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Potrebbe scoppiare la Pace

Buona sera direttore Mentana,
la seguo sempre con interesse e con sempre più apprensione per l’atroce sorte del popolo Ucraino che nel 2022 è costretto a rivivere tragedie alle quali speravamo tutti non dover più assistere.
Ho visto il servizio della Gabanelli, come sempre lei molto al disopra del semplice lavoro giornalistico, suggerendo un possibile contributo che potrebbe essere, come ha giustamente detto, particolarmente efficace per colpire quei oligarchi che dall’alto delle loro montagne di denaro potrebbero convincere, con le buone o le meno buone, a far desistere questo folle criminale di Putin dai suoi propositi espansionistici.
Premesso che nel trascorso tartassante ed estenuante dilemma da parte dei nostri cari politici, tutti, su chi poteva essere o non essere eletto Presidente della Repubblica, abbiamo perso la splendida opportunità di eleggere una donna come presidente, la Sig.ra Gabanelli.
P.S. Ma se invece di riempire i TG, i talk show, rubriche di esperti militari e strateghi diplomatici, che dibattono se all’Ucraina fosse meglio mandare armi leggere o armi pesanti o aerei più moderni o forse meglio razzi antiaerei oppure aiuti umanitari o aprire solo corridoi umanitari…
intanto civili, donne, bambini, vecchi muoiono al freddo e tra atroci privazioni…
perché i paesi occidentali, tutti quelli che si proclamano a gran voce difensori della pace, che fanno cortei in solidarietà col paese invaso, perché non obbligano i loro rappresentanti ossia i nostri capi di stato ad andare loro tutti insieme lì in Ucraina in prima persona, come fosse una vera rappresentanza pacifica mondiale di solidarietà;
sono convinto che all’ìndomani cesserebbe immediatamente questa orrenda, insensata, pazzesca escalation di distruzione e di morte e potrebbe scoppiare La Pace.
Cordiali saluti
Giuliano Buccarella

Lettera pubblicata il 14 Marzo 2022. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Enrico Mentana

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    white knight -

    Non voglio fare l’avvocato del diavolo ma c’è un MA.
    Anche io faccio fatica a credere che gli oligarchi siano stinchi di santo, tuttavia la campagna di sanzioni AD PERSONAM (nonchè lo sput**namento mediatico nei loro confronti) non è affatto da stato democratico e garantista quale l’Europa e i suoi membri si vantano di essere.
    La decisione di sanzionare gli oligarchi nella loro persona e nei loro patrimoni privati sulla base di cosa sarebbe stata presa esattamente? Sul fatto di essere “russi” e “ricchi”, quindi “razzismo” e “classismo alla rovescia/neobolscevismo”. E un regolare processo che dimostri il loro coinvolgimento in questa guerra?
    Se invece gli stati europei hanno le prove del coinvolgimento degli oligarchi, allora dovrebbero spiegare perchè fino all’altro ieri gli stendevano il tappetino rosso.
    Questo per dire che “il regime” forse ce lo abbiamo in casa anche noi…

  2. 2
    rossana -

    White knight,
    temo che “il regime” sia in casa anche da noi, come in qualsiasi altro stato. Solo molto più sfumato rispetto ad altri.

    È risultato evidente con le comunicazioni e le modalità di contenimento del covid, e lo è anche ora, sul conflitto in Ucraina.

    Ieri sera, se non ricordo male, un sondaggio evidenziava che il 53% degli italiani era a favore di invio di armi all’Ucraina (alimentando tempi e morti) mentre il 48% era contrario.

    Si è quasi a parità di opinioni ma in ogni programma e su ogni quotidiano si trova massicciamente affermato e ribadito, in tutte le salse, solo quel 5% in più.

    Concordo sulla difficoltà di accettare come democraticamente utili gli accanimenti ad personam, pur non essendo per niente a favore di chi è smoderatamente ricco. Fra l’altro, personalmente, li ritengo poco utili allo scopo di incidere sulle decisioni di Putin.

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