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Problemi con mio fratello

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Ciao. Scusate il fiume di parole ma ho un bisogno disperato di condividere questa cosa con qualcuno che possa darmi un parere oggettivo, perché davvero non ce la faccio più a reggere il rapporto problematico con mio fratello. Non viviamo più in famiglia da anni, lui sposato, io per conto mio.
Da piccoli lui era un ragazzino dolce, gentile, eravamo inseparabili. Poi, quando io avevo 23 anni e lui 18 è mancato mio papà (che era il suo punto di riferimento) e questo sicuramente ha influito molto sul suo carattere. Poi nel corso degli anni ci siamo un po’ allontanati…ognuno con le proprie amicizie, i propri amori eccetera. Siamo diventati adulti, dodici anni fa lui si è sposato con una ragazza solare e adorabile e hanno avuto un meraviglioso bimbo che io adoro.
Purtroppo da diversi anni mio fratello ha avuto vari problemi di salute (tra cui un’embolia polmonare) e ha subito varie operazioni che non si sono quasi mai risolte bene. E, da allora, il suo carattere ha cominciato ad inasprirsi sempre di più, già era un tipo pessimista e passivo, ma è diventato preda di una depressione che si manifesta con atteggiamenti aggressivi, sarcastici, non sopporta niente e nessuno, litiga in continuazione con la moglie e con tutti quelli che non gli danno ragione, dà sempre per scontato che bisogna aiutarlo ma lui quasi mai di preoccupa degli altri. Insomma è parecchio egoista.
Ora, c’è da dire che capisco perfettamente l’inferno che passa dentro di sé perché anch’io ho sofferto di depressione, e mi dispiace tanto per tutti i suoi guai e ho sempre cercato di aiutarlo come potevo, di supportarlo in mille modi, anche finanziariamente, ma l’ho sempre fatto sinceramente, perché nonostante tutto io gli voglio sempre bene e soprattutto adoro mia cognata e mio nipote (e capisco quanto deve essere difficile per loro la convivenza con una persona come lui). E tutto sperando sempre di vederlo più sereno, più tranquillo, ma niente, risolto un problema si lamenta subito per qualcos’altro, è un circolo senza fine.
Alle volte è quasi gentile ma ciò succede davvero di rado, in quei momenti ho la bellissima sensazione di avere un fratello con cui condividere le cose, anche i problemi di nostra madre anziana (che seguo per lo più io, visto che abita di fronte a casa mia). Ma sono momenti davvero rari, per il resto è un problema comunicare con lui. Se non avessi voglia di piangere mi verrebbe da ridere pensando che alla fine “comunichiamo” solo quando ha qualcosa di cui lamentarsi (cioè praticamente sempre) e non solo si lamenta ma è estremamente scorbutico, come se la colpa dei suoi guai fosse la mia che non lo comprendo abbastanza.
Ecco io sono STUFA!!! Stufa di subire questi atteggiamenti ostili, la cosa assurda è che tutti cerchiamo di aiutarlo ma lui nemmeno si rende conto di questo, non lo apprezza, non gli importa!
Certo non posso chiudere i rapporti con lui e nemmeno lo vorrei ma come mi posso difendere da queste aggressioni psicologiche? Con lui ne ho parlato allo sfinimento ma non c’è verso, non riesce proprio a capire il mio punto di vista e nemmeno ci prova secondo me. Sono davvero demoralizzata….

Lettera pubblicata il 13 Novembre 2018. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

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  1. 1
    Yog -

    Vabbè, ma che dirti: “Ragazza stufa scappa di casa e la genitrice superstite muore di freddo”?
    Tieniti il fratello così, mica lo puoi aggiustare, pensa che la moglie mica è tanto più allegra, anzi, va peggio a lei.

  2. 2
    Rossella -

    I problemi dipendono dal fatto che si è diffusa una nuova saggezza che viene alimentata dallo spirito della borghesia. La politica non c’entra niente. Non esistono regimi politici. Questa ipotesi mi sembra semplicemente surreale. Senti una cosa… alla mia età (34 anni) se sgelgo di vivere in funzione di quei valori (denaro, ambizione e prestigio sociale) mi separo dalla famiglia. Punto. Senza girarci tanto intorno. Perché è chiaro che i legami diventano un ostacolo per la realizzazione di ciò che dipende da un’immagine che viene compromessa dalla malattia, dalla semplicità (vera), ecc. A 34 anni mi devo domandare fino a che punto la cosa mi potrebbe convenire. La presunzione, lo vediamo, è fine a se stessa. In un mondo in cui il valore di un uomo è misurato da queste virtù pratiche si può anche evitare la retorica dei buoni sentimenti. Quella sì, rende molto ridicoli perché il mondo è pieno di uomini e donne che si trovano in condizione di poter dare amore a chi cerca la fama.

  3. 3
    Rossella -

    Il punto è che manca lo stile, che effettivamente una persona di successo dovrebbe concepirsi come una sagoma per dare un significato benigno alla sua presunzione. Ma, appunto, in un mondo dove tutto questo manca, la vita è una guerra. Chi si accontenterebbe di vivere nascosto dietro la sua maschera? Tanto più che la maschera della presunzione non consente di vivere del consenso sperato. L’infelictà porta verso la piazza. Nella grande storia potrai trovare un frammento della tua storia. Il mio consiglio è quello di distaccarti da questo delirio collettivo perché , tra l’altro, se non possiedi grandi capitali rischi di diventare una persona illusa. Non cercare il profitto nelle persone che ami. Fermati un passo indietro ai tuoi guai e vedrai che sarai una persona appagata della sua vita. Non ti dare in pasto al mondo. Non scappare dal mondo. Evita di farti possedere dal mondo. Cerca di investire sulla libertà.

    Un caro saluto

  4. 4
    lilly -

    dovresti farlo parlare con uno psicologo o psichiatra. non ci sono altre soluzioni. questo e’ un problema medico e non potete fare niente voi. segui questa strada, e’ l’unica.

  5. 5
    nina -

    Scusami Yog ma per scrivere ovvietà in modo così superficiale potevi fare a meno di rispondere, abbi pazienza.

  6. 6
    nina -

    Lilly grazie per la risposta, hai ragione in effetti ci abbiamo pensato ed eravamo riusciti a convincerlo ad andare da qualcuno ma poi, come quasi sempre, non si è trovato bene e ha smesso di frequentare lo studio medico.

  7. 7
    Yog -

    A’ Nina, e che vuoi che ti scriva? L’art.433 c.c. sarà una ovvietà anch’essa, ma quello mica lo ho scritto io. Leggitelo, imparalo a memoria e poi ne riparliamo con calma.

  8. 8
    Gabriele -

    Volendo fare un discorso serio, ed oculato, senza per questo farvi sentire giudicati, sia a te che tuo fratello, che il figlio, che la moglie; secondo me è più che normale che tuo fratello si comporti in questo modo. D’altro canto immagino che il modello di vostra madre non sia stato sufficiente. Potrebbe essere che soffra di una sindrome di abbandono a causa del decesso prematuro di vostro padre. Senza contare i vari problemi di salute che ha avuto che hanno aggravato il quadro. Io non sono psicologo e nemmeno psichiatra, ma una cosa la so molto bene: anche ammesso che vi sia un problema profondo, ed ammesso che lui sia ben disposto a risolverlo magari con l’aiuto di un terapeuta, la questione è che comunque c’è da fare assistenza e stargli vicino. Il punto focale secondo me è che tuo fratello manca di una figura maschile matura di riferimento. Si è vero voi lo aiutate, ma siete donne e per giunta quasi coetanee. Gli amici non sono la stessa cosa, poichè fa le cose che fanno i…

  9. 9
    Gabriele -

    …fanno le cose che si fanno fra coetanei. Secondo me, se ci sono le premesse dovrebbe rapportarsi col suocero, magari potreste cogliere la palla al balzo per farlo smuovere facendogli fare un mobile per casa, o un dondolo per tuo nipote. Sembrano delle cazzate, lo so, ma riportarlo ad una dimensione primordiale degli elementi, farlo entrare in contatto coi materiali (legno ecc.) può aiutarlo parecchio. Ricorda comunque che l’aiuto di cui ha bisogno se deve dare lui per primo, voi è un pò difficile che ci riusciate.

  10. 10
    nina -

    Gabriele credo proprio che tu abbia centrato il punto…perche’ lui andava molto d’accordo con il suocero (che purtroppo e’ mancato qualche anno fa). E’ rimasta solo la suocera, un’altra donna 😉 con la quale guarda caso non va d’accordo. Complimenti per l’analisi e per la tua sensibilita’…e grazie a tutti perche’ mi fa bene confrontarmi con voi 🙂

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