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Passione feetish

Molte “donne” hanno i più svariati difetti e complessi, mentre la “donna” a mio avviso è una creatura meravigliosa che rasenta la perfezione: è graziosa, delicata, dalla figura sinuosa e gradevole… Erogena dalla testa ai piedi. Appunto: i piedi, che negli anni sono diventati il mio “punto debole”, il mio oggetto del desiderio. C’è stato un tempo per me in cui i piedi erano una parte del corpo e in estate si scoprivano a causa del caldo. Fine. Poi la mia cognizione delle cose cambiò, fino a diventare quella che forse oggi per me è quasi un’ossessione.
Avevo poco meno di vent’anni e una sera uscii per una conviviale cena con amici e amiche. Finita la cena, facemmo un giro e ci fermammo in un posto per chiacchierare e scherzare un po’. Si sedette accanto a me la fidanzata di un mio amico, una ragazza tanto carina quanto solare e simpatica, non si rendeva nemmeno conto di quanto fosse sexy quella sera. Ad un certo punto la mia attenzione fu catturata dai sandali argentati che indossava e non mi era mai capitato di porre così tanta attenzione alle estremità inferiori femminili. Dovetti quasi nascondere un certo imbarazzo perché mi eccitai al punto da avere un’erezione.
Inizialmente non diedi troppo peso alla cosa anche se in seguito, durante una storia abbastanza importante, tornando a casa dopo un’uscita lei si lamentò di avere male ai piedi a causa dei tacchi. “Tesoro vuoi che ti faccia un massaggino?” Era la mia scusa per fare una cosa che iniziava a piacermi da pazzi: sfilarle le scarpe e mettere le mani sui suoi piedi. A lei piaceva tantissimo, diceva che come massaggiatore ero bravo, ma chi davvero godeva in quel momento ero io. Mi accorsi che quella prassi prima di fare l’amore con lei fungeva da preliminare, infatti in seguito avevo la sensazione che il rapporto fosse più bello del solito.
In sostanza, un bel piedino femminile quasi nudo, curato, “intrappolato” tra i laccetti di un sandalo (preferibilmente con tacco), con le dita che spuntano fuori sulla punta della scarpa, è un concetto che manda in visibilio i miei ormoni. Non che non apprezzi più un bel seno o un bel viso, ma la visione dal vivo di questo “pattern” spesso mi provoca persino una vigorosa erezione. Senza escludere il fatto che, complici internet e social, ho iniziato a scaricare centinaia, anzi migliaia, di foto e video su scarpe e piedi con cui distrarmi, intrattenermi, donarmi piacere da solo. Una sola volta ho fotografato di nascosto i piedi di una mia collega, perché mi piacevano molto le sue scarpe, ma non ho più fatto una cosa del genere perché lo trovavo scorretto e vile. Tuttavia, quando incontro una ragazza che mi piace, mi domando se indossi mai dei sandali, di che tipo, come sono i suoi piedi e quando magari alla fine li mostra, è quasi come se mi togliessi un dubbio.
La primissima volta che colei che poi sarebbe diventata mia moglie indossò i sandali, ricordo che poi una volta a casa ci ripensai e mi masturbai con una ferocia che non avevo mai avuto. Il destino ha voluto che mia moglie avesse dei piedi fantastici e ormai sa che il mio preliminare preferito è farle poggiare i suoi piedi su di me, sul viso, farmeli annusare e leccare. A volte anche praticarmi il “footjob”, ossia la masturbazione con i piedi.
Che la mia sia parafilia o feticismo non saprei, il fatto è che fortunatamente riesco a eccitarmi ed avere rapporti sessuali completi anche senza questo “feticcio”, sebbene mi condizioni abbastanza, infatti col tempo ho iniziato a porre attenzione anche a un infradito piuttosto che al piede scalzo, cosa che prima non accadeva, a patto che non sia trasandato o sporco… Quello proprio non mi attira nemmeno un po’. Specialmente quando una ragazza ha le gambe accavallate, il piede che rimane “a penzoloni”, lo trovo interessante, quasi fosse un “invito” involontario. Addirittura ultimamente mi intrigano persino le scarpe da ginnastica, se piccole e graziose, forse perchè mi immagino quello che contengono, quasi sicuramente questo è dovuto “all’astinenza”, visto usciamo dalla stagione fredda. Dove abito io le temperature non sono ancora favorevoli, ma come ogni anno segnerò sul calendario la data in cui vedrò il primo sandalo indossato, perché mi emoziona, perché inaugura la bella stagione, anche se ancora non so bene se per me sia più una “tortura” o una “gioia”.
Il mio è uno sfogo più che una richiesta di aiuto e mi rendo conto che il mio è un interesse diffuso, non è facile affrontare questi temi così intimi con persone che si conoscono, personalmente me ne vergogno. Una sola volta un mio amico venne a conoscenza di questa mia fissa e mi disse: “Tu guardi il primo piano dei piedi di una ragazza, ma se poi di viso è un cesso?” Io ho risposto che non mi importa, dopotutto guardo foto di cui apprezzo il dettaglio che vedo, come un bel primissimo piano di un fiore: chi se ne frega dove si trova?
Grazie a chiunque voglia rispondermi, esprimermi la propria opinione, magari facendolo con educazione e rispetto. 🙂

Lettera pubblicata il 11 Aprile 2024. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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