Perchè non credo a questa narrazione sul virus
di
gianalberto
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“Tutti coloro che sono deceduti per “malori improvvisi” erano inoculati. È comprovato.”
Comprovato da chi? Qualcuno lo verifica e te lo viene a dire? Dai, su.
Se fosse vero che il vaccino sta causando la morte di varie persone, il numero dei morti totale, deceduti per qualunque causa oltre al vaccino, dovrebbe essere più alto che negli anni prima del vaccino, ma così non è. Se c’è una causa di morte in più, ci devono essere più decessi in totale, oppure il totale si è compensato perché sono diminuiti i morti per le altre cause, ma anche questa spiegazione è irrealistica.
A capo delle istituzioni ci sono i politici. Dunque secondo MG i politici sarebbero satanisti cannibali. Non solo i politici di ideologia comunista mangiano i bambini, no. I politici che si cibano di carne umana possono essere di qualunque corrente politica. Chi ha rivelato questa verità sconvolgente a MG? Qualche personaggio su YouTube più matto di lei?
Ecco, con il commento n. 49 ho capito MG.
Max, ci sono attitudini mentali comuni che si riscontrano a fronte di determinate dinamiche. Da questi comportamenti ricorrenti possiamo osservare un fenomeno, traendone determinate conclusioni. Non si tratta di annichilire l’ affascinante complessità della mente umana, ma di riconoscere certe cose per quello che sono. Se così non fosse, lo stesso studio della psicologia non avrebbe alcun senso. Ci limiteremmo a dire: “ognuno è diverso dagli altri e il suo comportamento e i suoi pensieri differiscono da quelli di chiunque altro”. Ma sappiamo bene che non funziona così.
Tornando al tema, è sempre successo che le influenze potessero essere particolarmente pesanti e a volte lasciare degli strascichi, anche per lungo tempo. Ne ricordo una terribile che presi a 16 anni, che mi fece quasi svenire da tanto che mi sentivo debole, e durante la quale avevo sputato sangue. Per parecchio tempo rimasi poi soggetta a prendere facilmente mal di gola. Come vedi quindi il COVID non c’entra niente.
Il fisico può ammalarsi per i più svariati motivi, spesso di natura psicosomatica, o perché non si segue uno stile di vita corretto, o possono esserci altre cause organiche.
Ci sarebbe quindi da capire le problematiche specifiche dei tuoi genitori.
Non so chi sia questa Elena, comunque andare all’ estero non implica il dover pagare multe prese in patria. Dove hai letto sta fesseria, frescone?
Vabbé, tralasciando i soliti deliri cannibaleschi, sarebbe interessante fare un ragionamento su un piano piú etico. È sempre una questione di bilancio tra costi e benefici : supponiamo, come io credo, che i giovani sani non avessero alcun interesse nel vaccinarsi ma che si siano dovuti sacrificare in virtú di un bene collettivo, ossia la riduzione della circolazione del virus. Ma quanto piú essere eticamente accettabile una scelta che pone a repentaglio la salute del singolo per un bene collettivo? Personalmente non lo trovo accettabile.
Elena sei tu, MG, smettila di fare finta.
“andare all’ estero non implica il dover pagare multe prese in patria. Dove hai letto sta fesseria, frescone?”
Dove hai letto tu che ho scritto questo. Stai di nuovo delirando, o non capisci proprio l’italiano, beota?
“quanto piú essere eticamente accettabile una scelta che pone a repentaglio la salute del singolo per un bene collettivo?”
Inaccettabile anche per me. E, a mio avviso, in questa imposizione (divisiva, a beneficio dell’incapacità del servizio sanitario nazionale di fare fronte con persone e strutture adeguate a una pandemia) sta il nocciolo della questione.
Non avere alcuna esperienza consolidata di quanto si è voluto imporre sul corpo di tutti, farlo con modalità assurde (tipo quella di dover per forza dare il proprio consenso, in una varietà scomposta di vaccini e richiami), esautorare le persone da una soggettiva scelta di responsabilità, è stata l’attitudine totalitaria che ha generato accanite contrapposte fazioni, ancora non sopite.
Resta, almeno postuma, la libertà di rivendicare le proprie scelte, sia a favore che contro i vaccini anti COVID.
“se c’è una causa di morte in più rispetto al passato, ci saranno morti in più rispetto al passato. Ho confrontato il numero di morti degli anni precedenti il vaccino con quelli degli anni successivi: non ci sono aumenti.”
Essendoci stato un gran numero di morti durante la pandemia (anziani, soggetti fragili, persone curate male o troppo tardi) mi sembra comprensibile che il numero annuale di morti non sia variato.
Non credo che l’Istat menta ma non c’è nemmeno assoluta certezza che le istituzioni non subiscano mai ritocchi da parte del governo oppure da chi è stato coinvolto nella gestione della pandemia e poi accusato di averla mal gestita.
Secondo me, se mai ci sarà anche solo una parziale verità sui danni causati dai vaccini sulle statistiche condizioni di salute prepandemia, questa non sarà resa nota prima di altri 5-6 anni. Cioè quando l’argomento non sarà più di grande interesse quasi per nessuno.
Non c’è niente di etico nell’imporre agli altri di sottoporsi a una sperimentazione medica che ha scopi poco chiari, e l’obbedire a regole palesemente demenziali per una pandemia di cui non è mai stata dimostrata l’ esistenza, non è sinonimo di altruismo ma di stupidità.
Comunque consiglio a chi è interessato all’ argomento di fare ricerche approfondite sull’ argomento: vaccino COVID e perdita dell’ anima. È davvero interessante.
Allora attenzione a non confondere i piani: se vogliamo metterla sul piano ETICO, esistono in vari ambiti gli obiettori di coscienza: CONOSCIUTO il fenomeno e le sue conseguenze, scelgono di non aderire, o di non perseguire l’obiettivo richiesto, e le conseguenze annesse. Esiste in ambito militare, famosi sono casi di soldati, arruolati, durante le guerre, che si sono dichiarati obiettori di coscienza, anche alcuni medici, si sono dichiarati obiettori rispetto per esempio all’aborto. Secondo me, senza biasimo alcuno. Tuttavia, si parla di professionisti CONSAPEVOLI, che scelgono in autonomia di obiettare, e se ne assumono la responsabilità.
Nel discorso bislacco di Maria Grazia, lei rivendica il suo diritto di obiettare, evidentemente perché se mi mette di mezzo il piano ETICO, di quello si tratta. Tuttavia, non si comporta come un obiettore: cioè non dimostra di conoscere le conseguenze della sua obiezione, e soprattutto si pone in un contesto di superiorità (voi siete…
…voi siete inferiori, io sono superiore) l’errore di fondo anche dello schema di ragionamento, sta nel fatto che lei biasima, chi invece ha scelto in coscienza di sottoporsi al siero per il Sars-Cov2. Giudicando, e facendo il tifo da stadio fra “inoculati” e “non inoculati”. Altro punto un obiettore consapevole sa anche che non può pretendere di agire come se non avesse obiettato, quindi anche qui c’è dell’incoerenza, non é disposta a vivere isolata dal mondo e non é disposta a spiegare le ragioni dell’obiezione eventuale, ma solo a biasiamare gli altri.
Questa banalmente, é solo superbia.