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Il mio ragazzo è egocentrico, egoista e ipocondriaco

Sono fidanzata con il mio ragazzo da 3 anni. Ultimamente litighiamo spesso perché mi fa perdere troppo la pazienza. Sono arrivata a volerlo lasciare troppe volte. I motivi? È egocentrico, egoista e ipocondriaco. Con la pandemia la cosa è andata sempre più peggiorando: all’inizio, quando ci fu l’apertura, non voleva prendessi il pullman e ci saremmo visti soltanto se mi avesse accompagnato mia madre. L’ho accontentato solo perché IO avevo una voglia matta di vederlo (dopo che non lo vedevo da mesi). Invece lui pose questo limite, da qui si vede tutta la voglia che aveva di vedermi. Ha cominciato a dirmi di igienizzare bene le mani, di non toccare i soldi, di mettere sempre la mascherina. Insomma, tutte cose che non avevo bisogno di sentirmi dire, ma che avrei fatto lo stesso. Ad un certo punto però succedesse qualcosa. I genitori del marito di mia sorella presero il covid, il marito fece il tampone e risultò negativo. Nonostante la negatività, non ci eravamo visti per un altro mese intero. Ero esausta. Secondo il mio ragazzo il tampone molecolare andava fatto prima (in realtà credo che il marito di mia sorella abbia seguito le regole perché fece semplicemente il tampone rapido, che risultò negativo). Nonostante ciò, ovviamente, si voleva stare più tranquilli e si vede quello molecolare. Primo tampone molecolare negativo. Il dottore gli disse di farne un secondo: secondo tampone molecolare negativo. Fino al secondo tampone non ci eravamo visti. Passato questo momento, andiamo alla fase università. Non diede neanche un esame, cominciò a riprendere e io non esistevo. Tant’è che anche io stavo preparando un esame e non mi andava molto di scrivergli, ennesima voglia di lasciarlo. Altro episodio: compagno di mia madre positivo al covid. Mia madre decise di mettersi in quarantena con il compagno. Altro periodo che non ci siamo visti per niente, altro mese, altri giorni in cui volevo lasciarlo. Mi promette che sarà diverso non appena finiva il periodo, che avrebbe voluto andare a vivere con me al più presto etc. Promesse che fa ogni volta che sto per lasciarlo. Attenzione, io non dico che sia stato sbagliato il fatto di aver adottato una misura di sicurezza nel non vederci, ma quanto meno doveva essere sensata perché io e lui avevamo avuti contatti fino a tre giorni prima di sapere che il compagno di mia madre era positivo, quindi secondo me se il danno era fatto era già stato fatto. O quando ho dovuto aspettare il risultato dell’altro tampone del marito di mia sorella, quando in realtà era già negativo. Insomma, questi episodi riguardano il covid. Adesso riguarda la sfera sessuale. Ad un certo punto vado dalla ginecologa per paura di avere infezioni e per via dell’acne che stava ritornando, scopro di avere la candida. Piango ininterrottamente quel giorno, sapevo già cosa mi aspettava, ovvero lui da ipocondriaco non avrebbe più fatto sesso con me. Tenete presente che facciamo sesso con il preservativo. Faccio la cura, la candida non mi passa, non mi tocca, gli fa schifo. Non facciamo sesso per almeno un mese. Continua il mio senso di frustrazione. Comincio a stressarmi tanto quando succede un’altra cosa. Il padre ogni tanto va via di casa e devo fargli il favore di dormire con il figlio. Ho un gatto da curare a casa e lo lascio nelle mani di mia sorella e mia madre. Ho i giorni contati però. Nonostante i giorni contati cerco di fare avanti e dietro e accontentarlo e stare più giorni possibili con lui. La mia impressione era che lui in realtà mi volesse li, non tanto per dormire con lui, quanto per cucinargli. E va bene. Faccio anche questo. Arriva ferragosto, altri giorni che devo stare da lui perché il padre non stava li. Il 15 agosto ogni persona normale lo passa fuori no? Noi no, ho 24 anni e devo passare il ferragosto cucinando per lui. Altro stress. Sempre in casa in quei giorni e se si usciva si andava o a casa di sua nonna o giusto un giro la sera. Comincio a volerlo lasciare di nuovo quando mia sorella e il marito vanno in vacanza, gli chiedo di venire a casa (dati tutti i giorni che avevo passato da lui mettendo da parte persino me stessa). Insomma, non resiste neanche due giorni e dorme a casa sua perché a casa non riusciva a dormire. Se ne va, mi lascia sola e dormo da sola. Il giorno dopo pensava bene di ritornare per pranzo, il padre non c’era quindi nessuno gli avrebbe cucinato. Lì decisi di nuovo di volerlo lasciare. Gli diedi tutti i prodotti alimentari che aveva acquistato (lamentandosi del fatto che non avevamo il caffè che voleva lui in casa, altra cosa che mi fece saltare i nervi) e lo mandai nel posto in cui era venuto. Decisi di lasciarlo. Stetti qualche giorno in libertà. Cominciai ad andare a studiare fuori con altre persone attorno, cominciai a vivere. Insisteva nel frattempo. Lo perdonai. Ho appena visto però che la cosa non è stata percepita. In tutto questo gli parlo sempre apertamente di tutto ciò che mi infastidisce. Lui sa tutto, quindi non è un problema di dialogo. Proprio non ha ancora capito che la mia pazienza ha un limite. Gli dissi che non si mangiava ma fuori, non facevamo più niente di diverso e che la cosa cominciava a starmi stretta. Ieri mi aveva detto che oggi avremmo mangiato fuori, oggi se ne esce che non gli va e che è meglio mangiare in casa. Ennesimo stress perché sembrava come se dovevo un altro po’ pagarmi io le cose da mangiare e non se ne parla proprio. Ho fatto pagare a lui. Domani pretende che gli cucino, quando si rischia di stare male dopo il vaccino. Il padre viene tardi a casa e non è possibile che io con la febbre devo cucinargli nel caso. Per me questa è una mancanza di premura nei miei confronti.

Lettera pubblicata il 9 Settembre 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 5 commenti

  1. 1
    Rosa -

    Non è niente di tutto questo. Sei tu che te lo sei idealizzata come un padreterno perché sei romantica, mica per altro. Altrimenti ti saresti avvicinata a Dio e saresti ritornata a casa tua in attesa di un padreterno come te che ti porta a vivere, nelle circostanze, ma sempre al di sopra di tutti. Vedi? vorresti essere così, ma non sei tu. E’ un’altra. E poi, ti dirò di più, anche se lo trovi, un uomo così non lo vedi come un padreterno perché è solo lo specchio della tua divinità, ovvero della facoltà di stabilire la supremazia attraverso il potere che tieni tra le mani senza viverlo come uno strumento di dominio, ma come la causa della distanza che ti allontana dalle cose dalla quali sei separata per grazia. Sii te stessa. Sai, potresti essere rimasta impressionata dall’iniziativa ed essere prigioniera di un personaggio sciocco che non ha idea di quello che si perde. La tua parte è fuori. L’importanza che ti dai ti può logorare perché non rispecchia il tuo tempo.

  2. 2
    Captain Rhodes -

    Davvero non si capisce che gusto ci trovi a caricarti uno sfigato del genere. Ma dove lo hai pescato? Questo è molto meglio se resta da solo. Fai un favore a te stessa e fallo anche a lui, che gli serve una gran bella svegliata: mollalo e cercatene uno normale.

  3. 3
    Trader -

    Il Capitano mi ha tolto le parole di bocca, ma anche tu hai sintetizzato tutto nel titolo della lettera. E chi vorrebbe stare con un egocentrico, egoista ed ipocondriaco? Immagina una vita con lui: finiresti per fargli la serva, fare da mangiare, lavare, stirare e dovresti accondiscendere a tutte le sue fissazioni.

  4. 4
    maggie -

    Lascialo avresti dovuto già farlo prima , liberati di questa zavorra quanto al più presto

  5. 5
    Denebulas -

    La situazione in Italia è così:
    – 80% dei maschi meno belli che zerbinano per trovare una ragazza.
    – 20% più belli che fanno quello che vogliono dato che l’80% delle ragazze sbavano per loro.
    Si chiama legge di Pareto e in amore fa grossi danni.
    (ovviamente le percentuali sono approssimate)

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