale visita fatta dal medico della palestra, mi sono dovuta togliere il reggiseno. Uscita dalla visita, perplessa, ho chiesto alla mia amica (seconda taglia di reggiseno) se anche a lei fosse stata fatta la medesima richiesta per sentire il cuore e..ohibò! a lei non era stata fatta. E chi era tanto interessato alla mia quinta misura di reggiseno? Un dottore uomo! Qd ci penso ancora oggi, mi vengono i nervi. Passano gli anni e vengo operata per miomectomia. Al momento di togliere il catere, si presenta l’unico infermiere uomo di quel reparto. L’ho incenerito e gli ho intimato di mandarmi una collega donna e di corsa pure. Auspico che facciano l’ospedale delle donna di cui ogni tanto si sente parlare, anche perchè esiste una profonda differenza (anche) fisica, di sintomi e di reazione ai farmaci i genere. Speriamo che si faccia presto!

  6. 26
    Carlo -

    io credo che si stia facendo un pò di confusione, al medico la clinica, la cura, la diagnosi, la comunicazione della verità, l’infermiere è il garante dell’assistenza….è il padrone dell’infermieristica….che è una cosa fondamentale nel processo di cura.
    il tecnico radiologo invece è colui che esegue, in autonomia, le prescrizioni radiologiche e collabora con il medico radiologo ad ottenere la diagnosi del paziente.
    <se una ragazza arriva in ospedale di domenica, e c'è il povero tecnico da solo a coprire le 24 ore, non può pretendere di certo di aspettare che si faccia radiografare da una donna…..e così anche nei giorni feriali.
    il tecnico è un professionista, in certe situazioni viene chiamato anche a fare delle mammografie….la sua vita lavorativa consiste nel fotogr,afare delle parti anatomiche dei corpi…e il miglior modo per farlo è quello di togliere ogni qualcosa non faccia parte del corpo, perchè certe immagini radioopache possono mascherare reperti significativi.
    a volte ci sono ragazze che arrivano in ospedale con magliette piene di scritte, paiette, brillantini, strass…..ricami e quant'altro….
    ovviamente vanno tolti i vestiti, in qualche posto ci sono grembiulini per coprire eventualmente i corpi nudi…..ma non sempre vengono utilizzati, più per la pigrizia di andarli a prendere che per guardare le tette della paziente…..
    non sempre quindi c'è della malizia…..e vi posso assicurare che, in certi casi, il tecnico è più imbarazzato della stessa paziente….
    diverso è invece radiografare un ginocchio ad una bella ragazza, simpatica, carina, con occhi stupendi….visto che comunque non è nuda, si può scambiare una battuta, un sorriso, un complimento senza rischiare di essere denunciati…..
    parlo per esperienza personale, visto che sono un tecnico di radiologia!

  7. 27
    Jack -

    Salve, sono un tecnico di radiologia e leggendo quello che ha scritto Michelle mi sono davvero indignato. Ma posso chiederti che lavoro fai e che studi hai fatto per poterti permettere di giudicare professionisti che hanno fatto studi specifici ? Ti ricordo come prima cosa se non lo sai che noi non lavoriamo solo con giovani donne, ma il 90% degli esami che eseguiamo (soprattutto se si è in un ospedale pubblico) riguarda urgenze da pronto soccorso (spesso molto gravi, dove bisogna essere pronti e preparati, visto che non è concesso sbagliare e il tempo è poco) e persone anziane, nella maggior parte dei casi poco collaboranti.
    I clisteri di cui parli tu, gli infermieri li fanno anche a persone anziane, spesso messe molto male, e anche agli uomini,con la stessa professionalità con la quale lo si fa a persone più giovani.
    Per quanto mi riguarda, finchè è possibile, si possono eseguire con una magliettina o una canotta addosso, ma spesso capita che i medici radiologi che le refertano, trovino difficoltà nella refertazione perchè alcuni materiali di cui sono fatti gli indumenti possono dare false immagini e quindi portare ad una diagnosi sbagliata. E capita a volte che ci venga richiesto di eseguire di nuovo l’esame facendo spogliare la paziente e credimi, quando capita sono più imbarazzato io che loro, perchè capisco che non sia facile, ma a volte è necessario. Io addirittura quando posso evito di fare anche le mammografie a donne giovani, perchè vedo che alcune si imbarazzano, ma ti posso garantire che per fortuna la maggior parte delle pazienti capisce che stiamo parlando della loro salute e non si fanno problemi se l’esame lo esegue un uomo o una donna.
    Come diceva qualcuno prima, anche io faccio i turni notturni e festivi, dove sono da solo, e allora che si fa se arriva una donna giovane? chiamo una mia collega donna e la faccio venire apposta da casa? Allora il tuo discorso dovrebbe valere anche per i ginecologi? che facciamo apriamo le specializzazioni in ginecologia solo alle donne?
    Bisogna informarsi e avere le guiste conoscenze in materia, prima di sparare caz…e sulla gente che ha studiato per fare un certo lavoro.

  8. 28
    Jack -

    Ah…una precisazione anche per quanto detto da lorenzo che qui riporto:

    “Purtroppo i radiologi sono quasi tutti uomini, forse anche perché, essendo un mestiere che comporta un’esposizione continuata a radiazioni dall’effetto mutageno, le donne lo evitano (per il pericolo di mettere al mondo bambini malformati, credo)”

    Ma chi te l’ha detta una str…..a del genere?
    Purtroppo la gente è ancora convita che chi esegue gli esami radiologici si becca un sacco di radiazioni e si sacrifica per la causa. Ma che stiamo scherzando? ci terrei a chiarire questa stupida leggenda metropolitana.
    I reparti di radiologia e gli studi radiologici per poter operare devono rispettare tutte le misure di sicurezza necessarie per la protezione del paziente e dell’operatore, come pareti, porte e vetri schermati con piombo che bloccano il passaggio delle radiazioni.
    Quando eseguiamo un esame,noi tecnici, non prendiamo nessuna radiazione perchè stiamo dietro ad un vetro schermato e per ulteriore sicurezza siamo obbligati ad indossare sempre un dispositivo che rileva le radiazioni che viene controllato mensilmente (il mio finora ha sempre registrato zero).
    L’unico posto dove c’è un po più di rischio è la sala operatoria, ma anche in quel caso noi indossiamo camice piombato, collare per la tiroide ed occhiali protettivi, e cmq al momento di dare la radiazione ci allontaniamo per una maggiore sicurezza.

  9. 29
    sara -

    L’infermiere è considerato un professionista, visto che per esserlo deve laurearsi e iscriversi all’albo superando l’esame di stato, e ha potere decisionale per quanto riguarda l’effettuazione di interventi che vogliano favorire l’eliminazione intestinale, a meno che questi non includano la prescrizione di farmaci lassativi da assumere per os (è una decisione che può prendere solo il medico).
    Per quanto riguarda l’attuazione di questo tipo di interventi( microclismi, perette, clisteri ect.)egli è qualificato al cento per cento per poterli svolgere, in quanto, durante il periodo formativo, ha svolto un tirocinio di natura pratica in reparto. Di solito sono addirittura gli OSS a fare i clisteri, più spesso che gli infermieri e mai i medici, a meno che non possano verificarsi complicanze per la presenza di patologie particolari.Il fatto che possa esserci imbarazzo è perfettamente comprensibile ma in tali casi la donna può tranquillamente chiedere che sia un’altra donna a farle il clisma, volontà che può essere soddisfatta a meno che non ci sia un solo uomo in tutto il reparto, che è una circostanza improbabile! Ultima considerazione è che il clistere, essendo una pratica piuttosto invasiva, è l’ultima ad essere valutata, devono presentarsi situazioni specifiche per decidere di farlo, quindi non abbiate paura di porre domande se avete dei dubbi quando un’infermiere/a vi dice che è necessario fare un clistere, è un vostro diritto essere consapevoli del perchè una persona, anche se è un professionista, vi mette le mani addosso, e ciò vale per le pratiche è infermieristiche e mediche e radiologiche etc.

  10. 30
    Deh -

    Sono una donna ed un tecnico di radiologia,faccio rx ad uomini e donne quasi tutti i giorni e TASSATIVAMENTE x gli rx torace faccio rimanere tutti a torace scoperto.
    E’ quello che ci hanno insegnato ed il metodo giusto di lavorare. Le cuciture degli indumenti, i diversi tessuti ed addirittura il capezzolo possono dare false immagini.
    Domanda: preferireste fare un esame avendo la certezza del referto senza falsi positivi o rimanere coperte ed avere la possibilità di ripetere l’esame e quindi prendere nuovamente radiazioni per eliminare l’immagine ottenuta col falso positivo?
    Non bisogna scherzare con le radiazioni.
    Avete parlato addirittura di vergogna per il clistere fatto da un uomo, ma pensate che a noi lavoratori faccia così piacere vedere le persone senza vestiti? Soprattutto fare clisteri non penso che sia così PIACEVOLE.
    Ultima domanda: dal ginecologo ci siete mai andate? In quel caso le mutande vanno addirittura tolte, in questo caso la vostra vergogna che fine fa????
    Gli uomini invece che fanno visite dagli urologi?
    Quando c’è la necessità di mettere i cateteri?
    Per gli esami di Mammografia?
    Potrei fare molti altri esempi ma preferisco fermarmi qui.
    Ora voglio fare una precisazione alla Sig. Michelle, le persone che hanno REALI e GRAVI problemi di salute e si recano in ospedale o in cliniche varie per visite e indagini, si preoccupano solamente che venga fatto un corretto esame, una corretta diagnosi e che il problema possa essere risolto. Si rivolgono a tutti noi operatori come a dei professionisti che svolgono semplicemente il loro lavoro e non fanno differenza tra uomo e donna.
    CI SONO PROBLEMI MOLTO PIU’ GRAVI DELLA VOSTRA VERGOGNA!
    MI PIACEREBBE TENERE CON ME UNA DI QUESTE RAGAZZE PER UNA SOLA DELLE NOSTRE GIORNATE LAVORATIVE,PER FAR VEDERE LORO LE PERSONE CHE VERAMENTE STANNO MALE,I POVERI BAMBINI CHE NON DIVENTERANNO MAI ADOLESCENTI E ADULTI PER QUEL MALEDETTO MALE,E QUELLE PERSONE IN STADI TERMINALI CHE PUR DI POTER CONTINUARE A VIVERE SI FAREBBERO VEDERE NUDE DA CHIUNQUE.
    RIFLETTETE.

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