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C’è qualcuno che crede ancora nell’amore?

di kiky9326
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 13 Giugno 2013. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 95 commenti

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  1. 71
    sarah -

    Ciao fabrizio ho semplicemente stressato un pò il concetto, nonostante tutto il mio ex mi ha insultata solo alla fine,uscendo fuori di testa all’improvviso, insultandomi pesantemente con parolacce, cosa che non aveva mai fatto come se fossi la peggiore delle delinquenti quindi capisco perfettamente ciò che dici ma alla fine ho smesso di farmi domande, di chiedermi perchè, alla fine si chiude e basta, molte donne chiudono senza possibilità di ritorni,chiediti perchè, te lo dico proprio perchè so che di storie come la mia ce ne sono tante,inoltre credo che bisogna capire come ci si lascia,perchè e i VERI motivi della rottura, ma anche se alcune tue domande resteranno senza risposta te ne devi fare una ragione e lasciarle scivolare, io le risposte me le sono date da sola,senza se e senza ma e adesso se parlo di lui ci rido sopra,come di un buffone che non è stato capace di essere sincero neanche una volta, una maschera di carnevale nulla di più e questo fa pena.Ovvio che non puoi crederci di nuovo, non ci credevo neanche io ma non verrò a dirti,che lei apparirà come un angelo a salvarti,siamo realisti,potresti non incontrarla mai.Ma il primo passo da fare e staccarti dal passato o ti precluderai altre occassioni della vita, qualsiasi esse siano.

  2. 72
    kiky9326 -

    @never “Però in più di tre anni dovresti aver almeno capito se quella persona fa per te”. Secondo me il problema grande di molte persone è che quando hanno qualcosa (e sanno di averla) che sia una persona, un oggetto ecc… la danno per scontata e magari, la sostituiscono con qualcosa di nuovo (nel subconscio però sanno ancora di avere la persona “vecchia”). Ti faccio un esempio. Una coppia amica dei miei genitori (io e i loro figli siamo cresciuti insieme) dopo 12 anni di matrimonio si sono divisi. Ora lei lo aspettava semnpre assieme ai bimbi (quando ci riuscivano) per cenare, lui veniva a casa alle 10 di sera. Lo riempiva di attenzioni (compleanni, anniversari o così, per affetto), era una bravissima donna di casa, lavoratrice, intelligente ecc… problema, a lei non piaceva ballare, a lui sì. Lui va a ballare e incontra una che in casa sa solo far da mangiare (è sporca), antipatica, bacchettona, che ha un figlio più maleducato di lei. Conclusione, lui chiede il divorzio, come scusa (piuttosto che dire che l’ha tradita) dice ai bambini che è gay. Ora io mi chiedo, ma non ci arriva una persona (maschio o femmina non importa) a pensare a come sarà la vita con la persona “nuova” dopo gli stessi anni passati con la persona “vecchia”?
    Poi parlando della “fine dei sentimenti” non so cosa possa girare in testa ad una persona che non ha subito traumi. Io purtroppo ho avuto un ex che mi ha dato dei problemi grandissimi e molte volte all’inizio, col ragazzo di adesso, pensavo “non provo più niente, adesso lo lascio”, ogni mancanza diventava un pretesto per pensare queste cose. Ma lui mi è stato vicino e io ho capito che in realtà avevo solo paura di soffrire ancora e che per lui c’erano dei sentimenti profondi. Secondo me dipende anche molto del rispetto che si ha verso l’altro.

  3. 73
    Never -

    Kiki
    Hai ragione, concordo con te su tutto. Il concetto di amore come dedizione e rispetto non va più di moda 🙂 E gli esempi che hai fatto sono molto calzanti. Cmq, solo per chiarazza, ribadisco che quà nessuno si crede perfetto o esente da colpe…errori ne facciamo, ma come dici anche tu, spesso si accampano scuse per voler giustificare un comportamento sbagliato.

  4. 74
    kiky9326 -

    @never ahah, io sono molto fuori moda allora 🙂 adesso l’uomo di cui ti parlavo è sempre meno felice e credo nel profondo, che abbia capito di aver fatto una grandissima cavolata. E adesso deve stare con una che ballare balla eh, ma quanto è insopportabile! Io sono molto giovane, la storia più lunga che ho avuto e quella che sto vivendo adesso (appena più di un anno), ma sento che insieme siamo “giusti” (sarà l’esser giovane?). Non ci diamo ruoli (tipo “la donna in cucina e l’uomo in officina”) ci aiutiamo a vicenda, a parte il guidare (io sono un disastro a orientarmi :D). Lui lo sa che ho i miei momenti no e mi aiuta a superarli e così anche io, quando si sbaglia ci si chiede scusa e si impara. Secondo me dovrebbe funzionare così.

  5. 75
    Anansi -

    Fabrizio volevo ricollegarmi al tuo commento 66 quando dici “cosa può succedere per far si che questo amore si trasformi in rabbia odio indifferenza?”
    Credo che la risposta sia il senso di colpa, loro sanno di essere la causa della fine della loro relazione, ma vuoi per orgoglio o per non avere il dito puntato preferiscono fare la guerra e rigirare la frittata, per non prendersi responsabilità’.
    Tutto questo perché la routine non appaga più? Forse un sentimento sicuro e solido come l’amore può essere rimpiazzato con uno più fragile ma allo stesso tempo nuovo e stimolante come un infatuazione?
    Non saprei davvero sconcerta far luce ed andare a fondo di queste cose, la triste realtà in cui viviamo è che siamo in balia di tutto, perché anche una persona che ci ha sempre dato sicurezza e stabilita’ da un giorno all’altro può cambiare.
    Dobbiamo forse imparare a vivere nell’incertezza?

  6. 76
    rossana -

    Ho molto apprezzato tutto quello che hanno scritto Fabrizio e Never, uomini così saldi e maturi sono rari, come altrettanto rare sono le donne capaci di ricambiare come si deve il sentimento che hanno descritto.

    Tuttavia, secondo me, si dovrebbe sempre vivere nell’incertezza, in quanto il futuro non ci appartiene. Se troppo ci si illude, maggiori sono le possibilità di essere delusi. L’amore ha la stupenda facoltà, finchè dura, di estrarre il meglio da ogni persona innamorata, che percepisce tutto in positivo dell’essere che ama, ma… è irrazionale, non ha fondamenta solide: va e viene come il vento.

    Fondamentalmente non si può mai essere troppo sicuri nemmeno di conoscere se stessi (abbiamo spesso sorprese quando e se la vita ci mette alla prova). Figurarsi conoscere un altro essere umano!

    Molto dipende dal buon senso e dalla volontà, che possono esserci o venir meno, soprattutto ora che questa assurda società sembra promettere tutto a tutti per dimostrarsi poi, troppo spesso, un guscio vuoto. Questi sono i tempi della pubblicità, del benessere, della gioia a tutti i costi e dell’edonismo, che scardinano i veri valori!

  7. 77
    Never -

    Tutto quello che dite negli ultimi commenti è verissimo. La vita è aleatoria in tutto, nella salute, nel lavoro e negli affetti. Per cui illudersi che nulla cambierà e che sarà sempre uguale è utopistico.
    Però arrivati a una certa età, diciamo di una presunta maturità, è anche bello mettere qualche sicurezza. Come si può vivere sapendo che tanto il nostro compagno\a potrebbe sparire domani? 🙂 Io, seppur conscio di quello che ho detto sopra, ho bisogno di un po’ di sicurezza. Devo essere sicuro e fidarmi che dopo una giornata fuori, torno a casa e posso sentire e condividere sinceramente la mia vita con una donna e devo potermi fidare in tutto.
    Nel mio caso mi dicevo che era magari la giovane età sua…ma se sento l’esperienza di Fabrizio mi ricredo.
    E’ vero poi che la rabbia e la freddezza sono anche date da un senso di colpa…spesso non si è cmq sicuri di aver fatto la scelta giusta. Oppure noi “lasciati” magari sembriamo stressanti ai loro occhi e tendono ad allontanarci con fermezza. Però come potrebbe essere altrimenti? Io credetemi, non l’ho stressata e non l’ho assillata, però è OVVIO, SCONTATO e GIUSTO che ci abbia provato a riparlarne. Cosa potevo fare? Sparire come un ladro nella notte? E’ ovvio che di fronte a mille cose che secondo me funzionavano e a 1 o 2 su cui ci si poteva lavorare, io credevo e provavo a risolverla. Ma niente, fermezza e freddezza assoluta, i giochi ormai erano fatti. Se avessi potuto vederla ancora ed essere trattato male, accorgermi che lei stava rifiutandomi continuamente, se avessimo litigato sempre, allora ok, mi sarei fatto da parte con sofferenza, ma con più fermezza. Ma così, di botto, senti un vuoto enorme. E quindi per forza dovevo sapere un minimo come stava reagendo, cosa provasse ecc.
    Cmq ora rivangare tutto è inutile, per ritornare in tema credo che vivrò magari un po’ più disilluso, ma sempre rimanendo me stesso. Non posso vivere una vita totalmente precaria sempre. Come si fa?

  8. 78
    kiky9326 -

    @rossana “Tuttavia, secondo me, si dovrebbe sempre vivere nell’incertezza, in quanto il futuro non ci appartiene. Se troppo ci si illude, maggiori sono le possibilità di essere delusi. L’amore ha la stupenda facoltà, finchè dura, di estrarre il meglio da ogni persona innamorata, che percepisce tutto in positivo dell’essere che ama, ma… è irrazionale, non ha fondamenta solide: va e viene come il vento.”
    Secondo me è irrazionale l’infatuazione, non l’amore. E’ ovvio che col passare degli anni la passione possa venir meno, che i corpi si imbruttiscono, ecc… ma l’amore è anche questo, è vedersi sempre con gli stessi occhi. E’ chiaro che una persona possa “cambiare” ma questo succede perchè come ho spiegato a never, molte persone danno per scontato ciò che hanno. Bisognerebbe tornare ai tempi in cui si cercava di aggiustare tutto, invece di buttar via subito qualcosa di appena rotto.

  9. 79
    Fabrizio -

    Rossana, che il futuro sia incerto é un dato di fatto, ma che nella vita debbano esserci anche delle certezze é un altro dato di fatto.
    L’incertezza può essere data dall’imponderabìlita ma non dai sentimenti.
    Ha ragione kiki quando dice che l’infatuazione puo essere irrazionale ma non l’amore. Come si fa a ragionare sul “finché dura” ? Ma cosa siamo diventati ?
    Se mi volto indietro e guardo i miei genitori, i miei zii, i miei nonni o comunque gente di almeno un’altra generazione non trovo irrazionalità ma solo puro e semplice amore. Sono d’accordo con never quando sostiene che nella vita soprattutto ad una certa età qualche sicurezza si debba avere.
    Poi un inciso Rossana: non siamo poi cosi rari gli uominì come hai definito essere me e never. Siamo in tanti credimi. Senza andare tanto lontano leggiti la lettera “la mancanza” e guarda quanti uomini hanno risposto e cosa dicono. Credimi Rossana ne conosco molti come never, non siamo pochi.
    Kiki mi fai molta tenerezza quando descrivi l’amore che stai vivendo. Si vede che sei giovane e che sei fidanzata da poco. Adesso é tutto bello. Tu capisci lui e lui capisce te. E il tuo essere imbranata a guidare é preso con il sorriso. Chiedo a te come ti comporterai quando magari si inbervosira’ a un tuo errore sulla guida ? Perche accadrà, ma ciò non vorrà dire che non ti amerà più. Magari quel giorno sara’ solo più nervoso.
    Stasera dovrei avere un incontro con una persona. Non per me ma per un mio amico. Voglio verificare dal vivo per l’ennesima volta alcune cose. Vi farò sapere.

  10. 80
    rossana -

    Never, Fabrizio,
    il mio “amore” è durato ben 18 anni dopo essere stata lasciata, e temo che nemmeno ora, che da qualche anno ho ripreso a vivere, sia del tutto svanito. ci sono passata e so cosa significa sia amare che subire la scelta di chi ama di meno o non ama più.

    a niente serve macerarsi e rifiutarsi di guardare avanti: si contribuisce soltanto a rovinare ulteriormente lo straccio di vita rimasto, che vita non è più ma soltanto sopravvivenza.

    meglio prendere atto al più presto che non tutto dipende da noi e regolarsi di conseguenza. questo sì che è razionale!

    Kiki,
    mi dispiace non poter aderire alla tua differenza fra innamoramento e amore: sono sì due cose diverse ma, a mio avviso, nemmeno la seconda offre la garanzia che tutti gli innamorati vorrebbero.

    un tempo era diverso: all’affetto che spesso subentra all’amore e alla consuetudine, si univano la necessità economica di restare uniti, il buon senso e la responsabilità assunta verso il partner e verso la famiglia. inoltre, la società e la religione condannavano pesantemente una scelta diversa.

    oggi tutto questo non c’è più. il mondo occidentale è cambiato, e forse non in meglio in ognuno dei vari aspetti della quotidianità. si dovranno trovare equilibri nuovi anche in ambito affettivo, così come è scomparso quasi per tutti il miraggio del posto fisso…

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